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Le news di Bau

Bau Watch, la selezione delle news più interessanti dal mondo a quattro zampe.



Gli articoli della sezione
Bau su La Notizia  
Una nuova collaborazione di Bau sulla rubrica Cani e Gatti della testata La Notizia giornale.it  

Link: http://www.lanotiziagiornale.it/

 
DATA:  02-10-2014   FONTE: Bau  

Il massacro dei cani a Bali  
di Domiziana Bergodi. Bastano tre dei sedici minuti del video pubblicato su Youtube a far venire la pelle d’oca e chiedersi che tipo di cultura possa contemplare un massacro del genere. Siamo a Bali, l’Ibiza d’Oriente, dove spiagge bianche e mare da sogno attirano ogni anno migliaia di turisti da tutto il mondo. Tra palme da cocco, bambù e banani si consumano stermini di massa che il più delle volte non fanno più rumore di un cocco che cade sulla sabbia, nonostante le numerose denunce delle tante associazioni animaliste. Ma non questa volta.  

L’eutanasia di massa che ha colpito in aprile i 31 cani filmati nel video ha avuto un’eco che fa tremare i proprietari e gestori di tutti i resort presenti sull’isola e ha destato l’attenzione di tutto il mondo, visti lo sdegno e le critiche che la rapida diffusione del video ha suscitato. Protagonisti di quel corto dell’orrore sono i funzionari della Gilimanuk Agricultral quarantine della provincia di Jembrana a Bali che privi di scrupoli iniettano una soluzione letale ad esemplari di razza husky, Pomerania, carlini, pastori scozzesi dal valore di qualche centinaia di milioni di rupie, che sono stati contrabbandati perché ritenuti a rischio di contrarre il virus della rabbia.

Sul Jakarta Post si legge che l’isola di Bali ha conosciuto la rabbia nel 2008 - individuando i portatori principali nei cani – e da quel momento oltre cento persone sono morte a causa del virus. L’amministrazione aveva fissato come termine per liberare l’isola dalla rabbia il 2015, ma l’ultimo caso di morte risale proprio a quest’anno e la legge ne richiede almeno due per dirsi eliminato il fenomeno. Quindi il termine è scivolato al 2020. Il governo ha stanziato fondi per la vaccinazione di massa gratuita dal 2009 contando 300.000 cani vaccinati ogni volta, ma visti gli elevati costi ed il mancato arresto del fenomeno la soluzione più rapida ed efficace è stata ritenuta una soltanto: il massacro. Il Bali Times informa che già dal 2008 era stato emanato un regolamento dal Ministero dell’Agricoltura di Bali che vietava agli animali a rischio di contrarre la rabbia, quali cani, gatti e scimmie di entrare nell’isola. Un decreto legge successivo ha stabilito inoltre che questi cani senza padrone devono essere abbattuti, senza pietà, perché costituiscono un rischio per l’uomo, tutti gli altri devono essere vaccinati. In violazione della legge, è prevista una multa salata (a due zeri) o la detenzione in carcere per sei mesi per i padroni inadempienti.

La brutalità è la protagonista principale del video: i cani tremanti di paura sono rinchiusi in gabbiette minuscole all’interno di un cortile e prelevati dalle stesse tenuti per le zampe anteriori e posteriori, fin quando un terzo si preoccupa di iniettar loro la soluzione letale ed il cane viene lasciato morire preso dalle convulsioni per effetto del farmaco, tra risa e commenti dei funzionari che colgono l’occasione per fotografare gli esemplari condannati a morte e girare filmati. Le immagini crude degli animali sono talmente shoccanti che gran parte dei media preferiscono non trasmetterle, ma è bene che il video venga visualizzato e che le denunce abbiano risonanza mondiale sulla base soprattutto dei presupposti che conducono all’utilizzo della soluzione letale: i cani contrabbandati se non reclamati dai proprietari entro le ventiquattro ore successive subiscono la sorte dell’eutanasia e gettati nel mucchio-spazzatura. Forse troppo poche ventiquattro ore visto che l’unico crimine di questi animali senza padrone è il semplice sospetto di essere affetti da rabbia.

In ogni caso una petizione su Charge.org ha raccolto più di 20.000 firme per chiedere al Governatore di Bali, il sig. Pastika, di chiudere questo programma e di avviarne uno che segua vie più umane e razionali.

Link del video: https://www.youtube.com/watch?v=bDfZgPm0kzw

 
DATA:  27-09-2014   AUTORE:  Domiziana Bergod   FONTE: Bau  

Dove stiamo andando?  
Di Domiziana Bergodi. E’ Maki il nome dell’operazione condotta dalle forze dell’ordine che ha portato, in questi giorni, allo smascheramento dell’ennesimo traffico illecito di cuccioli. Un triangolo tra Slovenia, Ungheria e Italia in cui le vittime questa volta sono i cuccioli sotto le dodici settimane. Maltrattati e costretti a viaggi lunghissimi ed estenuanti, acquistati a prezzi ridicoli e rivenduti a cifre da capogiro in Italia, trattati come merce di scambio piuttosto che come esseri viventi, gli animali individuati grazie a questa mobilitazione sono stati affidati oggi ad associazioni e famiglie in grado di prendersene cura. Affidati a chi è in grado di dar loro affetto e calore.  
Un’organizzazione a delinquere – un’altra! - in cui trafficanti ed operatori si spartivano i profitti, pari a circa 1 milione all’anno (fonte agi.it). Un traffico, questo, scoperto grazie all’ottimo lavoro dei militari italiani, ma che costituisce una goccia nel mare, un granello di sabbia nell’immensa aridità della cultura umana che si riduce a mercificare gli animali, a considerarli “roba da vendere”. C’è chi ha fatto del cane il proprio miglior amico; chi ne ha fatto il proprio compagno di vita; chi semplicemente lo trova una compagnia immancabile nella propria casa e c’è chi si affida proprio a questi cuccioli per sopportare serenamente il peso delle malattie; e c’è chi invece a tutto questo neanche pensa, chi preferisce arricchirsi a danno degli altri e a discapito di chi non può difendersi da solo, un cucciolo di dodici mesi, appunto. Questo fenomeno purtroppo ha radici molto profonde che attinge dall’insensibilità comune nei confronti di chi non è “bello ed esclusivo”, requisiti questi che oggi sono alla base di una società che si ritiene progredita ma che mostra tutti i segni della sua debolezza strutturale e culturale, dove anche un amico come il cane diventa motivo di ostentazione. Si dovrebbe partire dall’infanzia con progetti nelle scuole e campagne di sensibilizzazione che mirino alla conoscenza delle realtà dei canili e dei rifugi dove sono dimenticati animali, magari non belli ed appariscenti come quelli di allevamento, ma innegabilmente più robusti, più longevi e ugualmente degni di essere considerati “pets” e, soprattutto, in grado di amare chi si prende cura di loro.  
DATA:  12-02-2014  

Monfalcone - Il Comune adotta la linea dura per contrastare la cattiva abitudine di non raccogliere le feci dei propri cani  
Una risposta a un’emergenza segnalata da molti cittadini: la pulizia delle aiuole e marciapiedi cittadini, in particolare in merito alle deiezioni di cani troppo spesso abbandonate da proprietari maleducati. Questa l’azione che il Comune di Monfalcone si appresta a mettere in campo in aggiunta alle molte già intraprese per il decoro cittadino (pulizia quotidiana del centro città tramite spazzatrice e soffianti, ufficio mobile di Carabinieri e Polizia Municipale).  
Un’azione repressiva con controlli a tappeto che però viaggia di pari passo a un appello alla presa di coscienza dei cittadini. Nel mirino dell’amministrazione locale ci sono adesso i proprietari di cani, che troppo spesso abbandonano in giro i ’’prodotti’’ dei loro amici a quattro zampe: una pratica che non sarà più tollerata. I maleducati rischiano sanzioni anche importanti: per l’articolo 43 del Regolamento di Polizia municipale, chi non pulisce le deiezioni dei cani rischia una multa da 25 a 150 euro.  
DATA:  09-01-2014   FONTE: ilfriuli.it  

A Milano cani uccisi da polpette avvelenate  
Tre animali morti, uno salvato. E tanti bocconi letali trovati in pieno centro.  
Tre cani uccisi negli ultimi mesi. E altre «esche» simili cariche di odio scoperte in altri giardini della città. Sempre negli ultimi tempi. Succede nella ricca Milano. Nella metropoli più metropolitana dello Stivale dove i cani sono quasi tutti al guinzaglio e con i cappottini. Dove vengono portati nelle aree a loro dedicate e dove, secondo i dati, il fenomeno dei bocconi avvelenati è ridotto rispetto ad altre zone dell’Italia. Eppure anche qui c’è chi esce da casa con le tasche piene di polpette imbottite di topicida per disseminare i giardinetti e colpire il migliore amico dell’uomo. Le esche sono infatti state trovate anche in altre zone della città. Lontane tra loro: da piazzale Libia a viale San Gimignano, a via Savona fino invia Bisceglie per spingersi fuori fino a Corsico. Alcuni giardinetti sono stati chiusi dai vigili per paura che il fenomeno si ripeta. Continua su: ilgiornale.it  
DATA:  09-01-2014  

La lavatrice completamente automatica che si avvia abbaiando  
Woof to Wash è una lavatrice per cani ma non nel senso che serve a lavare i compagni di vita a quattro zampe: è invece una lavatrice che anche i cani possono adoperare.  
Si tratta di un progetto pensato per consentire ai cani addestrati per l’aiuto a malati e disabili di portare a termine l’unico compito che ancora non potevano fare: avviare la lavatrice. Se infatti è già possibile istruire un cane affinché inserisca i capi d’abbigliamento e li ritiri a ciclo finito, non esisteva un sistema che permettesse all’animale di avviare il lavaggio. A risolvere il problema ha pensato JTM realizzando, per l’appunto, Woof to Wash. Per attivare la macchina il cane non deve far altro che abbaiare: c’è a disposizione un solo programma di lavaggio, per rendere l’operazione il più semplice possibile. Woof to Wash è per ora soltanto un prototipo: JTM sta però collaborando con Miele per iniziarne la produzione nel Regno Unito.  
DATA:  09-01-2014   FONTE: zeusnews  

Voyce, il collare smart per monitorare la salute dei cani  
l CES di Las Vegas quest’anno vuol dire dispositivi indossabili. La rivoluzione è ormai iniziata e praticamente tutti i più importanti produttori di telefonia mobile hanno presentato il proprio dispositivo. Ma chi ha detto che i wearable devices devono essere destinati esclusivamente agli esseri umani? ecco perchè i4C Innovations, una startup di Chantilly (in Virginia, Stati Uniti), ha realizzato e presentato il primo vero e proprio collare smart, che mediante un accellerometro a tre assi ed un sensore radiofrequensimetro, riesce a rilevare l’attività fisica dei cani, compreso il battito cardiaco e la frequenza respiratoria.  

I dati raccolti dai sensori integradi nel Voyce, verranno analizzati e visualizzati tramite un’applicazione per smartphone e talet, con la quale si potrà tenere traccia dei segnali vitali e conseguentemente della salute dell’amico a quattro zampe, per rilevare con largo anticipo una lunga lista di possibili patologie. Oltre a monitorare le calorie che il cane brucia giornalmente, consentendo di intervenire eventualmente sulla sua alimentazione, Voyce sarà quindi utile al veterinario (ed al padrone) per diagnosticare malattie come l’artrite (basandosi appunto sul movimento degli arti), oppure problemi cardiaci. Voyce è dotato di una batteria ricaricabile (dalla durata di circa una settimana) e sarà disponibile in diverse taglie entro l’estate del 2014, al prezzo di circa 300 dollari.

Continua su: tech.fanpage.it

 
DATA:  09-01-2014  

Nelson Rolihlahla Mandela (Mvezo, 18 luglio 1918 – Johannesburg, 5 dicembre 2013)  
La riconosciuta grandezza di Madiba non poteva escludere il migliore amico degli uomini.  

Il cane e’ un Rhodesian Ridgeback.

AM

 
DATA:  06-12-2013   AUTORE:  AM   FONTE: Bau  

Castiglione della Pescaia: morti 8 cani forse per pseudorabbia  
Potrebbero aver contratto la pseudorabbia otto cani da caccia morti nei giorni scorsi a Castiglione della Pescaia (Grosseto). Lo rendono noto la Provincia e la Asl di Grosseto che specificano: "Non ci sono pericoli di trasmissione del virus all’uomo".  

La malattia ha come agente responsabile un virus della famiglia degli Herpesvirus, può essere presente nel cinghiale selvatico ed essere trasmesso agli altri suidi. Il morbo è letale nel cane, di cui colpisce il sistema nervoso centrale". L’uomo, invece, "non è sensibile al virus". E’ importante sottolineare comunque che i cani che hanno contratto il virus non possono trasmetterlo ad altri cani.

Fonte: firenze.repubblica.it

 
DATA:  21-11-2013  

Andria: Il Ministero della Salute con i NAS ispezionano il canile Dog’s hotel  
Il Ministero della Salute ha deciso di intervenire con l’ispezione dell’Unità Operativa per la tutela degli animali sul caso dei cani di Andria, deportati in un canile del tranese.  

Con una prima azione sul campo, un’ispezione al canile Dog’s hotel di Trani della sua Unità Operativa per la tutela degli animali, il Ministero della Salute insieme con i NAS (Comando carabinieri per la tutela della salute) ha aperto il fronte di guerra contro le famigerate convenzioni per il ricovero degli sfortunati cani randagi, stilate fra Comuni e strutture private, gestite soltanto in base a motivazioni speculative. Strutture che, unicamente per la “cecità” di alcune Asl veterinarie, vengono classificate come idonee.

fonte: andrialive

 
DATA:  15-11-2013  

Dalla politica allo showbiz, tutti pazzi per i gatti  
La passione per gli amici a quattro zampe contagia tutti e con loro molti si fanno anche immortalare.  
Con Pablo Escobar, gatto Maine Coon pluricampione del mondo che parteciperà al SuperCat Show a Roma, torna alla ribalta la passione felina, testimoniata dalle numerose mostre e fiere disseminate su e giù per lo Stivale, e dagli italiani che amano questi amici a quattro zampe insieme ai cani e a una miriade di altri animali da compagnia, come documentato da recenti stime Euromonitor. Vuoi per sentimento vero e autentica predilezione, vuoi per esigenze di marketing e pubblicità o necessità di copione, non si conta il numero di coloro che esternano amore per i gatti e con loro si fanno anche immortalare. Una passione che contagia politici e vip, e non solo del Belpaese. Senza dimenticare anche l’amore di Joseph Ratzinger per questi felini. Tra i politici, Antonio Di Pietro non molto tempo fa ha dichiarato di avere nella sua casa di campagna, tra gli altri, ’’13 cani e 12 gattini’’. Un bell’esemplare di gatto nero anche nella dimora di Pierluigi Bersani, la cui foto è stata postata su Twitter dalla figlia dell’ex leader Pd. E poi c’è Arturo, l’amico peloso a quattro zampe che Oscar Giannino portava con sé in redazione. Dalla politica allo showbiz, dove impazzano le foto di personaggi famosi con gatti di ogni razza. Come Anna Falchi, in uno scatto con un micino bianco e nero tra le mani vicino al viso, Elisa Isoardi, con in braccio ben tre micetti, e ancora Licia Colò, Cameron Diaz, Paris Hilton, Penelope Cruz, Salma Hayek, ritratta con un bellissimo esemplare bianco, fino a Camilla Parker Bowles, moglie del principe Carlo. Suggestive anche le immagini, alcune famosissime, che ritraggono nel corso degli anni attrici del calibro di Audrey Hepburn, Elizabeth Taylor, Anita Ekberg e Brigitte Bardot. E poi ancora George Harrison, Frank Zappa, David Bowie e Bob Dylan, fino a James Dean, Marlon Brando e all’indimenticabile Clark Gable.  
DATA:  06-11-2013   FONTE: adnkronos  

La differenza tra scodinzolìo a destra o a sinistra nei cani  
CHI AMA i cani o ne possiede uno, lo sa: questo straordinario animale riesce a capire in anticipo e con esattezza se un altro cane in arrivo sul marciapiede si sta avvicinando con intenzioni bellicose o benevole. Fino a ieri la scienza ignorava le ragioni nascoste dietro tale capacità, e ai proprietari di cani non restava che crogiuolarsi nel mistero, attribuendo magari ai propri beniamini improbabili superpoteri.  

In realtà, la spiegazione è semplice, e sta tutta nel movimento della coda. Osservando cioè in che direzione va la coda del consimile, l’amico a quattro zampe interpreta le intenzioni dello sconosciuto: se questasi muove prevalentemente verso destra (rispetto a chi la osserva), il cane reagirà con ansia e battito cardiaco aumentato; se lo scodinzolio è più accentuato verso sinistra, si dimostrerà invece amichevole e rilassato.

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DATA:  05-11-2013  

Gran Bretagna: anche i cani poliziotto avranno la pensione  
I cani poliziotto inglesi conquistano diritti molto simili a quelli dei loro colleghi uomini. La polizia del Nottinghamshire introdurrà, a partire dal prossimo mese, una pensione per coprire le spese mediche degli animali non più in servizio per superati limiti di età. Si tratta di un contributo che può arrivare a 1.500 sterline (circa 1.700 euro) per i primi tre anni.  

«Ci prendiamo cura delle persone che sono state agenti di polizia ed è importante fare lo stesso anche per i nostri cani», ha detto Paddy Tipping, comandante della Nottinghamshire Police. «Questi animali hanno lavorato sodo e sono poliziotti coi loro diritti», ha aggiunto. La forza di polizia ha in tutto 26 cani, di cui la metà fa parte del servizio di ricerca per le persone scomparse e l’altra è formata da animali in grado di localizzare denaro e droga. Nove cani dovranno andare in pensione nei prossimi tre anni.

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DATA:  04-11-2013  

GB: abbattuti cani a guardia William dopo l’addio forze armate.  
I due cani da guardia usati per la protezione del principe William quando era pilota elicotterista della Raf sono stati abbattuti dal ministero della Difesa, scatenando una forte polemica nel Regno.  
Il Sun parla di esecuzione dei due animali. I vertici della Difesa avrebbero aspettato che William lasciasse la base per eliminarli. Il ministero afferma che non è stato possibile trovare una nuova sistemazione ai due cani: uno era alla fine della ’carriera’, l’altro aveva "problemi di comportamento".  
DATA:  18-09-2013   FONTE: ANSA  

Brescia:poche le aree per i cani e tanti i problemi  
I cani devono essere sempre condotti al guinzaglio, che non deve avere una lunghezza superiore ad un metro e mezzo, e possono essere lasciati liberi solo nelle aree loro appositamente destinate. Il Regolamento di Polizia Urbana del Comune di Brescia, consultabile anche online, parla chiaro e recentemente è stato convalidato anche da un’ordinanza del Ministero della Salute, pubblicata il 6 settembre in Gazzetta Ufficiale, che stabilisce diritti e doveri dei proprietari di animali. Eppure non tutti i padroni dei cani, a giudicare dalle scene che si vedono spesso nei parchi cittadini, sembrano esserne a conoscenza.  

Non conta la razza e nemmeno la taglia. Le regole vanno rispettate, a tutela di tutti, anche se, fanno notare gli accompagnatori dei vari Fido, l’insufficienza delle aree cintate dedicate ai cani può spingere qualcuno a infrangere le regole.

Leggi tutto su: Giornale di Brescia

 
DATA:  18-09-2013  

TRENTO: Intensificati a Rovereto i controlli sui proprietari di cani  
l Comune di Rovereto ha deciso di intensificare i controlli per arginare il fenomeno delle deiezioni canine non rimosse. Da domani agenti in borghese potranno fermare i proprietari degli animali per verificare il rispetto delle norme che riguardano la conduzione degli animali e il possesso dei sacchetti per la raccolta delle deiezioni.  
I controlli saranno fatti anche in base alle segnalazioni dei cittadini. Le sanzioni vanno da un minimo di 25 euro a un massimo di 250 euro.  
DATA:  17-09-2013  

ABRUZZO: entrano in vigore le nuove regole per chi ha un cane  
Guinzaglio non più lungo di un metro e mezzo, obbligo di portare la museruola, divieto per i minorenni di condurre animali dal comportamento “difficile”: entrano in vigore anche in Abruzzo le nuove regole per chi ha un cane.  

E’ stata infatti pubblicata in Gazzetta Ufficiale, nei giorni scorsi, un’ordinanza del ministero della Salute che impone ai proprietari degli amici a quattro zampe alcuni obblighi. L’obiettivo del provvedimento, che istituisce anche dei corsi di formazione ad hoc affinché i padroni possano ottenere il cosiddetto patentino, è quello di limitare il «verificarsi di incidenti, soprattutto in ambito domestico, legati alla non corretta gestione degli animali da parte dei proprietari», i quali sono a tutti gli effetti responsabili civilmente e penalmente dei danni provocati. Diverse le novità introdotte dall’ordinanza, che avrà efficacia per 12 mesi: «Utilizzare sempre il guinzaglio», si legge nel testo, «a una misura non superiore a mt. 1,5 durante la conduzione dell’animale nelle aree urbane e nei luoghi aperti al pubblico, fatte salve le aree per cani individuate dai comuni; portare con sé una museruola, rigida o morbida, da applicare al cane in caso di rischio per l’incolumità di persone o animali o su richiesta delle autorità competenti». E ancora: «Acquisire un cane assumendo informazioni sulle sue caratteristiche fisiche ed etologiche nonché sulle norme in vigore; assicurare che il cane abbia un comportamento adeguato alle specifiche esigenze di convivenza con persone e animali rispetto al contesto in cui vive». Resta invariato, invece, l’obbligo, per chiunque conduca il cane, di «raccoglierne le feci e avere con sé strumenti idonei alla raccolta». Altra novità è l’articolo che vieta ai minorenni di possedere o detenere animali inseriti nel registro dei «cani dichiarati a rischio elevato di aggressività» dei servizi veterinari, in cui sono censiti tutti quegli esemplari coinvolti in episodi di morsicatura o aggressione. Permane, poi, il divieto di addestrare cani con l’obiettivo di esaltarne l’aggressività e quello di sottoporli a doping. «L’ordinanza annuale», spiega il direttore del servizio veterinario della Asl di Lanciano-Vasto-Chieti, Giovanni Di Paolo, «è solo un provvedimento urgente, in attesa che il Parlamento legiferi. Ma ciò, purtroppo, non avviene, mentre bisognerebbe rimettere mano alla “Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo” risalente al 1991».

Fonte: Il Centro

 
DATA:  16-09-2013  

Romania, cani randagi di nuovo a rischio  
«Nelle ultime ore si segnalano avvelenamenti di cani su tutto il territorio romeno a dimostrazione che i fatti di questi giorni legittimano azioni crudeli e sconsiderate». Così Save the dogsracconta l’attuale situazione di tensione che in Romania è tornata a farsi sentire nei confronti dei quattrozampe randagi. Ieri decine di cani sono stati trovati avvelenati nella periferia di Bucarest.  

Da sempre il randagismo è un problema in Romania. Da sempre associazione animaliste come Save the dogs che operano direttamente sul territorio chiedono che venga affrontato con campagne di sterilizzazione e non con stragi di massa come quella che, spendendo 10 milioni di euro, vide l’uccisione 81mila quattrozampe da 2001 al 2008. Ora però all’orizzonte si prospetta nuovamente il rischio di una nuova carneficina. A sette anni dall’ultimo tragico incidente, che vide la morte di un diplomatico giapponese in centro a Bucarest, nei giorni scorsi un bimbo di quattro anni che giocava in periferia est di Bucarest con il fratellino di 6 è stato attaccato e sbranato da un branco di cani randagi, dopo essere stato perso di vista dalla nonna. La tragedia ha ridato motivo al presidente Traian Basescu di chiedere la soppressione immediata di tutti i cani senza padrone, dentro e fuori dai canili pubblici. A rendere il dibattito ancora più infuocato c’è il fatto che il cane considerato il principale responsabile dell’aggressione era stato riscattato da una piccola associazione animalista di Bucarest in un canile pubblico e rimesso in libertà, violando la regola secondo cui è proibito rilasciare sul territorio un cane precedentemente segnalato dai cittadini come aggressivo.

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DATA:  08-09-2013  

Al Gemelli un cucciolo di cane aiuta una bimba ad uscire dalla terapia intensiva  
Portos, un cucciolo di cane, ha aiutato la sua padroncina, una bimba di 10 anni ricoverata nella Terapia intensiva pediatrica del Policlinico universitario A. Gemelli di Roma, a guarire da uno stato depressivo profondo sviluppato in seguito ai suoi problemi di salute durante la degenza nel reparto intensivo. Un incontro al giorno col suo amico a quattro zampe l’ha aiutata a ritrovare il sorriso e le forze per reagire alla sua malattia e sconfiggerla. Ora la bimba è tornata a casa guarita. Si tratta del primo caso di pet-therapy in terapia intensiva pediatrica nel Lazio e tra le prime esperienze di questo tipo conosciute in Italia, comunica l’ospedale una nota.  

La bimba, che si era chiusa in un mutismo acinetico e non riusciva a essere molto collaborativa in fisioterapia, ha subito reagito, già al primo incontro: è stato possibile staccarla dal ventilatore meccanico e iniziare a fare sessioni di fisioterapia più intensa.

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DATA:  01-08-2013  

Abbandonare cani o gatti costa caro ed è un reato  
«Abbandonare e non soccorrere un animale è contro la morale ed è anche un reato penale». Non prestare soccorso, poi, è punito dal codice della strada. A ricordare questi due semplici punti, che non tutti hanno presente, è il volantino distribuito ieri pomeriggio al casello autostradale di Ferrara Sud dall’ Associazione nazionale Polizia di Stato (Anps) e dalle Guardie ecozoofile di Anpana, che sono in prima linea contro l’abbandono degli animali.  

Il volantino fa parte della campagna informativa per il benessere degli animali nel pieno della stagione estiva, che è la più delicata per gli abbandoni in particolare sulle strade. La collaborazione consisterà nell’informare i cittadini circa il reato di abbandono di animali, ma non solo, infatti la campagna ’’Aiutaci a tutelarli’’ è in realtà finalizzata a fornire una serie d’indicazioni generali sulle leggi ed i regolamenti che riguardano il benessere animale e al loro soccorso in caso d’incidente stradale. Chiunque abbandoni animali domestici, come cani, gatti ed esotici o che abbiano acquisito abitudini alla cattività, è punito infatti con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 a 10.000 euro; stessa pena per chiunque detiene animali in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze. Inoltre è applicabile una multa tra 1.032 e 5.164 euro. Il conducente del veicolo coinvolto in un incidente stradale dal quale deriva un danno a un animale d’affezione (da reddito o protetto), che omette di fermarsi e prosegue la marcia senza assicurare un tempestivo soccorso, incorre invece in una sanzione amministrativa da 82 a 328 euro.

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DATA:  24-07-2013  

A Sasso Marconi la prima struttura in Italia per la radioterapia per cani e gatti  
I pazienti arrivano da tutto il Paese, e perfino dall’estero tanto si è diffusa la fama di questo centro nato in stretto collegamento con la clinica veterinaria dell’Orologio, aperta 24 ore su 24. «La vita media dei piccoli animali si è considerevolmente allungata — spiega Paola Laganga, uno dei medici veterinari soci della struttura —, ed è notevolmente aumentata l’incidenza delle patologie oncologiche. Per questo abbiamo deciso di aprire questo centro». Tutto è partito nel 2007, quando esisteva solo il capannone vuoto, in questa strada all’ingresso di Sasso Marconi. «Abbiamo dovuto chiedere tutti permessi per realizzare il buco di sei metri di profondità che avrebbe ospitato l’acceleratore lineare — prosegue Laganga —, gli scavi sono iniziati nel 2008 e nel marzo del 2009 è arrivata la macchina dagli Stati Uniti. L’8 maggio di quell’anno abbiamo fatto l’inaugurazione».  

Il centro si sviluppa su 500 metri quadrati, di cui 150 occupati appunto dal bunker. Al piano superiore ci sono le sale da visita, gli ambulatori, le sale ricovero per la degenza di cani e gatti, le sale per le medicazioni. Con un ascensore si accede al piano interrato dove si trova l’acceleratore lineare. «L’animale viene leggermente sedato perché resti immobile durante il trattamento che dura un paio di minuti — spiega Cancedda —. Il numero di trattamenti varia in base al tipo di tumore». «Facciamo anche dei trattamenti a basso dosaggio contro l’artrosi, che possono essere ripetuti nel tempo e costano molto meno rispetto a quelli oncologici», aggiunge Laganga.

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DATA:  24-07-2013  

Allerta caldo, anche i cani e gatti sono a rischio colpi di calore: ecco come proteggerli  
L’anticiclone SubTropicale porta l’Inferno in Italia “per gli uomini, ma anche per gli animali”, assicura Marco Melosi, presidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), che avverte: con l’arrivo delle temperature bollenti da record previsto per le prossime ore e’ molto alto il rischio di “colpi di calore nei nostri amici cani, mentre non ho mai visto un gatto in preda a questo pericoloso disturbo: loro sanno trovare il luogo piu’ fresco, sia in casa che all’aperto”.  

Maggiore attenzione va dunque posta nei confronti del migliore amico dell’uomo, “specialmente – dice l’esperto all’Adnkronos Salute – degli animali anziani, di quelli malati (in particolare con problemi cardiaci) e degli appartenenti alle razze cosiddette brachicefale, come i Carlini o i Bulldog, che hanno una conformazione della laringe e del muso tale da impedire loro di inalare le giuste quantita’ di aria. Per uno di questi esemplari puo’ bastare una passeggiata di 5 minuti in un luogo troppo caldo per andare incontro a un collasso”. I sintomi da tenere in considerazione sono “innanzitutto la posizione del cane, che se si sdraia su un fianco e appare ansimante potrebbe essere in difficolta’. Se poi la salivazione aumenta e diventa abbondante e il cane si mostra inquieto, potrebbe davvero essere in atto un colpo di calore. Per contrastarlo, bagnare subito l’animale anche con secchiate d’acqua, un intervento da ritenersi salvavita. Poi, recarsi dal veterinario perche’, anche se appare ristorato, nel suo organismo potrebbero essersi innestate delle complicanze”. Per i gatti, invece, niente paura: “Sono piu’ indipendenti e autonomi anche da questo punto di vista: riescono a trovare il luogo piu’ fresco della casa o, se vivono all’aperto, hanno la possibilita’ di salire su un albero o su un muretto e di trovare refrigerio”, assicura Melosi. Altri consigli per mantenere un buono stato di salute del cane durante la stagione calda sono “regolare l’alimentazione tagliando l’introito calorico se l’animale fa meno movimento e sta piu’ dentro casa per sfuggire al caldo, assicurargli un luogo ombreggiato, ma soprattutto ventilato dove stazionare durante la giornata (meglio un luogo al sole ma ventilato che uno all’ombra ma senza movimento d’aria), e assicurare la presenza di acqua fresca”. Quanto al taglio del pelo, “e’ un argomento controverso e non e’ tra le priorita’ ‘estive’: in molti casi il pelo si unisce a uno strato di grasso che contribuisce a mantenere stabile la temperatura corporea del cane e tagliarlo significa privarlo di questa protezione. Per l’aria condizionata invece non ci sono controindicazioni. Infine, limitare le uscite nelle ore piu’ calde, portando il cane al guinzaglio per evitare che corra e possa avere un collasso. Le corse per sgranchirsi le zampe possono avvenire la mattina presto o la sera”, conclude.

Fonte: meteoweb.eu

 
DATA:  24-07-2013  

Varese: un successo l’aperitivo con fido contro l’ordinanza che impedisce agli amici a quattro zampe di entrare nel locali pubblici  
Il popolo varesino dei padroni di cani si è dato appuntamento ieri sera al Globe Cafè per convincere l’amministrazione a fareretro marcia sull’ordinanza che impedisce agli amici a quattro zampe di entrare nel locali pubblici.
Si chiama Aperi Pet l’appuntamento che ha riunito al Globe Cafè di via Sacco tutti i proprietari di cani che hanno potuto bere un aperitivo accompagnati da fido. Un evento già sperimentato dal Mood Cafè di Bardello e studiato per mettere a proprio agio gli amici a quattro zampe che di solito sono costretti ad aspettare i padroni a casa.  

Varese infatti è una delle poche città in Italia in cui i cani non sono ammessi nei bar e nei ristoranti. Un’ordinanza ne vieta l’accesso, nonostante siano sempre di più le persone che hanno un cane e lo trattano a tutti gli effetti come un membro di famiglia. Da qui l’idea di invitare tutti a condividere il momento dell’aperitivo nel dehor esterno del bar di fronte a Palazzo Estense.

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DATA:  24-07-2013  

Santiago del Cile: vigile del fuoco salva cane con respirazione bocca a bocca  
Drammatico salvataggio di un cane a opera di David Bravo, un pompiere cileno. Durante un incendio allla Stazione Centrale, l’animale rischiava di morire soffocato a causa del fumo. Il pompiere si è avvicinato e, praticandogli una respirazione bocca a bocca e un massaggio cardiaco, ha salvato la vita al cucciolo.  

 
DATA:  24-07-2013   FONTE: liveleak.com  

Ferrara: spese ingiustificate, nei guai i gestori del gattile  
Denunciati per truffa aggravata ai danni del Comune due pensionati ferraresi: si facevano rimborsare costi che nulla avevano a che vedere con la struttura di via Gramicia I carabinieri della stazione di Corso Giovecca hanno denunciato per truffa aggravata ai danni del Comune estense il 66enne R.R. e la 61enne C.L.R., entrambi pensionati ferraresi incensurati, rispettivamente presidente e responsabile di una società onlus che aveva in gestione il gattile comunale di via Gramicia. Gli stessi infatti, dopo aver partecipato alla gara indetta dal Comune per la gestione della struttura, ne avevano ottenuto la gestione con lo scopo principale (tra l’altro previsto proprio dallo statuto) di prendersi cura dei felini, seguire la manutenzione della struttura nonché di tutto quanto potesse essere utile nell’interesse esclusivo dei gatti e delle colonie feline della provincia.  

Tutte le spese relative alle funzioni appena indicate quindi (alimenti per gatti, spese telefoniche, spese veterinarie) sarebbero state rimborsate – su richiesta mensile del presidente stesso – dal Comune di Ferrara per il servizio reso. Dopo la denuncia per presunti maltrattamenti su felini arrivata in procura, i carabinieri hanno attivato una serie di servizi, alcuni dei quali in collaborazione con il Nas (Nucleo Antisofisticazioni e Sanità dell’Arma) di Bologna, per verificare la veridicità di quanto denunciato. Ed è proprio nel corso proprio di queste attività che, pur non evidenziandosi i maltrattamenti denunciati, gli uomini dell’Arma nel visionare gli atti allegati alla denuncia, si sono imbattuti in una serie di spese messe a rimborso al Comune che ben poco avevano a che fare con i compiti propri della “onlus” così come sanciti nello statuto della stessa società. Sono emersi infatti rimborsi di cibo e medicinali per cani nonché esose spese telefoniche che per portata difficilmente potevano essere attribuite alla gestione di un gattile. Acquisite quindi presso la società telefonica interessata le fatture del periodo intercorrente tra l’apertura della struttura (nel marzo 2011) ed il momento dell’inizio dell’attività investigativa delegata (nel febbraio 2013), si è così potuto verificare che la Sig.ra C.L.R., giusto per rendere l’idea, aveva attivato quasi 200 schede sim in abbonamento più altre 30 ricaricabili, tutte rigorosamente intestate alla “onlus” oltre ad aver acquistato a rate diversi cellulari tipo “blackberry”. Sorpresa nella sorpresa poi, è stato lo sviluppo dei traffici telefonici connessi alle sim intestate, dove i militari hanno potuto accertare un traffico dati internet e “da e per” l’estero di mms/sms per un importo complessivo di oltre 5.000 euro, traffico accertato su quasi tutte le schede così come per la quasi totalità si è potuto constatare che poco o nulla aveva a che fare con la gestione del gattile ed i compiti prefissati dalla società. Convocati ed interrogati, presidente e responsabile hanno confermato di aver messo a rimborso del Comune acquisti per cani, giustificandosi con un mero errore formale; per quanto attiene invece alle spese telefoniche, i due hanno ammesso che alcuni volontari del gattile ai quali avevano dato delle schede telefoniche, con tutta probabilità non le avevano utilizzate per gli scopi istituzionali prefissati bensì per altri prettamente personali. Visto il risultato delle verifiche e le spiegazioni poco convincenti fornite dai due, a conclusione degli accertamenti, sono stati entrambi denunciati per il reato di truffa aggravata ai danni del Comune.

Fonte: www.ilrestodelcarlino.it

 
DATA:  10-07-2013  

Trasferimenti di cani all’estero, il Ministero della Salute studia interventi  
Serve una legge. "Per opporci ai trasferimenti all’estero non abbiamo lo strumento giuridico" dicono dalla task force ministeriale. Rosalba Matassa, coordinatrice dell’Unità operativa per la tutela degli animali, lotta a randagismo e maltrattamenti del Ministero della Salute, interviene sulle pagine di Repubblica.it sul fenomeno dei trasferimenti all’estero.
Il quotidiano ha pubblicato una inchiesta di Margherita D’Amico sui trasferimenti di cani all’estero: migliaia di animali trasferiti in Germania e in altri paesi senza che sia neppure precisato il nome di chi li adotta. Poi se ne perdono le tracce e si aprono gli scenari più foschi.  

La dirigente ministeriale aggiunge:"Sulla scia delle nostre proteste la Svizzera si è attivata per prevedere, come noi, l’obbligatorietà di iscrizione dei cani all’anagrafe. Abbiamo quindi fatto richiesta di istituire un tavolo di lavoro con i ministeri degli Esteri e degli Interni, che serva a regolamentare questa circolazione problematica, a garantirne le procedure".

L’articolo ricorda una interrogazione dell’europarlamentare Cristiana Muscardini, vicepresidente della Commissione commercio internazionale, in cui si chiedevano lumi sulla movimentazione internazionale di randagi ipotizzandone la macellazione clandestina, l’uso come inconsapevoli corrieri di droga o per la produzione di pelli e pellicce.

Gli animali partono verso regioni del Continente dove il randagismo "non è mai esistito perché oltre a uccidere si sterilizza a dovere". A Verona, nel 1995, si indagò per verificare nomi e indirizzi a cui erano stati inviati cento cani. Gli intestatari risultarono tutti falsi o morti, ma la faccenda fu presto dimenticata. Gli animali in uscita- scrive Margherita D’Amico, sono così numerosi che " è utopistico verificare che abbiano davvero trovato famiglia".
"Non esistono risorse né condizioni materiali per effettuare regolari tour del nord Europa, entrando nelle abitazioni private. In alcuni casi, chi esporta intasca pure i contributi erogati da alcuni Comuni italiani per promuovere le adozioni; alcune Asl poi concedono gratuitamente passaporti che di solito hanno un costo. Per i cani, s’intende, poiché i gatti, privi di anagrafe, viaggiano senza nemmeno il microchip: invisibili".

L’inchiesta ricorda che nel 2006, si aprì un’inchiesta sfociata nell’unico procedimento giudiziario mai istruito su un caso del genere. Un processo che procede a rilento e di cui si avvicinano i tempi di prescrizione - presso il Tribunale di Napoli. Nella fase delle indagini si appurò che i presunti adottanti dei randagi che partivano dal canile di Panza, a Forio d’Ischia, non esistevano. I cinque responsabili della struttura furono rinviati a giudizio con gravi capi d’accusa, mentre ai rappresentanti delle Asl fu imputato il falso ideologico.

"Spetterebbe all’Unione europea stabilire regole secondo cui gli animali non siano considerati merce", dichiara Paola Tintori, presidente dell’Enpa di Perugia. "L’Enpa dice un no netto ai trasferimenti da canile a canile. Ma non possiamo opporci, come cittadini comunitari, alle adozioni individuali. Con la delega dei Comuni, in base all’art 998 UE, si possono portare via fino a cinque cani a testa, anche in auto". Oltre però le regole Traces (Trade Control and Export System, piattaforma informatica veterinaria comunitaria che dovrebbe segnalare, certificare e verificare esportazioni, importazioni e scambi di animali e prodotti di origine animale) prevedono che al momento del rilascio della documentazione necessaria al viaggio per un numero di cani superiore a cinque l’autorità sanitaria di un paese mandi comunicazione per via informatica all’autorità omologa del paese di destinazione. "Poiché in ambito europeo le norme su animali d’affezione e randagismo sono diverse, è la stessa UE che dovrebbe lavorare a un’omologazione normativa e farla poi rispettare".

Secondo Maria Pagano di UNA (Uomo natura animali) di Ischia, "un perfezionamento normativo dovrebbe punire in modo severissimo chi fa business con gli animali oltre Comuni e Asl inadempienti. Suonerà impopolare, ma andrebbe pure ridimensionato lo strapotere concesso alle associazioni. Buone o cattive, dovrebbero fornire la loro collaborazione senza gestire il problema randagismo in sostituzione delle istituzioni assenti".

Fonte: ANMVIOGGI

 
DATA:  10-07-2013  

Dal Ministero della salute la proposta di estendere agli animali d’affezione le regole per il commercio on line applicate alle specie protette  
"Si alleva più che mai anche fra le mura domestiche". In base all’Accordo Stato-Regioni del 2003, per essere ritenuta tale, un’attività di allevamento deve giovarsi di cinque fattrici, oppure produrre venti cuccioli l’anno.

Del sistema fai-da-te ci si può fare un’idea anche soltanto osservando la valanga di animali proposti in vendita nei piccoli annunci. Un commercio irregolare, che non solo non considera i diritti degli animali ma si basa sull’evasione sanitaria e fiscale: "eppure Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza non sembrano tenerne conto", denuncia Repubblica.it.

 

"Fattrici chiuse in minuscole gabbie, costrette per tutta la vita a partorire più volte l’anno, all’occorrenza eliminate senza complimenti. Al solito nessuno controlla, e nuovi animali vanno a riempire case, strade, rifugi. Acquistati con superficialità da chi s’innamora dell’esemplare visto in tv o nella pubblicità, vengono abbandonati anche se giovani e belli". "E cosa accade poi delle madri anziane, degli esemplari meno rispondenti ai canoni estetici richiesti dal mercato, a quelli handicappati oppure di salute, temperamento cagionevoli?"

"Se solo tutti i piccoli fossero microchippati prima del cinquantesimo giorno di vita, quando ne è permessa la vendita, il veterinario di riferimento dovrebbe giustificare con maggior puntualità eventuali cause di morte", dice Rosalba Matassa, coordinatrice dell’Unità operativa per la tutela degli animali, lotta a randagismo e maltrattamenti del Ministero della Salute.

Di recente il Corpo Forestale dello Stato ha stipulato un accordo con siti commerciali quali eBay Annunci e Subito. it, per di contrastare la vendita illecita di specie protette: "Sarebbe utile fare altrettanto per gli animali d’affezione", commenta la Matassa. Anche a causa della smisurata offerta, cani e gatti entrano con estrema facilità nelle case salvo poi essere abbandonati alla prima difficoltà. "Come Ministero abbiamo finanziato un piano di ricerca avviato due anni fa dall’Istituto Zooprofilattico di Teramo per stimare scientificamente quanti cani randagi o appena divenuti tali circolino in Italia. Sono già partiti progetti pilota in Abruzzo e Molise".

(fonte: repubblica.it)

 
DATA:  10-07-2013  

Randagismo: verifiche in tutte le Regioni  
Dal caso della Puglia affrontato nel corso di una interpellanza, il Ministero della Salute prende le mosse per "avviare una verifica in tutto il territorio nazionale dell’attuazione regionale delle norme nazionali, dei programmi e delle risorse destinate per combattere il randagismo" L’ha annunciata il Sottosegretario Fadda alla Camera dei Deputati.
Dall’esito di questa verifica – ha aggiunto il Sottosegretario- "si potrà valutare la necessità o meno di avviare ulteriori iniziative da parte del Governo".  

L’iniziativa parlamentare è partita dall’On Elvira Savino che chiedeva iniziative per il contrasto al maltrattamento degli animali, con particolare attenzione alla situazione dei canili in Puglia. "Milioni di euro – ha dichiarato l’On Savino- vengono prelevati dal gettito fiscale dei contribuenti e stanziati da Stato e regioni per il controllo e la tutela del randagismo, che in regioni come Puglia, Sicilia, Calabria, Campania, Sardegna, ma anche Lazio e Molise, sono, in realtà, inversamente proporzionali al contenimento del fenomeno e al benessere degli animali". "L’ignobile affare" " solo in Puglia, fa guadagnare oltre 50 milioni di euro".

Il Sottosegretario Fadda ha dichiarato che "il Ministero della salute quotidianamente riceve segnalazioni relative alla disapplicazione delle norme nazionali e regionali in materia di randagismo, con particolare riguardo a situazioni di maltrattamenti sugli animali provenienti da tutto il territorio nazionale. Per la regione Puglia, tali segnalazioni sono molto numerose".

Le ispezioni ministeriali ci sono. L’Unità operativa per la tutela animale ha già svolto una serie di ispezioni in Puglia in alcuni canili-rifugio, impartendo prescrizioni di adeguamento ed ha tenuto incontri sia con i servizi veterinari regionali che con le locali associazioni protezionistiche. A maggio di quest’anno, il dirigente ministeriale, coordinatore della task force, ha incontrato il Presidente della regione Puglia e e l’assessore alle politiche sociali. A seguito dell’incontro, " è stata fornita all’assessore una dettagliata relazione riportante le irregolarità riscontrate e le proposte operative per affrontare congiuntamente il problema".

Il Sottosegretario ha anche menzionato una nota del Ministero della giustizia dalla quale si evince che la problematica dei canili presenti nel territorio di competenza della procura della Repubblica di Lecce è da tempo attentamente monitorata. A luglio 2011 è stata avviata un’indagine con la ricognizione relativa alle condizioni della gestione di tutti i canili della provincia, affidata alla polizia provinciale. " In alcune ipotesi, è stata riscontrata la detenzione di animali in condizioni totalmente incompatibili con la natura", con conseguenti prescrizioni amministrative e con l’apertura di un procedimento penale.

Dal canto suo la Regione ha trasmesso una relazione dettagliata, che anche questa lascio agli atti dell’Aula, dalla quale emerge, non solo il quadro dei finanziamenti e programmi finalizzati alla tematica in esame, ma anche l’indicazione che ciascun comune ha l’obbligo di possedere un canile sanitario, dotato di un numero limitato di posti-cane e di dotarsi di almeno un rifugio. "Sino ad oggi – ha spiegato Fadda- il fenomeno è stato gestito a macchia di leopardo e molti comuni pugliesi non si sono dotati di canili sanitari e di rifugi".

Nel cercare di arginare tale situazione e con l’obiettivo di intensificare le attività preventive, ottimizzando le scarse risorse a disposizione, la regione Puglia è intervenuta modificando la legge regionale, ma "nonostante i numerosi interventi di tipo legislativo, programmatico ed economico, la regione segnala la difficoltà di coordinare i vari enti, ai quali le norme affidano la complessa gestione della problematica".

 
DATA:  10-07-2013  

Zoonosi e leishmaniosi  
di Domiziana Bergodi. Gli Italiani amano gli animali ed i numeri lo confermano: il 41,7% (fonte: animalisti.it) di noi possiede un pet, ma in quanti conoscono le minacce che insidiano i nostri amici? Un fenomeno di grande importanza e preoccupazione è la zoonosi: la trasmissione all’uomo di malattie infettive o parassitarie che colpiscono gli animali in genere.  
Una delle malattie zoonotiche più diffuse tra i cani è la leishmaniosi, causata da un insetto simile alla zanzara, che attacca direttamente il loro sistema immunitario rendendolo infetto e veicolo di malattia. La diffusione dell’infezione si registra in Asia, Africa ed Americhe, oltrechè nel bacino Mediterraneo, soprattutto nelle zone costiere. Il flebotomo (così si chiama l’insetto nemico) attacca nei mesi caldi, da maggio ad ottobre. I cani più esposti sono quelli di media e grande taglia (80%. Fonte: albanesi.it) e gli stadi della malattia sono cinque. Si tratta di una malattia non del tutto curabile ed il suo periodo di incubazione può variare, normalmente si aggira intorno ai 4 anni, e nei casi più gravi conduce alla morte. Può essere asintomatica, tuttavia, le sue più comuni manifestazioni sono il dimagrimento, gonfiore e dolore alle articolazioni, mancanza di appetito, perdita del pelo. Gli organi più colpiti sono i linfonodi, il midollo osseo, la milza ed il fegato.
Essendo una malattia trasmissibile all’uomo, si è soliti distinguere tra leishmaniosi canina ed umana: in tutto il mondo ne sono affette c.ca 12 mln di persone (Fonte: www.leishmania.it); secondo una ricerca compiuta dall’Istituto Superiore di Sanità nel 2004, negli anni 1990-2002 i maggiori casi di persone affette in Italia si registra nel 2000 con più di 200 casi noti. A differenza dell’uomo, per l’infezione che attacca il cane non esiste cura, solo terapie in grado di contenerla e migliorare lo stato generale dell’animale per periodi variabili. Ci sono accorgimenti per prevenire la malattia, come aver cura di non portare a passeggio i nostri amici nelle ore serali, di farli dormire in luoghi chiusi durante la notte e usare prodotti specifici per prevenire punture di insetti e l’attacco delle odiate zecche. Ad oggi le tecniche usate per la diagnosi sono varie e comprendono esami sierologici, osservazione diretta dell’insetto al microscopio e alla ricerca sul DNA. A livello di ricerca, si rende necessario uno scambio continuo di informazioni tra medico e veterinario che riguardino sintomi, cure e terapie, per far sì di studiare ancora più a fondo questa malattia molto conosciuta ma forse un poco sottovalutata, e tre sono le strade individuate da chi è del mestiere: un monitoraggio continuo della diffusione del fenomeno sul territorio; le terapie di chi ha già contratto la malattia e lo studio di misure antivettoriali per controllarne la trasmissione.  
DATA:  22-06-2013  

VIAGGIARE INSIEME SI PUO’  
di Domiziana Bergodi - Viaggiare insieme agli animali d’affezione oggi si può. Fino a qualche anno fa pensare di trascorrere le vacanze con i propri amici a 4 zampe era un’impresa ardua: sia per l’organizzazione degli spostamenti che per le strutture a tal fine organizzate. Oggi, sono disponibili case vacanze, appartamenti ed alberghi che permettono l’accesso ed il soggiorno agli animali ed ai loro padroni.  
Numerosi siti internet forniscono una serie di informazioni rilevanti per l’organizzazione di una piacevole vacanza:www.vacanzeanimali.it, www.dogwelcome.it, www.homeaway.it e molti altri. Si tratta di case vacanze, appartamenti, alberghi che offrono servizi di accoglienza in Italia e all’estero. Certo e’ che le condizioni per affrontare questo tipo di viaggio cambiano a seconda del luogo di destinazione, soprattutto se si propende verso la scelta di un Paese extra europeo; tuttavia, nell’Unione Europea, dal 1 ottobre 2004, e’ vigente la normativa sanitaria che disciplina le modalità di movimentazione degli animali d’affezione in tutti i Paesi Membri, con particolari specificità per la Gran Bretagna, Irlanda, Svezia e Malta.
Certo, per viaggiare “tutti insieme” sono richieste diversi accorgimenti normativi a partire dal passaporto e dall’identificazione dell’animale tramite microchip, ma si tratta di semplici adempimenti comuni ormai a tutti i Paesi occidentali.
In Italia, sono vigenti condizioni di trasporto differenti a seconda che si viaggi in aereo, treno, nave o traghetto. Per quanto attiene alla navigazione aerea, in genere, la distinzione che si opera e’ tra animali di piccola taglia e cani di media/grande taglia: a discrezione delle compagnie aeree si stabilisce la grandezza delle gabbie da trasporto e la loro posizione nella stiva pressurizzata o in cabina (www.vacanzeanimali.it). Consigliabile e’ la scelta di un volo diretto poiche’ lo scalo nel Paese di transito potrebbe richiedere il blocco del cane per controlli sanitari.
Il viaggio in treno di un animale ha come presupposto che esso sia disposto in gabbia o munito di museruola o guinzaglio se si tratta di un cane. E’ i portante, prima di partire, leggere le Condizioni di trasporto delle compagnie Trenitalia e NTV s.p.a.
Da ultimo, per navi e traghetti, per le brevi traversate, si richiede da parte di alcune compagnie il certificato di buona salute ed il vaccino antirabbia per i cani. Presupposto per il loro trasporto a bordo e’ il guinzaglio e la museruola; per i gatti l’apposito trasportino.
Negli ultimi anni si sono registrati importanti dati nell’ambito delle vacanze con animali al seguito, indice, non soltanto del piacere riscoperto di trascorrere una vacanza “tutti in famiglia”, ma anche, e soprattutto, di prevenzione di importanti fenomeni quali l’abbandono ed il randagismo che per troppo tempo hanno costituito una piaga della nostra società.  
DATA:  03-05-2013   AUTORE:  Domiziana Bergodi  

IO NON POSSO ENTRARE!  
IO NON POSSO ENTRARE!” è l’ avviso esposto sulle vetrine della maggior parte dei locali aperti al pubblico: ristoranti, bar, negozi delle nostre città che non accettano nei propri locali gli animali. Non sempre però per motivi legati all’igiene. Si è verificato nel corso degli ultimi anni un utilizzo improprio dei divieti di accesso agli animali d’affezione (in particolare ai cani) in questi luoghi. Si adducono le motivazioni più diverse per giustificare il divieto, oltre a quello igienico: ampiezza modesta dei locali e quindi impossibilità di ospitare oltre ai clienti anche i loro amici a 4 zampe; disagi o fastidi che potrebbero turbare la clientela; eventuali allergie dovute al pelo; ovvero confusione, rumori vari.  

La ONLUS Federazione Italiana Diritti Animali sul suo sito internet (federfida.org) fornisce opportuni riferimenti normativi e spiegazioni circa il divieto in questione. L’accesso degli animali nei locali pubblici è regolato a livello locale, da apposite normative comunali, in genere dal Regolamento per la tutela degli animali; se questo è inesistente, il riferimento è al regolamento di igiene urbana veterinaria, oppure a quello di polizia urbana. Ulteriore punto di riferimento è la legge regionale sulla tutela degli animali e prevenzione al randagismo. A sua volta la legge regionale ha come referenti la “ Legge Quadro sugli animali d’affezione e prevenzione al randagismo” (l. 281/1991) ed il “Regolamento Nazionale di Polizia Veterinaria” (approvato con D.P.R. n.320/1954).
Secondo la legge statale, il vero divieto è riferibile soltanto agli ospedali e nei luoghi ove cibi e bevande vengono preparati; per il resto i cani hanno potenzialmente libero accesso. Leggi regionali e regolamenti comunali attribuiscono, tuttavia, agli esercenti un potere discrezionale che permette loro di accettare o meno gli animali nei propri esercizi. Ogni comune aggiorna costantemente la propria normativa restando fermo che l’esercente il quale opta per il divieto di accesso ai cani deve esporre il cartello in modo ben visibile, con riferimento alla legge.
Nel corso degli ultimi anni, campagne di sensibilizzazione hanno fatto si che venissero condivise iniziative importanti per la realizzazione di alcuni progetti, tra i quali: “Welcome turisti a 4 zampe”, un accordo siglato dal Ministero del turismo e dall’ANCI. In più, sempre nell’ambito di tale progetto, si è proposta ai sindaci italiani la sottoscrizione di un’ordinanza tipo: “Accesso libero degli animali in tutti i luoghi pubblici, aperti al pubblico e nei pubblici esercizi-istituzione di aree verdi e spazi pedonali animal friendly”. Inoltre, come ricorda il sito www.turistia4zampe.it, ogniqualvolta si porti un animale nei luoghi pubblici valgono le regole contenute nell’Ordinanza del Ministero della Salute del 3 marzo 2009. In Emilia Romagna, a fine marzo è stata approvata una legge che permette a cani e gatti di accedere, in certe situazioni e a determinate condizioni, alle strutture di cura pubbliche e private durante gli orari di visita, è stata chiamata "pet therapy", una terapia basata sull’interazione tra uomo e animale che agisce direttamente sul benessere dell’ammalato. A dimostrazione che l’uso dei divieti si tramuta spesso in un abuso che non sempre si giustifica.
Domiziana Bergodi

 
DATA:  08-04-2013   AUTORE:  Domiziana Bergodi  

I randagi di Pietrastornina  
Di Elvira Marasco - Quando, partendo da Avellino centro, si prende la strada provinciale per Benevento, oltre alla natura bella e rigogliosa , alle case sparse nella campagna, ai fiori e agli alberi, s’incontrano anche tanti cani randagi. Spesso ridotti in condizioni inumane. Vagano a volte in branco, a volte solitari e spesso sono vittime delle auto.  
Nella zona di Pietrastornina, i più fortunati vengono raccolti da due ragazze che cercano di accoglierli e garantire loro il minimo indispensabile; quando sono ai minimi termini perché raccolgono povere bestiole bisognose di cure, chiedono aiuto e, non sempre lo ottengono. Io cerco di aiutarle come posso e ne sono fiera; quando guardo Robbie, il meticcio che ho preso da loro ormai quasi un anno e mezzo fa, con quell’aria sorniona di chi sa bene di essere nato con la camicia, mi sento ripagata di tutto. È così affettuoso che gli si perdona anche il fatto di avere tutte le tende scolorite dai suoi schizzetti oppure di fare delle puzze insopportabili. Robbie è uno di casa; è piccolino e biondo, pigro e goloso ed è un mendicante di carezze come pochi. Ogni tanto chiamo al telefono queste due ragazze che sono in costante emergenza; perché nessuno delle autorità le aiuta, perché da quelle parti i canili comunali sono affari di stato, perché da quelle parti i cani si prendono a calci o peggio si tengono per tutta la vita alla catena. Io le ammiro e sono riuscita a “piazzare” qualche altro dei loro cani. Alcuni davvero incredibili, un tale miscuglio di razze da confusione; ma tutti meravigliosamente simpatici e buoni. Purtroppo nel sud Italia il randagismo è una piaga; ma non mi sembra ci sia da parte di nessuno la volontà di fare una campagna di sterilizzazione e di sensibilizzazione. E allora speriamo che ci siano sempre persone come le mie amiche; perché sono l’unica speranza per quei poveri randagi. A volte, nonostante gli aiuti di alcuni, non hanno i mezzi per le cure almeno li tengono all’asciutto e al caldo. E, credetemi, è già tanto!  
DATA:  02-04-2013  

I cani si riconoscono a vista  
I cani sono in grado di riconoscersi tra loro e selezionare tra la folla i membri della razza alla quale appartengono, secondo una nuova ricerca francese. Lo studio ha dimostrato che i migliori amici dell’uomo riescono a distinguere con successo i cani che fanno parte della propria specie dai cani riconducibili ad altre specie. Una distinzione che i cani riescono ad utilizzare per riconoscere i propri simili anche in mezzo agli esseri umani e ad altri animali, senza ricorrere all’aiuto delle abilita’ olfattive ma sfruttando semplicemente la vista.  

La scoperta e’ di un team di ricercatori coordinato da Dominique Autier-Derian del Leec-Laboratoire d’Ethologie Experimentale et Comparee e della Scuola Veterinaria Nazionale di Lione. Lo studio pubblicato sulla rivista Animal Cognition ha testato la capacita’ dei cani di riconoscere i propri simili tra diverse razze canine e animali. Negli esperimenti sono stati coinvolti nove cani domestici (Canis lupus familiaris) ai quali sono state mostrate coppie di immagini che ritraevano cani da varie razze e cani frutto di incroci insieme a fotografie di quaranta animali diversi e di esseri umani. I nove cani sono riusciti a riconoscere i cani ritratti appartenenti alla propria specie, puntando esclusivamente sulla capacita’ visiva.

Fonte: agi

 
DATA:  06-03-2013  

L’ABBANDONO  
L’Italia conosce un tasso di abbandono degli animali domestici allarmante ed i dati forniti dal sito www.animalinelmondo.com destano preoccupazione: sono circa 100.000 i cani abbandonati ogni anno; 200.000 i randagi; 600.000 i randagi, con picco annuale nel trimestre estivo con 60.000 abbandoni.  
Dinanzi a questa realtà, il legislatore ha previsto pene severe per chi viola l’art.727 del codice penale punendo con l’arresto fino ad un anno o con l’ammenda da 1.000 euro a 10.000 euro, per chi abbandona. Dal 1991 altre norme contribuiscono ad arginare il fenomeno: la legge 281/’91 ha istituito il “Fondo per la tutela del benessere e per la lotta all‘abbandono degli animali da compagnia”; nel febbraio 2003 è stato introdotto il microchip come unico sistema ufficiale di identificazione dei cani ed istituita l’Anagrafe Canina Nazionale, garantendo un monitoraggio continuo. La legge 289/2004 vieta il maltrattamento di animali ed introduce nel codice penale il titolo IX bis “i delitti contro il sentimento degli animali”, sintomo di un condiviso sentimento di amore e rispetto per gli animali. Grazie anche a queste più rigide sanzioni nel quinquennio 2003-2008 gli abbandoni in autostrada sono diminuiti del 60% rispetto a quello precedente. Ma il problema maggiore resta il fenomeno del randagismo, perché i vaganti e i randagi sono rischio di aggressione alle persone, serbatoio di malattie infettive, causa di incidenti stradali. Le soluzioni alla piaga dell’abbandono degli animali domestici dovrebbe essere prerogativa prima di una società che conta circa 6 milioni di cani di proprietà iscritti all’Anagrafe Nazionale degli animali d’affezione (fonte: Ministero della Salute). Tuttavia, l’offerta pubblica di strutture d’accoglienza (canili sanitari e rifugi) è assai inferiore rispetto alla domanda. L’impegno dello Stato si esplica, in termini economici, attraverso la ripartizione delle risorse accumulate nel fondo per la lotta all’abbandono. Vista la disponibilità del fondo per il “Finanziamento di interventi di opere pubbliche“ (l. 376/2003), dal 2005 le risorse sono ripartite per prevenire e ridurre il randagismo con: rifugi per cani randagi, strutture di sterilizzazione per cani e gatti, centri di educazione e di rieducazione comportamentale canina. I canili ed i rifugi autorizzati sul nostro territorio sono 915 (fonte: Ministero della Salute) che devono far fronte a presenze ingenti: il picco degli ospiti a quattro zampe si raggiunge in Puglia con circa 23 mila, seguono Campania e Sicilia. Il maggior numero di strutture autorizzate si registra in Puglia con 134, seguono Lombardia ed Emilia-Romagna. In totale, gli animali ospitati su territorio nazionale sono circa 143 mila (dati relativi all’anno 2011). A contrasto del fenomeno dell’abbandono vi è anche l’iniziativa “Accoglienza a 5 stelle”, un riconoscimento rilasciato dalla Federazione Italiana Associazione Diritti Animali e Ambiente ai titolari degli alberghi, dei ristoranti, degli stabilimenti balneari più votati sul sito www.vacanzea4zampe.info, incentivo a non abbandonare i nostri fedeli amici ma a trascorrere i periodi di vacanze insieme a loro. Va ricordato infine che il turismo legato ai pets ovvero alla possibilità di averli con se, all’estero è considerato un canale preferenziale di acquisizione clienti, a quando i nostri ??? Domiziana Bergodi  
DATA:  28-02-2013  

Oltre 70% animali regalati a San valentino viene abbandonato  
Oltre il 70% degli animali, e in particolare dei cani, regalati per San Valentino finiscono per essere abbandonati. Lo afferma l’associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) che rivolge un appello accorato a ’’non regalare cani, ne’ altri animali a san Valentino se non a persone che veramente li desiderano’’. Altrimenti il destino di questi animali ’’quasi certamente e’ di finire la vita in mezzo ad una strada o tra le sbarre di un canile o di un gattile’’.  
Purtroppo, nonostante le raccomandazioni delle associazioni animaliste e degli esperti gli animali regalati come pegno d’amore a san Valentino stanno crescendo numericamente, specialmente i cani di piccola taglia. Ai meno sfortunati si aprono le gabbie dei canili, mentre per la maggior parte di essi l’abbandono in strada equivale quasi certamente a morte sicura’’.  
DATA:  11-02-2013   FONTE: ansa  

Come il cane è diventato il migliore amico dell’uomo  
Una ciotola di spaghetti separa il cane dal lupo. Per dirlo con chi si intende di genetica, fido avrebbe sviluppato nel corso dell’evoluzione qualche modifica nel suo Dna che gli permette di digerire e sfruttare l’amido molto meglio di quanto non sappia fare l’intestino del suo fratello selvaggio, che è rimasto decisamente più attaccato alla bistecca. E qui starebbe, almeno in parte, il segreto delladomesticazione del nostro amico, stando a un ultimostudio dell’Università di Uppsala, in Svezia, pubblicato su Nature.  

Grazie alle recenti tecniche di sequenziamento, Lindblad-Toh e colleghi hanno analizzato l’intero genoma di 12 lupi e 60 cani di razze diverse. Hanno così identificato 36 regioni delgenoma che differenziano i primi dai secondi (e che sono invece uguali in tutte le razze considerate). Di queste, 19 contengono geni coinvolti nello sviluppo del cervello e che potrebbero rendere conto dell’indole meno aggressiva. La vera sorpresa, però, riguarda l’individuazione di dieci geni che codificano per l’amilasi, un enzima che rompe le molecole di amido – componente principe di grano e riso – in glucosio. I cani hanno da 4 a 30 copie di geni per l’amilasi, i lupi soltanto due. Ne risulta che i primi sono circa 5 volte più facilitati nell’assimilazione di questo alimento dei secondi. Non c’è da stupirsi, quindi, se oggi sono dei pastasciuttài.

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DATA:  31-01-2013  

Ravenna: Legge contro i cani alla catena  
Per iniziativa del sindaco Fabrizio Matteucci e alla presenza dell’assessore ai diritti degli animali Giovanna Piaia, si è svolto ieri in municipio un incontro con il consigliere regionale Miro Fiammenghiallo scopo di verificare l’impegno della Assemblea Regionale a migliorare la normativa per il benessere animale, con particolare attenzione alla condizione specifica dei cani tenuti alla catena.  

Il consigliere Fiammenghi ha rassicurato in merito, riferendo dell’attività di lavoro su questo tema da parte del Servizio veterinario regionale e della concreta prospettiva di avere, a breve, una norma attuativa omogenea su tutto il territorio regionale favorevole all’attesa delle associazioni animaliste. Il Comune di Ravenna nel confermare l’intenzione di attivare un tavolo di lavoro tecnico per presentare in commissione consigliare una proposta di regolamento comunale, auspica di poter recepire al più presto le disposizioni di un provvedimento regionale che detti norme più favorevoli al rispetto della vita dei cani negli spazi privati aperti, in regime di sicurezza per le persone.

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DATA:  30-01-2013  

BOSNIA: IL MASSACRO DEI CANI RANDAGI  
l Sindaco di uno dei Comuni che fanno parte di Sarajevo, ha pagato 10.000 euro affinchè serbi della Repubblica di Srpska catturassero e portassero i cani di strada a Hresa. Invece di optare per una campagna di sterilizzazioni e creazione di buoni canili, le autorità hanno deciso per l’assassinio indiscriminato.  

Ma questo, oltre che essere moralmente inaccettabile, non risolverà il problema. Nel canile lager di Hresa, ci sono già 20 cani lasciati a morire, senza acqua né cibo.

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DATA:  29-01-2013  

Ravenna: Cani da caccia maltrattati  
La condanna a un anno e sei mesi di carcere (pena sospesa) per maltrattamenti e abbandono di animali e per smaltimento illecito dei liquami inflitta in primo grado ad un 84enne ravennate Giorgio Giacomo Guberti, allevatore-veterinario celebre a livello internazionale per i suoi metodi di allevamento dei pointer, è stata confermata dalla corte d’appello di Bologna.  
Confermate anche le provvisionali da tremila euro alle tredici associazioni animaliste costituitesi in parte civile. Ma soprattutto la confisca degli oltre duecenti cani da caccia (quasi tutti pointer) sequestrati in due allevamenti a dicembre 2008 nel corso di un blitz della guardia forestale.  
DATA:  28-01-2013   FONTE: ravennaedintorni.it  

Napoli: Traffico illecito di cuccioli di cani  
Traffico illecito di cuccioli di cani: sequestri e due denunce „venti cuccioli sono stati portati via da due negozi, di Napoli e di Camposano, con tanto di denuncia dei titolari. Questo il bilancio di una operazione della polizia di San Giorgio a Cremano.“  
Traffico illecito di cuccioli di cani: sequestri e due denunce „Gli agenti, con l’ausilio di un veterinario, hanno individuato al corso Garibaldi numerosi cuccioli di cane, di diversa razza e importati dall’Est Europa pronti per la vendita. Anomalie sono state riscontrate in alcuni documenti di importazione di alcuni di essi: l’età anagrafica effettiva di dodici cuccioli, di varie razze e identificati con chip, risultava essere minore di quella ufficiale attestata nei relativi documenti.“ Potrebbe interessarti:http://www.napolitoday.it/cronaca/traffico-illecito-cani-san-giorgio-a-cremano.html Leggi le altre notizie su:http://www.napolitoday.it/o seguici su Facebook:http://www.facebook.com/NapoliToday  
DATA:  28-01-2013   FONTE: ansa  

Messico: il business dei combattimenti fra cani  
I combattimenti hanno dato vita ad una rete di scommesse clandestine con gli animali allevati direttamente dai cartelli criminali. Non esiste pietà, si puo’ anche morire. E questo vale anche per gli umani che a volte si trovano costretti a realizzare i desiderata dei clan.  
Ormai la vendita della droga non rappresenta più l’unico business dei cartelli ma si associa ai rapimenti ed alla tratta degli immigrati. A svelare le circostanze il giornale messicano “Excelsior” il quale ha reso noto come siano 227 le diverse inchieste condotte contro membri dei “Los Zetas” e del cartello di Tijuana, tutti a vario titolo coinvolti nei diversi combattimenti. Gli investigatori hanno riferito inoltre che i combattimenti si sono svolti, oltre che a Città del Messico, nello stato di Veracruz, Nuevo Leon, Tamaulipas, Coahuila e Tabasco.  
DATA:  18-01-2013  

Cani e gatti, un bene per la salute dei bambini  
Un cane o un gatto in casa non si limitano a far compagnia a tutta la famiglia, ma preservano addirittura la salute dei bambini. Una ricerca finlandese del Kuopio University Hospital sostiene che i neonati che vivono in una casa abitata anche da un cane o da un gatto mostrano un terzo di probabilità in meno degli altri di ammalarsi a causa di influenze e infezioni all’orecchio.  

Lo studio, pubblicato sulla rivista specializzata Pediatrics, ha coinvolto un campione di 397 bambini nati fra il 2002 e il 2005, verificandone le condizioni di salute e il numero di infezioni che avevano subito a partire dal terzo mese di gravidanza fino al compimento del primo anno di vita. Per farlo, il pediatra Eija Bergroth, che ha coordinato lo studio, ha chiesto ai genitori di compilare dei resoconti con informazioni dettagliate riguardanti gli animali domestici e le condizioni dei propri bambini. Alla fine del primo anno, è stato chiesto loro di rispondere alle domande di un questionario. I risultati parlano chiaro. Nelle case in cui era presente un animale domestico i bambini hanno mostrato una predisposizione alle infezioni del tratto respiratorio più bassa del 31 per cento rispetto agli altri, contraendo peraltro l’otite in misura molto inferiore (41 per cento in meno). Di conseguenza, i bambini hanno anche avuto minor necessità di seguire terapie antibiotiche. “I nostri risultati danno corpo alla teoria secondo la quale, durante il primo anno di vita, i contatti tra bambini e animali sono importanti, perché possono generare una migliore resistenza alle malattie infettive respiratorie durante l’infanzia”, spiega Bergroth. I ricercatori finlandesi hanno inoltre evidenziato che nel caso in cui l’animaletrascorreva molto tempo fuori casa il rischio di infezioni per i bambini era ancora più basso. Lo scienziato nordico fornisce una possibile spiegazione: “è plausibile ipotizzare che se il cane è spesso fuori casa, si sporchi di più e, inevitabilmente rientrando, introduca nell’ambiente domestico più microbi che finiscono, in qualche modo, con lo stimolare il sistema immunitario del bambino”. La tesi “animalista” è supportata peraltro da altre ricerche, che attribuiscono alla presenza degli animali in casa anche un effetto preventivo nei confronti delle allergie. Lo dice ad esempio uno studio pubblicato sulla rivista Clinical & Esxperimental Allergy da un team americano, secondo cui i bambini che entrano in contatto quotidianamente con un cane o un gatto – in particolare nei primi mesi di vita – risultano meno esposti al rischio di sviluppare in futuro forme allergiche. Gli scienziati del Department of Public Health Sciences, all’interno dell’Henry Ford Hospital di Detroit, negli Stati Uniti, hanno esaminato 565 bambini dalla nascita ai 18 anni, raccogliendo informazioni sul loro stile di vita e campioni di sangue che sono serviti a misurare gli anticorpi agli allergeni, da cui dipendono le crisi allergiche. Ne è risultato che il periodo più rischioso per lo sviluppo di un’allergia è il primo anno di vita, ma se i bambini hanno a che fare con unanimale domestico il pericolo si dimezza rispetto ai bambini che vivono in una casasenza animali. La dott.ssa Ganesa Wegienka, che ha coordinato la ricerca, aggiunge: “lo studio ha provato che l’esposizione durante i primi anni di vita a un animale domestico non mette i bambini a rischio di sensibilizzarsi a questianimali nel corso della vita”.

Fonte: italiasalute.it

 
DATA:  06-12-2012  

I cani possono percepire il tumore ai polmoni con grado di successo pari al 70 percento  
I cani hanno una sorprendente abilità di "sniffare" il tumore ai polmoni e, secondo i risultati di un progetto pilota condotto in Austria, potrebbero essere sfruttati per la diagnosi precoce della malattia. "I cani non hanno problemi a identificare i pazienti affetti da tumore", ha affermato Peter Errhalt, capo del reparto di pneumologia dell’ospedale di Krems, nel Nord dell’Austria, uno degli autori dello studio.  

Dalla ricerca è emerso che i cani hanno una percentuale di successo del 70% nell’identificare un tumore da 120 campioni di alito, un risultato così "incoraggiante", afferma ancora Errhalt nello studio, che partirà una ricerca di due anni e 10 volte più vasta. I risultati fanno il paio con i peculiari comportamenti osservati nei cani quando si trovano in presenza di pazienti oncologici oltre ad essere sostenuti da studi più circoscritti fra cui uno condotto nel 2011 in Germania. L’obiettivo ultimo non è di portare i cani negli ospedali ma di identificare quale odore i cani sniffano, ha spiegato Michael Mueller dell’ospedale Otto Wagner di Vienna che ha collaborato al progetto. Questo in seguito potrebbe aiutare gli scienziati a riprodurre una sorta di "naso elettronico" che potrebbe risultare utile nella diagnosi precoce del cancro, facendo aumentare nettamente il tasso di sopravvivenza, ha aggiunto Mueller.

Fonte: TMNews

 
DATA:  06-12-2012   FONTE: tmnews  

Esperimento in Nuova Zelanda: cani imparano a guidare l’auto  
Ad Auckland, in Nuova Zelandatre, tre cani di razze diverse, sono stati protagonisti della ricerca di un gruppo di studiosi sulle capacità di apprendimento dei migliori amici dell’uomo.  

Dopo settimane di allenamento i tre animali sono riusciti finalmente a sedersi al volante di un’auto e, dopo aver ingranato la marcia, a guidare come se fosse la cosa più naturale del mondo. Accanto a loro un istruttore, che li aiutati a orientarsi nel mondo dei motori. I tre cani provengono da una struttura di accoglienza e sono stati salvati da situazioni di solitudine e abbandono. Così, l’associazione che si occupa di prevenire e combattere la crudeltà sugli animali, ha deciso di premiarli, inserendoli nel progetto di apprendimento davvero speciale. Ginner e Porter sono stati scelti tra una rosa di sette cani per la loro spiccata vivacità. Sono state necessarie cinque settimane di allenamento per insegnare loro le basi della guida e, a ogni nuovo progresso, hanno ricevuto biscotti e dolciumi. La prima fase di addestramento si è svolta al chiuso, ma quando è stato chiaro che i cani erano perfettamente in grado di gestire la situazione per loro si sono aperte le portiere dell’auto. Il mezzo è stato modificato da un gruppo di ingegneri, che ha posizionato il freno a portata di zampa.

Fonte: quotidiano.net

 
DATA:  05-12-2012  

Ipertensione: Gli animali la abbassano  

Pare che avere in casa un cane - o un altro animale da compagnia come il gatto - eviti i pericolosi aumenti di pressione dovuti allo stress. Uno studio americano conclude che prendersi cura di un animale domestico (o farsi "curare" da lui) permette di affrontare più tranquillamente le tensioni psicologiche ed evitare aumenti rischiosi nella pressione sanguigna.

 
I farmaci specifici, gli Ace-inibitori, sono invece utili per abbassare la pressione in condizioni normali ma sono impotenti per tenerla sotto controllo in momenti di nervosismo. La farmacologa Karen Allen (State University - New York) ha sottoposto due gruppi di persone a terapia con lisinopril, un farmaco Ace-inibitore. La peculiarità della ricerca è consistita appunto dalla presenza attiva deglianimali domestici: ai pazienti di uno dei due gruppi era stato consigliato di prendersi cura di un cane o di un gatto. Il lisinopril ha abbassato la pressione in maniera simile in entrambi i gruppi. Lo studio però non si è fermato a questa sola evidenza; i soggetti sono stati sottoposti, inoltre, a sforzi mentali (operazioni aritmetiche, test verbali) in base ai quali si è visto che gli effetti erano molto diversi: la pressione sanguigna, il battito cardiaco e la concentrazione di renina nel sangue raggiungevano improvvisamente valori molto alti solo nel gruppo a cui non era stato affidato un cane o un gatto. La conclusione è stata quindi che "la terapia con gli Ace-inibitori da sola è utile per abbassare la pressione in condizioni normali ma affinché possa essere mantenuta bassa in condizione di stress è necessario tenere vicino a sé un animale domestico". Fonte: italiasalute.it  
DATA:  04-12-2012  

Il cane comunica e comprende le intenzioni  
Sembra che i cani non solo comprendano molte delle parole che si dicono ma addirittura riescono a cogliere le intenzioni del loro interlocutore. A dimostrarlo scientificamente è uno studio, che utilizzando le tecniche di tracciamento dello sguardo degli amici fedeli dell’uomo, ha reso maggiore chiarezza sui meccanismi che regolano il funzionamento della mente canina. La capacità di riconoscere l’intenzione di comunicare è tipica anche dei bambini di età compresa fra i sei mesi e i due anni di vita.  
I risultati di questa originale ricerca sono stati pubblicati sulla rivista “Current Biology”. "Sempre più prove suffragano l’idea che esseri umani e cani condividano alcune abilità sociali, e che il funzionamento sociocognitivo dei cani sia per molti aspetti simile a quello di un bambino fra i sei mesi e i due anni", ha detto József Topál dell’Accademia ungherese delle scienze, che ha diretto lo studio. "L’utilizzo di indizi ostensivi è una di queste caratteristiche: i cani, così come i piccoli dell’uomo, sono sensibili ai segnali che indicano un’intenzione comunicativa." La metodologia utilizzata è stata quella di prendere delle videoregistrazioni in cui un operatore si dirigeva verso due ciotole identiche, in un caso esclamava la frase “ciao cane!” con tono di voce brillante rivolgendo lo sguardo verso il cane, in un altro caso evitando il contatto visivo laconicamente pronunciava un “ciao cane!” senza alcuna enfasi. I risultati hanno evidenziato che i cani tendevano a guardare la ciotola quando era presente l’intenzione di comunicare da parte dell’operatore: "I nostri risultati rivelano che i cani sono ricettivi nei confronti della comunicazione umana in un modo che in precedenza era attribuita solo ai neonati umani", ha detto Topal. Moltissime persone che hanno un cane in casaquesto fenomeno lo conoscono benissimo, ma questa è una ricerca che pone una base scientifica ad esso; tra l’altro è il primo studio sul comportamento dei cani che abbia utilizzato le tecniche di tracciamento dei movimenti oculari. "Seguendo i movimenti degli occhi dei cani, siamo in grado di dare un’occhiata ’di prima mano’ a come lavori in effetti la loro mente", ha detto Topal. "Pensiamo che l’uso di questa nuova tecnologia tracciamento dei movimenti oculari abbia potenzialmente in serbo molte sorprese."  
DATA:  03-12-2012   FONTE: http://www.italiasalute.it  

Bimbo muto ritorna a parlare grazie al suo gatto!  
Un ragazzino dell’Inghilterra di 8 anni, Lorcan Dillon, affetto da mutismo selettivo, una patologia che impedisce al bambino di esprimere le proprie emozioni e di parlare, ha rotto il suo silenzio grazie alla sua gatta Jessi.  
Il Bimbo ha detto “I love Jou” alla sua gatta che è con la famiglia da due anni. Pensate alla gioia della mamma di Lorcan, Jayne, che non sentiva da tre anni la voce di suo figlio. Molte tv si sono interessate alla storia e hanno invitato la famiglia a accontarla.Contrariamente a quanto avrebbero fatto altri animali, Jessi non si è mai mossa dal fianco del padroncino.Come ha riferito la mamma al Daily Mail, il gatto “sembrava capire che il suo ruolo è quello di rimanere accanto a Lorcan, è un gatto con uno straordinario senso del dovere” -la donna continua- “l’altro giorno ho trovato Lorcan che leggeva una favola a Jessi, e lei è lì che lo guarda stando ad ascoltare”. Per ora il bambino parla solo col gatto, ma i genitori non perdono le speranze, erano tre anni che non sentivano il loro figlio parlare. E’ incredibile quello che riesce a fare l’amore per un animale.  
DATA:  18-11-2012   FONTE: mondonewss24  

Provincia di Roma e Lav: linee guida per una migliore convivenza con cani e gatti  
I 4 italiani su 10 che hanno un animale domestico saranno contenti. Arriva infatti il manuale con le linee guida per una migliore convivenza con cani e gatti. A predisporre il vademecum ’Cani e gatti, istruzioni per una migliore convivenza’, presentato a Palazzo Valentini, ci ha pensato la provincia di Roma in collaborazione con la Lav (Lega antivivisezione).  
La guida si rivolge sia a chi ha scelto di vivere con un animale d’affezione, ma anche ai sindaci, agli uffici comunali dedicati, alla polizia locale, ai servizi veterinari, alle associazioni di volontariato. Sara’ possibile trovare riferimenti normativi, soluzioni e suggerimenti per un comportamento responsabile con i propri animali. (ANSA).  
DATA:  08-11-2012  

Autorizzazione al trasporto animali vivi (non pets)  
Gli allevatori che trasportano i propri animali con proprio automezzo per distanze inferiori ai 65 Km, chi trasporto animali per conto proprio o per conto terzi per distanze inferiori ai 65 Km è escluso dalla applicazione del Reg. 1/2005 e deve presentare apposita autocertificazione relativa ad ogni automezzo, la quale ha validità di 5 anni.  
Chi trasporta in conto proprio o conto terzi animali per distanze superiori ai 65 Km per viaggi fino a 8 ore (o 12 ore se sul territorio nazionale) deve essere autorizzato ai sensi del Reg. 1/2005 e deve presentare apposita autocertificazione relativa ad ogni automezzo, la quale ha validità di 5 anni. Chi trasporta in conto proprio o conto terzi animali per viaggi oltre le 8 ore (12 se nazionali) deve richiedere l’omologazione per gli automezzi utilizzati  
DATA:  31-10-2012  

Cani extralarge in treno? Italo come Trenitalia dice sì  
Trenitalia da luglio 2012 ha aperto le porte dei treni ai cani di piccola taglia, gatti e altri piccoli animali domestici da compagnia purché custoditi negli appositi trasportini e ai cani di qualsiasi taglia purché i proprietari siano muniti di museruola e guinzaglio. Italo, come Trenitalia, dal 02 novembre aprirà una fase sperimentale che durerà fino al 31 gennaio; in questo periodo, anche i cani extralarge, potranno viaggiare sui treni ad alta velocità dalle 10.00 alle 16.00  

Il servizio fornito da Italo e patrocinato dal Ministero della Salute, è stato studiato da Enpa e Lav in collaborazione con l’Associazione Nazionale dei Medici Veterinari Italiani (ANMVI) e la Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani (FNOVI) affinché siano evitati stress e traumi agli animali. I viaggiatori con i cani dovranno seguire il decalogo del buon proprietario consultabile sul sito di Italo se vorranno portare il proprio animale in viaggio; per salire a bordo dovranno avere la museruola per le fasi di salita e discesa, il guinzaglio, l’iscrizione all’anagrafe canina e le vaccinazioni eseguite per proteggerlo dalle più comuni malattie. Ad essere tutelati, però, non sono solo gli altri animali ma anche i viaggiatori che non vogliono proprio sapere nulla di peli e pelosi; coloro, infatti, che non ameranno condividere il proprio viaggio con i cani di grande taglia, potranno visualizzare la mappa del treno su internet per verificare in quali carrozze e posti sono ammessi questi animali.

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DATA:  18-10-2012  

In tre anni 7.500 cani sono stati uccisi e circa 6.000 feriti  
L’Aidaa, Associazione italiana difesa animali e ambiente, ha presentato oggi un dato preoccupante: «In tre anni, 7.500 cani sono stati uccisi e circa 6.000 feriti, secondo le segnalazioni inviate dai cacciatori alle compagnie assicurative nel periodo 2010-2012».  

L’associazione informa di come «sempre nell’ultimo triennio, si sia registrato un incremento notevole di almeno il 30% rispetto alle denunce di morte di cani da caccia del triennio precedente».

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DATA:  14-10-2012   FONTE: leggo.it  

Cani al parco con il guinzaglio? Non si può. Da Lodi parte la rivolta ai divieti  
LODI – Mentre a Londra o a New York i cani corrono liberi nel parco, in Italia sempre più città vietano loro anche la semplice passeggiata con guinzaglio e museruola.  

Da Lodi è però cominciata la rivolta animalista contro i sindaci che con ordinanze o regolamenti del verde mettono limiti alla libertà dei cani.

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DATA:  07-10-2012  

Cardinale: tutelare i diritti degli animali  
Occorre tutelare i diritti degli animali con nuove leggi e istituire una figura garante degli animali. Questo in sintesi il messaggio del Sottosegretario alla salute Adelfio Elio Cardinale.  
Cardinale ha speiegato "L’Italia ha vissuto un lungo periodo di silenzio sui diritti degli animali, che spesso hanno pagato e continuano a pagare le conseguenze di comportamenti non degni di una società civile" per questo istituire una figura garante degli animali può colmare le mancanze che persistono nella Costituzione italiana, molto carente sul tema della salvagardia degli amici a quattro e due zampe.  
DATA:  05-10-2012  

Cani e gatti in condominio senza divieti, la Camera dice si’  
Sarà "vietato vietare" a cani e gatti di poter vivere nelle abitazioni dei condomini. La nuova disciplina sugli edifici in condominio, determinata da modifiche ai relativi articoli del codice civile che che di fatto impedisce ai regolamenti di vietare la detenzione di animali domestici in appartamento, e’ stata approvata con un su si’ pressoche’ unanime (332 si’, un no e tre astenuti) dall’Aula della Camera e ora passa al Senato.  
Positivi i primi commenti degli animalisti e di esponenti del Pdl e del Pd. In particolare, l’ex ministro Michela Vittoria Brambilla ha sottolineato che ’’con questa scelta viene finalmente esclusa la possibilità di imporre al proprietario una limitazione che davvero non aveva alcuna ragione d’essere’’. Siamo molto soddisfatti del risultato raggiunto che permette di ribadire ancora una volta la necessità di un corretto rapporto tra uomo e animali domestici’’, ha detto Rodolfo Viola, deputato del Pd, ricordando che "la norma approvata peraltro fa una distinzione tra animali domestici ed esotici e fissa un discrimine decisivo che, se da un lato evita che i regolamenti condominiali vietino la detenzione di cani, gatti, criceti ecc., dall’altra fa in modo che i regolamenti condominiali vietino la detenzione di animali esotici’’. Per la Lav si tratta di ’’una vittoria per le famiglie che vivono con quasi 20 milioni di quattro zampe e di una battaglia iniziata nelle assemblee condominiali e nei tribunale’’. In questo modo, rileva la Lav, ’’l’Italia adegua un’altra parte della propria legislazione ai principi contenuti nel trattato Europeo che definisce gli animali esseri senzienti, e al codice penale che punisce i loro maltrattamenti. E’ un nuovo, concreto passo per porre fine a una discriminazione contro chi vive con animali domestici. Una pace sociale che dovrà essere rispettata da tutti, senza alcun dubbio interpretativo’’, dice Gianluca Felicetti, presidente della Lav. Inoltre, ’’l’approvazione di questa nuova legge fa venir meno inutili controversie giuridiche, con grande vantaggio per la ’macchina della giustizia’’’. Il nuovo articolo - ricorda infine la Lav - è stato approvato grazie alla presentazione, a inizio di questa legislatura, della proposta di legge della stessa Lav per la riforma del codice civile sostenuta dalle parlamentari Gabriella Giammanco del Pdl e Franca Chiaromonte del Pd, sostenuta dai parlamentari del Pdl Luigi Vitali, Michela Vittoria Brambilla, Gianni Mancuso, da quelli del Pd Rodolfo Viola e Andrea Sarubbi e dal relatore Salvatore Torrisi.  
DATA:  27-09-2012   FONTE: ANSA  

Gatti e cani: in America clinica per animali obesi  
Uno studio condotto nel 2010 ha evidenziato che per i cani e i gatti con malattie ai reni o al cuore, la buona forma fisica è un ottimo alleato e riveste un ruolo cruciale per la sopravvivenza. Il sovrappeso incide sia sulla qualità della vita di un animale sia sulla sua aspettativa di vita anche in assenza di patologie particolari, per questo è importante educare i padroni alle giuste scelte alimentari per i propri animali domestici.  

Sotto la supervisione di una nutrizionista veterinaria gli animali che accederanno al servizio, che si calcola potranno raggiungere quota 600 all’anno entro 2015, riceveranno le cure necessarie a smaltire il peso in eccesso, quindi dieta mirata e un programma di esercizi da eseguire. Ma lo scopo della clinica è anche quello di fare educazione sanitaria per aiutare i proprietari a prevenire l’insorgenza dell’obesità nei loro animali.

panorama.it

 
DATA:  15-09-2012  

Riconoscimento normativo per l’esperto in medicina comportamentale  
Le nuove norme sulla tutela degli animali da affezione recepiscono questa figura come definita dalle linee guida della Fnovi.
Tre i cardini del provvedimento regionale (Delibera di Giunta Regionale n. 1731 del 24 agosto 2012): 1. linee-guida alle quali attenersi nella cura degli animali di affezione; 2. requisiti minimi strutturali e gestionali per le attività a fini commerciali di allevamento, centro di vendita, centro di addestramento o pensione per animali di affezione domestici; 3. linee-guida per la gestione delle colonie di gatti.  

La delibera riconosce il Medico veterinario «esperto» in medicina comportamentale " come definito dalle Linee guida della Federazione Nazionale degli Ordini dei Veterinari Italiani".

L’Ordine dei Medici Veterinari della Valle D’Aosta ha espresso "particolare soddisfazione per le proposte integralmente recepite nel documento" , anche per quanto riguarda le norme sulla Pet Therapy, "frutto di un confronto costruttivo con l’Ordine valdostano.

Il recepimento delle proposte elaborate dall’Ordine ha portato ad una valorizzazione del ruolo del Medico veterinario e dell’esperto comportamentalista anche nel settore della Pet therapy. E’ infatti prevista l’istituzione di una Commissione regionale per la terapia e l’attività assistite con animali, al cui interno siederà un medico veterinario esperto in comportamento animale e con competenza in pet therapy.

@anmvioggi

 
DATA:  10-09-2012  

Maltrattamento, sequestrati cinquecento esemplari Cites  
Sequestro della Forestale alla Fiera di Montichiari. Ambulante indagato. Reati contestati sulla base delle indicazioni fornite dal veterinario coadiuvante.
E’ il notiziario del Mipaaf a dare notizia del sequestro di cinquecento animali da parte degli agenti del Nucleo provinciale di polizia ambientale e forestale (Nipaf) di Brescia del Corpo forestale dello Stato, nell’ambito di un’operazione volta alla tutela di animali protetti dalla convenzione di Washington, sul commercio delle specie selvatiche minacciate di estinzione. L’attività investigativa condotta dalla Forestale è stata coordinata dalla Procura della Repubblica di Brescia.  
Nello specifico è stato contestato il reato di maltrattamento di animali sulla base delle indicazioni fornite dal medico veterinario che coadiuvava le operazioni, poichè sono stati rinvenuti venti esemplari di quaglie cinesi con gli arti inferiori completamente ricoperti da guano solidificato, al punto che gli stessi animali non riuscivano a deambulare liberamente e, per poter riposare, dovevano poggiarsi sul tarso della zampa.
Il commerciante vendeva pappagalli rari appartenenti alle specie più ricercate. Il grande numero di animali commercializzati quotidianamente nei vari mercati della Lombardia, l’elevato tenore di vita del soggetto e i prezzi di vendita particolarmente bassi, hanno indotto gli uomini della Forestale a ipotizzare l’approvvigionamento dal mercato illegale di pappagalli, fiorente in tutta Europa.
 
DATA:  10-09-2012  

Il cane più alto del mondo è un alano  
Ha tre anni, misura 2,5 metri di lunghezza, pesa 70 kg, vive negli Stai Uniti, nel Michigan.  
Denise Doorlag, la proprietaria di Zeus, è assolutamente entusiasta del suo animale domestico nonostante accudire un simile animale comporti spese, mangia 14 kg di cibo, elevate.  
DATA:  09-09-2012  

SEPOLTURA CON I PROPRI ANIMALI UN PROGETTO A FAUGLIA IN PROVINCIA DI PISA  
Fauglia (Pisa) - Un cimitero per animali? A Fauglia sembrano volersi spingere oltre. Il Comune pisano, infatti, avrebbe in mente di realizzare un cimitero “misto” per gli animali ed i loro padroni.  
Cani, gatti e persino cavalli potrebbero, così, riposare in pace a fianco dei loro compagni di una vita. Il sindaco del Comune di Fauglia, Carlo Carli, ha dichiarato al quotidiano “La Nazione” che il nuovo cimitero “misto” potrebbe essere realizzato in un terreno di circa 7 ettari donato all’amministrazione pisana da un suo concittadino.  
DATA:  05-09-2012  

SEPOLTURA CON I PROPRI ANIMALI UN PROGETTO A FAUGLIA IN PROVINCIA DI PISA  
Fauglia (Pisa) - Un cimitero per animali? A Fauglia sembrano volersi spingere oltre. Il Comune pisano, infatti, avrebbe in mente di realizzare un cimitero “misto” per gli animali ed i loro padroni.  
Cani, gatti e persino cavalli potrebbero, così, riposare in pace a fianco dei loro compagni di una vita. Il sindaco del Comune di Fauglia, Carlo Carli, ha dichiarato al quotidiano “La Nazione” che il nuovo cimitero “misto” potrebbe essere realizzato in un terreno di circa 7 ettari donato all’amministrazione pisana da un suo concittadino.  
DATA:  05-09-2012  

L’animalista: abolire subito quegli esperimenti crudeli  
ROMA “Il sequestro di Green Hill è solo un primo passo. Il nostro obiettivo è di arrivare alla chiusura definitiva di questi orribili strutture, in cui si fanno nascere e crescere cani per la vivisezione” . A parlare è Loredana Pronio, presidente Feder F.I.D.A. onlus (Federezione Italiana Diritti Animali).  

Il sequestro di Green Hill è comunque una vittoria?
“Ma non è una soluzione. Noi aspettiamo la chiusura definitiva”.

Gli emendamenti in discussione al Senato sono un altro passo a favore della vostra causa?
“No. Noi non vogliamo regolamentare la sperimentazione animale. Vogliamo proprio abolirla. Per questo chiediamo la calendarizzazione del disegno di legge 3084 del senatore Alberto Filippi che sosteniamo con una petizione che ormai ha raggiunto oltre 10mila firme. Chiediamo inoltre che venga data ai contro-vivisezionisti l’opportunità di partecipare al dibattito”.

Non crede che gli animalisti abbiano già fatto sentire la propria voce?
“Noi vogliamo un dibattito serio che coinvolga medici, veterinari ed esperti che lottano contro la vivisezione. Vogliamo che i nostri addetti ai lavori possano spiegare le loro motivazioni. Invece riceviamo risposte superficiali ed inopportune”.

Si riferisce a qualcosa di particolare?
“Ho chiesto all’ex ministro Brambilla di poter capire come mai non ha pensato ad un disegno di legge contro gli allevamenti per la sperimentazione animale”.

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Fonte: Il Messaggero

 
DATA:  19-07-2012  

Vacanze: sono oltre 7 mila gli alberghi attrezzati in Italia  
Sono quasi 6 milioni i cani che vivono nelle case degli italiani e come ogni anno, con l’estate, si ripropone la questione di come e dove andare in vacanza con l’amico a quattro zampe. Secondo un sondaggio Doxa realizzato in occasione della partnership con Opel, sono quattro milioni gli italiani che non vogliono separarsi dal cane e che scelgono una destinazione compatibile.  

Secondo i dati forniti da Federalberghi all’Adnkronos, sono 7.766 le strutture dog-friendly in tutta Italia: la Regione più attenta è l’Emilia Romagna, con1.643 hotel che accettano gli animali, seguita da Toscana (973), Veneto (921) e Lombardia (832). Paradossalmente, però, il numero delle strutture segnalate da Federalberghi che accettano anche i cani scende notevolmente proprio nelle regioni tradizionalmente meta di chi vuole una vacanza al mare: in Sicilia sono 224, in Sardegna 119, in Puglia 128 e in Calabria 123. Chiudono la classifica Basilicata e Molise con 41 e appena 7 hotel accessibili agli amici a quattro zampe.

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DATA:  18-07-2012   FONTE: ADN KRONOS  

Spiagge per cani 2012  
Le spiagge per cani del 2012 sono parecchie. Se vogliamo andare in vacanza al mare e allo stesso tempo vogliamo portare con noi il nostro amico fidato a quattro zampe, non possiamo non effettuare una scelta mirata, considerando che in molte regioni d’Italia e in molti Comuni sono previste delle multe salate per chi decide di portare Fido in spiaggia.  
In questo articolo troverete Le spiagge che accolgono i cani.  
DATA:  18-07-2012   FONTE: Ecoo  

CORPO FORESTALE SEQUESTRA "GREEN HILL"  
Con riferimento al sequestro eseguito da parte del Corpo forestale dello Stato di "Green Hill", la nota azienda situata a Montichiari (Brescia) che alleva cani beagle per i laboratori di vivisezione, si precisa quanto segue: Allo stato attuale le operazioni di sequestro sono ancora in corso e andranno avanti per diverse ore. Non si conosce ancora l’entità numerica dei cani beagle sequestrati in quanto la struttura da ispezionare è molto vasta.  
I cuccioli di beagle non potranno comunque uscire dall’azienda. I rappresentanti della Green Hill sono stati nominati custodi giudiziari insieme al sindaco della cittadina lombarda e alla locale ASL. Essi avranno l’obbligo di cura e alimentazione degli animali. Tre persone sono indagate per il reato, in concorso tra loro, di maltrattamento di animali (art. 544 ter CP).  
DATA:  18-07-2012   FONTE: Corpo Forestale dello Stato  

Green Hill, la voce della LAV sulle indagini  
Su denuncia di LAV e Legambiente sono in corso in queste ore accertamenti, da parte della Procura della Repubblica di Brescia in collaborazione con il Corpo Forestale dello Stato, sull’allevamento per la vivisezione “Green Hill” di Montichiari (Brescia), da mesi sotto accusa per le condizioni di detenzione dei 2500 cani beagle destinati ai laboratori di tutta Europa.  

“Grazie agli atti presentati dalle due associazioni è stata finalmente riaperta l’inchiesta giudiziaria sulle modalità di detenzione degli animali nella megastruttura. – ha dichiarato Gianluca Felicetti, presidente della LAV – Ci auguriamo che gli accertamenti in corso, disposti dalla Procura, possano fare luce, definitivamente, sulle reali condizioni di vita degli animali rinchiusi nei padiglioni della struttura in attesa della spedizione verso gli “acquirenti”, e sull’impossibilità di Green Hill di garantire il rispetto delle necessità fisiche e comportamentali dei cani, visti i numeri enormi di cui si parla”. “Speriamo che questi nuovi sviluppi mostrino chiaramente gli orrori della vivisezione e portino in primo piano le ragioni scientifiche ed etiche di chi la combatte, - afferma Michela Kuan, biologa, responsabile LAV settore vivisezione - un atto importante in un contesto finora considerato intoccabile come la sperimentazione animale”. Purtroppo né l’attuale legge nazionale né la direttiva europea pongono reali vincoli al ricorso agli animali, quasi 900mila l’anno in 600 strutture pubbliche e private solo in Italia, dove peraltro mancano totalmente controlli qualificati: “speriamo che questo caso faccia comprendere la sofferenza che si cela dietro la sperimentazione animale e l’inutilità di tale pratica, promossa ancora oggi come un male necessario, nonostante più dell’86% degli italiani sia contrario”, aggiunge Michela Kuan. I cani allevati in queste strutture vengono considerati alla stregua di oggetti, prodotti in massa da fattrici costantemente ingravidate per fornire cuccioli che moriranno, dopo test invasivi e dolorosi nei laboratori italiani ed europei, dai quali usciranno solo come carcasse vittime di una ricerca inutile e crudele. Animali cresciuti senza vedere mai la luce del sole né sentire l’odore dell’erba. In questi mesi è all’esame del Senato la norma, già approvata dalla Camera dei Deputati, che vieterebbe l’allevamento di cani, gatti e primati non umani per la sperimentazione, imporrebbe l’obbligo di anestesia e analgesia per i test e, vietando le esercitazioni belliche e didattiche con animali, sosterrebbe concretamente il ricorso ai metodi sostituivi della vivisezione. Alla luce di questi sviluppi giudiziari rivolgiamo un nuovo appello ai senatori affinché l’articolo 14 della Legge Comunitaria sia finalmente approvato e possa essere di incentivo per la ricerca pulita, scientifica ed eticamente accettabile. Cos’è Green Hill, la scheda tecnica di approfondimento pubblicata dalla LAV.  

DATA:  18-07-2012   FONTE: LAV  

Master per allevatori: ENCI e ANMVI firmano accordo  
Il presidente ANMVI, Marco Melosi e il Presidente ENCI, Francesco Balducci, hanno firmato l’accordo che formalizza e attua le intese definite il 16 febbraio scorso nella sede cremonese di Palazzo Trecchi. L’Accordo impegna le parti a realizzare un Master per l’Allevatore Cinofilo.  

L’obiettivo del Master è la qualificazione dell’allevatore e il suo accrescimento tecnico-professionale. La formazione è articolata in tre moduli, il primo dei quali sarà attivato il 13 e 14 novembre prossimi nella sede milanese dell’Ente Nazionale di Cinofilia Italiana e avrà per tema gli aspetti della riproduzione, della genetica e dell’importanza del Libro genealogico.

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DATA:  17-07-2012   FONTE: ANMVI  

Rifugio per i cani sottratti alle cosche  
NAPOLI - Su un terreno confiscato alla camorra sta per sorgere un centro di accoglienza e di adozione per i cani randagi e per quelli liberati dalle grinfie dei clan, che traggono una fonte non trascurabile di guadagno proprio dalle scommesse relative ai combattimenti. Il progetto sarà presentato domenica 10 giugno alle 10.30 ad Acerra, in contrada Sannereto. Lo promuove l’associazione Leda, alla quale il Comune ha destinato la gestione del fondo sottratto ai patrimoni dei clan.  
Obiettivo: migliorare la vita degli amici a quattro zampe, sterilizzarli, darne in adozione il maggior numero possibile, educare gli umani, a cominciare dai bambini, al giusto modi di interpretare il rapporto con gli animali. L’appuntamento acerrano è uno dei tanti in programma nella quinta edizione del Festival dell’impegno civile, promosso da Libera Caserta e dal comitato don Peppe Diana, che dall’8 giugno al 3 agosto propone, tra le province di Napoli, di Caserta e di Avellino, arte, spettacoli ed incontri nelle case e sui terreni confiscati ai clan.  
DATA:  08-06-2012   FONTE: http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it  

Ungherese trasportava cuccioli illegalmente: denuncioato  
Un autotrasportatore ungherese che trasportava cinquantadue cuccioli di varie razze di cani stipati in gabbiette in ferro è stato denunciato dalla polizia stradale di Bologna per maltrattamento di animali, falso materiale e uso di atto falso.  
L’uomo e’ stato fermato alla guida di un furgone tra Pian del Voglio e Sasso Marconi. I cuccioli sono stati sequestrati e affidati a un allevamento. Fonte: ANSA  
DATA:  08-06-2012  

Cani guida: a Macerata un esempio per tutti  
È costato un lungo e faticoso lavoro - principalmente da parte di Germano Santoni, coordinatore della Commissione Guida dell’UICI di Macerata (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) - ma il risultato è stato davvero ottimo: nei mesi a venire, infatti, tutti gli ospedali della Provincia marchigiana saranno adeguati a misura di accompagnatori e cani guida.  

n è certo la prima volta che dobbiamo occuparci dei problemi incontrati dalle persone non vedenti a far rispettare le leggi riguardanti l’accesso del loro cane guida anche in luoghi aperti al pubblico. Basti pensare - uno per tutti - al racconto di Salvatore Petrucci, presidente provinciale di Napoli e vicepresidente nazionale dell’UNIVOC(Unione Nazionale Italiana Volontari Pro Ciechi) e delle difficili situazioni vissute con il suo Ares, di cui avevamo ampiamente riferito, qualche anno fa, nell’articolo intitolato Dura la vita, con il cane guida!. Questa volta, però, nel tornare a parlare dell’argomento, lo facciamo con grande piacere, in quanto dobbiamo registrareun ottimo risultato ottenuto nelle Marche, principalmente grazie al lungo e faticoso lavoro della Sezione di Macerata dell’UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), e in particolare di Germano Santoni, coordinatore della Commissione Cani Guida nell’Associazione stessa. «Ho avuto adeguate garanzie - riferisce entusiasta lo stesso Santoni, insieme al suo amico, il cane Fidel - che nei mesi a venire tutti gli ospedali della Provincia di Macerata saranno adeguati a misura di accompagnatori e cani guida e la cosa più bella è che questa soluzione è la prima nella Provincia e crea un grande precedente da cui nessuno potrà più prescindere».

Continua a leggere su: superando.it

 
DATA:  08-06-2012  

Sardegna: cani della Finanza scoprono 20 g di cocaina a scuola  
Nascosta nei pressi dell’Istituto Socio pedagogico di La Maddalena sono stati trovati dalle Fiamme Gialle 21 grammi di cocaina.  

L’involucro era sotto i motori dell’impianto di condizionamento che si trova all’esterno della scuola. I militari della Sezione operativa navale della Guardia di Finanza di La Maddalena hanno effettuato il sequestro della droga nel corso di una operazione contro lo spaccio, che si è svolta in tutta l’isola, con l’ausilio anche di due unità cinofile giunte dal Gruppo di Olbia.

 
DATA:  08-06-2012   FONTE: unionesarda.it  

Da non perdere: Amici a 4 zampe  
Lancio della campagna di sensibilizzazione per la raccolta delle deiezioni canine nelle aree pubbliche “PIU’ CANI PIU’ EDUCAZIONE”  

Per saperne di più: noixroma

 
DATA:  08-06-2012   FONTE: www.noixroma.it  

BRAMBILLA CONTRO GREEN HILL: "REATO DI MALTRATTAMENTO E DANNI ALL’IMMAGINE NAZIONALE"  
Il Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, ha inoltrato questa mattina un esposto alla Procura della Repubblica di Brescia, al Comando nazionale dei Carabinieri Tutela della Salute e al nucleo dei Nas di Brescia, richiedendo in forma ufficiale un intervento per accertare - all’interno dell’allevamento di cani Beagle destinati alla sperimentazione "in vivo" Green Hill, di Montichiari (BS) - "violazioni della normativa statale e regionale in materia di tutela del benessere degli animali di affezione" oltre a "violazioni della disciplina igienico sanitaria nonché di quella concernente il decreto legislativo n. 116 del 1992" sulla protezione di animali utilizzati a fini sperimentali, anche al fine di "adottare idonei provvedimenti di natura cautelare", compreso il "sequestro degli animali detenuti nella struttura". È quanto si apprende in una nota diffusa dal Ministero del Turismo.  
"Da diverse settimane - si evidenzia nell’esposto - i media garantiscono ampia risonanza all’indignazione di moltissimi cittadini che denunciano le condizioni di maltrattamento fisico e psicologico, in cui vengono detenuti, nell’allevamento "Green Hill", migliaia di cani, appartenenti alla razza "Beagle", destinati ad essere utilizzati a fini di sperimentazione "in vivo". Tali proteste hanno dato luogo anche alla costituzione di movimenti animalisti spontanei, volti a sottoporre all’attenzione delle autorità competenti la situazione in cui si trovano i suddetti animali, e anche il Ministro del Turismo è stato destinatario di numerose denunce circa la realtà in oggetto".
"Le condizioni, a dir poco insalubri, in cui vivono in chiaro sovraffollamento i Beagle di "Green Hill" - continua la nota - costituiscono circostanza che, al di là della sua intrinseca gravità (configurando il maltrattamento di animali, come noto, un reato), produce un gravissimo pregiudizio all’immagine del nostro Paese; non vi è, infatti, chi non veda come il maltrattamento degli animali, anche di quelli allevati per essere destinati alla sperimentazione "in vivo" (fatto peraltro che contribuisce a peggiorare la situazione in quanto la pratica della vivisezione è fortemente censurata dall’opinione pubblica), sia tale da trasmettere un’immagine del tutto negativa del nostro Paese, in particolare presso i turisti stranieri, depotenziandone, in modo rilevante, anche l’appeal turistico".
Il ministro Brambilla, presidente del comitato per la creazione di un’Italia Animal Friendly da lei stessa istituito presso il ministero del Turismo, ha recentemente ottenuto, nella commissione Affari sociali della Camera, l’approvazione di un emendamento alla legge comunitaria 2011, che concretamente promuove lo sviluppo di metodi alternativi per superare definitivamente la sperimentazione animale, limita l’applicazione di tale pratica, garantisce nuove tutele agli animali utilizzati e soprattutto vieta l’allevamento di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione su tutto il territorio nazionale.
Coerentemente con questo impegno, l’on. Brambilla ha preso carta e penna per denunciare agli organi competenti una situazione che "configura ipotesi di reato", oltre ad "offendere il sentimento collettivo di amore e rispetto per gli animali ed i loro diritti proprio della grande maggioranza dei cittadini". In attesa del termine dell’iter parlamentare della legge comunitaria , che potrà quindi obbligare la chiusura della Green Hill, vietandone l’attività sul suolo nazionale, e impedirà la nascita di realtà analoghe, il Ministro del Turismo intende farsi interprete ancora una volta delle istanze di quella maggioranza degli italiani che ama gli animali e vuole vederli rispettati. E in particolare del sentimento delle migliaia di cittadini che, da tempo, auspicano un intervento delle istituzioni sul caso Green Hill, una "fabbrica di morte" che "non può trovare spazio in un grande paese civile quale è l’Italia".
 
DATA:  31-10-2011   FONTE: michela vittoria brambilla  

Porti il cane dal veterinario? Potresti essere un evasore.  
Esplode sulla stampa la protesta dell’ANMVI contro il Fisco. E il TGCOM attiva un sondaggio. Gli italiani non accettano di considerare come bene di lusso la presenza di un animale d’affezione in casa. E nemmeno di considerarsi evasori per il solo fatto di mantenerlo in salute.  
Bocciata quindi senza appello la tesi dell’Agenzia delle Entrate che ha deciso di inserire tra le sette categorie del nuovo redditometro sperimentale le spese veterinarie. E’ demenziale la tesi del Fisco secondo il quale chi mantiene in salute il proprio animale è una persona molto facoltosa o un potenziale evasore fiscale. Il TGCOM riprende la denuncia del Presidente dell’Associazione Nazionale Medici Veterinari Marco Melosi che sul Corriere della Sera di oggi lamenta il fatto che gli animali da compagnia, o d’affezione, vengano considerati dal fisco un bene di lusso quando, in realtà, essi svolgono un vero e proprio ruolo sociale all’interno del nucleo familiare in cui vengono accolti, contribuendo in molti casi al benessere delle persone con cui vivono. La protesta del’ANMVI riguarda anche l’inclusione del cavallo fra gli indicatori di un elevato tenore di vita.  
DATA:  29-10-2011   FONTE: ANMVI  

BRAMBILLA: "GRAVE ERRORE CONSIDERARE LE SPESE VETERINARIE UN LUSSO  
La classificazione delle spese veterinarie "come lusso", prevista nel nuovo redditometro, rappresenta certamente un grave errore culturale, sociale e metodologico, che deve essere corretto al più presto".  
E’ quanto afferma il ministro del Turismo, On. Michela Vittoria Brambilla, commentando le scelte proposte con il redditometro sperimentale, presentato nei giorni scorsi. "Appare davvero incredibile - continua il ministro Brambilla - la scarsa conoscenza, da parte di coloro che hanno effettuato tale elenco, del ruolo che gli animali domestici hanno da tempo assunto nel nostro paese come nel resto d’Europa, che li porta ad essere considerati quasi al pari di veri e propri componenti dei nuclei familiari da parte della maggioranza dei cittadini. Aggiungo che la cultura della prevenzione dal punto di vista sanitario deve essere promossa a tutti i livelli perché segno di giusta evoluzione culturale che deve caratterizzare un grande paese civile come il nostro. Se consideriamo inoltre che cani e gatti sono spesso i migliori amici di persone anziane e a basso reddito, ci si rende conto della contraddizione in termini e di come costituirebbe una vera cantonata inserire queste persone nell’elenco dei sospetti evasori. Per queste ragioni, ho oggi formalmente esposto all’agenzia delle entrate le mie perplessità unitamente ad un’immediata richiesta di revisione della classificazione proposta nel redditometro sperimentale." "Considerazioni analoghe - continua il ministro Brambilla- ho ritenuto fare anche sull’idea di includere negli elenchi i cavalli, la maggior parte dei quali non appartiene certo alla categoria dei purosangue da corsa. Si tratta invece di animali d’affezione, che devono, finalmente e nei fatti, essere considerati tali sotto ogni profilo"
"Forse - conclude il ministro Brambilla - sarebbe bastato un maggiore approfondimento di queste tematiche per evitare un errore che confido sarà corretto ma che certamente non ci ha fatto fare bella figura agli occhi di tutti quei paesi che, al contrario, sostengono i cittadini che dividono la loro vita con gli animali domestici compiendo anche, in taluni casi, grandi sacrifici pur di assicurare loro benessere. Tutto ció rappresenta un’ulteriore conferma di come il quadro normativo italiano debba essere completamente rivisto ed adeguato alla sensibilità collettiva. Ed io mi impegnerò certamente in tale senso"
 
DATA:  29-10-2011   FONTE: michela vittoria brambilla  

ANMVI: IL REDDITOMETRO E’ ALLUCINAZIONE FISCALE  
Per la tutela animale l’Italia vanta una legislazione che offre a questi "esseri senzienti" le più alte garanzie di tutela. Per loro si mobilitano Ministri e parlamentari, si sprecano le affermazioni di principio, si scomoda persino il Patrono d’Italia.  

Ma è una ipocrisia.

Il Governo italiano continua a lucrare sugli animali da compagnia, a considerare il cavallo un indicatore di reddito, a ridurre le detrazioni sulle spese veterinarie per cani e gatti, ad aumentare le tasse portando l’IVA ai massimi livelli storici (21%) sul loro cibo e sulle cure mediche degli animali da compagnia, inclusi furetti, conigli e criceti che sempre più numerosi popolano le case degli italiani.

Per Via XX Settembre, gli animali sono davvero "un Tesoro".

"Siamo al surrealismo fiscale -dichiara Marco Melosi, Presidente ANMVI in un comunicato stampa,
diffuso questa mattina dopo la presentazione all’Agenzia delle Entrate
del nuovo redditometro sperimentale, che include fra le sette categorie anche le spese veterinarie. "E’ l’ennesima allucinazione del Fisco nazionale, un quadro visionario, degno della ribellione descritta nella Fattoria di George Orwell. Del resto sono esseri senzienti".

"Evidentemente, per lo Stato italiano- continua Melosi- la capacità senziente degli animali è stata interpretata come capacità tributaria e di patire la peggiore vessazione fiscale di tutta Europa. Siamo al surrealismo fiscale".

Non sono da meno le Regioni e i Comuni, questi ultimi resi compartecipi del maggior gettito IVA: la piaga del randagismo e dei canili lager è ancora purulenta. Eppure, si ingaggiano aste al ribasso per curare al minimo di spesa - spesso senza il rispetto dei più elementari protocolli di buona pratica veterinaria- quegli gli animali che ogni santissimo 4 ottobre, ci si vanta di tutelare. E ci sono Giudici propensi a riconoscere il danno esistenziale per la perdita di un animale d’affezione.

Sulla carta, gli animali sono esseri senzienti tutelati da:

- Trattato di Lisbona dell’Unione Europea
- Convenzione Europea di Strasburgo
- Legge 281/1991 (Lo Stato tutela gli animali di affezione al fine di tutelare la salute pubblica e l’ambiente).
- Legge n.189/2004 (divieto di combattimenti e di utilizzo per pellicce)
- Codice Penale (reato di maltrattamento, di uccisione, di abbandono)
- Legge n. 201/2010 (reato di traffico di animali)
- Codice della Strada (obbligo di soccorso animali)
- Leggi Regionali
- Ordinanze ministeriali
- Ordinanze comunali

Nel nostro Paese, gli animali sopportano:

- L’aliquota IVA più alta sulla loro salute (aumentata dal 20 al 21%)
- L’aliquota IVA più altra sui loro alimenti (aumentata dal 20 al 21%)
- La riduzione delle detrazioni fiscali delle cure veterinarie
- L’inserimento nel redditometro dei cavalli
- L’inserimento del redditometro della spesa veterinaria per le loro cure
- Imposte sugli obblighi amministrativi (anagrafe e passaporto)
- Imposte sulle vaccinazioni essenziali ed obbligatorie (es. rabbia silvestre)
- Imposte sulla prevenzione delle malattie trasmissibili all’uomo (es. leishmaniosi)
- Imposte sulla sterilizzazione per contrastare il randagismo

Questo mentre in Europa

- Il Parlamento Europeo incoraggia le misure veterinarie per combattere il randagismo
- Il Trattato di Lisbona considera gli animali "esseri senzienti"
- La Commissione Europea legifera in favore della sanità animale e finanzia il benessere animale

 
DATA:  28-10-2011   FONTE: ANMVI OGGI  

Giappone: ha trovato un rifugio il cane che non voleva abbandonare il suo compagno  
Il cane che in Giappone, dopo il terremoto, non voleva abbandonare il compagno ferito è stato portato in un rifugio, dopo che un veterinario a Ibaraki lo ha visitato.  
Il suo compagno, invece è ancora in una clinica di Ibaraki. Lo ha detto Sakurai nel suo profilo Facebook, il proprietario di una ditta che produce cibo per animali che se ne è preso cura.  
DATA:  23-03-2011   FONTE: in-dies.info  

Tsunami Giappone – uccidete i cani dei militari che vanno via  
GEAPRESS - Mentre dall’America sono giunti i volontari per il salvataggio degli animali vittime anch’essi dello tsunami, i cani ed i gatti dei militari americani che sono impegnati nelle basi giapponese, rischiano di essere eutanasiati. Si tratta di un allontanamento volontario e non possiamo occuparci degli animali, avrebbero dichiarato le autorità militari americane. Il tutto però si è complicato dalla resistenza che molte famiglie di militari stanno opponendo al rigido protocollo che forse, però, non è supportato da alcuna regola. Anzi, secondo l’Associazione Animal Legal Defense Fund, alla quale si sono rivolti alcuni familiari dei militari, la resistenza che molte persone stanno per questo opponendo alla partenza, rischia di esporli al pericolo delle radiazioni.  
I militari e le loro famiglie che si vogliono allontanare dal Giappone hanno avuto messo a disposizione dei voli charter, ma si sono trovati di fronte l’amara sorpresa. Si sono avuti casi di persone che si sono fermate innanzi all’imbarco dopo che gli era stato impedito di portare in aereo i trasportini con gli animali. L’Associazione animalista americana ha così avviato una petizione rivolta al Segretario di Stato Hillary Clinton e al Segretario della difesa Robert Gates, sperando che a breve si possa giungere ad una soluzione che tra l’altro, tra i suoi indesiderati risvolti, potrebbe avere quello di aumentare il numero di animali domestici senza più padrone che stanno impegnando non poco i volontari, tra cui proprio alcuni giunti dall’America.  
DATA:  20-03-2011   FONTE: GEAPRESS  

GIAPPONE: IL VIDEO DEL CANE CHE VEGLIA IL COMPAGNO FERITO  
Fermo e irremovibile tra le macerie: per ore un bastardino e’ rimasto a vegliare il compagno ferito nella citta’ di Mito, prefettura di Ibaraki, una delle piu colpite dal terremoto-tusnami che ha devastato il Giappone. Il cane ha deciso di seguire le squadre della protezione civile solo quando il suo amico a quattro zampe era stato soccorso.  

A mostrare la scena commovente e’ un video della tv giapponese. Il bastardino, con lo sguardo spaurito e il pelo ancora bagnato dalle onde dello tsunami che si sono abbattute sulla zona, e’ seduto ritto accanto all’altro cane, riverso per terra su un fianco. E mentre cerca di attirare l’attenzione delle squadre di soccorso, accarezza con una zampa il compagno ferito.

 
DATA:  16-03-2011   FONTE: AGI  

ANIMALI DA COMPAGNIA “POCHI PER LEGGE”: UNA PARABOLA DISCENDENTE  
Arriva da Sorgà, un paese di neanche 3.300 abitanti della provincia di Verona, l’idea di un nuovo regolamento di igiene urbana veterinaria che prevede un limite massimo di animali domestici. Ciascuna famiglia sorgarese non potrà accogliere sotto il proprio tetto più di due cani di piccola taglia oppure uno di grossa, e mai più di due gatti. Altrimenti occorrerà una deroga da parte del sindaco, Giovanni Battista Bazzani, che dovrà quindi essere tenuto al corrente di quanti amici a quattro zampe abitano in ciascuna casa del paese. “Stare fuori dal centro - riporta l’Adnkronos - non aiuterà: per le case singole o le villette a schiera con giardino il regolamento impone un’area minima di 100 metri quadri per animale e comunque non più di tre cani o quattro gatti”. Il regolamento inedito di Sorgà è stato presentato in consiglio comunale direttamente dal sindaco, che a La Stampa si è confessato “grande amico degli animali”, e che in effetti possiede ben tre cani e quattro cavalli.  
“Non mi sono inventato niente - ha dichiarato il primo cittadino - La materia è già regolamentata dalla Regione, che stabilisce il numero massimo di animali d’affezione che possono essere tenuti in una ’civile abitazione’. Massimo cinque cani e dieci gatti. Va bene, ma io mi chiedo: cosa si intende per ’civile abitazione’? Se uno tiene cinque alani in un appartamento di 60 metri quadrati, come sindaco devo preoccuparmi o no?’’. Bazzani avrà anche il dovere di preoccuparsi, ma a Sorgà ci si interroga su quanto sia doveroso punire 3mila e 300 abitanti per il comportamento sbagliato di pochi. “Il primo cittadino - riporta www.tgcom.mediaset.it - ha poi fatto leva portando alla memoria quei casi di contenziosi condominiali nati da diatribe tra vicini per questioni di cattivo comportamento dei padroni ’che lasciano cani e gatti far quel che vogliono’”. Bazzani avrebbe infatti dichiarato che il regolamento è stato adottato “anche per avere una normativa chiara che evitasse discussioni, litigi e contenziosi, specialmente nei condomini, per la presenza di animali da compagnia”. Le discussioni - quelle vere però - sembra invece averle sollevate proprio questo regolamento, che nel giro di poche ore è rimbalzato da un organo di stampa all’altro. Fatto sta che, come riportato da www.tgcom.mediaset.it, “le associazioni animaliste, con tanto di fischietto e cucciolo sotto braccio, hanno chiamato a raccolta i cittadini per protestare dinanzi il Comune”, tanto da arrivare all’attenzione del Ministero della Salute.
Nel mentre, www.geapress.org ha annunciato che proprio ieri pomeriggio, in occasione della seduta del Consiglio comunale, “ sarebbe prevalso il buon senso”. Nessuna limitazione, quindi, al numero di animali da compagnia che i cittadini sorgaresi potranno accogliere in casa propria: il Comune si rifarà alla Linee guida della Delibera di Giunta Regionale, che più semplicemente prevede l’opportunità, per ragioni sanitarie e di sicurezza pubblica, di un parere favorevole del sindaco in caso di custodia di più di 5 cani e di 10 gatti.
Sollievo, pardon, “soddisfazione per il ravvedimento del sindaco”, è stata espressa anche da parte del Sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, Francesca Martini: “Comprendo - ha dichiarato all’Agenparl - che l’obiettivo iniziale non era di carattere vessatorio, ma sottolineo la necessità di una armonizzazione delle norme in materia di tutela degli animali nel rispetto del principio di responsabilità pubblica e del privato cittadino. Ahimè, l’unico precedente viene da un Paese che non brilla in tal senso, infatti soltanto a Shangai in Cina sta entrando in vigore una norma come questa!”. C’è altro da aggiungere?  
DATA:  26-02-2011   AUTORE:  A.B.   FONTE: Bau  

SOPPRESSI 100 CANI DA SLITTA. DOPO LE OLIMPIADI NON SERVIVANO PIÙ  
Ci sono voluti due giorni per ucciderli tutti. Cento husky, impiegati come cani da slitta per i turisti durante i Giochi invernali di Vancouver dello scorso anno, sono stati soppressi, uno per uno, perché non servivano più.  

Una volta finite le Olimpiadi, infatti, con una domanda turistica prevedibilmente in calo, gli husky sono così passati dall’apice della gloria - che li ha visti richiestissima attrazione, oggetto del desiderio di turisti da tutto il mondo nella località sciistica di Whistler - alla triste condizione di “zampadopera in esubero”.
Di lì ad essere soppressi il passo è stato breve, ma più di tutto efferato.

Dopo il periodo di onorato servizio per compiacere i vezzi dei visitatori e al contempo portare introiti alle due società, Outdoor Adventures e Howling Dogs, che vendevano le escursioni in slitta, i cento husky non si sono assicurati neppure il lusso di un’iniezione letale come trattamento di fine rapporto.
Ma neanche quello di un colpo di fucile ben assestato, stando a quanto dichiarato dal legale della stessa persona che ha effettuato la mattanza. “Non poteva essere un’esecuzione fatta bene con un solo proiettile a disposizione”, avrebbe dichiarato l’avvocato del “boia di husky” a una radio di Vancouver, Cknw. Ed ecco perché il carnefice sarebbe ricorso all’impiego di un coltello.

I corpi esanimi dei cani sono quindi stati buttati in una grande fossa comune.
Secondo alcune testimonianze rilasciate alla stampa locale, qualche animale ancora in fin di vita sarebbe pure riuscito a trascinarsi fuori da quel buco di morte.

A svelare i retroscena di questa atroce vicenda sarebbe stato proprio lo stesso uomo che ha ucciso i cani.
Aperta l’inchiesta sulla società che li aveva in carico, per ora l’unica certezza sulle possibili ripercussioni legali che attendono il carnefice dei cento husky è che quest’ultimo ha ottenuto persino un indennizzo. Proprio così: stando alle notizie che circolano in rete - e riportate dal sito di Tgcom, Corriere, La Stampa e molti altri - l’indennizzo sarebbe stato concesso da una banca locale “per lo stress subito”.
Dal momento che “non poteva essere un’esecuzione fatta bene con un solo proiettile a disposizione”,l’operaio, a detta del suo avvocato, si sarebbe trovato inevitabilmente di fronte a delle scene orribilie, per dovere,avrebbe dovuto porvi fine.

Per dovere, per porvi fine: espressioni che richiamano a un’etica difficile da ritrovare nella ricostruzione di fatti come questo. Tuttavia la perplessità più incalzante, a fronte delle dichiarazioni dell’avvocato, resta un’altra: esiste davvero un’esecuzione “fatta bene”?

 
DATA:  02-02-2011   AUTORE:  AB BAU   FONTE: Bau  

NATALE: AIDAA, 1,5 MILIONI DI ANIMALI IN VIAGGIO PER LE VACANZE  
Saranno un milione e mezzo gli animali che nei prossimi giorni seguiranno le proprie famiglie umane per le vacanze di natale.  
Secondo i dati del movimento per il turismo delle famiglie con animali di AIDAA in vacanza andranno circa un milione e trecentomila cani, centocinquantamila gatti e cinquantamila animali domestici di altra natura. L’80% dei cani e dei gatti seguiranno i propri amici umani in vacanza in localita’ montane di questi oltre la meta’ saranno ospiti nelle seconde case mentre gli altri saranno ospitati negli alberghi. Degli altri animali circa il 4% andra’ in vacanza con le proprie famiglie nelle citta’ d’arte, il 13% al mare o in altre localita’ italiane mentre il 3% di cani e gatti seguira’ i propri amici umani in vacanze all’estero. A questi vanno aggiunti circa 100.000 cani che passeranno loro malgrado in Natale in pensione o ospiti da dog e cat sitter professionisti. Per quanto riguarda le strutture alberghiere il 60% di alberghi e pensioni accettano gatti e cani di piccola e media taglia, il 20% cani di grossa taglia. Nessun problema per gli animali in agriturismo dove sono bene accetti praticamente ovunque. Ultimo dato interessante riguarda l’accettazione di cani nel 54% dei negozi (non alimentari) e nel 65% dei bar con un incremento di circa 20 punti percentuali rispetto allo scorso anno.  
DATA:  20-12-2010   FONTE: ASCA  

Grande freddo anche nei canili "Donate una coperta per Natale"  
Oltre a chi vive per strada o in situazioni d’indigenza, sono molti gli animali in pericolo, anche coloro che non lo sembrano. Come i cani ospitati nei canili. Sono oltre 40.000 quelli che vivono in diversi rifugi italiani che passeranno Natale al freddo e per molti di loro, specialmente i vecchi e quelli ammalati, il freddo di questi giorni può essere causa di morte o di malattie irreversibili. I cani a rischio sono presenti in tutti i canili italiani, da quelli più grandi a quelli più piccoli.  
Da qui la proposta avanzata dalla associazione italiana a difesa degli animali e dell’ambiente, Aidaa, a tutti gli amanti degli animali: "Se in questi giorni andate in canile - chiede Aidaa - per vedere il vostro nuovo cane, o semplicemente per fare un giro in cerca di un cane da adottare portate con voi un piccolo regalo, una coperta o un piumone che non usate più ma che siano ancora in buone condizioni. Sarà un regalo davvero gradito sia dai cani che dai volontari che lavorano nei canili italiani, dove sono presenti oltre 150.000 cani in cerca di una nuova casa". Almeno il 60% delle strutture che ospitano canili comunali, associativi o privati specialmente nelle regioni del sud Italia non sono a norma e molto spesso i cani sono ospitati in box a rischio per il freddo e per le infiltrazioni d`acqua.  
DATA:  20-12-2010   FONTE: La Provincia  

Con Fido Nel Cuore: il calendario degli sportivi che aiutano i cani abbandonati  
Con Fido nel Cuore, associazione con varie sezioni operative sparse in tutta Italia ha realizzato un calendario benefico in collaborazione con diverse personalità sportive di primo piano. Atleti nostrani che tengono alto il nome della nostra nazione all’estero hanno posato assieme a pelosi con storie talvolta massacranti. Qualche esempio. A gennaio 2011 è Gennaro Gattuso, l’aggressiva bandiera rossonera a comparire con Artù, un setter di cinque anni "lasciato in canile perchè non adatto alla caccia" ( e ora fortunatamenta adottato).  
A novembre, la campionessa europea di pattinaggio Carolina Kostner posa con Rudy, 10 anni, abbandonato in autostrada. Giusto per far rischiare la vita anche agli automobilisti, oltre che al cane. E così via, passando dalla leggendaria stella dello sci, Alberto Tomba, all’orgoglio tennistico tutto italiano di Flavia Pennetta. Ognuno col suo peloso, quasi sempre non più giovanissimo e in attesa di una cuccia ben riparata in cui passare gli ultimi e più difficili anni di vita. www.confidonelcuore.com  
DATA:  20-12-2010   FONTE: newnotizie  

AIDAA chiede di non regalare cuccioli per Natale  
Parte oggi la raccolta di firme a sostegno della proposta avanzata dall’Aidaa, associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, per chiedere il divieto di vendita dei cuccioli di animali domestici nel periodo delle feste natalizie "in quanto questo mercato favorisce in maniera indiscriminata sia l’importazione di cuccioli dall’est Europa che arrivano in Italia molto spesso malati, perché tolti alle loro madri prima della fine svezzamento", si spiega.  
La corsa al cucciolo come regalo indiscriminato di Natale che anche quest’anno interesserà circa 350.000 cuccioli di animali (cani, gatti, tartarughe, uccellini ed altre specie) e di questi circa il 40% è poi a rischio abbandono. In particolare per quanto riguarda i cani quelli più fortunati finiscono in un canile , mentre molti altri finiscono lasciati in mezzo ad una strada incontrando la morte per investimento. La petizione si può firmare collegandosi al sito internet: www.firmiamo.it/proibitovenderecucciolianatale. "Il nostro obbiettivo con questa raccolta di firme natalizie per chiedere il divieto di vendita dei cuccioli di animali nei giorni di Natale è quello di sensibilizzare sia il governo chiedendogli di attuare questa nostra proposta - dice Lorenzo Croce presidente di Aidaa - ma anche di sensibilizzare l’opinione pubblica affinché in questi ultimi giorni prima delle vacanze si astenga dal comperare cuccioli di cane e di gatto o di altri animali come fossero dei semplici regali da mettere sotto l’albero". "L’invito che facciamo ancora una volta è quello di visitare gattili e canili dove ci sono 200.000 gatti e 150.000 cani pronti ad essere adottati ma che anche per loro si pratichi l’adozione responsabile occorre infatti prima conoscere l’animale e farsi conoscere e per questo ci vuole il giusto tempo ed i giusti modi di approccio".  
DATA:  19-12-2010   FONTE: APCOM  

On. Brambilla vuole ingresso libero nei luoghi pubblici  
L’On. Brambilla ha le idee chiare sul tema degli animali: vuole che tutti i luoghi pubblici concedano il libero ingresso agli amici a quattro zampe domestici.  
Cani (e gatti) al guinzaglio quindi anche negli uffici postali e sui mezzi di trasporto pubblico senza problemi. Non tutti sanno che Michela Vittoria Brambilla è un’appassionata di animali, ma adesso con questa proposta anche i più scettici saranno d’accordo con questa affermazione. Con la preziosa collaborazione dell’Anci, forse l’ordinanza potrà diventare realtà in tutti i comuni d’Italia.  
DATA:  18-12-2010   FONTE: ecoo  

Tessera sanitaria per gli animali  
Da oggi anche gli animali da compagnia potranno avere una loro tessera sanitaria digitale. L’iniziativa, chiamata Amicopets, e’ stata presentata oggi al ministero della Salute. I proprietari potranno registrare il proprio cane o gatto e avere sempre a portata di mano la sua cartella clinica. Il servizio costa 28 euro l’anno: registrandosi al sito www.amicopets.it il proprietario potra’ registrare il proprio account, e ricevera’ la tessera.  

Una volta registrato l’animale, il veterinario di fiducia carichera’ i dati sanitari del cucciolo, che saranno sempre a disposizione sia degli altri veterinari, nel caso in cui ad esempio si sia in viaggio, sia dello stesso ministero della Salute, che li utilizzera’ per un vero e proprio monitoraggio epidemiologico, ad esempio per le malattie trasmissibili all’uomo.

"La possibilita’ di documentare per via informatica queste prestazioni rappresenta un’innovazione senza precedenti nel nostro paese - ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini - questa tessera e’ addirittura migliore di quella degli ’umani’, che contiene soltanto il codice fiscale. E’ il segno che se si vuole le cose si possono fare".

 
DATA:  01-12-2010   FONTE: ANSA  

Obesità degli animali domestici  
Di cani e gatti sovrappeso che assomigliano un po’ ai padroni se ne vedono tanti. Una nuova ricerca, condotta su oltre 20 animali e pubblicata on line su ’Proceedings della Royal Society B’, ci dice addirittura che l’epidemia di obesità che appesantisce il genere umano sta investendo anche gli animali più prossimi all’uomo: quelli domestici, quelli selvatici che vivono in prossimità di esseri umani e quelli utilizzati nei centri di ricerca.  
Segno che, probabilmente, la causa dell’allungarsi del girovita non è legata solo ad una dieta sbagliata e al poco esercizio fisico, ma anche a fattori ambientali. L’autore della ricerca David Allison, un biostatistico presso l’Università britannica di Alabama a Birmingham, ha misurato i cambiamenti di peso di un ampio campione di primati e roditori utilizzati per la ricerca, gatti e cani domestici, topi selvatici e cittadini. "Sia l’aumento percentuale del peso corporeo che le probabilità di essere in sovrappeso hanno mostrato una forte tendenza verso l’alto - spiega -. Non sappiamo perché questi aumenti si siano verificati". In alcuni casi la spiegazione potrebbe essere ovvia: i ratti selvatici che frugano tra i rifiuti per le strade delle città ingrassano probabilmente per la crescente ricchezza della loro dieta. In altri casi, invece, in gioco potrebbero esserci fattori meno evidenti. Ad esempio, delle tossine che disturbano il sistema endocrino, o agenti patogeni che potrebbero avere un effetto diffuso sul metabolismo dei mammiferi.  
DATA:  01-12-2010   FONTE: APCOM  

Rita Dalla Chiesa: "Forum Bau" in difesa degli animali  
Prima era un’appendice di "Forum", adesso è diventato un vero e proprio programma di mezz’ora dedicato al mondo degli animali. "Forum Bau" va in onda ogni sabato alle 13.25 su Rete 4, grazie alla volontà della conduttrice e autrice Rita Dalla Chiesa e del direttore di Rete 4 Giuseppe Feyles.  

Il programma aiuta gli animali informando i telespettatori su come risolvere i vari casi che riguardano gli amici a quattro zampe. Dal significato della pet therapy alla scelta più adatta di un cane o di un gatto quando si hanno bambini a casa.

E ancora come agire quando c’è un trovatello per strada o quando si assiste a violenze su di loro. A chi rivolgersi e a chi inoltrare la denuncia.

L’obbiettivo della trasmissione di approfondimento - diretta da Barbara Di Lieto - è espandersi e far sì che i telespettatori possano seguirlo qualche minuto in più.

 
DATA:  30-11-2010   FONTE: tgcom  

Una famiglia su tre ha un cane o un gatto  
Nelle case degli italiani gli animali non sono certo una presenza rara: una famiglia su 3, infatti, possiede almeno un cane o un gatto, il 19% ha in casa un acquario, l’11% uno o più volatili e il 10% delle famiglie possiede piccoli animali.
 

Sono alcuni dati di un sondaggio Aisad-Confesercenti-SWG sulle scelte delle famiglie italiane che intendono aprire la loro casa ad un animale domestico da compagnia, presentati questa mattina nel corso di un convegno Nazionale dell’Aisad-Confesercenti, l’Associazione italiana imprese settore animali domestici.

Dalla ricerca emerge che gli amanti degli animali da compagnia sono più donne che uomini, hanno in prevalenza meno di 54 anni (i possessori di cani hanno più spesso tra i 24 e i 44 anni e sono in maggior parte lavoratori autonomi) e hanno un titolo di studio medio-alto. I dati, in sostanza, considerati nell’insieme rivelano che il possesso di animali da compagnia è in qualche modo legato alle condizioni economiche: gli anziani e i pensionati, infatti, hanno meno animali domestici in casa. Riguardo invece al canale d’acquisto, il negozio specializzato è il tramite privilegiato per i piccoli animali (73%), anche se la formula del dono vale in circa 1 caso su 5.

Ma se il gatto è ancora un animale da regalare (43%) o da adottare senza spese (45%), il miglior amico dell’uomo arriva a casa del padrone per canali differenziati: circa 1/3 viene regalato, mentre circa 1 volta su 5 viene acquistato da un allevatore oppure acquistato da un negozio oppure adottato (da randagio o da un canile). Il commercio online, invece, appare abbastanza limitato, probabilmente perché la Rete è utilizzata più come strumento informativo che come canale di acquisto.

 
DATA:  30-11-2010   FONTE: ANSA  

Campionati mondiali dei cani da soccorso  
Dal 18 al 22 agosto in val Seriana saranno protagonisti della seconda edizione dei Campionati mondiali dei cani da soccorso. Coinvolte 11 nazioni (oltre all’Italia partecipano Argentina, Finlandia, Francia, Germania, Giappone, Repubblica Ceca, Svezia, Slovenia, Ucraina e Ungheria) che si sfideranno in prove di abilità, destrezza e coraggio.  
Prove che riguarderanno varie tipologie di soccorso da adottare in caso di calamità naturali, fra cui la ricerca tra le macerie, la ricerca in superficie e la ricerca in pista. Le squadre dovranno sottoporsi ad una prova di obbedienza. I mondiali si svolgeranno a Nembro, in provincia di Bergamo, e a Ospitaletto, in provincia di Brescia. Si tratta, ha detto l’assessore regionale lombardo alla Protezione civile Romano La Russa, «di un evento che dimostra ancora una volta la grande sensibilità della nostra regione verso il mondo del volontariato».  
DATA:  02-08-2010   FONTE: ilgiornale.it  

Il cane non aiuta solo chi non ci vede  
Conosciamo tutti i cani guida per non vedenti. Si tratta in genere di cani di grossa taglia addestrati per trainare una persona non vedente indicandole la strada e proteggendola dai pericoli che non è in grado di vedere. Conosciamo anche i cani che collaborano con la polizia e la protezione civile e che aiutano per esempio a cercare i corpi dei dispersi. Ma in Italia non sono in tanti a sapere che i cani possono aiutare l’uomo in ancora altri modi. Le loro sviluppate capacità sensoriali, olfattive e uditive, e la loro spiccata inclinazione all’obbedienza li rendono animali particolarmente adatti ad apprendere comportamenti specifici che possono essere utili alle persone con disabilità.  
Superando.it ha chiesto a Igor Facco, addestratore padovano in grado di formare cani per particolari esigenze, di spiegare nel dettaglio le potenzialità nascoste del migliore amico dell’uomo. «I cani sono in grado di apprendere comportamenti utili alle persone con limitata capacità motoria, innanzitutto. Sono in grado cioè di imparare a raccogliere gli oggetti che la persona gli indica, con un comando ad esempio vocale, e di consegnarglieli. I più bravi arrivano addirittura a raccogliere da terra una moneta, una carta di credito o un chiodo, oggetti piccoli e scivolosi piuttosto difficili da afferrare per chi non ha la mano prensile dell’essere umano. Se sono di taglia più grossa possono anche imparare a trainare la carrozzina, fungendo da locomotiva. Anche per gli anziani cani addestrati in questo modo possono essere molto utili». ... I cani «Possono diventare hearing dogs, e cioè cani per persone non udenti, in grado di segnalare i rumori e la provenienza degli stessi. I cani, cioè, possono venire addestrati a riconoscere alcuni suoni specifici, come un campanello, un bambino che piange o la suoneria di un cellulare, ad avvicinarsi alla persona non udente toccandola e, a un suo segnale, ad accompagnarla di fronte alla fonte del suono». leggi tutta l’intervista qui  
DATA:  02-08-2010   FONTE: superando.eosservice.com (Barbara Pianca)  

Il cane più vecchio del mondo ha 14’000 anni  
Archeologi hanno identificato tra i reperti rinvenuti nella caverna Kesslerloch, nel canton Sciaffusa, anche il più vecchio fossile di cane, una mandibola superiore risalente a 14’000 anni fa.  
Nello studio pubblicato sulla rivista International Journal of Osteoarcheology, i due ricercatori spiegano che il fossile ha potuto essere identificato soprattutto grazie alla grandezza del dente canino, molto più piccolo di quello dei lupi odierni e dei loro progenitori dell’epoca, le cui ossa sono pure state trovate nella caverna. L’esemplare di cane in questione è vissuto fra 14’100 e 14’600 anni or sono, quando gli uomini erano ancora cacciatori e raccoglitori. Secondo Napierala, la grotta del canton Sciaffusa presenta quindi la più vecchia prova certa della presenza del migliore amico dell’uomo. È vero che due anni fa un gruppo di archeologi belgi ha sostenuto di aver trovato un cranio canino di 30’000 fa, ma Napierala e Uerpmann sono dubbiosi al riguardo: i denti del reperto sono infatti molto simili a quelli di un lupo.  
DATA:  02-08-2010   FONTE: swissinfo.ch  

Il Bau "pensierino" delle vacanze  

Cari amici di Bau, anche noi andiamo per qualche giorno in vacanza parziale e vi lasciamo con tre riflessioni, la prima se sia giusto attaccare una signora che va in vacanza a 5 kilometri dal confine italiano (da molti anni) solo perché li trova quello che ella stessa sta cercando di mutuare in Italia ovvero la civiltà verso gli animali domestici.


La seconda è cosa fareste a quel criminale che ha legato il suo cane al guardrail determinandone l’uccisione.

La terza è la curiosa notizia di Drago che commentiamo.

A tutti, buone vacanze.

 

Viareggio, 2 agosto. Cane con regolare casco multato da zelanti Vigili giuristi.
Parliamo di Drago che si trovava tranquillamente in vacanza con il suo padrone a bordo della loro moto di famiglia, una Bmw 1200 che, a detta del suo proprietario Marco Antichi, trasportava i due spesso insieme. La cosa era abituale solo per la famiglia Antichi, formata da cane centauro alla guida del potente mezzo a due ruote. Non così per i vigili zelanti e a quanto pare inoccupati a cose più importanti (vedi traffico, doppia sosta etc etc ovvero situazioni usuali per le località marine d’agosto e la bella Viareggio non fa eccezione….).
Un primo lampante appiglio cui appellarsi è quello che concerne la situazione in cui è stato posto in stato di contravvenzione dall’intervento del vigile di turno. Marco Antichi si trovava infatti parcheggiato regolarmente ai lati della carreggiata della passeggiata marina, e tranquillamente adagiato senza far nulla sul sedile della suo moto. Non è contemplata nel codice, effettivamente, la situazione da fermo su qualsiasi mezzo di trasporto. Posteggiato senza costituire pericolo né intralcio, non si vede formalmente come potesse essere oggetto di multa.
Ma andiamo oltre esaminando nei dettagli quelli che sembrano gli articoli più rispondenti alla fattispecie ovvero l’ articolo 169: Trasporto di persone, animali e oggetti sui veicoli a motore e il 170. Iniziamo dal primo :

  1. In tutti i veicoli il conducente deve avere la più ampia libertà di movimento per effettuare le manovre necessarie per la guida.

    2. Il numero delle persone che possono prendere posto sui veicoli, esclusi quelli di cui al comma 5, anche in relazione all’ubicazione dei sedili, non può superare quello indicato nella carta di circolazione.

    3. Il numero delle persone che possono prendere posto, sedute o in piedi, sugli autoveicoli e filoveicoli destinati a trasporto di persone, escluse le autovetture, nonché il carico complessivo del veicolo non possono superare i corrispondenti valori massimi indicati nella carta di circolazione; tali valori sono fissati dal regolamento in relazione ai tipi ed alle caratteristiche di detti veicoli.

    4. Tutti i passeggeri dei veicoli a motore devono prendere posto in modo da non limitare la libertà di movimento del conducente e da non impedirgli la visibilità. Inoltre, su detti veicoli, esclusi i motocicli e i ciclomotori a due ruote, il conducente e il passeggero non devono determinare sporgenze dalla sagoma trasversale del veicolo.

    omissis

    6. Sui veicoli diversi da quelli autorizzati a norma dell’art. 38 del decreto del Presidente della Repubblica 8 febbraio 1954, n. 320, è vietato il trasporto di animali domestici in numero superiore a uno e comunque in condizioni da costituire impedimento o pericolo per la guida. È consentito il trasporto di soli animali domestici, anche in numero superiore, purché custoditi in apposita gabbia o contenitore o nel vano posteriore al posto di guida appositamente diviso da rete od altro analogo mezzo idoneo che, se installati in via permanente, devono essere autorizzati dal competente ufficio provinciale della Direzione generale della M.C.T.C.

    omissis

    10. Chiunque viola le altre disposizioni di cui al presente articolo è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 78 a euro 311.


    (1) Comma così modificato dal Decreto Legislativo 13 marzo 2006, n. 150 (G.U. n.87 del 13.4.2006)

L’art 170 :

  1. Sui motocicli e sui ciclomotori a due ruote il conducente deve avere libero uso delle braccia, delle mani e delle gambe, deve stare seduto in posizione corretta e deve reggere il manubrio con ambedue le mani, ovvero con una mano in caso di necessità per le opportune manovre o segnalazioni. Non deve procedere sollevando la ruota anteriore.

    1-bis. Sui veicoli di cui al comma 1 è vietato il trasporto di minori di anni cinque (4)

Cari lettori, leggendo queste norme non ci sembra vi sia dubbio, l’essere senziente volgarmente chiamato cane, se di anni minori di 5 è multabile altrimenti no.
Accettiamo disquisizioni et commenti e nell’attesa una buona vacanza a tutti ma in particolare a Drago e Marco magari lontano da vigili troppo zelanti.

 
DATA:  02-08-2010   FONTE: Bau  

Esodo: AIDAA, -46,2% cani vaganti su strade e autostrade  
Nel fine settimana le segnalazioni di cani vaganti sulle strade e autostrade italiane sono state 121 rispetto alle 221 dello stesso periodo del 2009. Una diminuzione reale, quindi, del 46,2% rispetto al primo fine settimana di agosto del 2009.Emerge dal monitoraggio settimanale realizzato dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente.  
Nei 100 canili monitorati da Aidaa dalle ore 13 del 30 luglio alle ore 15 di oggi risultano 302 cani entrati nei canili rispetto ai 474 dello stesso periodo del 2009 con una diminuzione del 32,5% delle entrate in canile  
DATA:  01-08-2010   FONTE: ANSA  

Prorogata di un anno l’iscrizione all’anagrafe canina  
Introdurre il proprio cane nello stato di famiglia, all’interno di un’apposita sezione dedicata agli animali domestici. Questa la proposta di Aidaa (Associazione italiana per la difesa dell’ambiente e degli animali) per fermare l’abbandono degli amici a quattro zampe, in aumento nel periodo estivo. Anche la Lav insieme al personaggio dei fumetti Sansone, con un film nei cinema da agosto, sostiene la campagna contro l’abbandono degli animali, con al suo fianco il ministro del Turismo Michela Brambilla. «Durante questa avventura - ha dichiarato Ilaria Innocenti, responsabile nazionale Lav settore cani e gatti - i messaggi per lo spettatore sono chiari: cani e gatti fanno parte integrante della famiglia, possono accedere normalmente a luoghi pubblici come parchi e spiagge e sono tutti uguali a dispetto di presunte superiorità di razza».  


Secondo i dati ufficiali diffusi dal ministero della Salute i cani randagi sono circa 600.000, di cui solo un quarto nei canili, mentre i gatti sfiorano i 2,6 milioni. Il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce, ha spiegato che «l’introduzione nello stato di famiglia degli animali di affezione ha lo scopo di rendere ancora più vincolante il rapporto tra i componenti della famiglia e il cane e darebbe una svolta nella lotta contro gli abbandoni. A differenza di oggi, per cui con l’iscrizione all’anagrafe canina l’animale viene considerato come un bene di proprietà, l’inserimento nello stato di famiglia lo eleverebbe a rango di componente animale della medesima famiglia».

L’introduzione di "Fido" sarebbe di fatto automatica essendo i cani di proprietà già iscritti all’anagrafe canina. Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha infatti firmato venerdì la proroga di 24 mesi dell’ordinanza per «l’identificazione e la registrazione della popolazione canina» (del 6 agosto 2008).

 
DATA:  27-07-2010   FONTE: lastampa.it  

Liguria: Brambilla lancia l’iniziativa Animal Friendly  
I Comuni che permetteranno l’accesso in spiaggia ai cani si conquisteranno le "5 stelle" ovvero il riconoscimento di prodotto turistico italiano d’eccellenza. Siamo in pieno luglio e la calura dell’estate si fa sentire come non mai; e non solo per noi ma anche per i nostri amici a quattro zampe, i cani.  
Una vacanza estate 2010 per cani l’abbiamo già proposta tempo fa, ma adesso arriva una nuova confortante notizia per i nostri affettuosissimi amici: potranno anche fare un tuffo nel mare blu! E’ una proposta del ministro del Turismo Brambilla in collaborazione con l’Anci, con lo scopo di creare un’Italia “animal friendly”. Il ministero ha proposto ai Comuni di emettere un’ordinanza secondo la quale entro il mese di luglio i cani potranno avere il proprio accesso alle spiagge, che potranno anche fare il bagno. Inoltre l’iniziativa è incentrata al raggiungimento di una coscienza collettiva volta a contrastare l’abbandono estivo. L’accesso alle spiagge sarà consentito ai cani iscritti all’anagrafe canina e prevederà l’obbligo da parte dei padroni di pulire e controllare gli animali.  
DATA:  17-07-2010   FONTE: savonanews.it  

VACANZE: APPELLO LAV CON SANSONE "NON ABBANDONATE GLI ANIMALI"  
Non abbandonate gli animali, portateli con voi e adottateli da un rifugio": con questo forte messaggio arriva sul grande schermo il celebre Sansone, gia’ protagonista degli storici fumetti di Brad Anderson e ora di una divertentissima commedia omonima nei cinema d’Italia dal 13 agosto. Al suo fianco il Ministro del Turismo e la LAV, per evitare che anche quest’anno altri 130 mila animali (circa 50 mila cani e 80 mila gatti) possano essere abbandonati e per distribuire la simpatica guida-pratica della Lav "Il Si’ per tutta la vita" che spiega, in modo semplice, come la convivenza con un quattro zampe implichi anche dei doveri e delle responsabilita’.  
Per promuovere questo messaggio di rispetto verso gli animali, nel trailer del film Sansone - doppiato da Pupo - rivolge l’appello a non abbandonare gli animali e ricorda che i canili sono pieni di cani in attesa di una famiglia che li adotti. La commedia, diretta dal registra Tom Dey e distribuita dalla 20th Century Fox, e’ approvata dall’American Humane’s Film & Television Unit dell’American Humane, la principale autorita’ per l’uso sicuro di animali nel cinema, che certifica con esperti e medici veterinari sul luogo delle riprese l’impiego "no cruelty". Sansone e’ una commedia piacevole e fa riflettere. Il simpatico cane danese, creato nel 1954 con il nome di Marmaduke e conosciuto in Italia con quello di Sansone per aver riempito in passato le vignette di Topolino, nel film in uscita, realizzato in live action e patrocinato dal Ministro del Turismo, on. Michela Vittoria Brambilla, dovra’ affrontare il trasferimento in California assieme a tutta la famiglia, gatto compreso, adattandosi a un nuovo stile di vita. "Durante questa avventura i messaggi per lo spettatore sono chiari: cani e gatti fanno parte integrante della famiglia, possono accedere normalmente a luoghi pubblici come parchi e spiagge e sono tutti uguali a dispetto di presunte superiorita’ di razza - dichiara Ilaria Innocenti, responsabile nazionale LAV settore Cani e Gatti - Messaggi che pero’ non sono ancora ben chiari a tutti, come dimostrano le cifre del randagismo nel nostro Paese dove, secondo i dati ufficiali diffusi dal Ministero della Salute e riferiti al 2007, i cani randagi sono circa 600mila di cui solo un quarto nei canili e sarebbero 2,6 milioni i gatti randagi. Questi dati dimostrano inequivocabilmente la gravita’ del problema e la necessita’ di sensibilizzare i cittadini, fin da piccoli".  
DATA:  15-07-2010   FONTE: agi.it  

Cane sei il benvenuto  
Pubblichiamo con piacere un manifesto affisso sulla porta di una piccola trattoria. La foto è stata scattata a Demonte (CN).  

Foto scattata da "lilli", pubbicata su www.fotoantologia.it.

Ringraziamo l’amico Stefano per la segnalazione.

Bau.

 
DATA:  14-07-2010   FONTE: www.fotoantologia.it  

Anche gli animali soffrono il caldo  
A rischio 1.400.000 tra cani e gatti. A lanciare l’allarme il presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce.Piu’ a rischio sono gli animali a pelo lungo, malati, obesi o anziani. L’associazione ha stilato un elenco di consigli pratici per Fido e per i felini.  

Per i gatti fare attenzione al cibo che con il caldo si deteriora in fretta se lasciato troppo tempo nella ciotola. Per i cani, attenzione al colpo di calore e lasciare sempre molta acqua fresca.

Approfondimento: clicca qui

 
DATA:  05-07-2010   FONTE: ANSA  

Dogo Gang contro l’abbandono dei cani  

Dogo Gang al completo contro l’abbandono e il maltrattamento dei cani.

 

 
DATA:  01-07-2010  

Animali/ In calo del 32% abbandoni cani in primo semestre  
Italia divisa in due: al Sud situazione peggiore. Buone notizie per i cani e per gli animalisti: sono in calo del 32% gli abbandoni dei cani nel primo semestre 2010, rispetto allo stesso periodo del 2009, anche se si registra come sempre un’Italia divisa in due, con le regioni del nord dove l’abbandono è sceso di quasi il 55%, mentre nelle regioni del centro sud la situazione è addirittura peggiorata in Lazio, Campania, Sicilia e Puglia dove si registra un incremento degli abbandoni specialmente dei cuccioli che si aggira attorno al 12% rispetto allo scorso anno.  
Nei primi sei mesi del 2010, secondo i dati dell’Aidaa, l’associazione a difesa degli animali e dell’ambiente, si sono registrati 4.492 cani in entrata rispetto ai 6.604 cani entrati nei canili nello stesso periodo del 2009. Si registra invece un incremento rispetto al primo trimestre di quest’anno, visto che nei primi tre mesi del 2010 sono entrati in canile 1.784 cani rispetto ai 2.992 del primo trimestre 2009. Il maggior numero di avvistamenti di cani vaganti avviene nelle regioni del sud, dove è stimata la presenza di circa 650.000 cani randagi allo stato brado contro i 350.000 circa presenti nelle regioni del centro Nord. Le regioni con il maggior numero di cani randagi allo stato brado sono la Puglia, la Sicilia e la Campania con una popolazione stimata di circa 90.000 randagi per ciascuna regione. Va meglio in Lazio, Basilicata, Sardegna e Calabria. Situazione stazionaria nelle regioni del centro Italia, mentre la popolazione di cani randagi è di fatto quasi nulla in regioni come la Valle d’Aosta, la provincia di Bolzano e buona parte della Lombardia.  
DATA:  30-06-2010   FONTE: virgilio.it  

Ciampino: multe di 500euro a chi lascia gli escrementi del cane per strada  
Tutela e rispetto degli animali e del decoro urbano, potenziamento dei raccoglitori stradali per l’indifferenziata, prevenzione e sanzioni fino a 500 euro per chi porterà il proprio cane a fare i bisogni fuori casa senza raccogliere gli escrementi. Sono queste le misure messe in atto dall’amministrazione comunale di Ciampino in collaborazione con la polizia locale, l’Asp e i rivenditori di prodotti per animali del territorio.  
L’amministrazione comunale ha inviato una lettera a tutti i proprietari di cani regolarmente registrati all’anagrafe canina, con la quale si informa dell’entrata in vigore del regolamento per la tutela degli animali: una serie di norme a maggior rispetto dei cani, regole precise per i proprietari contro i maltrattamenti e sanzioni per chi non le rispetta.  
DATA:  30-06-2010   FONTE: Il Messaggero  

MARTINI, IL SINDACO DI CASTELLAMARE DI STABBIA RIVEDA IL DIVIETODI DARE CIBO AI RANDAGI  
Secco richiamo del sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, al sindaco di Castellamare di Stabbia che ha imposto con un’ordinanza il divieto di dare da mangiare ai cani randagi.  
"Fermo restando la necessita’ di mantenere l’igiene e la pulizia del suolo pubblico - dichiara il sottosegretario - , anziche’ emanare provvedimenti assurdi che privano gli animali randagi del fondamentale diritto all’alimentazione e, quindi, alla sopravvivenza, il Sindaco di Castellammare di Stabia dovrebbe preoccuparsi di applicare le norme vigenti in materia di prevenzione del randagismo e di tutela del benessere animale, a partire dall’obbligo di microchippatura dei cani disposto dalla mia Ordinanza del 6 agosto scorso per implementare l’anagrafe canina e consentire la rapida e sicura rintracciabilita’ degli animali vaganti sul territorio’’. ’’Vorrei ricordare al primo cittadino di Castellammare di Stabia - continua Martini - che le leggi vigenti attribuiscono ai Sindaci la responsabilita’ di raccogliere i cani randagi, curarli, ricoverarli in canile, microchipparli e sterilizzarli e non certo farli morire di stenti. Privare gli animali del sostentamento rientra nel reato di maltrattamento e non risolve il problema del randagismo. I milioni di proprietari di animali da compagnia in Italia pretendono dalle Istituzioni comportamenti civili e di rispetto delle leggi sacrosante di cui fortunatamente il nostro Paese e’ dotato. Prenderemo immediatamente contatto con l’amministrazione perche’ iniziative come queste vengano prontamente interrotte e sanzionate’’.  
DATA:  30-06-2010   FONTE: ASCA  

In vacanza con Fido  
Andare in vacanza con i propri animali - un’abitudine sempre più diffusa - è un progetto che richiede un’attenta pianificazione, il parere del veterinario e tutte le carte in regola (burocrazia e vaccinazioni comprese) per godere davvero l’estate insieme.  

Non a caso Touring Editore ha da poco pubblicato una nuova edizione di Viaggiare con cane e gatto (359 pagine, 19,50 euro, introduzione di Saverio Paffumi e Eugenia Natoli, con la consulenza del veterinario Mauro Cervia): nel libro i proprietari più attenti troveranno tutte le istruzioni, regione per regione, su alberghi, bed & breakfast, campeggi e ristoranti che ammettono gli animali, con recensioni studiate apposta per loro e indicazioni utili anche per chi si sposta in Europa e nel mondo. La scelta è spesso difficile: "Portare o meno con noi i nostri amici è un dilemma che va risolto col buon senso", risponde Eugenia Natoli, etologa e biologa. "Se ad esempio ci si sposta di continuo, è meglio lasciarli con qualcuno o anche in una pensione qualificata e della quale ci sentiamo sicuri. Separarsi sarà una sofferenza, ma al ritorno la supereranno e la loro salute ne risentirà meno". Vacanze vietate, soprattutto al mare e nei luoghi molto caldi, anche per cani e gatti molto anziani e per tutti quei compagni a quattro zampe, come i furetti, che vengono turbati facilmente da odori e suoni sconosciuti e possono impaurirsi e fuggire. La salute deve restare al primo posto: per le vacanze nel nord Italia, e in Liguria in modo particolare, occorre vaccinare contro la filaria il proprio animale, mentre la leishmaniosi - altrettanto grave - è diffusa in Sicilia, in Sardegna, in Toscana e nelle isole della regione. Le leggi e le norme generali, come quelle che rimettono ai proprietari e ai gestori la scelta di ammettere o meno cani e gatti negli alberghi, nei campeggi e sulle spiagge, non sono cambiate negli ultimi dieci anni (attenzione però anche alle ordinanze dei singoli Comuni, soprattutto al mare). Ma i luoghi di vacanza pet-friendly si sono moltiplicati, anche alla luce del fatto che quindici milioni di animali - contando solo cani e gatti - vivono ormai nelle case degli italiani.

tratto da: repubblica.it Vera Schiavazzi  
DATA:  16-06-2010   FONTE: repubblica.it  

Maltrattamenti cani: la triste mappa  
Cani lasciati soli per ore, quando non per giorni, sui balconi o tenuti alla catena nel centro nord, maltrattamenti veri e propri, con punte di crudeltà, al Sud, soprattutto in Sicilia e in Abruzzo, ma anche in Veneto. È la triste "mappa dei maltrattamenti" realizzata dall’Aidaa, l’associazione italiana a difesa degli animali e dell’ambiente, sulla base dei circa 2.500 sms contenenti segnalazioni di presunti maltrattamenti contro gli animali domestici arrivati al numero amico AIDAA nei primi otto giorni di attività del nuovo servizio.  
Di questi, oltre il 70% delle segnalazioni riguardano questioni di cani tenuti sui balconi o alla catena e che sono oggetto di segnalazione alle Asl di competenza. Sono circa il 15%, invece, le segnalazioni che riguardano cani tenuti in spazi angusti o sottoposti a situazioni di vita disagiata. Il restante 15% delle segnalazioni sono veri e propri casi di maltrattamento rientranti nelle specifiche dell’articolo 544 del codice penale che vengono sottoposti ad immediata denuncia all’autorità giudiziaria. In questi giorni sono state inviate o sono in fase di invio circa 700 denunce alle diverse procure italiane. Nel dettaglio, delle 706 denunce in fase di presentazione 245 riguardano cani tenuti alla catena troppo corta, abbandonati e senza cibo o acqua da più giorni, 62 cani tenuti in spazi angusti, al sole e spesso senza libertà di movimento, 264 cani picchiati o sottoposti a sevizie: di questi almeno 130 sono casi di assoluta gravità con cani feriti o picchiati quotidianamente e tenuti a catene e collari a strozzo stretti o con il collare elettrico vietato dalla legge. Ancora, 102 sono le denunce relative a cani malcurati e malnutriti e a rischio morte, 21 sono denunce per altri tipi di maltrattamento grave (cani costretti a mangiarsi o addestrati con violenza a scopo di combattimento), 5 denunce riguardano invece maltrattamenti nei confronti di gatti, ed una nei confronti di un cavallo ferito in provincia di Bergamo. Altro dato interessante riguarda le razze dei cani maltrattati. Sono pochissimi i cani da caccia di cui si è denunciato il maltrattamento: per quanto riguarda le denunce penali il 33% riguarda cani pastori tedeschi, il 23% altri cani di grossa taglia appartenenti alle ex razze pericolose, il 12% a cani labrador, l’8% a cani di piccola razza, mentre il restante 34% riguarda cani meticci. Per quanto riguarda le segnalazioni alle ASL nella stragrande maggioranza si tratta di cani tenuti a catena mentre circa il 10% riguarda cani malnutriti e con zecche o malattie.  
DATA:  14-06-2010   FONTE: La Stampa  

MILANO: AL VIA SABATO PRIMO CORSO PER PATENTINO A PROPRIETARI DI CANI  
Debuttera’ sabato prossimo, 12 giugno, il primo corso milanese del patentino per i proprietari dei cani, partira’ sabato 12 giugno. Lo rende noto l’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Milano.  
L’iniziativa e’ organizzata dalla Regione, dal Comune e dall’Ordine dei medici veterinari. Il costo del corso e’ di 50 euro. Durante la lezione non e’ ammessa la presenza di cani.  
DATA:  10-06-2010   FONTE: asca  

Albisola (Sv): il 15 maggio inaugurazione del Bau Bau Village  
In occasione della riapertura per la stagione estiva 2010, sarà inaugurato ad Albisola (Sv), il Bau Bau Village. Sabato 15 maggio 2010, a partire dalle ore 11, i padroni e gli amici a 4 zampe potranno vivere un’intera giornata di divertimento e relax. Durante la giornata sarà presente Zoe, il Golden Retriever insignito recentemente dal Ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla del premio “Cane Amico Dei Turisti 2009-2010”, per il salvataggio di due persone la scorsa estate in Sicilia.  
Per il terzo anno consecutivo, la spiaggia sarà sponsorizzata da Royal Canin, azienda francese specializzata nella produzione di alimenti secchi e umidi di alta gamma per cani e gatti. Durante la giornata sarà inoltre presente un veterinario di Royal Canin per supportare i presenti e offrire consigli e suggerimenti utili. L’ingresso alla manifestazione sarà gratuito. Indirizzo della spiaggia: Bau Bau Village - Corso Biliati 11, Albisola Mare (SV).  
DATA:  10-05-2010   FONTE: libero-news.it  

Consulente di condominio per cani  
Nasce un nuovo servizio di consulenza legale di Aidaa dedicato agli animali domestici. Si tratta del «consulente in condominio per gli animali», la cui figura professionale va ad affiancarsi a quella degli avvocati del tribunale degli animali e agli esperti a disposizione presso lo sportello online dedicato.  
Il consulente per gli animali è un vero e proprio legale che, su richiesta, consiglia i condomini attraverso vere e proprie perizie a domicilio. Inoltre, potrà partecipare direttamente alle assemblee di condominio in cui vi siano all’ordine del giorno punti legati alla presenza di animali o colonie feline all’interno dei locali del palazzo. Il servizio ha iniziato a funzionare in fase sperimentale a Roma e nei prossimi giorni sarà attivato anche a Milano e Parma. Per richiedere la presenza del consule Il servizio, a differenza degli altri offerti dall’associazione Aidaa, è a pagamento se la richiesta prevede la presenza fisica del legale o del perito presso il domicilio del richiedente o la sua partecipazione alle assemblee condominiali. Le consulenze telematiche degli esperti dello sportello online, invece, restano completamente gratuite.  
DATA:  06-05-2010   FONTE: iltempo.ilsole24ore.com  

Varese, 60 cuccioli di cane trovati nel seminterrato di un negozio  
Circa 60 cani maltrattati, di varie razze e di eta’ compresa tra i due mesi e un anno, sono stati trovati e sequestrati dal Corpo forestale dello Stato in un negozio in provincia di Varese. Ad intervenire sono stati i Nuclei Investigativi Provinciali di Polizia Ambientale e Forestale (Nipaf) di Verbania e Varese che, su delega della Procura della Repubblica di Busto Arsizio, hanno effettuato perquisizioni presso l’abitazione e la sede di attivita’ della titolare del negozio.  

E’ scattata nei suoi confronti la denuncia per reato di maltrattamento di animali e detenzione in condizioni incompatibili con la loro natura. I cuccioli erano tenuti in un seminterrato al buio e senza adeguata aerazione, dentro contenitori di plastica inadatti e angusti. Varie irregolarita’ sono state riscontrate durante le ispezioni, ad esempio un vano del negozio prevedeva da progetto la presenza di un infermeria che invece non c’era.Oltre ai cani sono stati posti sotto sequestro medicinali per la cui vendita l’esercizio commerciale non era autorizzato e grandi quantita’ di documentazioni. Non si esclude un collegamento con il fenomeno del traffico clandestino di cuccioli provenienti dall’est europeo, sospetto che nasce dall’esame di alcuni documenti difformi o incompleti e sul quale sono ancora in corso indagini.

Risulta chiaro invece, da controlli del personale veterinario che ha affiancato la Forestale nelle operazioni, come la maggior parte dei cani avesse un’eta’ inferiore a quella dichiarata nei documenti e come tutti fossero li’ da mesi, il che lascia pensare all’intento di creare una sorta di allevamento all’interno del negozio. I cani, esemplari di carlini, jack russel, maltesi, chihuahua, ma anche di razze piu’ grandi e bisognose di maggiore movimento come labrador e boxer erano cresciuti in questi spazi e condizioni sviluppando a volte patologie fisiche e comportamentali.

Cinque cuccioli sono stati portati presso una clinica veterinaria specializzata di Verbania, dove riceveranno le cure necessarie. Gli altri cani sono stati destinati ai rifugi di associazioni animaliste convenzionate con i Comuni di Verbania, Omegna e Domodossola in attesa che possano essere adottati.

 
DATA:  19-03-2010   FONTE: Adnkronos  

CHIOGGIA, FOTO A CANI CHE SPORCANO - PADRONI AVVISATI  
Il sindaco Romano Tiozzo di Chioggia (VE) ha invitato i cittadini a munirsi di fotocamera o telefonino per immortalare i cani che sporcano in citta’ e segnalare il misfatto alla polizia locale, allo scopo di costringere i proprietari a pagarne le conseguenze.  
’’E’ veramente vergognoso che chi ama gli animali non si faccia carico di curarli durante il passeggio nel centro cittadino - sbotta Tiozzo - ed e’ ancora più vergognoso liberare il proprio cane lungo le strade senza controllo e aspettare il suo rientro, per evitare di accompagnarlo fuori’’. Il sindaco si dice scandalizzato del fatto che ’’alcune persone hanno persino avuto il coraggio di chiedergli di annullare la multa di 250 euro che la polizia locale aveva inflitto loro come sanzione per un comportamento incivile’’. Oltre all’impegno dei vigili urbani, che ogni anno verbalizzano circa 20 multe per questa infrazione, il sindaco ha rivolto un invito ai cittadini ’’di munirsi di fotocamere o di telefonini, perche’ il prossimo passo sara’ quello di acquisire non solo le segnalazioni verbali o scritte che gia’ arrivano numerose, ma anche le documentazioni fotografiche in maniera tale da individuare gli incivili, che pur sono una minoranza, e smascherarli’’.  
DATA:  19-03-2010   FONTE: ANSA  

Basilea: i bimbi studieranno i cani  
Negli asili di Basilea in Svizzera è stata introdotta la materia obbligatoria che mette in contatto cani e bambini. I piccoli imparano così a riconoscere i segnali di pericoli e le regole più elementari nell’atteggiamento con i quadrupedi.  

A volte tutto si svolge molto in fretta: il cane spunta all’improvviso e si dirige verso il bambino che sta giocando o ritorna da scuola. Lui lo vuole accarezzare, incurante del rischio. E l’animale lo assale, azzannandolo a una gamba, ferendolo al collo o su varie parti del corpo. Purtroppo è accaduto troppe volte. E le statistiche dimostrano che le vittime sono perlopiù bambini. Molti sono i fattori che portano a questo epilogo. E non sempre la colpa è quadrupede. Per evitare simili situazioni negli asili di Basilea diventa obbligatorio il corso di prevenzione che avvicina il bambino al cane. Una lezione dura due ore; due istruttrici e dei cani appositamente addestrati insegnano in modo giocoso le regole basilari. Per esempio: come comportarsi quando si cammina davanti ad un negozio dove c’è un cane al guinzaglio. O, cosa non fare quando un cane sta dormendo. «Ci sono bambini che non hanno mai neppure accarezzato un cane. Vogliamo che non abbiano più paura e che sviluppino rispetto per l’animale», ha spiegato Anne Lévy, direttrice dell’Ufficio federale della sanità pubblica.

Un simile progetto pilota era partito in Svizzera già tre anni fa. Tuttavia, il corso era solo facoltativo; dall’anno scolastico 2010-2011 sarà obbligatorio per ogni bambino. Ciononostante, Lévy è convinta: «Non esiste una difesa sicura e assoluta dalle aggressioni, il giusto comportamento, però, può evitare il verificarsi di molti di questi incidenti».

 
DATA:  18-03-2010   AUTORE:  Elmar Burchia   FONTE: corriere.it  

I cani furono addomesticati per la prima volta in medio oriente  
I cani, secondo un nuovo studio, furono addomesticati per la prima volta nella storia in Medio oriente e non in Asia centrale come si è sostenuto sinora. Questi i risultati di una ricerca pubblicata da Nature che ha messo a confronto su scala mondiale il patrimonio genetico di oltre 900 cani di 85 raze diverse con quello di un altro animale simile al cane, il lupo grigio. Lo studio, dice i professor Robert Wayne dell’università della California, è significativa perché mostra il coincidere tra lo svilupparsi della civiltà umana e l’addomesticamento dei cani.  
"la regione interessata - dice Wayne - è quella che comprende Ira, Siria, Libano e Giordania" cioè quella che genericamente viene definita la "culla della civiltà", teatro dei primi sviluppi agricoli e delle prime civiltà stanziali. Altro dato curioso in questa zona oltre all’addomesticamento del cane si registra anche la presenza dei primi gatti. Sinora si reputava in base a più ristretti dati genetici che i primi cani domestici fossero i lupi dell’asia centrale addomesticati (in un arco temporale di circa mille anni) dalle bande locali di cacciatori e raccoglitori.  
DATA:  18-03-2010   FONTE: apcom  

Beppe Bigazzi sospeso dalla Prova del Cuoco per la ricetta del gatto  
Una polemica immensa si è abbattuta su La Prova del Cuoco, storico programma di Raiuno e soprattutto su uno dei suoi ospiti più stimati Giuseppe Bigazzi che qualche giorno fa ha saccentemente spiegato come cucinare un gatto, definendo la sua carne molto più buona rispetto a quella di altri animali, notizia di oggi l’annuncio della sua sospensione dal programma.  
Se da un lato si sa che in tempi di guerra il gatto ha effettivamente svolto il ruolo di cibo, da qui il famoso detto “Vicentini magna gatti” è anche vero che oggi non solo la cosa ci fa ribrezzo ma l’azione è punita dalla legge 281 del 1991, secondo la quale gli animali d’affezione vengono definitivamente tutelati da maltrattamenti e abbandono.  
DATA:  15-02-2010   FONTE: petsblog  

In tempo di crisi il cane diventa un lusso: record di abbandoni  
La crisi economica pesa anche sugli amici a quattro zampe, che diventano troppo costosi da mantenere e, quindi, vengono abbandonati.  
Al canile di Monte Contessa, sulle alture di Sestri Ponente, in Ligura, è record di ospiti, grazie al record di abbandoni registrato in zona. Per loro, circa 200 in tutto, riporta l’edizione di Genova de La Repubblica, ora si apre la speranza dell´adozione a distanza, 64 euro all´anno, che consente di acquistare cibo e farmaci per dodici mesi.  
DATA:  14-02-2010   FONTE: virgilio.it  

Torino: a scuola lezioni su ’Io e il mio amico cane’  
Il cane, recita un noto proverbio, e’ il migliore amico dell’uomo. Eppure ogni anno, a Torino, si registrano 350 aggressioni all’uomo. La maggior parte, il 34,7%, si registra in ambiente domestico e il 12% di questi colpiscono bambini al di sotto dei 12 anni.  
Da queste premesse e’ nato ’Io e il mio amico cane’, progetto rivolto alle scuole e realizzato in collaborazione tra Regione Piemonte, Citta’ di Torino, Asl Torino 1 e questura del capoluogo piemontese.  
DATA:  10-02-2010   FONTE: ANSA  

MARTINI ALLA PRESENTAZIONE DELLA "STAGIONE DELLA PREVENZIONE ANMVI"  
Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, interviene questa mattina, alle ore 11, alla presentazione della “Stagione della Prevenzione Anmvi”.  
Il progetto, che prevede l’effettuazione di visite veterinarie gratuite per gli animali da compagnia, è volto a sensibilizzare i loro proprietari verso una medicina preventiva. Nella edizione 2009 della manifestazione hanno aderito all’iniziativa 2800 strutture veterinarie distribuite su tutto il territorio nazionale, che rappresentano circa la metà di quelle esistenti. Quest’anno le strutture che hanno aderito sono circa tremila.  
DATA:  09-02-2010   FONTE: agopress.info  

NAS INDAGA SU GATTI RAPITI PER TRASFUSIONI  
Gatti rapiti per effettuare trasfusioni di sangue in ambito veterinario. La denuncia e’ dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), ed il sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha risposto con un’azione immediata: ’’Ho disposto verifiche su tutto il territorio nazionale - ha annunciato - per stroncare eventuali illeciti e tutelare gatti ed altri animali da ogni possibile abuso’’ a fronte di ’’un’ipotesi agghiacciante e un reato eticamente inaccettabile’’.  
L’ipotesi, sostenuta dall’Aidaa, e’ infatti quella di un canale di commercio, allevamento o rapimento di gatti al fine di alimentare un traffico illegale di sangue destinato a strutture veterinarie dislocate su tutto il territorio nazionale. ’’Ci troviamo di fronte ad una gravissima ipotesi di reato, si tratterebbe - ha rilevato Martini in una nota - di una tratta comparabile alla vivisezione; ho pertanto immediatamente disposto una verifica con i Nas’’.  
DATA:  08-02-2010   FONTE: ANSA  

AIDAA,+70% TRUFFE VIA WEB IN 2009  
Nel 2009 le segnalazioni di reati e truffe via web aventi come oggetto gli animali sono aumentate del 70% rispetto al 2008, mentre e’ forte la domanda di prestazioni sessuali con animali. Sono i dati raccolti dallo sportello ’segnalazione reati’ dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa).  
Nelle truffe online a farla da padrone sono i finti annunci per acquisto di cani di razza provenienti dai paesi africani (in particolare, dal Camerun) o dai paesi Nord Europei (Inghilterra). Secondo i dati registrati dall’associazione animalista, sono diverse decine di migliaia le persone coinvolte in qualche modo in queste truffe, che oltre ai cani riguardano anche animali esotici e gatti di razza.  
DATA:  06-02-2010   FONTE: ANSA  

CUCCIOLI DA SLOVACCHIA STIPATI IN CAMION  
Stipati in un furgone, in mezzo ad una sessantina di animali, sprovvisti di microchip e di vaccini. La forestale ha sequestrato, in provincia di Torino, sette cuccioli di cane e due gatti importati illegalmente dalla Slovacchia. Denunciato l’importatore, 30 anni, residente in Slovacchia.  
L’operazione, effettuata dagli agenti del nucleo investigativo provinciale della forestale di Torino con il Comando stazione di Pont Canavese, si inserisce in una serie di controlli a tappeto. Un monitoraggio capillare che ha portato, sempre nel torinese, alla scoperta di una ’fossa comune’ con venti carcasse di cani di varie razze e eta’.  
DATA:  05-02-2010   FONTE: ANSA  

Nepal: La Croce Rossa assume cane randagio come guardia privata  
La Croce Rossa nepalese ha adottato un cane randagio facendone il proprio guardiano, in cambio di un salario mensile. Il presidente dell’ente ha riferito che l’animale il questione si era presentato ferito alla porta dell’organizzazione, e da allora ha sempre abbaiato agli intrusi. Il salario mensile sarebbe di 1000 rupie al mese (circa 12 euro), più gli straordinari per i fine settimana. I soldi saranno usati per assicurare al cane un vitto adeguato, con una razione giornaliera di carne garantita.
 
Scherzando, il direttore, Budathokis, afferma che il cane sarebbe così solerte nel suo compito che l’ente sta valutando l’opportunità di licenziare il proprio guardiano notturno. A Kathmandu, la capitale del paese, la popolazione di cani randagi ha raggiunto un numero tale da rappresentare un allarme per la popolazione, che vede ormai i cani come una vera piaga. Molti di essi sono coinvolti in incidenti stradali, o vengono avvelenati, condannandoli a una morte lenta e atroce.  
DATA:  04-02-2010   FONTE: asylumitalia.it  

Niente più carne di cane e gatto in Cina  
La Cina fa un altro piccolo passo verso la cultura occidentale decidendo di mettere al bando la vendita e il consumo della carne di cani e gatti. Il governo cinese sta infatti lavorando ad un disegno di legge che prevede multe di 5.000 yuan (circa 500 Euro) o 15 giorni di detenzione per chi la consuma e sanzioni fino a 500.000 yuan per chi commercia carne e derivati.  
Ma non tutti però sono d’accordo, anzi, secondo un recente sondaggio che ha coinvolto circa 23.000 partecipanti, la maggioranza (60%) degli intervistati ritiene "inopportuna" la nuova legge.
Secondo molti altri invece questo provvedimento aiuterà meglio l’integrazione da parte dell’opinione pubblica mondiale dei costumi cinesi e porterà benefici anche economici. Come spiega il ricercatore Chang Jiwen "i paesi occidentali, che hanno vietato le importazioni dalla Cina, fanno sempre riferimento al trattamento disumano verso gli animali". E allora, i "criticoni" esteri potrebbero revocare le sanzioni commerciali legati ai prodotti animali.
 
DATA:  04-02-2010   FONTE: Newsfood  

Rapiscono cani per chiedere un riscatto  
Un sequestro in piena regola con tanto di richiesta di riscatto. Vittime due cani da caccia del valore di oltre quattromila euro l’uno. La banda, quattro persone di Santu Lussurgiu e Scano, è stata smascherata dalla polizia e denunciata  
Spariti improvvisamente dopo una giornata di caccia. Ma i due cani da ferma non si erano persi tra le campagne del Montiferru: erano stati rapiti. Un sequestro in pieno regola, con tanto di richiesta di riscatto. Il piano era stato studiato nei minimi dettagli, ma qualcosa non ha funzionato e la vicenda è finita con quattro denunce. Gli agenti della Squadra mobile della Questura di Oristano, infatti, dopo articolate indagini hanno denuciato quattro persone di Scano Montiferru e Santu Lussurgiu per furto aggravato, tentata estorsione e ricettazione. Oltre che per maltrattamento di animali. ... L’episodio ha fatto riemergere un fenomeno non certo nuovo negli ambienti venatori sardi. I furti e il traffico di cani da caccia continuano a registrarsi con grande frequenza: spesso gli animali vengono rubati e rivenduti addirittura fuori dai confini dell’Isola per diverse migliaia di euro. Questa volta si voleva inaugurare una stagione di sequestri, ma non è andata in porto.  
DATA:  02-02-2010   AUTORE:  VALERIA PINNA   FONTE: unionesarda.ilsole24ore.com  

Class action contro le Ferrovie  
Class action contro le Ferrovie per i disagi e le limitazioni subite da chi viaggia con il proprio cane. In Italia infatti è proibito viaggiare in compagnia del proprio cane su tutti i treni alta velocità e sui Freccia Rossa, ed inoltre sugli altri treni i passeggeri che viaggiano con il proprio amico a quattro zampe di media e grossa taglia,sono costretti a viaggiare in coda al treno e solo in alcuni scompartimenti predisposti. “Tutto ciò – spiega l’Aidaa – oltre a limitare il diritto di mobilità per un viaggiatore che paga regolarmente il biglietto solamente perché in compagnia del proprio cane, obbliga i viaggiatori a prendere i treni più lenti facendo perdere loro del tempo prezioso”.  
Per questo motivo “per rispondere alle numerose sollecitazioni di passeggeri che si sono trovati in queste condizioni di inferiorità” l’associazione italiana difesa animali ed ambiente, Aidaa, ha deciso di avviare la raccolta di firme per una class action contro le Ferrovie Italiane per chiedere il risarcimento collettivo per il danno ed il disagio subito. Per aderire o per avere informazioni sulla class action promossa dall’associazione animalista è possibile mandare una mail all’indirizzo classactioncani@gmail.com e i responsabili dell’associazione provvederanno a informare sulle modalità di firma e di adesione diretta alla class action. Nelle prossime settimane Aidaa organizzerà dei banchetti di raccolta in prossimità delle stazioni ferroviaria delle maggiori città Italiane con lo scopo di raccogliere almeno 50.000 adesioni.  
DATA:  20-01-2010   FONTE: ecquo  

BAGHERIA: TRE DENUNCE PER CANI TENUTI IN CONDIZIONI DI DEGRADO  
Tre persone, di eta’ compresa fra 64 e 74 anni, sono state denunciate dai carabinieri per maltrattamento di animali. In una struttura in lamiera nei pressi di corso Baldassare Scaduto, a Bagheria, e a Ficarazzi, in un magazzino di corso Umberto, custodivano venti cani di varie razze, in condizioni igienico-sanitarie precarie.  
Gli animali erano stati rinchiusi in piccole gabbie, senza luce, cibo ed acqua, ed erano in evidente stato di denutrizione ed abbandono. I militari non escludono che gli animali possano essere provento di furto e che siano stati utlizzati in combattimenti clandestini.  
DATA:  20-01-2010   FONTE: ITALPRESS  

CANI DA COMBATTIMENTO DALLA ROMANIA, SEQUESTRO A RAPALLO  
Chiavari (Genova) - Sette mastini sono stati posti sotto sequestro dalla Guardia di Finanza di Rapallo che ha denunciato una coppia di rumeni residenti a Timisoara. Il sequestro e’ avvenuto la settimana scorsa dopo che i cuccioli di douge de bordeaux erano stati trasferiti tramite un carrello dalla Romania alla cittadina ligure ma la notizia e’ trapelata solo ora, riportata da un quotidiano genovese ("Corriere Mercantile"). Le indagini, confermate dagli atti in Procura e dal verbale di sequestro della Brigata di Rapallo che, in collaborazione con la compagnia di Chiavari ha denunciato per ricettazione e maltrattamento di animali Daniela Sorina Jebelean, 44enne di Timisoara e un 34enne, Ilie Tundrea anch’egli residente a Timisoara.  
Il traffico illegale di animali e’ stato bloccato prima che i due potessero vendere i cuccioli di appena 60 giorni. Secondo gli inquirenti i passaporti degli animali, anche a seguito di una verifica del veterinario della Asl 4 chiavarese, sarebbero falsi. Cinque cuccioli (tre maschi e due femmine) sono stati sequestrati cinque giorni fa - dopo il sequestro di altri due esemplari avvenuto la settimana precedente - sono stati dati in custodia temporanea ad un privato cittadino di Rapallo. Gli esemplari sequestrati hanno tutti il pedigree e sono considerati cani da combattimento anche se di origine docile. Titolare dell’indagine il sostituto procuratore Gabriella Dotto della Procura presso il Tribunale di Chiavari.  
DATA:  19-01-2010   FONTE: AGI  

Aidaa denuncia Google per filmati lotte clandestine cani  
L’Aidaa, associazione italiana a tutela degli animali e dell’ambiente, ha presentato oggi pomeriggio una denuncia alla procura della repubblica di Milano contro il motore di ricerca Google, accusato della diffusione di video contenenti combattimenti clandestini di cani e di altri animali. Secondo la legge italiana il combattimento tra cani e’ un reato penale che rientra nel maltrattamento di animali ed e’ punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro.  
Nell’esposto Aidaa chiede alla procura di Milano di ordinare l’immediato oscuramento delle pagine del sito di Google dove sono contenuti i filmati dei combattimenti tra cani ed altri animali, anche perche’ questi filmati "sono facilmente scaricabili da minori e comunque contengono immagini di azioni che in Italia sono considerati reati penali punibili con il carcere". "E’ inconcepibile che un’importante motore di ricerca come Google abbia nella sua sezione video delle immagini di azioni che in Italia sono considerati reati penali punibili con il carcere - dice Lorenzo Croce, presidente nazionale di Aidaa e firmatario dell’esposto - siamo certi che Google non aspettera’ la decisione della procura ma che da solo oscurera’ queste pagine contenenti filmati di una violenza inaudita".  
DATA:  18-01-2010   FONTE: APCOM  

Boom di cani in tv  
Se fino ad ora la presenza degli animali negli studi tv era solo marginale, la nuova tendenza è quella di renderli protagonisti assoluti delle trasmissioni come già avvenuto per fiction, spot e film.  

Ecco allora che in ’I love my dog’ diventa centrale l’affiatamento che si istaura tra il cane e il suo amico umano. Una simbiosi che giovedì verrà messa alla prova, attraverso esercizi e acrobazie, e giudicata sotto i riflettori dai proprietari di cani vip Alba Parietti (padrona di un labrador), Paola Barale (ha un chihuahua) e Andrew Howe (’amico’ di pastore tedesco).

Punta invece sull’educazione la trasmissione della piattaforma Sky ’Missione cuccioli’, sostenuta dalla Lega Nazionale per la difesa del cane. Qui un dog trainer, laureato in filosofia, insegna infatti ai bambini come accudire un cane dalla preparazione della pappa alle accortezze da tenere durante le passeggiate. E, soprattutto, gli fa capire che un cane non è un giocattolo.

Ai problemi legati alla convivenza con un animale è dedicato poi ’Basta! Io o il cane’, in onda su Animal Planet dove l’addestratrice è impegnata a risolver paure, aggressività o errori pregressi che rendono difficile il rapporto tra l’animale e i suoi coinquilini umani.

 
DATA:  15-01-2010   FONTE: ADNKRONOS  

HAITI: SQUADRE CINOFILE DA TUTTO IL MONDO  
Squadre cinofile sono partite dalla Spagna, dalla Francia, dal Messico, dagli Usa. Persino dalla Cina e da Taiwan. Il contributo fornito dai cani è irrinunciabile. Il loro fiuto è eccezionale, la loro capacità di infilarsi in fessure e anfratti quando a poche ore da un evento come un terremoto per l’uomo è impossibile farsi largo tra i cumuli di macerie può fare la differenza tra la vita e la morte. In queste situazioni, si calcola che sia di circa 72 ore il tempo massimo di intervento per poter sperare di recuperare persone ancora in vita. A volte qualcuno sopravvive di più, ma spesso in questi casi si inizia già a parlare di miracolo, perché di solito chi resta travolto dalle macerie è quasi sempre ferito e non ha la forza per resistere a lungo. Fondamentale, insomma, vincere il fattore tempo. E concentrare gli sforzi e le operazioni di scavo laddove c’è certezza di trovare qualcuno. E dove agire, sono proprio loro, i cani, a segnalarlo.  

IL RAPPORTO UOMO-ANIMALE - I cani utilizzati in queste situazioni possono essere di varie razze e gli esemplari più idonei vengono di solito selezionati già negli allevamenti. «Il loro addestramento inizia quando sono ancora cuccioli - spiega il vicequestore aggiunto Giovanni Quiglini, responsabile delle unità cinofile e a cavallo del Corpo Forestale dello Stato -. Vengono assegnati ad un conduttore e dal momento del loro primo incontro, i due inizieranno a fare "coppia fissa". Il cane inizia a vivere con il conduttore, va a casa con lui, tra i due si crea una stretta simbiosi. E’ la cosa più importante stabilire un legame molto forte tra l’0uomo e l’animale». Perché per il quattrozampe la ricerca dei dispersi è sì la prosecuzione di un gioco imparato durante l’addestramento, ma quando il cane è diventato operativo, in un certo senso capisce anche di operare per conto dell’uomo. E quello che fa lo fa soprattutto per assecondare la richiesta del suo accompagnatore. «Sta eseguendo un compito - puntualizza il vicequestore Quiglini - e tanto più il rapporto con il conduttore è solido, tanto più sarà determinato nel raggiungere l’obiettivo». Di qui l’esigenza di una forte identificazione dell’animale con il proprio conduttore.

Tratto dall’articolo di A. Sala

 
DATA:  15-01-2010   FONTE: www.corriere.it  

HAITI: CANI INDISPENSABILI PER SALVARE VITE UMANE  
30 soldati francesi della sicurezza civile insieme a 4 cani specializzati nella ricerca sono stati in grado di salvare 7 americani e una donna haitiana intrappolata in un antro nella reception dell’hotel, in cui il tetto di cemento, grande e massiccio, e’ completamente crollato.  
’’La gente che ha trascorso 50 ore tra le macerie e’ in un buono stato di salute’’, ha dichiarato il comandante della sicurezza civile Samuel Bernes. In totale, dalle rovine del complesso alberghiero di Port-au-Prince sono stati salvati almeno 14 superstiti e sono stati recuperati 5 corpi.  
DATA:  15-01-2010   FONTE: asca  

COMBATTIMENTI CLANDESTINI CANI: AIDAA, INDIVIDUATI 2 SITI A MILANO  
Torna l’incubo dei combattimenti clandestini di cani a Milano. I volontari dell’associazione animalista AIDAA hanno individuato due siti alla periferia del capoluogo milanese teatro fino a non molto tempo fa di combattimenti clandestini con i cani utilizzati dalla malavita.  
I due siti che si trovano rispettivamente nella zona di San Siro e nella zona dell’ospedale Galeazzi nelle adiacenze del comune di Cormano avrebbero ospitato i combattimenti in tempi molto recenti. Il presidente nazionale dell’AIDAA Lorenzo Croce ha inviato oggi una lettera alla Procura di Milano chiedendo di essere sentito in merito a questa vicenda per poter comunicare le informazioni in suo possesso. Per questi combattimenti vengono utilizzati spesso cani di grossa taglia, con particolare predilezione per pit bull, dogo argentino e american terrier stanforshide. "Noi da anni stiamo lavorando per controllare e denunciare questo fenomeno criminoso - dice Lorenzo Croce - che vede i cani combattere molto spesso all’ultimo sangue, cani che sono allevati per questo motivo e che di conseguenza vengono preparati in maniera violenta ad essere cattivi e sottoposti di conseguenza a violenti pestaggi quotidiani. Il giro delle scommesse clandestine che gira attorno a questo fenomeno e’ di diversi milioni di euro l’anno anche qui da noi a Milano ed in Lombardia dove purtroppo i combattimenti clandestini sono tutt’altro che scomparsi".  
DATA:  14-01-2010   FONTE: AGI  

Denunciato per maltrattamenti trasportatore polacco  
ANCONA, Una quarantina di cuccioli di cane di varie razze ha evitato la via dello smercio clandestino grazie all’intervento del Corpo forestale dello Stato, della Dogana e della Guardia di finanza di Ancona.  
Gli animali erano su un furgone con targa polacca, in procinto di imbarcarsi per la Grecia, bloccato in porto. I cuccioli, che hanno tra le 4 e le 10 settimane di vita, e un gatto persiano di due anni erano chiusi in 22 gabbie in plastica. Il trasportatore, un polacco residente in Grecia, e’ stato denunciato per maltrattamento, falso ideologico e falso in atti.  
DATA:  14-01-2010   FONTE: ANSA  

VIVA GRISBI’, IL CANE CHE BONDI PORTO’ SULL’EUROSTAR FRECCIAROSSA  
Leggiamo sul Corriere della Sera del 28 novembre che Grisbì, la cagnetta di Emanuela Repetti compagna del Ministro Bondi è al centro di un’interrogazione parlamentare.  

Citiamo il Corriere "I senatori del Pd Roberto Della Seta e Manue­la Poretti hanno chiesto al ministro dei Tra­sporti perché sia stato concesso a Bondi il 17 novembre di portare la cagnetta a bordo di un Eurostar Frecciarossa Firenze-Roma (per partecipare a una puntata di Porta a porta con Grisbì proprio su un tema «canino») no­nostante il regolamento dell’Alta velocità lo vieti. Bondi: «Un errore in perfetta buona fe­de, semplicemente lo ignoravo, sarei sceso a metà se la linea non fosse notoriamente diret­ta." ... "Adesso voglio bat­termi perché sia possibile su tutti i treni por­tare gli animali domestici, altrimenti che sen­so hanno le campagne contro l’abbandono?". Pensiamo che Grisbì non abbia arrecato alcun disturbo agli altri viaggiatori durante il viaggio in treno perché siamo certi che sia una cagnolina curata con responsabilità ed attenzione. Pensiamo anche che i regolamenti delle Ferrovie dello Stato possano essere migliorati affinché i cani possano viaggiare con i propri padroni rispettando le norme di sicurezza e di igiene. Ricordiamo a tal proposito che l’ospedale San Martino di Genova ha saputo mettere a punto un regolamento che permette agli animali da compagnia di essere portati in visita ai propri padroni. Infine speriamo che l’esperienza dell’ignara Grisbì possa essere foriera di nuove e migliori norme per cani e per padroni responsabili. Che sia proprio Grisbì a favorire una bella norma bipartisan?

PM

 
DATA:  01-12-2009   FONTE: Tratt  

COMBATTIMENTI CLANDESTINI DI CAVALLI  
"La Cina tuteli maggiormente i diritti umani e mi auguro inizi a tutelare anche quelli animali". Il Sottosegretario alla Salute con delega alla veterinaria ed al benessere animale, Francesca Martini, in merito al servizio andato in onda ieri sera su un’emittente televisiva nazionale sul fenomeno dei combattimenti clandestini di cavalli in tutta l’Asia, ed in particolare in Cina, sottolinea che "ancora una volta la Cina si dimostra un Paese nel quale i maltrattamenti degli animali costituiscono una costante culturale.  
Sono rimasta sconcertata dalle forti immagini andate in onda. Cavalli torturati, seviziati ed istigati con la violenza a feroci e crudeli combattimenti tra di loro, con conseguente morte degli stessi tra incredibili sofferenze. La cosa che piu’ mi ha colpito e’ stata la presenza a questi ignobili spettacoli di bambini, anche molto piccoli, tra il pubblico con i genitori. Come pretendere, partendo da questo tipo di educazione, un cambiamento generazionale su questi temi? D’altronde la Cina e’ un paese che annovera tra i suoi costumi incredibili forme di violenze su cani e gatti, che vengono scuoiati vivi per utilizzarne le pellicce (io stessa ho visto in merito filmati raccapriccianti) o addirittura usati per fini alimentari. Un paese in cui evidentemente il non rispetto dei diritti, per primi degli esseri umani, ma a seguire anche degli animali, rappresenta un terreno sui cui molta strada e’ ancora da percorrere. Una regola che pero’ non puo’ restare pacificamente accettata da tutti, in nome solo di ragioni economiche. Attivero’ gia’ da oggi le direzioni competenti del Ministero - annuncia Martini - per chiedere in maniera forte alle autorita’ competenti cinesi la fine di questa vergogna".  
DATA:  17-11-2009   FONTE: AGI  

A Pompei i randagi diventano ’cani di quartiere’  
Gli scavi di Pompei risolvono uno dei più antichi problemi, simbolo di degrado e abbandono dell’area archeologica: il randagismo. Da oggi infatti gli animali che da sempre vivono tra le rovine saranno a tutti gli effetti ’cani di quartiere’, assistiti e curati in collaborazione con le maggiori organizzazioni animaliste. Il progetto si chiama "(C)Ave canem- Adotta Meleagro"(un nome ispirato al famoso mosaico della casa del Poeta Tragico con il cane alla catena), partito per iniziativa del commissario straordinario Marcello Fiori.  
Il gioco di parole latino trasforma il "cave canem", attenti al cane, nel ben più rassicurante e amichevole saluto romano "ave": il segno che quegli animali non saranno più un pericolo per i turisti. Patrocinato anche dal Ministero del lavoro, salute, politiche sociali e welfare il piano - che prevede anche l’adozione degli animali - è stato presentato stamane a Pompei dal sottosegretario per i beni e le attività culturali Francesco Giro.  
DATA:  16-11-2009   FONTE: ANSA  

Georg Ratzinger: benedizione a Otto, un cane da catastrofe  
Georg Ratzinger, fratello di papa Benedetto XVI, ha dato la sua benedizione a Otto, uno splendido esemplare di San Bernardo che sarà utilizzato come cane da catastrofe. La cerimonia si è svolta nella chiesa vecchia di Ratisbona, nel sud della Germania. Mons Ratzinger ha detto di essere felice di avere benedetto il cane perché, ha detto, «aiuterà la gente e la renderà felice».  
Rispettando la più perfetta iconografia dei cani da catastrofe, Otto porta al collo un barilotto sul quale è riportata la scritta: «Otto vi ama»  
DATA:  13-11-2009   FONTE: corriere.it  

LA SCUOLA NAZIONALE CANI GUIDA COMPIE 80 ANNI  
La Scuola Nazionale Cani Guida per Ciechi di Scandicci, unica struttura del genere a livello mondiale di proprieta’ di un ente pubblico, i prossimi 30 e 31 ottobre festeggia ottanta anni con una grande festa. Il 30 ottobre sara’ dedicato ad un convegno che analizzera’, attraverso l’intervento di esperti e studiosi, il ruolo e le prospettive della Scuola. Alle 9,30 e’ previsto il saluto dell’assessore alle politiche sociali Gianni Salvadori.  
Durante la sessione pomeridiana spazio all’approfondimento di alcune tematiche riguardanti il mondo della disabilita’ visiva. Il giorno dopo, 31 ottobre, la Scuola sara’ aperta a tutti per mostrare il percorso di addestramento e affidamento dei cani.
Ci saranno dimostrazioni effettuate da alcuni istruttori della Scuola e da addetti della Croce Rossa e della Protezione civile. La sera, al Castello dell’Acciaiolo di Scandicci cena al buio con posti limitati.  
DATA:  27-10-2009   FONTE: AGI  

Su Facebook un gruppo per salvare il cane eroe di Sumatra  
Darcy e’ un cane eroe, che in occasione del terribile terremoto che ha colpito l’Isola di Sumatra, in Indonesia, ha dato una mano ai soccorritori per tentare di estrarre dalle macerie persone ancora in vita. Il cane eroe del terremoto di Sumatra e’ rientrato in Inghilterra, dove, per legge, dovra’ passare sei mesi in quarantena, in una gabbia molto piccola, nel centro specializzato di Colchester, in Essex.  
Darcy e’ un cane considerato a rischio, perche’ ha passato tre settimane nel paese asiatico, quindi deve stare in quarantena. Per questo motivo su Facebook e’ nato un gruppo, al quale hanno aderito 3200 persone, per impedire che Darcy debba vivere in quella gabbia per sei mesi. Anche il pompiere che ha voluto il border collie con lui in Indonesia, perche’ il suo contributo era troppo importante, spiega che non capisce il provvedimento: “Io non sono contrario alla messa in quarantena perché in Gran Bretagna non c’è la rabbia e questa è una gran cosa. Ma Darcy è stata vaccinata contro la rabbia ed esistono dei test che possono essere eseguiti in tutta sicurezza prima del suo eventuale rilascio, per accertare che il cane non è stato infettato durante il periodo trascorso a Sumatra“.  
DATA:  27-10-2009   FONTE: nanopress  

Divorzi e separazioni: odissea anche per l’animale domestico  
Secondo i dati dell’Eurispes sono 45 milioni gli animali domestici presenti nelle case italiane ma, secondo i dati raccolti in questi tre anni dal Tribunale degli animali e dallo Sportello Animali di Aidaa sono almeno 3 milioni gli animali domestici che entrano nelle contese delle coppie separate e divorziate e per molti di loro si apre la via del canile, del gattile, se non dell’abbandono.  
Nella conta dei tre milioni di animali domestici che vivono il trauma della separazione delle coppie dei loro "padroni" almeno un milione sono pesci e quindi il trauma lo vivono in maniera molto relativa. Diversa la situazione per i 500.000 cani e i 450.000 gatti che se va bene si trovano al centro di contese assurde, dove gli animali diventano motivo di contendere tra le coppie che si separano. Ma oltre a cani e gatti ad andarci di mezzo sono anche almeno mezzo milione di conigli d’appartamento, roditori e furetti, oltre 100.000 tartarughe di acqua e di terra e circa 550.000 tra pappagalli ed altri uccelli di casa. Il problema maggiore ovviamente riguarda cani e gatti che spesso diventano motivo di baruffa tra le parti.A dirla tutta, almeno duemila cani l’anno e altrettanti gatti entrano in canile e gattile proprio perché non possono più essere accuditi dalla coppia che scoppia, e almeno un migliaio l’anno tra gatti e cani finiscono abbandonati proprio per questo motivo. Le cifre aumentano drasticamente quando si parla di tartarughe, pesci e uccellini o roditori i cui abbandoni non sono ancora stati monitorati in maniera costante. Per fortuna in almeno la metà delle cause di separazione di coppie con animali, i due coniugi o conviventi trovano una soluzione che quasi sempre consiste nel lasciare l’animale a chi lo accudisce maggiormente e sono sensibilmente in crescita le coppie che decidono di tenere gli animali in affido congiunto.Secondo i dati degli sportelli Aidaa sono state 4.030 le coppie separate che nel 2008 hanno trovato un accordo per il mantenimento congiunto degli animali e per scandire i tempi di visita o tenuta del coniuge che non ha il possesso diretto dell’animale, mentre il dato nei primi 9 mesi del 2009 è in sensibile aumento rispetto al 2008 in quanto le coppie che ricorrono all’affido condiviso degli animali sono state già 4.107. Per questo motivo Aidaa ha lanciato il primo corso online gratuito per insegnare alle coppie che si separano a gestire in maniera comune gli animali di casa.
 
DATA:  23-10-2009   FONTE: tiscali notizie  

AH1N1, IN USA UN FURETTO CONTAGIATO DALL’ UOMO  
Un furetto e’ il primo animale domestico contagiato dall’uomo con il virus dell’influenza A/H1N1. E’ accaduto negli Stati Uniti, a Portland (Oregon), e la notizia e’ stata diffusa dalla rete della Societa’ internazionale per lo studio delle malattie infettive.  
Il furetto e’ risultato positivo al test per la diagnosi del virus A/H1N1 e il proprietario dell’animale mostrava i sintomi dell’influenza, ha reso noto Emilio DeBess, del servizio di Sanita’ veterinaria dell’Oregon che ha eseguito la diagnosi, successivamente confermata dal Dipartimento dell’Agricoltura.
L’animale mostrava gravi problemi respiratori e molti dei sintomi tipici dell’influenza, come febbre, tosse, raffreddore e debolezza. Altri animali domestici a rischio potrebbero essere gli uccelli, ha osservato DeBess.  
DATA:  22-10-2009   FONTE: ANSA  

DELEGAZIONI ENCI, ZAIA APPROVA IL REGOLAMENTO  
Nelle Regioni in cui non è presente con proprie sedi periferiche, l’Ente Nazionale Cinofilia Italiana può concedere a Gruppi cinofili la qualifica di "Delegazione Enci" e affidare loro il compito di raccogliere e informatizzare i dati inerenti il Libro genealogico del cane di razza, secondo quanto previsto dall’apposito Disciplinare e dalle relative Norme tecniche. Le Delegazioni possono anche ricoprire il ruolo di rappresentare l’Enci nell’ambito del proprio territorio ed essere delegate dall’Ente a svolgere altre attività.  

Lo prevede il regolamento approvato per decreto dal Ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali Luca Zaia. Ne dà notizia l’Enci con una comunicazione diffusa ieri sul proprio sito. Il decreto, firmato il 29 settembre, stabilisce che possono essere riconosciuti "Delegazioni Enci" i Gruppi cinofili devono dichiarare di "accettare integralmente e senza condizioni" quanto previsto dal regolamento Enci e assicurare alcuni requisiti minimi organizzativi, fra cui idonei mezzi informatici. La Delegazione è tenuta a vigilare e verificare il rispetto da parte degli allevatori e dei proprietari delle norme contenute nel Disciplinare del Libro Genealogico.

 
DATA:  22-10-2009   FONTE: @nmvioggi  

Ravenna: Decine di cani avvelenati  
Sono decine le segnalazioni arrivate ad associazioni animaliste come l’Enpa di cani e gatti morti dopo aver ingerito i cosiddetti bocconi avvelenati. I casi di animali domestici fanno più clamore, perché i padroni sempre più spesso segnalano un fenomeno che non accenna a diminuire.  
In seguito all’ordinanza ministeriale del 18 dicembre 2008, i veterinari sono tenuti a conferire i resti dell’animale all’Ausl che li invia all’istituto zooprofilattico di Lugo per l’analisi tossicologica. Le segnalazioni dovrebbero essere fatte anche nel caso in cui l’animale sopravviva al fine di tenere monitorato l’andamento del fenomeno. La scorsa settimana in Regione c’è stato un incontro con i presidenti degli ordini veterinari delle varie province per fare il punto su un fenomeno che affligge tutta l’Emilia Romagna, in particolare le zone di Parma e Piacenza.  
DATA:  21-10-2009  

MINISTERO DELLA SALUTE: RABBIA E COMMERCIO CUCCIOLI  
Interessata dalla Lav, la Direzione Generale della Sanità Animale e del Farmaco Veterinario ha steso una nota di precisazioni sugli scambi comunitari di cuccioli, in cui rileva "l’inopportunità dei tentavi di interpretazione delle indicazioni sanitarie che possono determinare, anche non volendo, la predisposizione di comunicati inesatti e fuorvianti". Il riferimento è esplicitamente rivolto a comunicazioni di Federfauna per le quali la Lega Anti Vivisezione aveva ritenuto di interessare il Ministero.  

Con la risposta del 13 ottobre, la Direzione ministeriale conferma alla Lav le indicazioni a cui ci si deve attenere per la corretta interpretazione delle norme di legge in materia. Le indicazioni sanitarie in questione riguardano "specificamente l’esecuzione di controlli a seguito di precedenti riscontri di non conformità circa gli esiti delle titolazioni degli anticorpi post vaccinali nei confronti del virus della rabbia: ossia riguardano soltanto le azioni da espletare in riferimento all’applicazione dell’articolo 14 bis del decreto legislativo 28/93 con riferimento ai 5 successivi controlli per le stesse provenienze". "E’ palese- prosegue la nota- che le indicazioni di cui trattasi non intendono, né potrebbero, entrare nel merito delle modalità degli scambi e non pregiudicano in alcun modo le attività dei controlli fissati al di fuori dello specifico contesto rappresentato. Resta fermo pertanto - e rientra precipuamente, ai sensi della normativa comunitaria, nelle responsabilità delle Autorità dei Paesi speditori dei cuccioli- che tali animali destinati ad essere introdotti in Italia devono essere stati sottoposti all’intero protocollo vaccinale nei confronti della rabbia, debitamente attestato nelle documentazioni di scorta, prima della loro movimentazione".

"Resta altrettanto ferma- conclude la Direzione Generale- la possibilità da parte delle Autorità sanitarie competenti di programmare e predisporre controlli a sondaggio ( non sistematici e non discriminatori) per quelle partite di cuccioli per le quali sia attestata, nella documentazione di scorta, la esaustiva esecuzione dei protocolli vaccinali".

 
DATA:  19-10-2009   FONTE: @nmvioggi  

LA VETERINARIA E’ ENTRATA NEL GRUPPO STRATEGICO OMS  
Il virus dell’influenza A/H1N1 continua a non destare preoccupazione di per se’, ma l’attenzione dell’Organizzazione Mondiale della Sanita’ (Oms) si sta concentrando sul rischio che il virus possa mutare. La preoccupazione e’ che entri in contatto con altri virus influenzali, magari piu’ aggressivi come l’H5N1 dell’influenza aviaria, e che il risultato sia un virus piu’ aggressivo.  

’E’ molto importante continuare a tenere d’occhio il virus’’, ha osservato la virologa Ilaria Capua, direttrice del Centro di riferimento per l’Aviaria per la Fao e l’Oie presso l’Istituto Zooprofilattico delle Venezie. Rientrata recentemente dagli Stati Uniti, dove per tre mesi ha lavorato come consulente dei Centri per il controllo delle malattie (Cdc) per le infezioni di origine animale, Capua e’ stata chiamata dall’Oms a far parte di due gruppi di lavoro istituiti per controllare l’andamento del virus. Obiettivo dei due gruppi di lavoro dell’Oms e’ sorvegliare l’andamento del virus per intercettare sul nascere eventuali mutazioni. Il primo, ha spiegato la virologa, e’ un gruppo di indirizzo strategico del quale, per la prima volta fa parte un veterinario; il secondo studia l’influenza a livello globale, compresa l’interfaccia uomo-animale.

 
DATA:  19-10-2009   FONTE: ANSA  

TRAFFICO ANIMALI: OLTRE A CARCERE MULTA 1.000 EURO A CUCCIOLO  
Oltre al reato di traffico di cuccioli, punito con il carcere da tre mesi a un anno o una multa da 3.000 a 15.000 euro, la stretta per la protezione di cani e gatti nei confini nazionali aggiunge sanzioni amministrative per mettere uno stop all’introduzione e rivendita illecita.  
Tra le maggiori novita’ introdotte nel disegno di legge approvato lo scorso 2 ottobre dal Consiglio dei Ministri per la ratifica della Convenzione europea per la protezione degli animali da compagnia siglata a Strasburgo il 13 novembre 1987, si prevedono infatti, sanzioni pecuniarie correlate alla quantita’ di animali. In particolare, si prevede una sanzione da 100 a 1.000 euro per ogni animale per chiunque introduce nel territorio nazionale cani e gatti privi di sistemi per l’ identificazione individuale. Pena aumentata per animali con meno di due mesi di vita. Per chiunque trasporta o cede cani e gatti privi di sistemi per l’identificazione individuale la pena e’ da 500 a 1.000 euro ad animale, pena aumentata in caso di animali con meno di due mesi di vita. Il ddl, per il quale si attende il via libera da Camera e Senato, prevede inoltre: - il divieto di mutilazioni a fini estetici o non curativi pena la reclusione da tre a 15 mesi o multa da 3.000 a 18.000 euro; - la modifica del codice penale (articoli 544-bis e 544-ter) per cui viene tolta la parola ’crudelta’ in caso di maltrattamento per cui il maltrattamento diventa un atto di violenza non giustificato; - il reato di traffico illecito con la reclusione da tre mesi a un anno o multa da 3.000 a 15.000 euro (con pena aumentata per animali con meno di due mesi di vita) per chiunque, per profitto, tramite attivita’ continuative organizzate, introduce nel territorio nazionale, cani e gatti privi di sistemi per l’identificazione individuale e delle necessarie certificazioni sanitarie e passaporto dove previsto.  
DATA:  13-10-2009   FONTE: ANSA  

AIDAA, SCOPERTO TRAFFICO DI CUCCIOLI DA EST EUROPA  
Scoperto a Milano un traffico di cuccioli di cani gestito da un gruppo di Rom. Lo denuncia l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente) secondo cui gli animali, importati dalla Romania, venivano venduti a prezzi irrisori, anche con libretto sanitario falso  
Da una prima ricostruzione fornita dall’Aidaa i Rom, che chiedevano l’elemosina davanti a un supermercato di via Papiniano, erano accompagnati da cuccioli sempre appartenenti a razze diverse e portati in Italia durante i loro frequenti viaggi in Romania.

"Abbiamo scoperto -afferma il presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce- che nonostante i controlli delle forze dell’ordine questi rom di origine rumena continuavano a chiedere l’elemosina sempre accompagnati da cuccioli di cane meticci". Le verifiche dell’Aidaa hanno permesso di appurare che, attraverso un internet point della zona di viale Monza, una delle zingare inviava quotidianamente oltre 500 euro frutto delle elemosine. "Parte di questi soldi -continua Croce- servivano per l’acquisto di nuovi cuccioli. E’ gia’ scattata la denuncia penale alla procura della Repubblica del capoluogo lombardo".

 
DATA:  12-10-2009   FONTE: AIDAA - ADNKRONOS  

LA VETERINARIA DISAPPROVA IL METODO MILLAN  
L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani chiede la sospensione del programma Dog Whisperer in onda sul canale Sky NatGeo Wild, in quanto diseducativo e contrario ai principi del corretto rapporto uomo animale.  
I metodi del famoso addestratore di cani, Cesar Millan, in onda da alcuni giorni in Italia, non sono riconosciuti dalla comunità scientifica veterinaria che disapprova le tecniche coercitive e punitive messe in atto dal dog trainer. Mentre in Italia si afferma il principio dell’educazione al corretto rapporto uomo-animale, con la mediazione sociale del medico veterinario, la TV satellitare manda in onda trasmissioni che vanificano gli sforzi fatti dalla veterinaria e dalle autorità nazionali.

L’Associazione chiede anche l’intervento del Sottosegretario di Stato alla Salute Francesca Martini per il messaggio diseducativo sulla gestione dell’aggressività del cane, contrario alle indicazioni delle recenti ordinanze ministeriali. Nelle trasmissioni si assiste solo alla performance di questa star dei reality show, come se il cane fosse una macchina da domare e nella quale il proprietario non ha nessun ruolo relazionale. Negare l’esistenza della cognizione animale ed utilizzare un metodo basato sulla punizione positiva (forza fisica) nega tutto ciò che negli ultimi anni è stato fatto dalla Medicina Veterinaria Italiana e dal Ministero della Salute.

"Il metodo impiegato - osservano i medici veterinari della SISCA (Società Italiana di Scienze Comportamentali Applicate) - è tutt’altro che delicato come il titolo del programma lascia intendere, e prevede l’impiego di collari a strozzo metallici e di guinzagli di nylon utilizzati come un collare a strozzo. Ciò che più colpisce è il metodo della sottomissione applicato da Millan su pazienti aggressivi: il cane (in due video l’età del cane appare avanzata), con la museruola, era costretto a stendersi sul fianco grazie alla pressione esercitata dall’addestratore. Il paziente era bardato con il guinzaglio (applicato a strozzo al collo ed al gancio della pettorina), ansimava, biascicava, presentava tremori, tachipnea, midriasi, aumento della salivazione e la lingua assumeva una colorazione bluastra durante la pratica. Inoltre, per far apprendere ad un cane a nuotare, l’addestratore lo ha trascinato (lentamente) dentro una piscina dapprima sostenendolo, poi tenendolo tra le braccia pancia all’aria ed in seguito abbandonandolo per uscirne rapidamente".

I medici veterinari comportamentalisti italiani concordano con le critiche già avanzate dai colleghi statunitensi dell’American College of Veterinary Behaviorists (ACVB), American Society of Animal Veterinary Behavior (AVSAB) e la Society of Veterinary Behavior Technicians (SVBT): la medicina comportamentale veterinaria ha fatto costanti sforzi per progredire in professionalità, raffinatezza tecnica e standard di benessere animale. Con Millan si compie un grosso passo indietro.

 
DATA:  12-10-2009   FONTE: ANMVI  

Enci: Il cane attore sociale  
La manifestazione –di importanza nazionale- è promossa dall’Ente Nazionale della Cinofilia Italiana. Vi partecipano fra gli altri, l’on. Francesca Martini (sottosegretario al Ministero della Salute) che ha accolto l’invito fatto dal presidente ENCI –dott. Domenico Attimonelli- e che darà il proprio contributo all’iniziativa tracciando un bilancio degli obiettivi raggiunti ed indicando un programma a breve e lungo termine. Gli onori di casa vengono fatti dal presidente –dott. Domenico Attimonelli- e subito dopo il suo intervento, dal dott. Marco Lusetti, commissario ad acta ENCI.
 
Il convegno che si svolge alla vigilia dell’esposizione internazionale di Bastia Umbra, vuol porre l’accento sul ruolo del cane come protagonista nella vita sociale dell’uomo. A questo proposito, il dottor Domenico Attimonelli ha dichiarato: “Riteniamo l’iniziativa particolarmente importante per porre al centro dell’attenzione ed in maniera positiva il ruolo del cane. Troppo spesso, infatti, le cronache riportano rari episodi negativi mentre passano sotto silenzio le tante vicende in cui i cani e cinofili sono protagonisti di interventi a favore della Gente.”
L’esposizione internazionale si svolgerà il 17 e 18 ottobre prossimo nel centro fieristico “Umbria Fiere” ed avrà notevole importanza tecnica per il confronto di campioni o aspiranti tali. L’incasso del 17 sarà interamente devoluto per interventi a favore delle popolazioni terremotate dell’Abruzzo. Si tratta come già reso noto dal consiglio ENCI in occasione di tale decisione, di un’iniziativa che vuol anche significare partecipazione e solidarietà a chi ha subito gravi lutti o la perdita di tutti gli averi.
L’esposizione in calendario per i due giorni della seconda metà di ottobre ha anche il significato profondo della continuità della vita di relazione in tutte le sue manifestazioni sia sociali che economiche e civili. Proprio per questo l’expo diventa momento di aggregazione , occasione per i cinofili non solo italiani di partecipare, momento per il pubblico di avere pensieri diversi da quelli pesantissimi legati ai ricordi o alle fatiche della ricostruzione non solo delle case e dei luoghi di lavoro ma persino delle speranze.  
DATA:  12-10-2009  

FRANCESCA MARTINI SPERA DI INSERIRE IL CANE NELLO STATO DI FAMIGLIA  
’’Il cane e’ l’animale piu’ diffuso nelle nostre famiglie e mi auguro che presto possa rientrare nello stato di famiglia’’.  
Lo ha detto il sottosgretario alla Salute, Francesca Martini, presentando i corsi per ’’il patentino’’ per possessori di cani stabilito dall’ordinanza entrata in vigore ieri. ’’Il legame storico tra uomo e cane - ha detto - e’ focale’’.
 
DATA:  08-10-2009   FONTE: ASCA  

L’anagrafe dei cani "moricatori"  
Nasce in Piemonte una banca dati sui cani morsicatori.  
Tutti i casi verranno registrati, lo ha deciso la giunta regionale di Mercedes Bresso, che farà aprire uno sportello della banca dati in ogni Asl. Si potrà così scoprire che dal picco degli oltre 4.700 episodi denunciati nel 1997, si è scesi fino ai circa 2.400 episodi dello scorso anno. In testa alle classifiche restano i pastori tedeschi, seguiti da rottweiler, pastori maremmani, pitbull e labrador. Ma prima di tutti vengono le 1942 aggressioni fatte da cani non di razza. L’archivio informatizzato rileverà identità e caratteristiche del cane, gravità della lesione, circostanze e cause dell’episodio. I dati saranno messi a disposizione di un gruppo di studio sulla prevenzione delle aggressioni, che avrà il compito di suggerire le misure di controllo.  
DATA:  30-09-2009   FONTE: La Stampa  

Bologna: in 2 anni 428 cani e 407 gatti abbandonati  
Si conosce il fenomeno dell’abbandono dei cani, ma c’è anche, ed è consistente, quello dei gatti.  
Nel 2009 a Bologna i mici non più graditi e ’scaricati’ dai loro padroni sono stati più dei cani: 219 contro 213; trend praticamente identico a quello dell’anno precedente: da giugno ad agosto 2008, nel territorio della provinciale, si sono contati 215 cani e 188 gatti non più voluti. I dati (per un totale di 428 cani e 407 gatti in due anni) sono forniti dalla Provincia di Bologna in risposta ad un’interrogazione del consigliere del Pdl, Giuseppe Sabbioni che, viste le cifre, lancia l’allarme. Secondo l’indagine svolta dalla Provincia, alla fine dello scorso giugno, si evidenzia che i 1.534 cani censiti nei canili a fine dicembre 2008 erano scesi a 1.435. Da rilevare, però, che la loro presenza è in crescita dato che a fine 2007 gli animali nei 13 canili erano 1.373 e 1.303 a fine giugno 2008. Le adozioni del primo semestre di quest’anno sono state 446 (contro le 354 dell’uguale periodo del 2008) e gli affidi temporanei 139 (contro i 149 del primo semestre 2008). Le restituzioni di animali ai proprietari effettuate nei primi sei mesi di quest’anno sono state 387 (386 nello stesso periodo dell’anno scorso). Le cifre fornite dalla Provincia cambiano di molto il quadro sugli abbandoni fornito solo pochi giorni fa da Cristina Cantelli, del Comitato progetto Bolognina, in una conferenza stampa in Comune per la presentazione della terza edizione del Doggy-Day. Nel territorio della provincia del capoluogo emiliano, infatti, "gli abbandoni dei cani rasentano lo zero. "Il dato locale è confortante- aveva spiegato Cantelli- se pensiamo che in tutta Italia si registrano ogni anno 400.000 randagi. I problemi principali, infatti, sono al sud".  
DATA:  30-09-2009   FONTE: dire.it  

LA LOMBARDIA REGIONE CON PIU’ CANI IN CANILE  
E’ la Lombardia, con 12.372 ingressi, la regione in cui entrano piu’ randagi nei canili ogni anno. Mentre e’ il Veneto, con 9.137, la regione dove si sterilizzano piu’ gatti. Sono i dati presentati nell’ambito del convegno ’Uomini e animali. Ma siamo poi cosi’ diversi?’, promosso dalle associazioni Donneinrete e FormAzione, che si e’ svolto oggi a Roma. Ogni anno sono quasi 100 mila i cani raccolti per strada e inviati ai canili di accoglienza comunali e circa 50 mila i gatti randagi sterilizzati: due dati che rappresentano la punta dell’iceberg del fenomeno randagismo.  
Per quanto riguarda il numero di ingressi di randagi in canile, al secondo posto dopo la Lombardia troviamo il Piemonte, con 9.518 ingressi l’anno, e al terzo il Veneto, con 9.400. A parte Basilicata, Calabria e Sardegna, di cui non ci sono dati, le regioni in cui entrano meno randagi nei canili sono il Molise, con 284 ingressi l’anno, e le province autonome di Bolzano e Trento, rispettivamente con 338 e 357 ingressi. Per la sterilizzazione dei gatti, invece, dopo il Veneto, con 9.137 operazioni, abbiamo la Toscana, con 7.874 sterilizzazioni l’anno, e la Lombardia con 6.728. Fanalino di coda per le sterilizzazioni sono il Molise, che non ha riportato operazioni nel 2007, il Piemonte, che ne ha effettuate 171, e la Valle d’Aosta con 305. Per contrastare il fenomeno randagismo, che dalle stime coinvolgerebbe circa 600 mila cani il cui controllo puo’ diventare problematico quando si riuniscono in branco, ogni anno il Ministero della Salute mette a disposizione delle Regioni un apposito fondo in base alla dimensione del fenomeno, in particolare in relazione al numero dei nuovi ingressi di cani randagi nei canili comunali e al numero delle sterilizzazioni di gatti effettuate dal Ssn.  
DATA:  28-09-2009   FONTE: ANSA  

GIORNATA MONDIALE CONTRO LA RABBIA  
In tutto il mondo si celebra la ’Giornata mondiale contro la rabbia’, una malattia ancora molto diffusa e che provoca ogni anno la morte di oltre 55 mila persone. ’’In Italia la malattia e’ stata da tempo eliminata - spiega Walter Pasini, Direttore Centro di Global Health - ma rimane il pericolo dell’importazione illegale di cani e altri animali che potrebbero essere portatori della malattia’’. ’’Piu’ del 95% delle morti per rabbia avviene oggi in Asia ed in Africa - aggiunge Pasini -. In Asia i morti sono piu’ di 31.000 l’anno e il 40-60% delle vittime sono bambini.  
I cani continuano ad essere i principali veicoli della malattia che e’ causata, come e’ noto, da un virus che viene trasmesso all’uomo, attraverso la saliva dell’animale, con morsi o graffi’’. Oltre ai cani, anche i gatti, animali selvatici (specie le volpi) e pipistrelli possono trasmettere l’infezione. Quando compaiono i sintomi della rabbia, non vi e’ cura in grado di fermare l’evoluzione della malattia che provoca la morte della persona colpita nel 100% dei casi. ’’Nei Paesi dove la rabbia e’ endemica - continua Pasini - e’ importante effettuare una vaccinazione pre-esposizione che consiste in tre dosi di vaccino date nell’arco di 28 giorni. In caso di morso di animale con sospetta rabbia si dovra’ comunque lavare scrupolosamente la ferita e fare subito la vaccinazione post-esposizione che, nei soggetti non immunizzati, e’ la sola misura in grado di salvare la vita’’.  
DATA:  28-09-2009   FONTE: ANSA  

BRIGITTE BARDOT FESTEGGIA 75 ANNI SENZA MAI DIMENTICARE L’AMORE PER GLI ANIMALI  
Brigitte Bardot non ha rinunciato al suo impegno per i diritti degli animali neppure nel giorno del suo settancinquesimo compleanno. Lo ha fatto con una telefonata di auguri a Sophia Loren, che le 75 candeline le aveva spente il 20 settembre, in cui ha chiesto alla sua "splendida gemella" di rinunciare definitivamente alle pellicce.  
"Sarebbe il piu’ bel regalo che puo’ farmi", ha raccontato l’ex sex symbol francese. La Bardot aveva gia’ fatto un appello simile alla Loren quando, verso la meta’ degli anni 90, le scrisse una lettera di protesta per una pubblicita’ di pellicce di cui l’attrice italiana era testimonial, accusandola di "indossare un cimitero". ... Negli ultimi anni "BB" si e’ sempre piu’ isolata nel suo rifugio di Saint Tropez, dove vive insieme agli amati animali dall’addio al cinema, nel 1973.
 
DATA:  28-09-2009   FONTE: AGI  

Bologna: Agenti a ’quattro zampe’  
Contro lo spaccio, il sindaco di Bologna Flavio Delbono manda i cani antidroga davanti alle scuole e all’interno dei parchi. Si chiamano Byron, Axel, Nubi e Vasco: da subito saranno in servizio a cadenze fisse davanti agli istituti e, in caso di richiesta delle autorita’ scolastiche, entreranno anche all’interno.  
L’annuncio questa mattina, durante una conferenza stampa tenuta nel cortile del municipio con l’unita’ cinofila dei vigili urbani e due degli esuberanti “agenti” a quattro zampe.  
DATA:  25-09-2009  

Articolo su “cuccioli clandestini”: Corpo forestale dello Stato attaccato da Federfauna  
Federfauna (Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali nata nel 2008 ) in una nota di oggi scrive “FederFauna informa che questa mattina è stata sporta denuncia querela per falso nei confronti dell’autore della Newsletter n.775, Anno V, del 21/9/2009 a cura dell’ufficio stampa dell’Ispettorato generale del Corpo forestale dello Stato, nonché nei confronti dell’autore delle dichiarazioni in essa contenute e di chi l’ha pubblicata. La newsletter in questione, intitolata: “Cuccioli clandestini” riporta infatti numerose falsità. …”.  

La notizia ci ha incuriosito ed in certo senso stupito perché da anni seguiamo le operazioni della Forestale – proprio qualche giorno fa abbiamo parlato della 6ª Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità organizzata proprio dal Corpo forestale dello Stato - e ne abbiamo sempre apprezzato il costante impegno. Sappiamo che il Corpo forestale dello Stato, antico corpo di polizia ad ordinamento civile istituito nel lontano 1822, è impegnato nella difficile battaglia contro l’importazione abusiva di cuccioli. E allora perché questa reazione così dura da parte di Federfauna? Noi di Bau, tralasciando i dettagli dell’insolita polemica, vorremmo andare al nocciolo della questione pensando che il Corpo Forestale dello Stato, in quanto Istituzione è di per sé garanzia per tutti noi di imparzialità ed è anche fuori dubbio che debba operare ed operi al di fuori di qualsiasi logica d’interesse. L’attività della Forestale è preziosa quanto indispensabile e va ben aldilà di quanto divulgato in un articolo il cui intento, noi pensiamo, sia stato quello di sensibilizzare i lettori sull’argomento dell’importazione abusiva dei cuccioli di cane, illustrando al pubblico in parole semplici che questa pratica è quasi sempre sinonimo di maltrattamenti ed anche di guai giudiziari per chi commercia abusivamente e per chi incautamente acquista.

Ci auguriamo che quello che appare un equivoco possa essere prontamente chiarito. senza entrare nei dettagli dello specifico articolo che vi sia una importazione illegale è fatto notorio e che questa porti sicuramente a dei maltrattamenti per i poveri animali è altrettanto notorio, basta una semplice ricerca sul web a dimostrarlo.

Bau Lombardia

Per chi volesse approfondire l’argomento di seguito riportiamo i link agli articoli della Forestale ed a quello di Federfauna.
Articolo: Corpo Forestale dello Stato
Articolo: Federfauna

 
DATA:  25-09-2009   AUTORE:  Bau redazione Lombardia  

MARTINI: VETERINARI ED ETOLOGI NELLE SCUOLE  
"Proponiamo una via etica per insegnare ai bambini il corretto rapporto con gli animali, con l’obiettivo di sviluppare una sensibilità che guidi i comportamenti" dei futuri adulti. Così il sottosegretario al Welfare, Francesca Martini, descrive il nuovo progetto pensato per la scuola che sarà presentato ai primi di ottobre.  

"All’interno dell’autonomia scolastica - spiega la Martini al convegno ’Uomini e animali. Ma siamo così diversi?’, organizzato a Roma dalle associazioni Donneinrete e Formazione - proponiamo la presenza di veterinari ed etologi, laboratori didattici, schede, disegni e materiali che aiutino gli alunni a conoscere meglio gli animali e a rapportarsi con loro in modo corretto".

"Abbiamo messo a punto schede, disegni e premi, con l’intervento di specialisti e materiale per gli insegnanti, per consentire a bambini e ragazzi di avvicinarsi al mondo degli animali", dice la Martini. Una sorta di nuova educazione civica uomo-animale, riassume il sottosegretario, cui le scuole potranno decidere se partecipare. "Si tratta di un progetto che sarà presentato ai primi di ottobre, che ha visto la partecipazione del Movimento italiano genitori. E - aggiunge - nasce nella scia dei provvedimenti a tutela dell’incolumità pubblica emanati nell’ultimo anno". Bambini e cani sono spesso finiti sulle pagine di cronaca per aggressioni e traumi. Ma il loro non è un rapporto impossibile, secondo la Martini. "Moltissime aggressioni sono avvenute nel giardino di casa. Ecco perché occorre sempre seguire le giuste regole per limitare al massimo i pericoli, e in questo senso va la responsabilizzazione dei proprietari e le misure previste nell’ordinanza che ha abolito la black-list. Ma la conoscenza può anche ridurre comportamenti che possono involontariamente agitare o innervosire gli animali".

 
DATA:  24-09-2009   FONTE: Adnkronos Salute  

Condannato un 47enne parmigiano che usava collari a impulsi elettrici sui suoi cani  
L. D. P. è stato condannato a due mesi di reclusione (pena sospesa) per aver utilizzato dei collari a impulsi elettrici per i suoi cani. Il giudice lo ha condannato per maltrattamenti ad animali. E oltre alla sanzione penale, il giudice ha stabilito il pagamento di mille euro per danni morali all’Enpa, che si era costituita parte civile.  
stabilito il pagamento di mille euro per danni morali all’Enpa, che si era costituita parte civile. Secondo quanto emerso nel corso del dibattimento, l’uomo - un perito elettrico - teneva quattro cani di razza (fra cui un husky e un san Bernardo) all’interno di un recinto. Se provavano ad avvicinarsi per scappare, uno speciale collare rilasciava scariche elettriche e li dissuadeva.  
DATA:  23-09-2009  

Negli USA cani per scovare i detenuti che nascondono telefoni nelle prigioni  
Il problema della detenzione non autorizzata di cellulari nelle prigioni statunitensi è diventato talmente importante da richiedere la discesa in campo di "squadre speciali" a quattro zampe, addestrate per scovare i detenuti che nascondono i dispositivi.  
Un’iniziativa avviata sia in New Jersey che in Virginia, dove cani speciali entrano nelle carceri alla ricerca di cellulari. Così, sarebbero già 35 i detenuti individuati in questo modo mentre mantenevano contatti con l’esterno. Questi ultimi si andrebbero ad aggiungere alla lista dei 400 telefoni scoperti nelle prigioni degli States dall’inizio dell’anno. Un sistema, quello dei cani addestrati per fiutare i dispositivi, che sembra funzionare, fornendo così la soluzione ad un problema. In passato, le unità cinofile erano state già utilizzate con successo per individuare CD e DVD illegali.  
DATA:  21-09-2009   FONTE: punto-informatico.it  

ANCORA TROPPI CANI SOTTOPOSTI A MALTRATTAMENTI DOMESTICI  
Sono almeno 300.000 i cani tenuti a catena corta o rinchiusi in spazi troppo ristretti, 150.000 i cani costretti a vivere in appartamenti angusti e non fatti mai uscire per una corsa o una sgambatura. Almeno 50.000 cani ogni anno sono costretti a ricorrere alle cure veterinarie a causa di maltrattamenti, botte, ferimenti subiti tra le mura domestiche.  
Inoltre sono circa 250.000 i cani malnutriti e tenuti in situazioni igienicosanitarie insoddisfacenti o sottoposti a varie torture quale l’uso del vietatissimo collare elettrico. Questi sono i numeri dei maltrattamenti subiti complessivamente da circa 750.000 cani di proprietà in Italia, numeri che vanno ad aggiungersi alle migliaia di cani abbandonati ogni anno e che ci fanno avere il quadro complessivo dei maltrattamenti a cui sono sottoposti gli animali domestici nelle famiglie italiane. I numeri sono frutto di un’analisi incrociata dalle segnalazioni giunte allo Sportello Animali ed al Tribunale degli Animali di AIDAA, e quelli ricavati dalle proiezioni sulle segnalazioni giunte ad una trentina di Associazioni Animaliste locali presenti in tutta Italia. Il maggior numero di maltrattamenti si registra al Sud, dove è anche maggiormente concentrato il numero di abbandoni; anche nelle zone rurali del Nord però ci sono molte segnalazioni di maltrattamenti di cani, in particolare per quanto riguarda l’uso del collare elettrico e la loro tenuta in spazi o gabbie troppo piccole. Sono ipotizzabili anche maltrattamenti per un numero altrettanto simile di gatti domestici. In questo caso i maltrattamenti vanno dalla tenuta in spazi angusti a piccole sevizie o nei casi più estremi si tratta di gatti tenuti legati alla catena, come recentemente scoperto in provincia di Verona. "Quello dei maltrattamenti degli animali tra le mura domestiche è sicuramente un fenomeno molto diffuso, le cui proporzioni sono più grandi rispetto all’abbandono – ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA –. I numeri che noi forniamo sono desunti dal lavoro di tre anni dello Sportello Animali, ma anche da un lavoro capillare di confronto con le segnalazioni e le denunce pervenute alle Associazioni di Tutela degli Animali che operano localmente in tutte e 20 le regioni italiane. La cattiva abitudine di sottoporre gli animali domestici a sevizie o comunque a maltrattamenti dovuti prevalentemente a questioni che poco hanno a che vedere con la natura stessa degli animali è un fenomeno che va seriamente studiato ed affrontato, in quanto non si discosta come mentalità diffusa dall’altro orrendo fenomeno della violenza tra le mura domestiche sui soggetti deboli della famiglia."  
DATA:  21-09-2009   FONTE: AIDAA  

6ª Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità  
Al centro della manifestazione organizzata dal Corpo forestale dello Stato le più moderne tecniche investigative e di addestramento delle unità cinofile dei corpi di polizia e delle forze armate. Presenti il Capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone e il Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro. Lunedì 21 e martedì 22 settembre a Villa Sandi a Crocetta del Montello e presso il campo sportivo di Volpago del Montello (Treviso).  
L’utilizzo di cani per la ricerca di ordigni incendiari, le più moderne tecniche di addestramento cinofilo, le ultime strategie investigative del binomio cane padrone nelle operazioni di soccorso e di tutela ambientale. Sono queste le tematiche principali al centro della sesta edizione della Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità.

Promossa e organizzata dal Corpo forestale dello Stato con il patrocinio della Provincia di Treviso e dei Comuni di Crocetta del Montello e Volpago del Montello, la tradizionale manifestazione riservata alle rappresentanze cinofile delle Forze Armate e di Polizia, dei Vigili del Fuoco, della Croce Rossa Italiana e delle principali Associazioni di volontariato, quest’anno si tiene dal 21 al 22 settembre in provincia di Treviso, a Villa Sandi in località Crocetta del Montello e presso il Campo sportivo di Volpago del Montello. Presenti il Capo del Corpo forestale dello Stato Cesare Patrone e il Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro.

Lunedì 21 il convegno di studi dedicato all’approfondimento delle esperienze e delle tecniche di allevamento, selezione e addestramento delle unità cinofile di pubblica utilità delle amministrazioni interessate. Tra gli argomenti in discussione, la ricerca di una maggiore sinergia tra le forze impegnate con le unità cinofile nelle operazioni di pubblico soccorso, come quella messa in campo nel corso del drammatico terremoto che ha colpito la città dell’Aquila lo scorso aprile, e le nuove metodologie di addestramento e impiego delle unità cinofile in ambiente ostile sperimentate dal Corpo forestale dello Stato.

La mattina del 22 settembre, invece, appuntamento al Campo sportivo di Volpago del Montello per la spettacolare dimostrazione di abilità tecnico-operativa dei gruppi cinofili delle amministrazioni e degli enti interessati, alla presenza degli studenti delle Scuole medie inferiori di Volpago e di Crocetta del Montello.

Oltre alle consuete simulazioni di ricerca di dispersi, esplosivo e armi, stupefacenti, specie animali e vegetali protette, prevista la presenza di un elicottero AB412 del Corpo forestale dello Stato che si alzerà in volo per mostrare come le unità cinofile vengono trasportate e calate da altezze elevate in zone impervie.
 
DATA:  20-09-2009   FONTE: corpoforestale.it  

RAMADAN 2009 - AL VIA LE RONDE ANTI SGOZZAMENTO SU ANIMALI  
Anche quest’anno in occasione della fine del Ramadan il periodo di digiuno sacro per gli appartenenti alla religione musulmana prevista per la giornata di sabatgo 19 settembre, AIDAA attiverà in diverse città italiane il
servizio di controllo sulle macellerie islamiche per prevenire la macellazione cruenta degli animali al di fuori di quelli che sono le normative previste dalla legge italiana sulla macellazione..
Per il terzo anno consecutivo sarà inoltre possibile segnalare all’indirizzo di posta elettronica segnalazionereati@libero.it
dell’associazione animalista le uccisioni cruente di animali che avvengono in case private o luoghi non idonei allo scopo.
 
Lo scorso anno furono complessivamente 172 le segnalazioni pervenute ad AIDAA provenienti da diverse parti d’Italia nelle quali si segnalavano le uccisioni per sgozzamento di capre, montoni, vitelli ed in alcuni casi anche bovini di grossa taglia avvenute o cascine private.
Le ronde antisgozzamento, altro non sono che gruppi di cittadini comuni che in maniera privata si attivano contemporaneamente nel verificare che non si sottopongano a inutili crudeltà le migliaia di animali che ogni anno vengono uccisi sgozzandoli in maniera cruenta andando contro le norme nazionali sulla macellazione rituale, se individuate, tali violazioni verranno segnalate ad AIDAA che provvederà alla denuncia e in caso di uccisioni in luoghi irregolari si provvederà a chiamare le forze dell’ordine nel massimo rispetto della legge.

"Lo scorso anno la nostra iniziativa ha suscitato alcune polemiche di carattere razzistico e religioso - ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA - nulla di più sbagliato, noi vogliamo solo evitare le atroci sofferenze a cui vengono sottoposti gli animali uccisi per sgozzamento e per questo chiediamo che per lo meno vengano rispettate le normative della macellazione previste dalla legge italiana.
Non polemizziamo con nessuno,ma ci pare una pratica barbara quella dello sgozzamento di migliaia di animali che muoiono tra indicibili sofferenze solo per celebrare la fine del Ramadan. Sia chiaro noi stiamo facendo gli stessi controlli anche sui macelli italiani molti dei quali non sono in regola con la legge e anche nei loro confronti sono partite decine di denunce - conclude Croc e- ma in questa occasione non possiamo accettare che si chiuda un occhio su una simile vergogna e poi magari ci si
scandalizzi quando si trova un cane abbandonato in strada. La
violenza è violenza sempre e comunque anche se a volte viene ammantata in presunti nobili motivazioni".

 
DATA:  18-09-2009   FONTE: AIDAA  

DOG SHOW DEL BASTARDINO  
Chiuduno (BG) - Obbedienza, fedeltà , simpatia. Queste le tre caratteristiche premiate dal "Dog Show italiano del bastardino", seguitissima manifestazione arrivata già alla 21ª edizione. Ideata e organizzata da Paolo Prandi e da sua moglie Renata, la famosa kermesse torna al PalaSettembre domenica 27 settembre dalle 9 alle 17 (informazioni telefono 035511906 - ingresso 3 euro).  
«Il nome bastardino - spiega il cav. Prandi - l’ho sempre voluto lasciare perchè non credo che sia un nome dispregiativo, ma anzi denota una certa simpatia verso il cane, mentre meticcio è troppo spesso usato per altri motivi. Organizzo questo concorso da 21 anni con grande rispondenza di pubblico; sono un allevatore di cani pechinesi, ma è giusto dare spazio ad animali talvolta abbandonati ma fortunatamente adottati dalle persone sensibili». Durante la giornata verranno pesati i cani e saranno suddivisi in otto gruppi per taglia, dai 2 ai 50 kg, e successivamente sfileranno davanti a una giuria. Oltre alla premiazione delle categorie di peso durante la giornata si svolgeranno numerose altre iniziative dedicate anche ai bambini: spazio creatività con un forno dove i ragazzi potranno cimentarsi nella realizzazione di pasticcini e biscotti; i ragazzi saranno forniti di forme di cane o di altri animali in legno, che potranno dipingere a loro piacimento; spazio disegni; cavallini a disposizione per fare passeggiate nel parco; concorso per giovani presentatori di cani dai 5 ai 15 anni. Per tutta la giornata alcuni addestratori insegneranno gratuitamente a chi lo vorrà a prepararsi per la prova di "Agility Dog". Ci saranno inoltre momenti di spettacolo di vario genere: la madrina e conduttrice del pomeriggio, Elisabetta Viviani, canterà i brani più famosi delle musiche amate dai bambini; al mattino e al pomeriggio si esibirà il mago Walter Maffei nelle sue famose illusioni per grandi e piccini. Al termine della giornata verrà offerta a tutti i presenti una mega torta da 21 metri..  
DATA:  18-09-2009   FONTE: bergamosette.it  

VETERINARI - PRESTAZIONI A DOMICILIO: I RISULTATI DELLA CONSULTAZIONE ANMVI  
Si è chiusa il 31 luglio la consultazione promossa dall’Anmvi sulla veterinaria domiciliare nel settore degli animali da compagnia. Al questionario hanno aderito oltre 650 veterinari. Il profilo prevalente scaturito dalla consultazione è quello del medico veterinario che ha una struttura veterinaria, esegue prestazioni domiciliari "saltuariamente" ed è favorevole ad una linea guida di buona pratica che definisca innanzitutto la corretta prassi di ciascuna prestazione.  
Le attività domiciliari, sempre con riferimento al profilo prevalente emerso dalla consultazione, vengono prestate al Nord, in contesto urbano ed extraurbano, a tariffa maggiorata, soprattutto per profilassi e controlli. E’ il proprietario a determinare la domanda di intervento domiciliare, sia pure con un vantaggio di poco superiore al paziente animale e alle sue condizioni di salute. In ogni caso, è una prestazione "marginale e da eseguire solo in circostanze eccezionali". Si è espresso a favore di una linea guida di buona pratica il 95% dei partecipanti. La prestazione veterinaria domiciliare sugli animali da compagnia non ha una regolamentazione specifica. Dal punto di vista legislativo, essa trova piena legittimazione nell’assenza di un esplicito divieto al suo esercizio, mentre dal punto di vista deontologico, la sua erogazione è subordinata a disposizioni vincolanti, ma tuttavia generali. Nel solco delle proprie iniziative statutarie per la qualificazione della professione, l’Anmvi ha ipotizzato di lavorare ad una linea guida pratica e la consultazione si è espressa a favore.  
DATA:  15-09-2009   FONTE: ANMVIOGGI  

ACCATTONAGGIO: PIU’ DIFFICILE SFRUTTARE GLI ANIMALI  
Il sindaco di Celle Ligure (Savona) ha firmato una ordinanza, il cui testo è stato sviluppato in collaborazione con i volontari dell’Enpa di Savona, che vieta di impiegare gli animali per l’accattonaggio e di esibire animali malati o mutilati e le cucciolate. In caso di violazione del divieto, i Vigili Urbani, in collaborazione con le Guardie Zoofile dell’ENPA, e il Servizio Veterinario ASL2 confischeranno e sequestreranno gli animali.  
L’Enpa di Savona spinge affinché analogo provvedimento sia adottato anche a Savona, dove il fenomeno dell’accattonaggio con animali è molto frequente; il Sindaco, tuttavia, non ha finora accolto le richieste dei volontari.  
DATA:  14-09-2009   FONTE: ENPA  

BASENJI: UN CANE NON ADATTO A TUTTI  
Navigando nella rete ci siamo imbattuti in una divertente e utile descrizione del BASENJI. La riproponiamo volentieri.  

È impossibile non lasciarsi ammaliare da questi bei cani. Non si può resistere al dolce musetto tutto rughe di un cucciolo grassottello che ti guarda con due occhietti espressivi e dolci. Ma tante volte, per il bene nostro e loro, è meglio resistere alla tentazione di portarsi a casa un cagnetto del quale non si sa praticamente nulla a parte ciò che si vede e quanto ci dice il commerciante di turno che vuole “sbolognare” il cucciolo, senza preoccuparsi delle conseguenze, oppure semplicemente perché nemmeno lui conosce il reale carattere della razza.

Prima di adottare un basenji bisogna sapere a cosa si va incontro. Non ci si deve fermare alle apparenze, a quel “non abbaia… è silenzioso… non ha odore… è pulito”. Il basenji è sì questo, ma è molto altro ancora. Il basenji è un cane particolare, non adatto a chiunque.


Se volete un cane obbediente, che vi corra incontro ogni volta che lo chiamate, che vi obbedisca e vi adori ciecamente: il basenji non fa per voi. Se volete un cane che vi aspetti tranquillamente a casa, per ore interminabili, del quale potervi dimenticare quando tornate stanchi dal lavoro: il basenji non fa per voi.

Se volete un cane tranquillo che non faccia alcun danno in casa: il basenji non fa per voi.Se non vi piace l’idea di farvi lavare da capo a piedi dalla lingua del vostro quadrupede, per ritrovarvi bagnati di saliva canina: il basenji non fa per voi.

Se pensate che tutti i cani siano uguali, indipendentemente dalla razza di appartenenza, perché sono soltanto “cani”: il basenji non fa per voi.
Datemi retta: spesso questi cani vengono adottati inconsciamente, per poi essere abbandonati, affidati, rimandati al mittente in quanto “difficili”, “particolari”, “strani”… “troppo poco cani”! I basenji sono cani intelligenti, forse persino troppo intelligenti. Sono molto curiosi, vivaci. Sono cani indipendenti e allo stesso tempo sono “cani francobollo”. I basenji hanno bisogno di compagnia, del loro branco umano o canino. Il basenji viene solitamente definito un cane poco obbediente e poco addestrabile.

Chi possiede uno di questi cani e ha avuto modo di studiarne il comportamento, sa bene che in realtà essi possono imparare tutto ciò che gli si vuole insegnare, a condizione di usare metodi di addestramento gentili, divertenti, e di iniziare in età molto giovane, dato che essi maturano presto.

Nonostante ciò, un basenji non obbedirà mai ai vostri comandi se non ne ricaverà nulla in cambio, non lo farà perché “vuole fare felice il padrone”: farà ciò che gli chiedete se gli conviene, se ne ha voglia e se non c’è nulla di più interessante da fare! Un basenji può rispondere 99 volte su 100 a un richiamo, ma ci sarà sempre quella centesima volta in cui non vi risponderà e se ne andrà per la sua strada.

Questo lo farà non perché è “stupido e disobbediente”, ma soltanto perché è dotato di una innata, estrema curiosità e se vedrà o sentirà qualcosa a mille miglia di distanza non sentirà ragioni: partirà a tutta velocità in quella direzione, incuranti dei vostri richiami e dei pericoli.


Certo: prima o poi tornerà – i basenji tornano sempre – ma il nostro mondo civilizzato è pieno di pericoli per un basenji curioso, primo fra tutti le automobili. Per questo motivo è sempre meglio lasciarli liberi solo in posti sicuri. Il basenji non considera il suo umano come un padrone, ma come un compagno, un amico.

Per questo non dovete aspettarvi obbedienza assoluta o assoluta sottomissione.Il basenji talvolta può essere “distruttore”: può distruggere indifferentemente il vostro divano stile Luigi Filippo come la vostra mensola dell’Ikea. Può fare coriandoli con il fazzoletto di carta che avete abbandonato nella tasca del cappotto così come con gli importantissimi documenti che avete lasciato per pochi secondi sul tavolo.

I basenji sono particolarmente attratti dai rifiuti: non vi conviene lasciare il sacchetto della pattumiera alla loro portata, perché potreste trovarla in pochi secondi disseminata per tutta la casa.

Niente è al sicuro con un basenji: lui salta come una gazzella su sedie e mobilio e si arrampica come un gatto sulle reti.

Questi cani adorano dormire in alto: è fatica sprecata tentare di tenerli lontani dalla vostra poltrona preferita, tanto appena vi distraete loro si fionderanno a dormire proprio lì! Il basenji è piuttosto possessivo con tutto ciò che considera una sua “preda”: dovrete usare astuzia e gentilezza per togliergli il bombolone al cioccolato che si è rubato dal piatto a centrotavola, naturalmente dopo aver scalato la rete divisoria che avete montato per tenerlo lontano dalla sala da pranzo!


Non si devono usare le maniere forti con un basenji: potrebbe arrabbiarsi e rivoltarsi.

Molto meglio la gentilezza. I basenji fanno giochi strani: amano mordicchiarsi fra di loro e mordicchiare le mani dei loro umani, anche quando diventano adulti.

Non è raro ritrovarsi qualche buco quando sono piccoli e non hanno ancora imparato a dosare la forza del morso. I basenji amano leccare: non è raro che si mettano a leccarvi da capo a piedi, con insistenza, come farebbero con un loro simile.

Amano il contatto fisico, ne hanno bisogno, tanto che spesso vi troverete con il vostro quadrupede appiccicato addosso come un francobollo, anche durante il sonno. Certo, perché i basenji amano dormire con i loro umani, ma non dormono accovacciati sui vostri piedi come i “cani normali: si mettono belli comodi, con la testa sul cuscino, attaccati il più possibile a voi. I basenji amano starsene sdraiati al sole; sono piuttosto diffidenti verso gli estranei, ma quasi mai mordaci.

Alcuni soggetti si dimostrano poco tolleranti nei confronti degli altri cani.
Ci sarebbero mille e uno cose ancora da dire sul carattere dei basenji, ma già così la lista dei possibili proprietari di basenji si sarà assottigliata. Allora: crede di essere adatti a un basenji? Se volete un cane imprevedibile: il basenji fa per voi.

Se volete un cane che pensa con la propria testa e reagisce di conseguenza: il basenji fa per voi. Se vi sentite disposti a lasciarvi un po’ educare dal vostro quattro-zampe: il basenji fa per voi.

Se siete disposti a dedicare tutto i vostro tempo libero al vostro cane, se siete dotati di molto senso dell’umorismo e siete poco attaccati alle cose materiali – pensate al vostro divano Luigi Filippo: il basenji fa per voi.

Dopo tutto, se non vi siete ancora spaventati all’idea di avere uno di questi cani primitivi che vi gironzola per casa – e vi assicuro che i basenji sono come le ciliege: uno tira l’altro -, se non avete ancora smesso di leggere questa descrizione per andare a cercare la scheda del pastore tedesco, allora devo proprio ammetterlo: il basenji fa davvero per voi!

Autore: Eva Pianfetti - www.basenji.it

 
DATA:  13-09-2009   FONTE: www.basenji.it  

LAZIO, REGIONE E ORDINI INSIEME PER IL MICROCHIP  
Metti al sicuro il tuo cane". E’ il titolo della campagna promossa dalla Regione Lazio e dagli Ordini Professionali dei Veterinari per sensibilizzare i proprietari dei cani all’iscrizione all’Anagrafe canina.  

Nel mese di ottobre in tutto il Lazio si potrà iscrivere il proprio cane presso i veterinari accreditati ad una tariffa ridotta e senza pagare la tassa regionale. L’iniziativa, alla quale aderisce anche l’IZS di Lazio e Toscana, è nata per contrastare il grave fenomeno del randagismo e ha lo scopo di raggiungere con una corretta informazione il maggior numero di cittadini.

"Si tratta di un piccolo gesto fondamentale però per garantire un futuro sereno al proprio cane - si legge nel comunicato dei promotori- e per dare un contributo nella lotta al randagismo. Nonostante sia un obbligo, ancora oggi la maggior parte dei cani di proprietà non è registrato rendendo impossibile in caso di smarrimento o abbandono l’identificazione dell’animale e del suo proprietario. Questo mal costume da un lato penalizza l’animale, che rischia di finire in un canile per tutta la vita dall’altro in quanto randagio diventa un rischio ed un costo per la sociètà".

La campagna, che ha il volto di Francesco Totti, ricorda che il microchip dal 2005 ha sostituito il tatuaggio: se quest’ultimo è perfettamente leggibile non è obbligatorio inserire anche il microchip. Tuttavia a partire dal 3 luglio 2012, il microchip diventerà l’unico sistema di identificazione riconosciuto in Europa.

Sul sito della Regione Lazio è disponibile una paginadove è possibile inserire il numero di microchip di un cane e verificare se è regolarmente iscritto. Il mancato rispetto degli obblighi relativi all’anagrafe canina comporta un sanzione amministrativa di 51,65 euro.

 
DATA:  09-09-2009   FONTE: ANMVIOGGI  

Campagna di Microchiappatura dei cani contro il randagismo  
Il Consiglio dell’Ordine dei Medici Veterinari della Provincia di Cremona, condividendo la proposta dell’ASL della Provincia di Cremona e del Comune di Cremona, ha aderito alla realizzazione di iniziative volte a favorire la soluzione della problematica del randagismo, attraverso la promozione di una campagna per la microchippatura dei cani e la sterilizzazione dei gatti e cani randagi. randagi.  

Si è pertanto deciso di promuovere questo mese come “mese della microchippatura” con l’applicazione, da parte dei Medici Veterinari che hanno aderito all’iniziativa, di una tariffa concordata di Euro 20,00 per l’applicazione del microchip. ...

 
DATA:  08-09-2009   FONTE: welfarecremona.it  

Sasso Marconi: il cane più donare sangue  
E’ nato un Centro trasfusionale veterinario: una vera e propria banca del plasma.  

A Sasso Marconi nasce il Centro Trasfusionale Veterinario, una banca del plasma per Fido. L’ha realizzata Renato Magliulo, specialista in etologia applicata e benessere animale. Bolognese, 50 anni, ex bersagliere, ha incentrato studi e attività professionale sulle trasfusioni di sangue canino: qualche tempo fa ha venduto l’ambulatorio che aveva in città e s’è dedicato interamente a questo progetto, messo in piedi a giugno ma finora impantanato nell’iter burocratico. Il Ctv, questa la sigla, opererà nella struttura della Clinica veterinaria dell’orologio. ... La trasfusione serve in caso di ferimenti, ma anche per curare malattie croniche e rimediare all’avvelenamento da esche per topi. Prima del prelievo il cane effettua gratuitamente gli esami di rito, poi i maschi idonei donano ogni tre mesi, le femmine due volte l’anno. Esattamente come i padroni, che quasi sempre sono donatori anche loro. E se per i bipedi la ricompensa è la merendina col succo di frutta, ai cani tocca una dose supplementare di mangime. Il Centro fornirà a Fido una tesserina con foto e gli garantirà premi-fedeltà: una medaglietta alla decima donazione, una coccarda alla ventesima.

 
DATA:  06-09-2009   AUTORE:  Francesco S. Intorcia   FONTE: La Repubblica  

FIRENZE: La provincia finanzia una mutua per gli animali.  
Qualcuno si stupirà o si metterà a sorridere ma dietro questo progetto c’è comunque un risvolto sociale. Infatti in particolare per le persone anziane gli animali rappresentano un importante sostegno affettivo, tramite i quali possono socializzare più facilmente, trovare applicazione nell’accudimento, motivarsi nella vita di ogni giorno, uscire di casa.  

Inoltre i vantaggi per la società sono anche di tipo economico dato che la convivenza con un animale, induce benefici psicologici che si riflettono anche sullo stato di salute fisica delle persone anziane (una sorta di pet – therapy), riducendo quindi costi sanitari generali.

Ma tenere anche un piccolo animale in maniera adeguata ha dei costi di tipo ordinario notevoli per non parlare delle spese veterinarie (gravate fra l´altro da un´aliquota Iva non agevolata) che specialmente per le fasce sociali economicamente più deboli possono incidere sui bilanci.

In questo quadro l’associazione ´Ceda´ (Comitato europeo difesa animali) aderente alla ´Consulta provinciale tutela animali´ di Firenze, ha voluto quindi lanciare un progetto pilota, che è stato accolto e finanziato dalla provincia. «Il progetto si rivolge ai soggetti che già beneficiano dell´esenzione del ticket sanitario, cui verranno forniti due prestazioni: la visita e la vaccinazione ed eventualmente – se ne fossero sprovvisti – la microchippatura» spiegano dall’associazione.
Sabato e domenica prossimi, per promuovere il progetto, Ceda onlus organizzerà in piazza della Repubblica un banco informativo presso il quale verranno raccolti i nominativi delle persone che hanno titolo per usufruire dell´intervento, in quanto già beneficiari dell´esenzione del ticket sanitario e proprietari di un animale da compagnia (un cane o un gatto), che verranno successivamente contattati per potersi recare all´ambulatorio veterinario convenzionato. Saranno garantite circa 100 visite e vaccinazioni gratuite. Oltre a questo intervento, con una parte dei fondi, si provvederà a fornire gratuitamente di microchip circa 100 cani anche appartenenti a persone non disagiate, nell´ottica di prevenire il randagismo, essendo la microchippatura il metodo più sicuro per evitare lo smarrimento dei cani. L’iniziativa sarà ripetuta sabato 25 e domenica 26 luglio.

 
DATA:  05-09-2009   FONTE: Greenreport  

I cani comprendono la nostra comunicazione non verbale in modo simile ai bimbi di dieci mesi  
I bambini e i cani, ma non i lupi, usano gli sguardi e i gesti della comunicazione non verbale umana nello stesso modo. Sembra dimostrarlo un esperimento condotto dall’etologo Jósef Topál dell’Hungarian Academy of Sciences di Budapest. Lo studio, pubblicato oggi su Science, suggerisce l’importanza della domesticazione nell’evoluzione cognitiva del cane.  
Il test che Topál proposto ai cani è stato sviluppato per i bambini e mostra che se un bimbo di dieci mesi osserva un adulto nascondere ripetutamente una palla all’interno di una scatola, continuerà a cercarla sempre nello stesso contenitore, anche quando vede l’adulto prendere la palla e nasconderla in un’altra scatola. Gli psicologi lo chiamano “errore di perseverazione” e parlano di “pedagogia naturale”: il bambino non considera il compito come un gioco, ma come una lezione di comunicazione in cui l’adulto agisce per veicolare un’informazione generale. In effetti, se durante il test lo sperimentatore non comunica con il bambino (non lo guarda negli occhi o non gesticola), l’errore di perseverazione scompare. Dopo aver confermato la validità del test, i ricercatori hanno replicato l’esperimento con 36 cani adulti, scoprendo sorprendenti analogie di comportamento. Il cane compie errori di perseverazione solo se lo sperimentatore richiama la sua attenzione con gesti ed esclamazioni. Tuttavia, diversamente dagli umani, i cani si dimostravano “sensibili” all’identità del loro istruttore e non cadono in errori di perseverazione quando a nascondere l’oggetto è uno sperimentatore diverso da quello cui sono abituati. “Ciò dimostra che i cani non apprendono una regola generale, stanno semplicemente seguendo un ordine”, afferma Topál, “e quando lo sperimentatore cambia, non mantengono la memoria delle istruzioni dello sperimentatore precedente”. Ma da cosa dipende, nei cani, l’abilità di comprendere i segnali della comunicazione umana? Se dipendesse dalla convivenza con i padroni, allora anche i lupi allevati in cattività dovrebbero rispondere ai nostri segnali nello stesso modo. Per verificarlo, i ricercatori hanno osservato dieci lupi alle prese con il test, ma non hanno riscontrato errori di perseverazione. Secondo gli autori è probabile che sia stata la domesticazione a promuovere nei cani lo sviluppo di una particolare sensibilità al tipo di comunicazione non verbale della nostra specie.  
DATA:  04-09-2009   FONTE: galileonet.it  

UE: 50 MLN PER RIDURRE L’USO DELLA CAVIE NEI TEST COSMETICI  
La Commissione europea e l’industria dei cosmetici nell’Ue sono unite nel sostenere le ricerche per ridurre il ricorso alla sperimentazione animale. L’impegno - che permettera’ di mobilitare globalmente 50 milioni di euro - e’ stato presentato nei giorni scorsi a Roma, al settimo Congresso mondiale sulle alternative all’impiego degli animali nelle scienze della vita. Cio’ significa che Bruxelles mettera’ a disposizione 25 milioni di euro e altrettanto fara’ l’Associazione europea dei cosmetici (Colipa) per progetti ’’in grado di costruire le basi scientifiche delle prove di innocuita’ future che saranno piu’ rapide e meno costose dei test sugli animali’’.  
Soddisfatti di questo nuovo tipo di cooperazione il commissario per la scienza e la ricerca Janez Potocnik e il vicepresidente Günter Verheugen, secondo cui ’’questo dimostra la determinazione ad evitare l’impiego degli animali nella ricerca rafforzando nel contempo la sicurezza dei prodotti di consumo’’. La messa in comune di risorse con dei partner privati - hanno aggiunto i responsabili europei - e’ indispensabile per finanziare la ricerca di punta a lungo termine che consente di affrontare queste sfide’’. Il direttore generale della Colipa Bertil Heerink ha tenuto a sottolineare che ’’da oltre 20 anni l’industria dei cosmetici e’ impegnata nella riduzione dell’impiego degli animali nelle prove di innocuita’. La nostra industria - ha proseguito - accoglie con favore l’opportunita’ di contribuire al finanziamento di questa iniziativa’’. Il 30 luglio scorso e’ scattato l’invito, pubblicato dalla Commissione europea, a presentare proposte che si dovranno concentrare sulla ’’tossicita’ sistemica a dosi ripetute’’. I progetti selezionati saranno finanziati fino al 100% dei costi.  
DATA:  03-09-2009   FONTE: ANSA  

TRACCE DEL PRIMO CANE DOMESTICO IN CINA - 16MILA ANNI FA  
Localizzata esattamente la ’cuccia’ del primo cane domestico: abitava 16 mila anni fa in Asia, a sud del fiume Yangtze (Fiume azzurro) in Cina. E’ quanto emerge da uno studio sul Dna di oltre 1700 cani condotto da Peter Savolainen del Royal Institute of Technology (KTH) di Stoccolma e pubblicato sulla rivista Molecular Biology and Evolution. Lo studio permette di localizzare in modo preciso l’origine del nostro amico a quattro zampe e svela anche che i primi cani domestici derivano dall’addomesticamento di centinaia di lupi in un periodo approssimatvamente molto vicino alla nascita dell’ agricoltura in quelle zone della Cina.  
Che il cane domestico si sia originato dal lupo per un processo di addomesticamento avvenuto molte migliaia di anni fa e’ cosa nota ma finora le analisi genetiche non avevano permesso di localizzare ’luogo e data di nascita’ di fido. Gli esperti svedesi, insieme a un’equipe di ricercatori cinesi, hanno analizzato il Dna mitocondriale, ossia quello degli organelli che forniscono energia alle cellule, di molte centinaia di cani e ricostruito il loro ’albero genealogico’ dividendolo in diversi gruppi. Cosi’ facendo i ricercatori hanno localizzato la ’radice’ dell’albero, ovvero il luogo dove presumibilmente i cani domestici hanno avuto origine: 16 mila anni fa a sud del fiume azzurro in Cina. Secondo i ricercatori il primo cane domestico fu il risultato dell’addomesticamento di centinaia di lupi, non e’ da escludersi a scopo alimentare, da parte dei primi agricoltori del luogo.  
DATA:  03-09-2009   FONTE: ANSA  

LAV: OK DATI ABBANDONO CANI MA LA STAGIONE NON E’ ANCORA FINITA  
’’I dati sono ottimi ma invitiamo alla cautela: la stagione estiva non e’ ancora terminata e il quadro sugli abbandoni sara’ chiaro solo dopo l’avvio della stagione venatoria, quando molti cani vengono ’testati’ dai cacciatori e se non seguono il padrone vengono abbandonati ’’. Ad affermarlo e’ il presidente della Lega antivivisezione (LAV), Gianluca Felicetti per il quale ’’le cifre sono parziali perche’ manca ancora una fetta importante: il quadro sara’ chiaro dopo la terza domenica di settembre’’.  
Per il responsabile della Lav, comunque, ’’sono stati compiuti passi avanti e anche il ministero della Salute sta andando nella giusta direzione. E’ quanto mai necessario, pero’, approvare una legge che definisca con chiarezza le responsabilita’ di Regioni, Comuni e Asl prevedendo anche sanzioni per chi non rispetta le regole sull’anagrafe canina e programma di sterilizzazione’’.  
DATA:  02-09-2009   FONTE: ANSA  

Diminuti gli abbandoni dei cani nell’estate 2009  
Buone notizie per quel che riguarda il fenomeno dell’abbandono dei cani i quali, per quel che riguarda l’estate 2009, sarebbero in netto calo. Infatti i dati riportati dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (AIDAA) ci dicono che nei 100 canili monitorati sarebbero entrati 5.902 cani abbandonati ovvero meno della metà di quelli che vi entrarono lo scorso anno.  
Altra buona notizia è il fatto che, grazie alla nuova normativa che impone l’obbligo del microchip, sono stati restituiti ai legittimi proprietari 2.304 cani che risultavano essere fuggiti e non abbandonati. Tenendo conto dell’ aggregazione dei due dati si arriva ad un totale di 8.206 cani passati nei cento canili monitorati da Aidaa, con una diminuzione del 31,7% sul totale dei ritrovamenti rispetto al 2008. Per quanto riguarda il dato locale, fa sapere l’AIDAA, è soprattutto al nord che si registra una forte diminuzione. Si può infatti appurare come in Trentino Alto Adige e in Valle d’Aosta il fenomeno del randagismo è praticamente assente e in altre regioni settentrionali (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Piemonte e Friuli Venezia Giulia) si può tracciare un bilancio positivo essendosi verificata nell’estate 2009 una diminuzione superiore al 20% degli abbandoni rispetto all’anno precedente. Diversa purtroppo la situazione per quanto riguarda il Sud, dove nelle regioni di Campania, Sicilia, Puglia, Basilicata, Sardegna e Calabria sono concentrate il 74% del totale delle segnalazioni di abbandoni. Il dato più negativo nella provincia di Roma dove si registra sino a questo momento un incremento del 13%.  
DATA:  01-09-2009   FONTE: ecoblog.it  

USA: CHANEL AVEVA 21 ANNI, ERA IL CANE PIU’ VECCHIO DEL MONDO  
ircondato dall’affetto della sua famiglia umana, alla veneranda eta’ di 21 anni il cane piu’ vecchio del mondo. Chanel, un bassotto dal pelo ruvido che in termini umani avrebbe avuto circa 147 anni.  
Chanel e’ morto di vecchiaia a casa dei padroni a Port Jefferson Station, un sobborgo di New York. Il Guinness Book of World Records aveva riconosciuto il suo primato celebrandone il compleanno lo scorso maggio.  
DATA:  01-09-2009   FONTE: AGI  

VACANZE: IN VIAGGIO ANCHE 400. 000 ANIMALI DOMESTICI  
Sono almeno 400.000 le famiglie che si recheranno in vacanza in questo fine settimana con al seguito i propri animali domestici. In prevalenza si tratta di famiglie che passeranno le proprie vacanze nella seconda casa e che quindi non avranno nessun problema a portare con loro gli animali di casa, ma almeno 35.000 sono le famiglie che possedendo un cane hanno deciso di passare le loro vacanze insieme a Fido in albergo o in campeggio e nelle centinaia di agriturismi che accettano i vacanzieri con animali domestici al seguito.  
Ovviamente la parte del leone la faranno i cani, secondo i dati del movimento del turismo delle famiglie con animali di AIDAA: sono almeno 350.000 i cani che nel mese di agosto seguono i loro padroni nel periodo delle vacanze estive, divisi equamente tra localita’ marittime e quelle di montagna. Oltre ai cani vi sono poi nell’ordine: gatti, conigli e altri animali domestici di piccole dimensioni che andranno a passare le ferie con le proprie famiglie. I problemi per chi porta il proprio animale domestico sono noti: ci sono ancora troppi alberghi che non accettano cani di media o grossa taglia, per non parlare delle spiagge dove i pelosi sono bene accetti, complessivamente sono 54 gli stabilimenti balneari che li accettano e di questi solamente 27 sono le spiagge marittime. Piu’ semplice la situazione in montagna e collina dove sono tante le strutture, specialmente gli agriturismi che accettano questi animali.  
DATA:  07-08-2009   FONTE: AGI  

SETTER E PASTORI TEDESCHI: I PIÙ AMATI DAGLI ITALIANI  
“Partite per le vacanze con il vostro cane. Non abbandonatelo” dice il presidente nazionale ENCI Domenico Attimonelli. Sorpresa nelle preferenze degli italiani per i cani di razza: in vetta alla classifica i setter, meravigliosi quattro zampe da caccia caratterizzati da una stupenda estetica, dal carattere dolce e dalle notevoli attitudini per la caccia. Secondi i pastori tedeschi che si confermano così i “guardiani più attenti delle abitazioni” ma anche i preferiti per la protezione civile, la guida ai ciechi e infine le molte mansioni in cui vengono addestrati i cani.  

... Domenico Attimonelli ... ha poi aggiunto: “L’occasione di render noti i bilanci delle iscrizioni, mi è gradita per lanciare un appello a quanti vanno in vacanza: portate con voi il vostro cane perché, se non l’avete mai fatto, le vacanze insieme a lui sono ancor più belle e complete. L’eventuale sacrificio che richiede, sarà ricompensato da una presenza affettiva costante per tutti i membri della famiglia. Abbandonare un cane è un reato punito dalla legge. Ma prima che reato è un tradire la propria coscienza ed il bene che un “amico” ha dimostrato per tutto l’anno”.

Le dieci razze più numerose

1 SETTER INGLESE 14.411
2 PASTORE TEDESCO 14.223
3 SEGUGIO MAREMMANO 6.618
4 LABRADOR RETRIEVER 6.040
5 EPAGNEUL BRETON 5.467
6 SEGUGIO ITALIANO A PELO RASO 4.500
7 GOLDEN RETRIEVER 3.800
8 BOXER 3.437
9 JACK RUSSELL TERRIER 3.271
10 CANE DA FERMA TEDESCO A PELO CORTO 2.928

 
DATA:  06-08-2009   FONTE: La Dea  

CATANIA - Ausl 3 ricorda: “I cani devono avere il microchip obbligatorio”  
«La tragedia di Acireale ci obbliga ancora una volta a ribadire la necessità di una corretta informazione sugli obblighi esistenti per la tutela degli animali d’affezione»: il direttore generale dell’Asl3 Antonio Scavone, a seguito della morte del piccolo Giuseppe – sbranato martedì sera dai cani-killer – ricorda a tutti i cittadini i provvedimenti da rispettare per la messa in sicurezza dei cani. «Il servizio gratuito di microchippatura, effettuato dal Servizio Veterinario dell’Asl3 - diretto da Antonino Salina – consente di digitalizzare un archivio con le carte d’identità di tutti i cani che popolano il nostro territorio – spiega Scavone – soltanto così è possibile risalire allo stato di salute dei cani e ai loro proprietari, com’è stato nel caso del dobermann di sesso femminile e dell’età di due anni, identificato dagli operatori cinofili ad Acireale a seguito della tragedia, il cui smarrimento era stato denunciato dal legittimo proprietario. Verifica che ha permesso di dare un ulteriore elemento a supporto delle indagini».  
In questa direzione l’Asl3, capofila della gara centralizzata per l’acquisto telematico dei microchip - che sta per essere espletata per conto dell’assessorato regionale alla Sanità – già ad aprile di quest’anno ha presentato, a tutti i sindaci e i comandanti dei vigili urbani dei 58 comuni della Provincia etnea, la “Carta dei Servizi” per omologare le procedure da attuare in merito al controllo del randagismo alla luce del Piano generale di prevenzione. «A Catania, dal 2000 fino a oggi – continua il direttore generale dell’Asl3 – sono stati microchippati circa 39mila cani e sterilizzati 550 randagi. È necessario ricordare a tal proposito che è compito dei comuni provvedere direttamente o in convenzione con Enti, privati o associazioni protezionistiche o animaliste iscritte all’Albo regionale, alla cattura dei cani vaganti con modalità che ne salvaguardino l’incolumità; dotare la propria Polizia municipale di dispositivi di lettura ISO compatibili; affidare i cani vaganti catturati ai rifugi sanitari pubblici o ai rifugi sanitari convenzionati, dopo che gli stessi siano stati identificati e microchippati; mentre rientrano tra le competenze dei servizi veterinari dell’Asl gli interventi per gli animali d’affezione e il controllo del randagismo, nonché il miglioramento e il corretto equilibrio del rapporto uomo-animale-ambiente; il coordinamento della vigilanza permanente ed i relativi controlli del settore. E ancora, l’acquisto e l’impianto dei microchip per le operazioni di anagrafe; gli interventi di sterilizzazione dei cani presso gli ambulatori veterinari comunali o presso i rifugi sanitari pubblici e la collaborazione con i Comuni per l’attivazione degli ambulatori veterinari comunali dove effettuare le operazioni di anagrafe e di sterilizzazione. La lotta al randagismo parte dalla prevenzione e da una serie di azioni che vedono in campo tutte le istituzioni che vigilano sul territorio, ma anche dal rispetto delle leggi da parte dei proprietari dei cani». Si ricorda che secondo le disposizioni ministeriali, tutti i detentori di cane a qualunque titolo (proprietari, allevatori, cacciatori, addestratori, a scopo di ricovero o di commercio) e in qualunque sede (civile abitazione, rifugi, canili, aree urbane e rurali, aziende zootecniche) hanno l’obbligo, entro il secondo mese di vita dell’animale o quando se ne viene in possesso, di far applicare al cane un microchip identificativo per registrarlo nella banca dati dell’anagrafe. La mancata iscrizione all’anagrafe canina comporta una sanzione amministrativa da 86 a 520 euro e da 2.887 a 17.325 euro qualora l’inosservanza riguardi cani aggressivi. Chiamando il numero verde 800 27 97 61, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13, sarà possibile conoscere i giorni e gli orari di ricevimento per anagrafare gratuitamente il proprio cane.  
DATA:  23-07-2009   FONTE: notiziarioitaliano.it  

DAGLI USA UN ALTRO COLLARE GPS  
Mai più avvisi legati agli alberi, con foto annessa, per cercare Fido. La nuova frontiera per gli amanti degli animali si chiama SpotLight GPS: un collare, disponibile per il mercato statunitense, che permette di conoscere la posizione del proprio cane, sfruttando la rete GPS.  
Dopo aver semplicemente attaccato il collare speciale, il padrone dell’animale segnala una zona, denominata SafeSpot, entro la quale il cane può muoversi in libertà, senza allarmare genitori e figli che tanto hanno pianto e insistito per averlo a casa. Appena il cane si allontana dalla zona indicata, si viene avvisati tramite SMS o email. Una volta poi che ci si incammina alla ricerca di Fido, si ricevono tutte le indicazioni stradali per raggiungerlo e si può perfino accendere con un semplice SMS una lucina, visibile da 100 metri di distanza, che sia di aiuto nella individuazione del quadrupede. E se il tracciamento, le indicazioni stradali e la luce non dovessero bastare, un team didog spotter è disponibile 24 su 24 ore per sedare preoccupazioni e riportare a casa Fido. Il prezzo di SpotLight (http://www.spotlightgps.com) è di circa 140 euro, uno strumento utile per cani ribelli e padroni sbadati.  
DATA:  23-07-2009   AUTORE:  FR   FONTE: punto-informatico.it  

Anche Fido e Micio sono a rischio obesità  
Non solo adolescenti o golosi avventori di fast food: l’obesità colpisce anche gli amici a quattro zampe. Lo rivela Hill’s Pet Nutrition, leader mondiale nella nutrizione e dietetica clinica di cani e gatti, che presenta i risultati del primo studio condotto in Italia.  
Una precedente ricerca, condotta a livello mondiale, aveva già lanciato l’allarme obesità tanto da rendere necessaria l’istituzione di una task force internazionale composta da esperti del settore. Se in Europa, rileva lo studio, nell’ultimo decennio, il tasso di soprappeso e obesità tra gli animali domestici varia tra il 25 e il 45%, in totale si stima che i cani in soprappeso siano circa 4 milioni, mentre i gatti raggiungerebbero quota 3,36 milioni. La ricerca relativa all’Italia, condotta con la collaborazione di 144 veterinari e un campione di 5.521 animali visitati (di cui il 70% cani e il 30% gatti circa) ha evidenziato che i gatti propendono di più all’eccesso di peso, facendo rilevare che il 46% dei visitati è soprappeso/obeso, contro il 36% dei cani. Tra le cause, lo studio sottolinea senza dubbio le conseguenze dovute alla castrazione e sterilizzazione, ma anche lo stile di vita domestico. E’ l’alimentazione comunque l’aspetto determinante per prevenire l’obesità. L’alimentazione industriale, infatti, se somministrata in modo equilibrato, previene il problema rispetto alle alimentazioni di tipo casalingo o misto.  
DATA:  23-07-2009   FONTE: Tisacali notizie  

LAV, RIPENALIZZARE IL REATO DI OMESSA CUSTODIA DI ANIMALI  
La Lav esprime il proprio cordoglio alla famiglia del bambino che ieri sera, dopo aver scavalcato una recinzione, sarebbe stato ucciso da alcuni cani alla periferia di Acireale (Catania) e avanza alcune proposte per prevenire simili drammi.  
’’Il prossimo Consiglio dei Ministri - dichiara Gianluca Felicetti, presidente della Lav - vari subito il decreto legge di riforma della legge 281/91 in materia di tutela di animali d’affezione e prevenzione del randagismo che, tra le varie misure, ripenalizzi il reato di omessa custodia di animali (purtroppo depenalizzato qualche anno fa) e rafforzi le indispensabili e urgenti azioni di prevenzione attraverso l’attuazione di piani di sterilizzazione, l’introduzione del divieto di vendita di cani e gatti per almeno 5 anni e fornisca incentivi alle famiglie per l’adozione responsabile di cani’’. ’’Ai Ministri dell’Interno, della Difesa e della Salute chiediamo un piano straordinario di repressione degli abbandoni, degli allevamenti abusivi e di controllo dell’omessa custodia degli animali, da attuare subito con l’impiego dell’esercito e delle forze dell’ordine - prosegue Felicetti - Al Ministro dell’Istruzione chiediamo corsi di formazione nelle scuole, per educare i piu’ giovani a rapportarsi in modo corretto con gli animali e imparare a rispettarli’’. ’’Invitiamo il sottosegretario alla Salute Francesca Martini a convocare al piu’ presto a Roma un vertice delle Regioni del Sud Italia, al fine di definire le misure piu’ urgenti per evitare che accadano ancora fatti cosi’ drammatici - continua il Presidente della Lav - Questo vertice potra’ essere utile anche per superare le lentezze legate all’attuazione del piano straordinario di interventi per la prevenzione del randagismo in provincia di Ragusa, ora da estendere a tutta la Sicilia, che la scorsa primavera l’Assessore regionale alla Sanita’, Massimo Russo, si e’ impegnato a varare e per il quale la Lav ha avanzato una serie di proposte’’.  
DATA:  22-07-2009   FONTE: ASCA  

COLDIRETTI, META’ DEGLI AGRITURISMI OSPITA ANIMALI  
Si stima che quasi la meta’ dei diciottomila agriturismi italiani offra ospitalita’ anche agli animali. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento al nuovo progetto di cooperazione, presentato dal ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla e dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini per rendere piu’ efficace l’accesso on line alle informazioni utili per chi vuole viaggiare con i propri animali.  
Sono molte le strutture che in campagna sono in grado di garantire agli amici animali domestici una meritata vacanza all’insegna della riconquista della liberta’ e della vicinanza ai loro padroni, anche se - sottolinea la Coldiretti - e’ bene concordare le modalita’ dell’ospitalita’ per rendere tutto armonico anche in relazione agli animali dell’azienda agricola e alle esigenze degli altri ospiti. Una opportunita’ che e’ possibile verificare anche sul sito www.terranostra.it , l’associazione agrituristica che fa capo alla Coldiretti. A differenza di molti alberghi, pensioni e camere in residence, - evidenzia la Coldiretti - in alcuni agriturismi i cani possono addirittura in alcuni casi restare in camera con i loro "padroni" godendo di piccole comodita’ come lettini, cucce confortevoli e acqua sempre fresca e qualche gradevole lusso come bocconcini prelibati e biscottini saporiti e croccanti. Alcune aziende agrituristiche - evidenzia la Coldiretti - offrono autentici corsi di addestramento riservati sia ai cani da compagnia, sia a quelli per la ricerca di tartufi o per la guardia. In particolare i cani - conclude la Coldiretti - possono trovare un adeguato spazio nel verde e ristoro per i loro bisogni senza costituire un peso per alcuno, ma, anzi, continuando a stare al fianco dei loro padroni anche nei momenti di svago.  
DATA:  17-07-2009   FONTE: AGI  

In Giappone un collare che interpreta l’abbaiare del vostro cane  
Il Bowlingual: presentato per la prima volta nel 2002, questo accessorio realizzato dal produttore di giocattoli Takara Tomy e previsto in vendita per agosto 2009 è stato presentato per la prima volta al recente Tokyo Toy Fair.  
Realizzato in collaborazione con ricercatori che studiano il suono, Bowlingual è stato sviluppato per interpretare l’abbaiare dei cani. Secondo quanto indicato dal produttore è in grado di riconoscere e interpretare correttamente sei diverse emozioni. Quando fu immesso in vendita nel 2002 l’azienda vendette oltre 300.000 esemplari in tutto il Giappone. La nuova versione è più piccola e si compone di un collare e un ricevitore che comunica con un sintetizzatore vocale il significato del "bau bau" del vostro cane. Si ha quasi l’impressione che il cane stia comunicando con voi. Il prezzo è di 20.000 yen, circa 150 euro, ma al momento non esiste un piano di distribuzione e vendita oltre il Giappone  
DATA:  16-07-2009   AUTORE:  Piersandro Guerrera   FONTE: www.pcworld.it  

ONDATA DI CALDO, CONSIGLI ENPA PER DIFENDERE GLI ANIMALI DALL’AFA  
Temperature in rapido, vertiginoso aumento nelle prossime ore su quasi tutta le penisola; previste punte, avvertono i meteorologi, anche di 40° nelle zone più colpite, Sardegna e Sicilia. A patire le conseguenze del gran caldo saranno non soltanto gli esseri umani, specie anziani e bambini, ma anche gli animali. Ed è proprio per tutelare la loro salute e incolumità che l’Enpa dirama un breve vademecum con alcuni preziosi suggerimenti:  

1. Non lasciare mai un animale incustodito in auto. Nei giorni di sole, la temperatura interna dell’abitacolo sale rapidamente, anche con i finestrini aperti, e l’auto si trasforma in un vero e proprio forno. Un animale lasciato in queste condizioni può morire in poco tempo; bastano anche solo 10 minuti - il tempo di fare una spesa veloce - per condannarlo a una morte orribile.

2. Animali rinchiusi in un’auto al sole. Se qualcuno dovesse vedere un animale rinchiuso all’interno di un veicolo deve prestare attenzione ai sintomi di un eventuale un colpo di calore (problemi di respirazione, spossatezza generalizzata); se non si interviene al più presto rischia correre un grave pericolo di vita e occorre rintracciare quanto prima il proprietario del veicolo. Se costui non fosse reperibile bisogna chiamare immediatamente le forze dell’ordine - compresa la Polizia Locale del comune interessato - che interverranno in caso di comprovata emergenza. I numeri di telefono 112 (Carabinieri), 113 (Polizia di Stato), 115 (Vigili del Fuoco) e 1515 (Corpo Forestale) sono tutti utilizzabili anche per questi casi. Nel frattempo si deve cercare comunque di creare ombra con i mezzi che disponibili (es. giornali sul parabrezza), di versare dell’acqua all’interno per bagnare l’animale o, se possibile, di farlo bere attraverso un’eventuale fessura del finestrino.

3. Assicurarsi che gli animali abbiano sempre accesso all’ombra e acqua fresca in abbondanza. Questo suggerimento riguarda soprattutto ai cani tenuti nelle ditte, negli orti o nei recinti (specie se a catena), e quindi meno controllati rispetto a quelli in appartamento. Evitare sempre l’esposizione al sole diretto, anche nel caso dell’animale che passa alcune ore da solo in casa, in giardino/cortile o in terrazza. In caso di colpo di calore (ipertermia) - se ha la pelle che scotta, barcolla o cade a terra, e ha difficoltà a respirare - è necessario abbassargli la temperatura mettendogli abbondante acqua fresca su tutto il corpo e contattare immediatamente il veterinario.

4. Non costringere i cani a sforzi eccessivi. Nei giorni più caldi portare il cane a passeggio di mattina e di sera per evitare che si bruci le zampe sul suolo caldo e per diminuire il rischio di ipertermia. A maggior ragione se si tratta di un animale anziano e/o con difficoltà respiratorie. Durante le passeggiate avere sempre a disposizione una bottiglietta di acqua e una ciotola.

5. Prevenire le scottature. Come le persone, anche gli animali possono scottarsi al sole. Per proteggerli, è sufficiente applicare una crema solare ad alta protezione alle estremità bianche (specie le punte delle orecchie) del cane o gatto prima di farlo uscire.

6. Tenere l’acquario fuori dal sole diretto. Cambiare l’acqua regolarmente e togliere le alghe che si formano. Il laghetto dev’essere riempito regolarmente per compensare l’acqua che evapora e sostituire l’ossigeno perso.

7. Non lasciare il canarino sul balcone al sole diretto. E’ necessario posizionare la gabbia dell’uccellino in un luogo fresco, arieggiato e ombreggiato.

8. Controllare la presenza di parassiti esterni. Con il caldo arrivano anche le pulci, le zecche e gli acari, quindi bisogna controllare regolarmente il pelo dei quattrozampe per verificare l’eventuale presenza di questi visitatori indesiderati. Applicare preventivamente un antiparassitario idoneo per la sua specie e taglia. Consultare sempre il veterinario di fiducia per avere indicazioni e suggerimenti al riguardo; alcuni antiparassitari per cani, ad esempio, sono letali per i gatti.

9. Controllare ogni giorno gli animali per l’eventuale presenza di uova di mosche. Le mosche possono depositare le proprie uova sul pelo dei conigli, delle cavie, ma anche dei cani. E’ importante quindi ispezionare attentamente l’intero corpo dell’animale, tenere ben pulito il luogo in cui sta e cambiare almeno una volta alla settimana la lettiera o fondo.

10. Prima di fare lavori in giardino, pensare alla fauna selvatica che ci vive. Prestare particolare cautela quando si usano tosaerba o tagliabordi poiché - entrambi possono essere letali per animali che si muovono lentamente - e tenere fuori dalla portata degli animali i pesticidi. Prima di accendere un falò, è consigliabile smuovere il materiale che si intende bruciare: le lucertole, i ricci, le rane e le bisce (animali assolutamente innocui, anzi molto utili) spesso si rintanano tra i mucchi di foglie o rifiuti da giardino.

 
DATA:  15-07-2009   FONTE: ENPA  

IN ITALIA SONO SOLO 27 LE SPIAGGE ACCESSIBILI AI CANI  
Ottomila chilometri di costa e solo 27 spiagge, di qualche chilometro complessivamente - secondo i dati delle associazioni - per accogliere le famiglie con i cani al seguito: in Italia andare in vacanza con fido resta difficile.  

Questo mentre le città si attrezzano, come Roma che ha aperto il bau village, una spiaggia ad hoc sulle rive del Tevere. Intanto è in arrivo una guida dei ministeri della Salute e del Turismo sulle strutture che in vacanza accettano gli animali.

Ma la questione fido in spiaggia è sempre in primo piano nonostante diverse iniziative, tra petizioni online e pressioni sulle associazioni dei comuni, cerchino di sensibilizzare verso un problema che potrebbe evitare anche molti abbandoni. L’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) e il Movimento del turismo delle famiglie con animali hanno promosso la raccolta firme online per chiedere che almeno il 10% delle spiagge italiane siano attrezzate ed aperte alle famiglie ed ai bagnanti che hanno al seguito il proprio cane. Secondo l’ Aidaa sarebbero 8.000 le famiglie che hanno già sottoscritto la petizione. Ecco la mappa spiagge e cani secondo le associazioni:

- LE SPIAGGE: sono sette le regioni che hanno spiagge accessibili ai bagnanti con cani al seguito, Abruzzo, Emilia Romagna, Lazio, Liguria, Marche, Toscana e Veneto. Di queste, l’Emilia Romagna, con dieci spiagge aperte a fido, è la regione con più spazi costieri dedicati agli amici a quattro zampe. La Liguria è seconda con otto spiagge, seguita dalla Toscana, terza, con quattro spiagge e le Marche con due. Abruzzo, Lazio e Veneto hanno, invece, solo una spiaggia a testa dedicata accessibile ai cani. All’Emilia Romagna spetta anche il record di organizzazione degli spazi, spesso attrezzati con ombrelloni, docce e piscine appositamente pensate per fido e punti per munirsi di sacchetto e paletta. Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.vacanzebestiali.org;

- LE ASSOCIAZIONI: insieme all’iniziativa promossa da Aidaa e dal Movimento del turismo delle famiglie con animali, anche l’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha lanciato due importanti campagne-petizioni per offrire ai nostri amici a quattro zampe ’Spazi vitali’, soprattutto in città e al mare. La prima campagna pone la questione dell’accesso alle spiagge chiedendo libertà di poter accedere a tratti di litorale e spiagge. La seconda petizione, diretta ai sindaci attraverso l’Associazione nazionale comuni italiani (Anci), punta a chiedere ai comuni di individuare delle aree attrezzate per consentire ai cani di correre liberi da ogni vincolo permettendo un’ottimo livello di socializzazione. Anche la Lega Antivivisezione (Lav), pur non partecipando direttamente a nessuna delle iniziative, condivide le campagne promosse dalle altre associazioni animaliste. "Si tratta - ha spiegato Ilaria Innocenti del settore nazionale cani e gatti Lav - di misure importanti soprattutto per prevenire l’abbandono";

- SPIAGGE APERTE ANTI-ABBANDONI: si stima che aumentando l’ accoglienza su spiagge e in strutture di vacanza si può ridurre del 15% l’abbandono. Dal primo giugno al 30 settembre del 2008, gli abbandoni sono stati 14.000, anche se in calo rispetto ai 17.000-18.000 di due anni fa. Per il 2009 la stima di abbandono é di 10.000 unità, 4000 in meno sul 2008. Una diminuzione, secondo Aidaa, grazie all’obbligo del microchip;

- COMPETENZE SPIAGGE: le spiagge sono off limits per gli amici a quattro zampe perché vige un divieto generale. Ma la materia è di competenza di Regioni e Comuni e la situazione non è organica. Regnano i divieti ma con eccezioni.

 
DATA:  13-07-2009   FONTE: ANSA  

AIDAA,8000 FAMIGLIE VOGLIONO ANDARE AL MARE CON IL PROPRIO CANE  
Sono ottomila le famiglie italiane che hanno sottoscritto la petizione pubblica per chiedere che almeno il 10% delle spiagge siano attrezzate per chi ha il proprio cane al seguito. La raccolta firme online, promossa dall’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) e dal Movimento del turismo delle famiglie con animali, terminera’ domenica 19 luglio. Le firme saranno quindi inviate al ministro del turismo Michela Brambilla e al sottosegretario alla salute Francesca Martini per chiedere loro un intervento concreto per attrezzare le spiagge libere ad ospitare i bagnanti con i loro cani.  
’’Abbiamo appreso che il ministero del turismo e quello della sanita’ stanno mettendo a punto un opuscolo sulle spiagge aperte anche ai bagnanti con fido al seguito - ha commentato Lorenzo Croce, presidente Aidaa - e’ un’iniziativa lodevole, ma ci aspettiamo qualcosa in piu’. Con la nostra petizione chiediamo che il governo faccia degli accordi con le regioni per individuare le spiagge libere da attrezzare ed aprire alle famiglie che vanno in spiaggia anche con fido’’. In Italia esistono complessivamente 8.000 chilometri di coste, con questa petizione si chiede che almeno 800 chilometri di costa marittima, lacustre e dei fiumi sia resa balneabile per chi porta il proprio amico a quattro zampe.  
DATA:  10-07-2009   FONTE: ANSA  

CAMPAGNA CONTRO L’ABBANDONO E UN NUOVO PROGETTO TRA MARTINI E BRAMBILLA  
’’Sabato prossimo, 18 luglio, a Milano io e il ministro Vittoria Brambilla presenteremo un nuovo progetto di cooperazione tra il ministero della Salute e quello del Turismo per rendere piu’ efficace l’accesso on line alle informazioni utili per chi vuole viaggiare con i propri animali’’: e’ quanto ha annunciato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, a Milano per la presentazione della campagna sociale ’Archimede’ contro l’abbandono dei cani.  

’’Abbandonare o maltrattare un animale e in particolare un cane, che e’ animale d’affezione - ha aggiunto Martini - e’ un reato penale, punito con arresto da tre mesi ad un anno’’. Il sottosegretario ha ricordato anche l’impegno del ministero per avviare programmi di sensibilizzazione non solo rivolti agli adulti, ma anche per i piu’ piccoli: ’’Con il ministro Gelmini stiamo studiando un percorso educativo per le scuole che potrebbe partire gia’ a ottobre’’.

"Archimede, l’amore per gli animali nello spazio di una grande citta’’ è invece la nuova campagna sociale contro l’abbandono dei cani e prevede la messa in onda da settembre in 200 sale cinematografiche italiane e nei punti video delle aree di sosta delle tangenziali di Milano e dell’autostrada A7 uno spot pubblicitario della durata di 40 secondi. Diretto dal regista Andrea della Zanna, il filmato e’ gia’ da ora disponibile su You tube e sui siti delle Associazioni che ne hanno promosso la realizzazione : Lega Nazionale per la Difesa del Cane, Gaia Animali e Ambiente, Oipa e Freccia 45. Sul tema dell’abbandono degli amici a quattro zampe e’ stato prodotto anche un cortometraggio di 6 minuti, che sara’ presentato al prossimo Festival del cinema di Venezia. La campagna ha ottenuto il patrocinio del ministero del Lavoro, Salute e Politiche sociali e quello del Comune di Milano.

 
DATA:  10-07-2009   FONTE: ANSA  

CUCCIOLO AL SOLE PER CHIEDERE ELEMOSINA: DENUNCIATA DONNA  
Una donna rumena di 32 anni è stata denunciata dai Carabinieri della Stazione Vittorio Veneto per maltrattamento di animali.  
I militari stavano transitando in Piazza San Bernardo, lungo via XX Settembre, quando hanno visto la donna che stava chiedendo l’elemosina, in compagnia di un cagnolino in evidente stato di sofferenza per via della lunga esposizione al sole.  
DATA:  09-07-2009   FONTE: omniroma.it  

Diminuiscono gli abbandoni, ma 10000 cani sono a rischio  
C’é un trend positivo quest’anno nel fenomeno degli abbandoni di cani. A rivelarcelo è l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali e ambiente, che ha monitorato in 100 canili sparsi in Italia una diminuzione di 700 unità negli animali arrivati nel mese di giugno: 1700 contro i 2400 del 2008. "Un dato che fa ben sperare in vista del fenomeno degli abbandoni estivi" afferma l’associazione. La stima di abbandono di quest’anno, infatti, è di 10.000 unità, 4000 in meno rispetto a tutti i cani abbandonati nel periodo estivo del 2008.  

Secondo Aidaa il motivo principale di questa diminuzione va ricercato nell’introduzione obbligatoria del microchip, "fattore che di fatto scoraggia chi vuole abbandonare il proprio cane per strada, in quanto il proprietario verrebbe subito rintracciato". Ma secondo l’Aidaa, un importante contributo alla possibile diminuzione di abbandoni viene anche dalle campagne istituzionali, di radio e televisioni e delle associazioni animaliste.

"Tutto ciò non deve indurci però ad abbassare la guardia - sostiene l’associazione - in quanto vi sono altri e nuovi fattori che possono contribuire alla decisione di taluni di abbandonare il proprio cane". Tra questi, rileva l’Aidaa, c’é la crisi economica, che potrebbe spingere qualcuno abbandonare il proprio cane per far quadrare i conti di casa. "Il rischio reale - ha sottolineato Lorenzo Croce, presidente nazionale Aidaa - è che pur a fronte di una diminuzione degli abbandoni ci sia un incremento della popolazione di cani randagi, in quanto molti canili specialmente al centro Sud sono al completo". Infatti, ricorda l’associazione, "a Roma da diversi mesi nei canili pubblici vengono accolti solamente cani feriti e morsicatori".

 
DATA:  08-07-2009   FONTE: Tiscali notizie  

Francesca Martini ad Uno Mattina: Alla base del rapporto uomo-animale ci deve essere il principio di responsabilità  
’’Abbandonare o maltrattare un animale e in particolare un cane che e’ animale d’affezione, e’ un reato punibile con l’arresto da 3 mesi ad un anno’’. A ricordare le sanzioni previste dalla legge italiana e’ il sottosegretario alla Salute Francesca Martini intervenuta oggi a Uno Mattina per presentare un filmato realizzato per contrastare il fenomeno dell’abbandono e del conseguente randagismo.  
E proprio per aiutare le famiglie a vivere in armonia con i propri amici a quattro zampe anche il periodo delle vacanze sabato sara’ presentata una apposita guida realizzata in collaborazione con il Ministro del Turismo Michela Vittoria Brambilla. ’’Alla base del rapporto uomo-animale - ha ricordato Martini - ci deve essere il principio di responsabilita’’’. Di qui la spinta a realizzare il film che verra’ trasmesso nelle scuole ’’con l’obiettivo - ribadisce il sottosegretario - di stimolare il processo di educazione e il dibattito soprattutto tra i giovani’’, affinche’ siano consapevoli di cosa vuol dire accogliere in casa un animale. ’’L’abbandono - conclude - mette in condizione disumana l’animale e crea uno choc nel bambino che si trova ad assistere alla scena. Non solo: mette a rischio l’incolumita’ pubblica dando origine a incidenti stradali e randagismo’’.  
DATA:  08-07-2009   FONTE: ANSA  

"TERME DI FIDO", IL CENTRO BENESSERE PER CANI  
Terme di Fido è un centro benessere per il miglior amico dell’uomo. Un luogo speciale, dove lui è al centro dell’attenzione. Dove le proprietà benefiche dell’acqua lo aiutano a ritrovare vigore e dove mani esperte si occupano del suo "star bene".  

La struttura, unica nel suo genere in Italia, occupa una superficie di seicento metri quadri, all’interno dei quali trovano posto una piscina, una vasca idromassaggio, una palestra, dotata di tapis roulant e attrezzature per l’agility, la toelettatura, le aree didattiche e ricreative. Allo spazio coperto, si aggiunge uno spazio all’aperto, in erba, di millecinquecento metri quadri, recintato ed attrezzato a percorso di campagna.

Le “Terme di Fido” si trova in via Grandi 42/44 a Pessano con Bornago (Milano): è aperto dal lunedì al sabato dalle 9.30 alle 19.30. I trattamenti si svolgono "individualmente" e "su appuntamento"

 
DATA:  07-07-2009  

ANIMALI: AL VIA CAMPAGNA ENPA PER OTTENERE ’SPAZIO VITALE’  
Sara’ presentata ufficialmente domani, martedi’ 7 luglio, la campagna ’’Spazio Vitale’’, promossa dall’Ente Nazionale Protezione Animali con l’obiettivo di favorire la convivenza tra uomini e animali, e dare piena attuazione a quanto previsto dall’ordinanza Martini in materia di tutela dei diritti degli animali.  
I contenuti della campagna che prevede due petizioni - una per il libero accesso e la creazione di spiagge attrezzate per i quattrozampe, l’altra per la realizzazione di aree libere per cani in tutti i comuni italiani - saranno presentati nel dettaglio dagli onorevoli Gianni Mancuso (deputato del gruppo PDL), Donatella Poretti ed Elisabetta Zamparutti (senatrice e deputata gruppo Radicali-PD), e da Carla Rocchi e Ilaria Ferri, rispettivamente presidente nazionale e direttore scientifico dell’Enpa  
DATA:  06-07-2009   FONTE: ASCA  

Vuole prendere il gelato ma ha il cane guida con sé, non vedente cacciata dal locale  
Una professoressa in pensione, non vedente, è stata invitata ad uscire da una gelateria perché entrata nel locale con il cane guida. La triste vicenda è accaduta a Venezia, dove la donna in compagnia di un’amica e di Giove, il suo inseparabile labrador nero, voleva rinfrescarsi per il caldo con un gelato.  
Ma quando è entrata, una delle donne che lavora al banco le ha detto di portare fuori l’animale. E quando le è stato fatto notare che si trattava di un cane addestrato per i non vedenti, la risposta è stata secca: questa è proprietà privata, lei fa quello che dico io.  
DATA:  04-07-2009   FONTE: IGN  

Anche cani e gatti possono scottarsi al sole  
Non un vezzo, assicurano gli esperti, ma "prodotti che rappresentano una necessità reale" in quanto gli amici a quattro zampe soffrono delle stesse patologie dell’uomo dovute all’esposizione prolungata, come arrossamenti, lesioni e nei casi peggiori virus e neoplasie alla cute. Arrossamenti ed eritemi, dermatiti e tumori. Al sole si scotta anche Fido, che in estate segue il padrone al mare e sui monti. E i raggi non risparmiano neppure Micio, specie se ha manto raso e bianco. Ma per i ’quattrozampe’ in vacanza arriva una linea ad hoc: una crema-scudo per la cute e una lozione spray salva-pelo. Già disponibili nei negozi specializzati e nelle farmacie fornite di prodotti ad uso veterinario, sono state presentate oggi a Milano durante un incontro promosso da Bayer, sezione Animal Health.  
"L’eccessiva esposizione ai raggi solari, soprattutto alle radiazioni ultraviolette (Uva e Uvb) - sottolinea la veterinaria Luisa Cornegliani, diplomata Ecvd (European College of Veterinary Dermatology) - può provocare negli animali domestici, in particolare in quelli a pelo corto e cute chiara, arrossamenti e lesioni cutanee del tutto simili a quelle umane". Muso, orecchie e palpebre le zone più delicate; Dalmata e Bull Terrier fra le razze più a rischio. Non solo. Sotto il sole possono peggiorare anche molte malattie autoimmuni, come lupus cutaneo e dermatomiosite, avverte la specialista. Gli animali in terapia con certi antibiotici, poi, devono evitare i raggi Uv che potrebbe scatenare violente reazioni da foto-tossicità. Infine, troppi ’bagni di sole’ possono indebolire il sistema immunitario favorendo l’attacco dei virus e le neoplasie alla cute. Ma prestare a Fido un po’ della nostra crema non si può. "Il Ph del cane (circa 7,5) è diverso da quello dell’uomo (5,5) e la sua cute è più sottile".  
DATA:  02-07-2009   FONTE: Adnkronos  

MARTINI, SINDACI SICILIANI APPLICHINO LE LEGGI  
CATANIA - ’’Non passa purtroppo settimana o addirittura giorno senza che arrivino notizie e segnalazioni di incredibili maltrattamenti, sevizie, avvelenamenti di massa di cani randagi o, nel peggiore dei casi, di aggressioni anche mortali agli stessi’’. Lo afferma il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, commentando i casi di cani randagi trovati morti per avvelenamento a Paterno’, nel Catanese.  
’’Le colpe del drammatico fenomeno del randagismo in Sicilia non sono certo dell’assessore alla Sanita Massimo Russo, da poco al governo della sanita’ siciliana - osserva il sottosegretario - ma degli amministratori locali che a distanza di anni non riescono, o non vogliono, debellare un problema praticamente superato in altre regioni d’Italia. Mi chiedo come mai - aggiunge Francesca Martini - quei poveri cani avvelenati fossero vaganti sul territorio e non ospitati in appositi rifugi o canili. Il Sindaco risponda, invii dati e documentazione sul randagismo nel suo Comune agli organi regionali competenti, spieghi senza nascondersi dietro falsi alibi e avvii indagini per scoprire i delinquenti autori degli avvelenamenti’’. L’invito - sottolinea il sottosegretario - e’ rivolto a tutti i sindaci di comuni dove sono avvenuti recentemente episodi analoghi. Esistono delle leggi, chiare e precise, che gli amministratori, gli assessori regionali e la veterinaria pubblica devono rispettare’’.  
DATA:  01-07-2009   FONTE: ANSA  

FGV, PRIMO CASO DI RABBIA IN UN CANE  
Il Direttore del Servizio Veterinario della Regione Friuli Venezia Giulia, Renato Coassin, ha comunicato oggi al Ministero della Salute il 19° caso di rabbia, il primo in un animale domestico, un cane bassotto di proprietà del comune di Osoppo, morto il 18 giugno scorso.  
Il cane, che nelle 24 ore precedenti aveva presentato sintomatologia fortemente algica ad un orecchio moriva improvvisamente dopo aver manifestato una aggressività "anomala". Il cane non aveva morsicato nessuna persona, pertanto è stato sottoposto alle indagini di laboratorio per la diagnosi di rabbia secondo la "procedura normale". Il bassotto era stato vaccinato il 29 maggio durante la campagna di vaccinazione obbligatoria disposta dalle autorità regionali. "Ieri sera- si legge nella relazione del veterinario ufficiale della Asl 3 Alto Friuli- appena avuta la comunicazione di positività dell’IZS, mi sono recato presso l’abitazione del proprietario del cane per eseguire l’indagine epidemiologica e per invitare i familiari alla vaccinazione post-esposizione. Dall’anamnesi risulta che il cane, un bassotto che viveva in casa, usciva ogni tanto con il proprietario, che comunque asserisce di averlo sempre avuto sotto controllo visivo e di non essersi mai accorto di un qualsiasi contatto con animali selvatici. La casa- prosegue la relazione- è recintata accuratamente e non permette l’ingresso di animali. Si può supporre che ci sia stato un contatto attraverso la rete di recinzione". Il proprietario ha altri due cani, una femmina regolarmente vaccinata e un cucciolo di due mesi e mezzo. Entrambi gli animali si trovano ora sotto osservazione nel canile di Tolmezzo (UD).  
DATA:  01-07-2009   FONTE: ANMVIOGGI  

LAV: NECESSARIO INCENTIVARE METODI DI RICERCA SENZA ANIMALI, ETICI E SICURI  
Il Comitato nazionale di bioetica (Cnb), dopo più di un anno di lavoro, ha recentemente espresso il suo significativo “No” alla ricerca con organismi ibridi, ovvero ottenuti mescolando materiale genetico umano e animale attraverso la tecnica del trasferimento del nucleo, sottolineando la pericolosità nell’accettazione del concetto di interspecie.  

“Anche se il Comitato ha lavorato in un’ottica antropocentrica, evidenziando il pericolo di questo tipo di ricerca per l’uomo, è utile estendere le perplessità a tutto il mondo della ricerca che fonde geni umani e animali – dichiara Michela Kuan, biologa responsabile LAV settore Vivisezione –Infatti, sempre più esperimenti sviluppano e utilizzano animali “umanizzati”, cioè dove vengono inseriti geni umani, per fare assomigliare le altre specie da sperimentazione sempre di più alla nostra, rimarcando come il modello sperimentale animale non sia attendibile nella ricerca per studi sulla salute umana. E’ necessario quindi sviluppare e incentivare i metodi di ricerca che non fanno uso di animali, etici e sicuri”.

Non v’è dubbio che sia importante porsi il problema etico della formazione di embrioni umani ibridi, ma è indispensabile affrontare l’argomento in un ottica coerente che copra tutte le sfaccettature della ricerca, in quanto il limite di accettazione di percentuale umana nell’animale non è individuabile.

Pensando a procedure altamente invasive come gli xenotrapianti, dove animali (maiali e scimmie) vengono geneticamente modificati con geni umani e utilizzati come produttori di organi per i trapianti, l’aspetto etico non può non essere preso in considerazione; sul piano scientifico la procedura ha dimostrato di essere fortemente fallimentare. Inserire e fare esprimere geni umani comporta modificazioni anatomo-fisiologiche non desumibili a priori, creando chimere che violano la dignità umana e animale.

Lo stesso vicepresidente del Comitato nazionale di bioetica, Lorenzo D’Avack, ha dichiarato che “gli obiettivi alla base di queste sperimentazioni non sono totalmente chiari”; inoltre, è significativa la posizione espressa dal Direttore del Centro nazionale trapianti che sottolinea gli alti rischi legati a questa area di ricerca e incoraggia studi che non prevedano l’uso di animali.

Ogni specie è frutto di un percorso evolutivo individuale e le nuove frontiere della genetica, pur dovendo continuare a fare ricerca, non possono non tenere conto delle limitazioni etiche e oggettive che devono influenzare la scienza, come qualsiasi altra attività umana.

 
DATA:  30-06-2009   FONTE: LAV  

SOTTOSEGRETARIO MARTINI SU CASO ANZIANA MULTATA IN PROVINCIA DI CAGLIARI PER AVER NUTRITO UN CANE  
In relazione alle notizie relative alla multa elevata nel Comune di Siliqua (CA), ad una anziana signora per aver dato da mangiare per strada ad un cane vagante, in contrasto con l’iniquo divieto imposto dal Sindaco, il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini, è intervenuta esprimendo chiara disapprovazione.  
“Sono veramente sorpresa dell’ennesima iniziativa di un Sindaco che, anziché esercitare le competenze attribuitegli dalle leggi di questo Paese per debellare il randagismo canino e tutelare gli animali, che ne sono vittime e non responsabili, non trova altra soluzione che privare i cani randagi del fondamentale diritto alla alimentazione e, quindi, alla sopravvivenza. Il Sindaco di Siliqua provveda, piuttosto, a catturare gli animali nel rispetto della loro salute e a sterilizzarli”. Il Sottosegretario auspica, inoltre, la massima collaborazione con le Associazioni di protezione degli animali a tutti i livelli istituzionali. “Privare gli animali del sostentamento, dichiara altresì il Sottosegretario, rientra nel reato di maltrattamento e non risolve il problema del randagismo perché si scontra con i principi di salvaguardia e tutela del benessere animale, nonché nel corretto rapporto uomo-animale.” Nell’esprimere solidarietà e appoggio alla signora ingiustamente penalizzata, Francesca Martini dichiara di voler intervenire nei confronti dell’amministrazione comunale per richiedere l’immediata revoca del provvedimento sindacale.  
DATA:  23-06-2009   FONTE: Ministero del Lavoro della Salute e delle Politiche Sociali  

NASCE IL MOVIMENTO FAMIGLIE CON ANIMALI  
Nasce il movimento del turismo delle ’Famiglie con animali’ promosso dall’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con lo scopo di promuovere iniziative atte a tutelare e favorire il movimento turistico italiano delle famiglie che possiedono un’animale domestico.  
Secondo i dati del ministero della salute (anagrafe nazionale canina e dei gatti) in Italia esistono circa 6 milioni di cani di proprieta’ ed altrettanti gatti domestici. Secondo una prima stima sono circa 9 milioni le famiglie italiane che possiedono un animale domestico (dai cani e gatti fino ai conigli, criceti e pesci rossi). E’ per questo che raccogliendo le richieste provenienti da un nutrito gruppo di queste famiglie l’associazione italiana difesa animali ed ambiente ha deciso di lanciare il movimento delle famiglie con animali, partendo proprio da una delle iniziative che in questi mesi coinvolgono almeno due milioni di famiglie: le vacanze estive. ’’Al momento sono un centinaio le famiglie che hanno aderito al movimento del turismo delle famiglie con animali - afferma Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa e coordinatore dell’ iniziativa - e oltre all’obiettivo estivo chiediamo anche miglioramenti nel trasporto pubblico con animali sia sui treni, che sui traghetti e navi, sugli aerei e sopratutto sui bus’’.  
DATA:  22-06-2009   FONTE: ANSA  

Rivoluzione animalista: la nipotina del Che nuda per la Peta  
Nuova campagna per l’associazione animalista in argentina  
Rivoluzione animalista: la nipotina del Che Lydia Guevara ha posato nuda per la Peta, l’associazione americana che rivendica i diritti degli animali. La campagna, con lo slogan "Start a Vegetarian Revolution", invita il pubblico a smettere di mangiare animali. Con il permesso della famiglia Guevara, la 24enne Lydia ha posato con un paio di pantaloni camouflage e un berretto in testa e due bandoliere "caricate" a carote, a copertura del seno nudo. La nuova campagna dell’associazione animalista, solita a usare il nudo e gli ammiccamenti sessuali per propagandare le sue idee, partirà in Argentina in ottobre. Sarebbe stata proprio la Peta a convincere Lydia a sposare la "rivoluzione vegetariana".  
DATA:  19-06-2009   FONTE: 4minuti.it  

CANI: ABBANDONARLI È INCIVILE, CRUDELE E PERICOLOSO  
Con l’arrivo dell’estate le cronache tornano a parlarci di un triste ed incivile fenomeno: l’abbandono dei cani. Uno degli ultimi episodi è stato denunciato dal presidente provinciale dell’Ekoclub International di Benevento, Luigi La Monaca: “La nostra associazione è dovuta intervenire in una contrada di Benevento per dare un primo aiuto a due giovani cani, abbandonati da un’auto in aperta campagna. - si legge in un comunicato - Peccato che un nostro associato non sia riuscito a prendere il numero della targa dell’autovettura, altrimenti avremmo provveduto ad adire le vie legali nei confronti di persone che perpetuano questo ‘rito’ estivo. Ora Ekolcub Benevento chiede a tutti coloro che leggeranno questo comunicato di segnalare eventuali casi di abbandono alle autorità competenti e, per quanto è nelle loro possibilità di dare da bere e mangiare ai cani randagi (naturalmente senza imbrattare con contenitori le strade). Per i due cani, di sesso maschile e di età compresa tra i 5 e 7 mesi, chiunque volesse e potesse adottarli si può rivolgere al presidente di Ekoclub International al 3394455829”.  

Ekoclub e FIDC non sono nuove ad iniziative di questo tipo, il responsabile relazioni esterne di Ekoclub, Gian Luca Bardelli, ha infatti ideato, in collaborazione con l’attuale presidente Fidc Gianluca Dall’Olio, il primo calendario di Federcaccia, il cui ricavato, in parte, è andato proprio ad una associazione che si occupa di cani abbandonati, la V.A.L di Gaeta. I cacciatori possono fare molto per contrastare il fenomeno dell’abbandono di cani, segnalando eventuali irregolarità alle autorità competenti. Questa triste pratica sembra essere cresciuta, rispetto all’anno scorso, del 25% e solo durante il ponte del 2 giugno ne sono stati abbandonati oltre 500. Abbandonare un cane è un atto di grande inciviltà, che oltre ad essere crudele nei confronti dell’animale rappresenta anche un pericolo per i possibili incidenti automobilistici e per la possibilità che i cani si organizzino in branchi diventando violenti, come le cronache ci hanno tristemente raccontato. Allora vigiliamo tutti, per difendere i nostri amici a quattro zampe.
Fonte: La Dea della Caccia

 
DATA:  17-06-2009   FONTE: La Dea della Caccia  

ESTATE. Via libera ai cani sui treni?  
Possono viaggiare, debitamente protetti, anche gli appartenenti alle ex razze pericolose Tutti i cani possono viaggiare liberamente sui treni italiani, compresi i pitbull, i rottweiler, gli american bulldog, i dogo argentini e gli altri inclusi nella lista delle razze pericolose, ormai abolita. Ovviamente, devono avere la museruola e vanno tenuti al guinzaglio (corto). Lo sostiene l’Aidaa, Associazione Difesa Animali e Ambiente. Le restrizioni previste dalle Ferrovie riguardanti le 17 razze pericolose, spiega l’Aidaa, «sono illegali e illegittime in quanto si riferiscono ad una ordinanza non più in vigore e sostituita con l’ordinanza del sottosegretario alla salute Martini del 3 marzo 2009 che abolisce l’elenco delle razze pericolose».  
Pertanto, continua l’Aidaa, «seguendo le norme previste dalle Ferrovie in materia di prenotazione dei biglietti, sui treni in cui sono ammessi i cani, possono viaggiare liberamente anche tutti i cani (ovviamente muniti di museruola e guinzaglio corto) anche quelli appartenenti alla lista delle ex-razze pericolose. Qualora in biglietteria - continua l’associazione - dovessero rifiutarvi i biglietti ferroviari per viaggiare con i vostri cani, vi chiediamo di denunciare immediatamente al più vicino ufficio di polizia ferroviaria o delle forze dell’ordine sia la società Ferrovie Italiane che il responsabile del servizio di biglietteria, che nel caso specifico commette il reato di truffa, rifiutandovi un biglietto in base ad una normativa non più in vigore». «Se le Ferrovie applicano ancora l’ordinanza Turco che è decaduta devono essere denunciate per truffa e per abuso di potere - afferma Lorenzo Croce, presidente di Aidaa - una volta che vengono rispettate le regole previste per la prenotazione dei biglietti nessuno può vietare di farvi salire in carrozza con il vostro cane, quale sia la sua razza e la sua taglia. È ora di smetterla con questi divieti illegali e illegittimi quando una legge o un’ordinanza non esiste più la sua applicazione forzata diventa reato». Fonte: vita.it  
DATA:  17-06-2009   FONTE: vita.it  

VACANZE: COLDIRETTI, LA META’ DEGLI AGRITURISMI OSPITA ANCHE ANIMALI  
Si stima che quasi la metà dei diciottomila agriturismi italiani offra ospitalità anche agli animali. E’ quanto afferma la Coldiretti in riferimento alla denuncia dell’Associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) sulla mancanza di strutture di accoglienza per le due milioni di famiglie che andranno in vacanza con i propri cani e gatti.  
Sono molte le strutture che in campagna sono in grado di garantire agli amici animali domestici una meritata vacanza all’insegna della riconquista della libertà e della vicinanza ai loro padroni, anche se - sottolinea la Coldiretti - è bene concordare le modalità dell’ospitalità per rendere tutto armonico anche in relazione agli animali dell’azienda agricola e alle esigenze degli altri ospiti. Una opportunità che è possibile verificare anche sul sito www.terranostra.it, l’associazione agrituristica che fa capo alla Coldiretti. A differenza di molti alberghi, pensioni e camere in residence, - evidenzia la Coldiretti - in alcuni agriturismi i cani possono addirittura in alcuni casi restare in camera con i loro “padroni” godendo di piccole comodità come lettini, cucce confortevoli e acqua sempre fresca e qualche gradevole lusso come bocconcini prelibati e biscottini saporiti e croccanti. Alcune aziende agrituristiche - evidenzia la Coldiretti - offrono autentici corsi di addestramento riservati sia ai cani da compagnia, sia a quelli per la ricerca di tartufi o per la guardia. In particolare i cani - conclude la Coldiretti - possono trovare un adeguato spazio nel verde e ristoro per i loro bisogni senza costituire un peso per alcuno, ma, anzi, continuando a stare al fianco dei loro padroni anche nei momenti di svago.  
DATA:  17-06-2009   FONTE: coldiretti  

Sui maltrattamenti di Fido & co. indagano i ’Ris’  
ROMA - Ogni reato contro cani, gatti o altri animali ha da oggi più possibilità di essere perseguito. In una generale ristrutturazione dei centri di zooprofilassi sparsi lungo il territorio nazionale, il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, ha inserito un nuovo centro che si occuperà di veterinaria legale. Insomma, una sorta di reparto investigazioni scientifiche specifico, i ’Ris’ degli animali.  

Presso la sede territoriale di Grosseto dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana è attivato il Centro di referenza nazionale per la Medicina forense veterinaria.

Il Centro si occuperà, tra l’altro, dell’organizzazione di corsi di formazione per il personale del servizio sanitario nazionale e degli organi di polizia a livello territoriale per la standardizzazione dei rilievi di campo relativi ad indagini medico legali riguardanti l’uccisione di animali domestici e selvatici.

Il sottosegretario Martini ha firmato un decreto che istituisce nuovi Centri di referenza nazionali nel settore veterinario. E’ stato ritenuto che la loro attivazione "per lo svolgimento delle attività indicate dagli Istituti zooprofilattici sperimentali possa favorire il miglioramento delle funzioni svolte e della complessiva organizzazione sanitaria, con ricadute positive sulla tutela della salute umana e della sanità animale e del benessere degli animali".

In particolare, presso la sede territoriale di Verona e Vicenza dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie è attivato il Centro di referenza nazionale per gli interventi assistiti con gli animali (Pet therapy).

Le principali attività del Centro riguardano:

-la promozione della ricerca per la standardizzazione di protocolli operativi per il controllo sanitario e comportamento degli animali impiegati nei programmi di interventi assistiti con gli animali;

-il potenziamento delle collaborazioni fra medicina umana e veterinaria per individuare sinergie operative e di ricerca in grado di garantire un miglioramento dei risultati delle attività svolte nel settore di interesse;

-il miglioramento delle conoscenze circa l’applicabilità di tali interventi in determinate categorie di pazienti;

-l’organizzazione e gestione di percorsi formativi;

-la raccolta di dati e la diffusione di informazioni alla comunità scientifica internazionale.

Presso la sede territoriale di Grosseto dell’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana è attivato il Centro di referenza nazionale per la Medicina forense veterinaria.

Infine, presso l’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Abruzzo e Molise viene attivato il Centro di referenza nazionale per l’epidemiologia veterinaria, la programmazione, l’informazione e l’analisi del rischio. Le principali attività di questo centro riguardano lo svolgimento di analisi del rischio con particolare riferimento alla sanità animale ed alla sicurezza alimentare e all’elaborazione e attuazione di programmi operativi finalizzati alla formazione del personale.

 
DATA:  16-06-2009   FONTE: diregiovani.it  

Cani- bagnino sulla costa viterbese  
VITERBO, Alcuni cani bagnino sono entrati in servizio sulle spiagge di Tarquinia, Montalto di Castro e Pescia Romana, sulla costa viterbese. I bagnini a 4 zampe, addestrati nella Scuola italiana cani salvataggio, lavorano ognuno a fianco del proprio conduttore, un agente della capitaneria di porto o un volontario del Prociv. .  
Quasi tutti di razza labrador, i cani bagnino operano sulle motovedette della capitaneria di porto e sulle spiagge  
DATA:  15-06-2009   FONTE: Ansa  

Animali domestici: addestrare per prevenire  
Esistono cani pericolosi e cani docili? Davvero possedere un cane di attitudine predominante potrebbe diventare rischioso? Quanto dipende nel comportamento di un animale dalla razza e quanto dalla sua educazione e dal suo addestramento? A fare chiarezza in merito il Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, illustrando una nota alla decisione della Svizzera per la pubblicazione delle razze “pericolose”.  
Possedere un animale domestico, cane o gatto che sia, richiede responsabilità e capacità. In alcuni casi per mantenere l’animale in salute e ben addestrato serve anche molto danaro, nessuno compra un cane, specie se di medio-grossa taglia, senza poi procedere a un addestramento. Ma questa operazione comporta un costo, un costo che evidentemente i padroni dell’animale, che lo comprano per diletto e non per amore, non hanno intenzione di sobbarcarsi, come anche non intendono procedere a una posizione assicurativa dell’animale. In una nota alla stampa, di fronte alla decisione della Svizzera di stilare la lista degli animali domestici considerati non “aodttabili” in casa, il Sottosegretario alla Salute ha spiegato che la principale responsabilità dei possessori di animali domestici consiste nella conoscenza dell’animale che si va a ospitare in casa. Non serve stilare delle liste nere, serve che il padrone dell’animale capisca come possono essere guidati gli animali in una quotidianità tranquilla, qualsiasi sia la loro razza e il loro carattere, per prevenire le aggressioni. Esistono reali predisposizioni nelle razze degli animali a essere più o meno attivi, a necessitare di movimento e di sfogo, alcune razze sono più nervose, altre più tranquille, ma seguendo l’assecondare delle necessità primarie dell’animale conoscendone bene la razza aiuta a prevenire gli incidenti e i danni verso terzi, che nei casi di animali di grossa taglia, possono essere rimediati con una assicurazione adatta sull’animale.  
DATA:  12-06-2009   FONTE: tantasalute.it  

ANCORA ATTIVO A L’AQUILA IL PRESIDIO VETERINARIO  
Nel corso del Convegno “Uomini, cani ed emergenze” che si è svolto alla Facoltà di Medicina Veterinaria la scorsa settimana è stato tracciato il bilancio delle attività di assistenza sanitaria che il Dipartimento di Scienze cliniche veterinarie ha rivolto agli animali di affezione coinvolti nel terribile sisma del 6 aprile scorso.
 
Dal 14 aprile, infatti, il Dipartimento e la Facoltà di Medicina Veterinaria, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, si sono attivati in una tenda appositamente allestita e attrezzata nell’area di accoglienza di Piazza d’Armi a L’Aquila, dove è stato istituito un Presidio Medico Avanzato che, accanto ai servizi medici e alla farmacia, ha fornito anche i servizi veterinari necessari in situazioni di emergenza.
«La Facoltà di Medicina Veterinaria – ha spiegato il preside Fulvio Marsilio – ha offerto subito piena disponibilità ai colleghi libero-professionisti e della ASL di L’Aquila. Già il 10 aprile ben 13 cani senza proprietario, sono stati prelevati dal territorio aquilano e trasferiti al canile della nostra azienda agricola di Chiareto. Quindi è stata rapidamente attrezzata una tenda col necessario per far fronte alle prime esigenze di pronto soccorso veterinario: tavoli e lampade da visita, ecografo, laboratorio analisi per esami ematobiochimici di routine, gabbie per degenza e pompe da infusione, oltre che tutto il materiale di consumo e i farmaci. A oggi sono stati visitati oltre 800 animali e per oltre 60 si è reso necessario il ricovero e la degenza presso le strutture del Dipartimento di Scienze cliniche veterinarie».
«Dal 14 aprile – ha proseguito il Preside – il personale medico veterinario del Dipartimento di Scienze cliniche veterinarie affiancato da liberi professionisti indicati dall’Ordine dei Medici Veterinari di L’Aquila, opera sette giorni su sette, nel Presidio di piazza d’Armi, dalle ore 8.30 alle 18.00. Nelle attività di assistenza sanitaria sono coinvolti anche gli studenti del Corso di laurea magistrale in Medicina Veterinaria e del Corso di laurea in Tutela e benessere animale».
«La Facoltà – ha concluso Marsilio – si è inoltre attivata immediatamente attraverso i suoi docenti per contattare case farmaceutiche e ditte mangimistiche che hanno risposto con estrema generosità inviando materiale di estrema necessità che è stato distribuito alle sedi indicate, ai proprietari e ai colleghi operanti sia sui piccoli che sui grossi animali, a L’Aquila e sulla costa abruzzese».  
DATA:  12-06-2009   FONTE: teramonews.com  

Una patente per i cani pericolosi a Genova  
Potrebbe essere Genova la prima città a mettere in pratica una nuova legge sugli animali. Comune, Ente protezione animale e Asl 3 sono al lavoro per organizzare i corsi destinati ai proprietari di cani di razze pericolose. Secondo l’Enpa i corsi potrebbero partire già a fine giugno, al costo di 50 euro.  
Ma secondo Clara Bongiorno, direttore del canile di Genova, la questione è ancora poco definita: «Non sappiamo se i patentini saranno rilasciati da veterinari privati o dall’Asl, né cosa accadrà a chi non parteciperà ai corsi».  
DATA:  11-06-2009   AUTORE:  G.M   FONTE: metronews.it  

Cani abbandonati a Benevento, Ekoclub: segnalare i casi alle autorità competenti  
Con l’arrivo dell’estate, puntualmente cominciano anche gli abbandoni dei cani. A stigmatizzare tale comportamento è Ekoclub International. “Questa mattina – spiega il presidente Luigi La Monaca - la nostra associazione è dovuta intervenire in una contrada di Benevento per dare un primo aiuto a due giovani cani, abbandonati da un’auto in aperta campagna. Peccato che un nostro associato non sia riuscito a prendere il numero della targa dell’autovettura, altrimenti avremmo provveduto ad adire le vie legali nei confronti di persone che perpetuano questo ‘rito’ estivo.  
Ora Ekolcub Benevento chiede a tutti coloro che leggeranno questo comunicato di segnalare eventuali casi di abbandono alle autorità competenti e, per quanto è nelle loro possibilità di dare da bere e mangiare ai cani randagi (naturalmente senza imbrattare con contenitori le strade). Per i due cani, di sesso maschile e di età compresa tra i 5 e 7 mesi, chiunque volesse e potesse adottarli si può rivolgere al presidente di Ekoclub International al 3394455829”.  
DATA:  10-06-2009   FONTE: ilquaderno.it  

Cani più contenti a bordo delle Volvo  
Volvo pensa anche al benessere dei passeggeri a quattro zampe. La casa svedese ha progettato infatti dei dispositivi speciali in grado di soddisfare le esigenze sia dei padroni, sia dei cani, e negli Stati Uniti le Volvo XC90 e XC70 sono risultate le vetture più confortevoli per l’amico più fidato dell’uomo. Lo scorso anno i due modelli sono stati insigniti del "Cesar Five Dog Bone Awards" assegnato dai lettori di "Animal Fair Magazine" grazie allo spozio di cui dispongono i due modelli e per la facilità nel salirvi a bordo.  
Oltre alla spaziosità e alla facilità di accesso i modelli V50, XC60, V70, XC70 e XC90 offrono una linea di accessori dedicata appositamente al trasporto degli animali. Tra le varie soluzioni proposte troviamo una pratica griglia di protezione fra l’abitacolo e il vano bagagli che permette di evitare che il cane venga proiettato in avanti in caso di frenata brusca o collisione. La sistemazione più sicura per un cane è nel vano bagagli delle station wagon, a condizione che l’auto sia dotata della griglia di protezione. Una paratia longitudinale per il vano bagagli permette poi di suddividerlo in una sezione sinistra e una destra, consentendo di sistemare l’animale in una delle due e i bagagli nell’altra. La paratia si rivela pratica ad esempio quando si trasportano la spesa o altri articoli cui è opportuno che il cane non abbia accesso (per poter installare la paratia del vano bagagli occorre montare anche la griglia di protezione). E poi ancora ecco un tappetino per il vano bagagli in vinile, durevole e resistente alla sporcizia, che copre il pavimento, le pareti laterali e il retro dei sedili posteriori, proteggendo l’interno della vettura anche quando il cane è bagnato o sporco e tanti altri accessori per il benessere dei nostri amici. "Prima di lanciare i modelli Volvo V70 e XC70, desideravamo creare articoli in sintonia con le vetture e i loro potenziali clienti, di cui conosciamo lo stile attivo di vita familiare. - ha dichiarato Yvonne Hall Tobiasson, responsabile del merchandising Volvo - Ci è quindi sembrato del tutto naturale progettare una collezione per cani di un colore vivace e appropriato. Gli accessori per cani sono una novità assoluta nel mondo dell’auto, e questo spiega forse il successo che abbiamo riscosso". La casa svedese infine ricorda alcuni utili accorgimenti quando si viaggia in compagnia degli animali, oltre a quelli ovvi come fermarsi a intervalli regolari per consentire al proprio cane di sgranchirsi, di dissetarsi e di mangiare. Molti conducenti, ad esempio, non sempre si ricordano di verificare che il portellone posteriore sia ben chiuso, un aspetto importante per trasportare cane e bagagli in piena sicurezza, senza rischiare che il portellone si apra durante la marcia. È inoltre una buona abitudine insegnare al proprio cane a saltare fuori dall’auto soltanto dietro comando esplicito. Alcuni cani soffrono di mal d’auto, ma è possibile addestrare la maggior parte dei cani in modo da evitarlo. Un buon suggerimento consiste poi nel dare ai cani un osso da rosicchiare durante i viaggi, ma per gli animali a rischio di mal d’auto è possibile chiedere al veterinario un farmaco specifico. (m. r.)  
DATA:  10-06-2009   AUTORE:  m.r.   FONTE: repubblica.it  

Animali: al via la campagna contro gli abbandoni estivi e un concorso per vignettisti  
Sono tragici i numeri recentemente diffusi che dimostrano come proprio in questo ultimo ponte di giugno sono stati abbandonati già 500 cani. Il dato più tragico presentato dalla Associazione italiana difesa animali ed ambiente è quello che indica che fra aprile e giugno gli abbandoni sono aumentati del 25% rispetto al 2008. E’ un fenomeno quello dell’ abbandono degli animali domestici che si diffonde sempre all’ inizio dell’ estate ed il nostro Movimento si sta attivando per avviare una campagna di sensibilizzazione soprattutto fra i giovani“. E’ quanto dichiara Piergiorgio Benvenuti, Responsabile dei Rapporti Istituzionali e Coordinatore per il Lazio del Movimento Ecologista Europeo - Fare Ambiente.  

LA CAMPAGNA CONTRO GLI ABBANDONI
“La nostra campagna prevede intanto l’ invito a tutti i mezzi di comunicazione al fine di attivarsi con servizi giornalistici per dare risalto a questa vera e propria barbarie che si commette a danno di inermi animali che hanno vissuto per un intero anno accanto a noi e che solo per egoismo vengono abbandonati e quindi per quasi la totalità dei casi lasciati morire in strada, coinvolti in incidenti o per incapacità di trovare del cibo. Siamo altresì convinti che molto possono fare le Istituzioni e gli Enti locali per avviare vere e proprie campagne di sensibilizzazione. Ma il programma di Fare Ambiente prevede - prosegue Benvenuti - di intervenire soprattutto fra i giovani, con l’ invito di diffondere un SMS ai propri amici con la frase: “Gli amici non si abbandonano. Cani e Gatti non meritano di essere lasciati morire d’ estate“.

UN CONCORSO PER VIGNETTISTI
“Sarà inoltre organizzato - spiega ancora - un concorso per Giovani Vignettisti che potranno, sull’ argomento, presentare o spedire il loro disegno presso la sede nazionale della nostra Associazione a Roma in Via Nazionale, 243, per una settimana da oggi 3 giugno sino al 10 giugno. Il giorno successivo verrà distribuita alla stampa la vignetta vincente che rappresenterà il logo della nostra campagna a difesa degli amici a quattro zampe”.

IL PREMIO
”Al giovane vignettista che presenterà il miglior disegno verrà premiato con la tartaruga d’ argento, animale simbolo della nostra Associazione”.

 
DATA:  08-06-2009   FONTE: mondoecoblog.com  

Cani in autostrada, iniziativa “Io l’ho visto”  
nche quest’anno PRONTOFIDO e RADIO 105 insieme a RADIO MONTE CARLO e VIRGIN RADIO, organizzano il servizio di salvataggio per i cani abbandonati in autostrada nel periodo estivo.
Se viaggi in autostrada e vedi un animale abbandonato fermati alla prima area di sosta ed invia un sms al numero 334 1051030.  

Il tuo sms sarà pubblicato sul sito dell’Autogrill e da qui inoltrato alla sede più vicina della Polizia Stradale che attiverà le necessarie operazioni di emergenza ed interesserà le strutture preposte al recupero del cane.
Ricordati di specificare la località e la provincia; la direzione di marcia e l’ora dell’avvistamento.
Più dettagli saranno inviati e più facile sarà intervenire.

Se non sei in autostrada e vedi un animale abbandonato non inviare sms a IO L’HO VISTO!
La Polizia Stradale opera solo in autostrada. Telefona subito ai Vigili del Comune di competenza oppure ai Carabinieri al 112.
La legge 281 obbliga ogni comune a prelevare i cani abbandonati e a curarli vietandone la soppressione.

 
DATA:  07-06-2009   FONTE: palermo.bloggalo.it  

Fido Park Autogrill  
Per l’estate Autogrill offre un totale di ben 17 aree Fido Park destinate ad offrire una sosta esclusiva alla clientela che viaggia con gli animali domestici lungo le autostrade italiane.  

Cosa sono i FidoPark? Sono aree collocate all’esterno dei punti di ristoro Autogrill dotate, oltre che di acqua corrente, di cucce all’ombra di un gazebo. Le cucce - realizzate da Cucciamica - sono isolate termicamente per garantire una temperatura ideale anche nei mesi più caldi e sono provviste di un impianto di spurgo per eliminare tutti i residui organici e di un sistema di igienizzazione a spruzzo per la disinfezione dell’ambiente. In particolare, nell’Autogrill di Secchia ovest, grazie alla maggiore disponibilità di spazi, è a disposizione anche un percorso di agility con un’ampia area verde. I Fido Park sono strutture realizzate per poter funzionare senza assistenza in loco: presso ogni area è posizionato un regolamento in lingua italiana e inglese con le indicazioni di uso delle cucce e una cartina con l’ubicazione delle altre aree attrezzate.
Inoltre in ogni area Fido Park viene segnalato l’ambulatorio veterinario più vicino con il rispettivo recapito telefonico. Il servizio FidoPark è gratuito. Le aree atrezzate sono aperte tutti i giorni dalle 08.00 alle 22.00 fino al 30 settembre.

 
DATA:  05-06-2009   FONTE: prontofido.net/  

In 4 giorni abbandonati 500 cani  
Almeno 500 cani sono stati abbandonati dai loro padroni durante i quattro giorni di vacanza per il ponte del 2 giugno. Lo rivela il telefono amico dell’Associazione italiana difesa animali ed ambiente. Campania, Puglia, Sicilia, Toscana, Lombardia e Veneto le regioni con più abbandoni. Tra aprile e giugno gli abbandoni sono aumentati del 25% rispetto al 2008.  

«Con il ponte del due giugno sono iniziati gli abbandoni estivi dei cani sulle strade e autostrade. Sono almeno 500 i cani abbandonati in questi 4 giorni di vacanza». Lo sostiene il telefono amico dell’associazione italiana difesa animali e ambiente che è stato preso d’assalto dalle segnalazioni relative all’abbandono di cani provenienti in particolare dalla Campania, dalla Puglia, dalla Sicilia, dalla Toscana, dalla Lombardia e dal Veneto, ma anche da Lazio e Emilia Romagna.

Secondo i dati raccolti dai 100 canili monitorati da Aidaa, viene segnalato un incremento delle presenze di cani abbandonati rispetto ai due anni precedenti, già a partire dal mese di aprile. L’aumento ammonterebbe almeno al 25% rispetto ai dati dello scorso anno e del 31% rispetto al 2007. «Si tratta di un fenomeno preoccupante -afferma Aidaa- che deve essere assolutamente studiato e monitorato, in quanto se da una parte si registra una diminuzione del 30% degli abbandoni estivi dei cani (giugno- settembre) dall’altra parte aumentano gli abbandoni negli altri mesi dell’anno».

 
DATA:  03-06-2009   FONTE: ADNKRONOS  

Telepatia animale I cani e i gatti leggono nel pensiero  
La capacità di comunicare telepaticamente è stata repressa dall’inquisizione e poi dalla cultura moderna, ma non nell’antichità: perfino gli Egizi credevano e praticavano questa forma di comunicazione; si legge infatti in un papiro scoperto a Saqqàra: «Quando tu pensi il gatto ti capisce anche se le tue labbra non si muovono e se la tua bocca non pronuncia alcuna parola. Esso legge in te con lo sguardo degli Dei». Ma cosa è la telepatia: «Fenomeno parapsicologico per cui una persona ha la percezione extrasensoriale dei pensieri e dei sentimenti di un’altra, la trasmissione del pensiero» (dizionario Sabatini Coletti). Il termine telepatia venne introdotto nel 1882 da Frederic William Henry Myers e deriva dal greco: tele (lontano) e pàtheia (sentimento).
 

Oggi anche per la scienza qualcosa è cambiato: il dottor Francesco Di Noto (Matematico, Premio Archivio di Documentazione Storica della Ricerca Psichica, fisica quantistica , telepatia) afferma: «È noto il fenomeno della telepatia tra innamorati, famigliari, in particolare nel caso dei gemelli monozigoti».

Gli animali sono maestri in questa forma di espressione. Il dottor Wayne Doak ha scoperto che i delfini di una zona possono sviluppare un certo comportamento, dopo che quelli di un’altra località l’hanno già adottato, tramite uno scambio telepatico di informazioni. I ricercatori del Dolphin Centre in Florida, hanno inoltre dimostrato che questi animali riescono a curare con la trasmissione del pensiero: persone sordo-cieche e perfino i bimbi autistici. Lo studioso russo Igor Tcharkovsky, ha notato che le delfine sono piuttosto interessate alle donne incinta e sono in grado di trasmettere al feto alcune delle loro conoscenze e a non temere l’acqua .

Cani e gatti comunicano telepaticamente con l’uomo. Molti proprietari di animali lo hanno appurato; è un fenomeno che si manifesta con la semplice previsione del ritorno a casa del padrone, con l’avviso di un pericolo e “sentono” se stiamo poco bene. In una puntata di Quark, hanno mostrato a cani e mici, delle persone sane e delle persone colpite da melanoma; gli animali appena annusavano la parte del corpo malata, la leccavano a più non posso, come fosse una ferita aperta. E poi storie di animali smarriti che riescono a ritrovare la strada per tornare a casa percorrendo enormi distanze, si potrebbero spiegare, secondo il dottor Rupert Sheldrake come casi di telepatia fra esseri umani ed animali e non sarebbero solo i sensi ipersviluppati di cani e gatti a riportarli a casa.

E che dire di Casper, un piccolo Yorkshire regalato a Emily Kearney, una bimba inglese malata di linfoma di Burkitt, che si ammalò dello stesso tipo di cancro della sua “padroncina”. Fatto a dir poco curioso è che quando il cane si ammalò, la bimba guarì: i medici rimasero senza spiegazioni. Il dottor Carlis Osis, membro della società americana psichica, ha dimostrato la capacità di trasmissione del pensiero tra l’uomo e il gatto con il seguente esperimento: l’animale deve scegliere tra due ciotole di cibo, lo sperimentatore cerca, mediante trasmissione del pensiero, di indurre il gatto a scegliere una ciotola piuttosto che l’altra. L’esperimento riuscì con esito positivo.

Un pensiero di Battaglia: «Gli animali avvertono lo stato d’animo delle persone che amano e si comportano di conseguenza. Quante volte i loro occhi ci guardano con dolcezza e quante volte in quello sguardo buono ritroviamo la serenità».

 
DATA:  02-06-2009   FONTE: Libero-news  

TORNA A GIUGNO SU RAIUNO "PONGO & PEGGY GLI ANIMALI DEL CUORE"  
Dopo il successo della passata stagione, torna a giugno su Raiuno la fortunata trasmissione "Pongo & Peggy, gli animali del cuore". Condotto da Elisa Isoardi, "Pongo & Peggy" è interamente dedicata agli animali da affezione.  
Attraverso le storie, le testimonianze, le curiosità e i consigli degli esperti, i riflettori si accenderanno sul rapporto di straordinario affetto e reciproco sostegno che si instaura tra un animale e il suo proprietario. "Pongo & Peggy" - informa una nota della produzione della trasmissione - non sarà solo un viaggio nella sfera emotiva legata al mondo dei pet, ma permetterà a tutti di conoscere meglio gli animali domestici con approfondimenti sulle loro specificità caratteriali e consigli sugli interventi comportamentali. Inoltre, sarà dato ampio spazio alla gestione della salute degli animali.
I temi informativi ed educativi nelle varie puntate verranno affrontati da Elisa Isoardi con l’aiuto, la professionalità e la simpatia del veterinario comportamentalista Raimondo Colangeli e della veterinaria Alessandra Uccelli che ci aiuteranno a comprendere i diversi aspetti del complesso rapporto tra l’uomo ed il suo pet.
Pongo & Peggy è un programma dedicato non solo a chi ama gli animali o a chi possiede un animale domestico, ma anche a tutti quelli che vogliono avvicinarsi al mondo degli animali d’affezione, cani, gatti, cavalli, conigli e ogni altro piccolo e grande amico che possa accompagnare il nostro quotidiano.  
DATA:  01-06-2009   FONTE: ENPA  

MARTINI: ANCHE LA PET THERAPY NEI LEA  
E’ in provincia di Vicenza, in una villa storica a Montecchio Precalcino, il primo Centro di riferimento nazionale sulla pet therapy. L’obiettivo è arrivare, attraverso l’attività clinica, la ricerca e il confronto internazionale, alla "standardizzazione della terapia con gli animali per inserirla nei Livelli essenziali di assistenza", le prestazioni garantite a tutti i cittadini in tutta la Penisola.
E’ quanto dichiara il Sottosegretario alla Salute, Francesca Martini.  

Per il riconoscimento di centro di riferimento nazionale è in corso l’iter burocratico, intanto è già stato stipulato un accordo fra la Provincia di Vicenza, le Ulss del territorio provinciale e l’Istituto zooprofilattico delle Venezie. La struttura, che fa capo alla Ulss 4, ha già ricevuto l’’investitura’ della Martini.

La pet therapy, sottolinea, "non è ancora una terapia strutturata sul piano scientifico, non ci sono follow up né linee guida o confronti con realtà internazionali. Ci sono esperienze singole, sparse sul territorio, che stiamo valutando". Da qui la nascita di un Centro di riferimento nazionale, che "farà attività clinica, ricerca e anche formazione. Con un lavoro d’equipe: fisiatri, psicologi o psichiatri, veterinari".

 
DATA:  30-05-2009   FONTE: Adnkronos Salute  

Acqua di colonia per animali  
Pepper & Tanky è il nome della collezione francese di un acqua di colonia per animali, non testata crudelmente sugli animali, composta di oli naturali e non contiene alcol per non irritare la loro pelle sensibile.  
Questa au de toilette canina viene prodotta in due fragranze principali: "Latrato alla vaniglia" e "Crema di Pesca" . I vostri cuccioli adoreranno poi anche la versione ambra, bergamotto e jasmine e il "Gran bouquet" una combinazione floreale di bergamotto, lavanda, muschio e neroli (un olio prodotto dall’essenza di fiori di arancio amaro).

Pepper & Tanky si trova nelle migliori boutique per animali, hotel per i nostri amici a quattro zampe e si può ordinare anche online: per 44 dollari avrete una boccetta da 30 grammi.  
DATA:  26-05-2009   FONTE: asylumitalia.it  

Vacanze: badanti per animali contro l’abbandono  
Vacanze in posti dove mici e cani non sono bene accetti? Si può ricorrere alla «badante per animali». Sono infatti oltre 3mila le persone che si sono iscritte, in poco più di due mesi, all’albo delle badanti di animali domestici di condominio lanciato due mesi fa dall’associazione italiana difesa animali ed ambiente, l’Aidaa.  
La creazione dell’albo si inserisce nelle varie attività concrete per la lotta contro il randagismo e l’abbandono estivo degli animali domestici, ma è anche un’opportunità concreta di lavoro per persone amanti degli animali che, nei mesi estivi, vogliono arrotondare il loro stipendio e allo stesso tempo un’opportunità per coloro che vogliono trovare un dog-sitter o un cat-sitter collettivo a prezzi abbordabili. Il servizio offerto dall’associazione è completamente gratuito e consiste nel mettere in contatto la proposta con l’offerta. In questi due mesi sono pervenute 3.107 offerte di disponibilità all’Aidaa: di queste 3.088 sono donne, la maggior parti delle quali in età compresa tra i 18 ed i 35 anni; molte le studentesse con esperienza con animali, solamente 19 gli uomini e si tratta prevalentemente di pensionati. Tra le persone che si offrono come badanti per animali circa 2.500 hanno esperienze passate con cani, le altre sia con cani che con gatti; 2.759 sono di nazionalità italiana, seguite da 200 sud americane, una trentina dell’ Est europeo e le altre di diverse nazionalità. Per quanto riguarda le zone, quasi tutte le adesioni provengono dal nord Italia, con in testa le provincie di Milano, Torino e Parma seguite a ruota da Verona, Brescia e Bologna e Roma. Cinquecento al momento le richieste pervenute, di cui almeno 350 in cui la collaborazione è andata a buon fine: anche qui in testa Piemonte, Lombardia ed Emilia Romagna. Parecchie richieste sono giunte anche dal Lazio, ma qui manca personale disponibile.  
DATA:  25-05-2009   FONTE: L’Arena  

India, boom di vendite di cani neri  
Se le cose non vanno per il verso giusto, gli astrologi indiani hanno escogitato un nuovo rimedio, suggerendo di acquistare un cane di colore nero. Lo riporta il quotidiano indiano Hindustan Times, secondo il quale la diffusione della notizia ha creato un notevole incremento delle vendite di cani di questo colore. Prima era possibile acquistare un labrador nero per 8mila rupie (circa 150 euro), ora il prezzo è quasi raddoppiato.  

La febbre del cane nero ha colpito anche i ceti meno abbienti che, non potendo permettersi di pagare il prezzo di un cane di razza, si procurano un cane dal pelo nero prendendolo tra i randagi di strada. "Ci sono stati casi - spiega Prem Kumar Sharma, un sedicente esperto della materia - in cui persone malate sono improvvisamente guarite dopo aver preso un cane nero che invece dopo poco ha cominciato a star male ed è morto. Questo perché, secondo la credenza, il cane prende su di sé la malattia del padrone". I cani di colore nero, infatti, assorbirebbero la negatività della casa.

Bau: la notizia ci preoccupa.

 
DATA:  23-05-2009   FONTE: TGCOM  

Trentino: pet-therapy e soggiorni con i propri cani  
Si chiama ‘Un Cane al Centro’ il programma proposto ai turisti dal comprensorio Terme di Comano Dolomiti di Brenta e realizzato in collaborazione con l’associazione cinofila Vita da Cani, che invita le persone diversamente abili o affette da disagi a una vacanza terapeutica nel territorio che si estende alle spalle del lago di Garda e ai piedi delle Dolomiti di Brenta.
 
All’ombra della mole maestosa di Castel Stenico, i partecipanti vengono accolti dagli operatori del centro pedagogico e da Alain Satti, figlio del cantante Bobby Solo, titolare del centro cinofilo, educatore e istruttore cinofilo nonché conduttore Pet Therapy.

Nel corso del minisoggiorno, della durata di 3 giorni, sono previsti un incontro conoscitivo con le famiglie, la presentazione della pet-therapy, un intenso programma di laboratori didattici con i cani, oltre ovviamente alla discussione di quanto realizzato e ottenuto insieme. Il tutto in un contesto ambientale di distese verdi, prati in fiore e cime maestose e soprattutto in un’atmosfera familiare.

Il comprensorio turistico propone inoltre un altro pacchetto rivolto ai proprietari di cani. Al centro cinofilo Vita da Cani, si addestrano gli animali ma anche i loro padroni: si insegna loro a trattare l’animale, a capirlo, a giocare con lui, a condurlo al guinzaglio, a gestirlo in libertà nel rispetto degli altri e delle regole civili, a educarlo nei bisogni fisici e non solo, a risolvere eventuali problemi comportamentali. Insomma vengono forniti tutti gli strumenti per avere un cane educato, primo fra tutti la capacità di ‘ragionare da cane’ e quindi comunicare con lui con successo.

Lo speciale pacchetto di soggiorno ‘Un Cane al Centro’ (3 giorni/2 notti in pensione completa e programma di pet-therapy) costa da 169 a 245 euro, a seconda del periodo e della sistemazione prescelti. Si richiede un minimo di 6 partecipanti fino a un massimo di 15. Sono previste riduzioni per gruppi di 10 e più partecipanti. Il pacchetto di soggiorno per cinofili ‘Vita da cani’ (6 giorni/5 notti in pensione completa e programma di addestramento) costa da 350 a 550 euro, a seconda del periodo e della sistemazione prescelti. Per informazioni e dettagli è possibile consultare il sito internet www.associazionevitadacani2006.it.
 
DATA:  14-05-2009   FONTE: www.adnkronos.com  

UK: Cane obeso, padrone denunciato  
Quaranta chili rispetto alla media di 14-20, tipica della sua razza. A tanto era arrivato a pesare Taz,un Border Collie. Il padrone, un uomo di Brighton, Gran Bretagna, è stato denunciato per crudeltà ed ora rischia una condanna fino a sei mesi di carcere ed una multa di 5mila sterline.  
All’obesità negli animali è stata dedicata un’indagine nazionale condotta nel 2008 per conto della Pet obesity task force (gruppo di lavoro che comprende i Medici veterinari italiani a sostegno della task force istituita a livello internazionale) su 3.868 cani e 1.540 gatti e coinvolgendo 200 fra ambulatori e cliniche. Rispetto al totale degli animali presi in considerazione, la ricerca rileva che il 33% dei gatti e il 28% dei cani sono in sovrappeso. Un problema spesso legato a un’alimentazione sbagliata, e non all’uso di cibi industriali, oltre allo scarso movimento. Non a caso, i cani obesi che abitano in appartamento sono l’8% (contro il 16% dei gatti) e quelli con un giardino a disposizione il 6% (stessa percentuale dei gatti). Dell’argomento si occupera’ anche Zoomark, il salone internazionale dei prodotti per l’alimentazione e la cura degli animali, in programma in Fiera a Bologna dal 7 al 10 maggio.  
DATA:  14-05-2009   FONTE: magazine.excite.it  

L’artrite nei cani ora si cura con le staminali  
Si profila una soluzione per una malattia frequente nei cani più anziani: l’artrite. Una clinica veterinaria a Sydney ha messo a punto una tecnica che estrae cellule staminali dal tessuto adiposo dei cani e le inietta nelle articolazioni artritiche, con risultati positivi immediati e di lungo termine.  
Il merito di questa innovazione va al ricercatore Ben Herbet che esegue questo trattamento da più di un anno con successo. In tutto sono già 60 i cani hanno giovato della cura. ’’Abbiamo osservato - spiega Herbert, direttore del centro di tecnologia proteomica dell’ateneo - una rapida riduzione del dolore e dell’infiammazione, mentre si crea nuova cartilagine. Gli animali acquistano subito mobilita’, e quelli trattati 9 o 10 mesi prima continuano a migliorare’’. Le cellule staminali, prese dallo stesso animale, non vengono respinte dal sistema immunitario. Ostacoli burocratici e legislativi a parte, secono il ricercatore il trattamento può certamente essere efficace anche sull’uomo.  
DATA:  13-05-2009   FONTE: ANSA  

Caltanissetta, dopo i cani, ecco i gatti antidroga  
Hanno aiutato la polizia ad arrestare due spacciatori
 
Sono stati alcuni gatti a permettere alla polizia di incastrare una coppia di spacciatori che si era liberata dell’hashish gettandola dalla finestra della propria abitazione. Proprio grazie ai felini gli agenti hanno trovato, in un appezzamento di terra, nei pressi di via Amodeo a Caltanissetta, la droga lanciata poco prima dell’irruzione nell’appartamento. I gatti, infatti, avevano scambiato gli involucri per del cibo ed erano corsi in direzione della droga. Gli arrestati si chiamano Giuseppe Lanza, 51 anni, e la sua compagna Kim Marie kolvinsky, 41 anni. Ai due sono stati sequestrati complessivamente 200 grammi di hashish. Sequestrato anche un telefonino dove erano ancora registrati gli sms con cui i clienti ordinavano la droga.  
DATA:  08-05-2009   FONTE: siciliainformazioni.com  

Contro l’abbandono estivo più spiagge libere per i cani  
Con la riapertura della stagione balneare si ripresenta la questione dell’abbandono dei cani e dell’accesso negato sulle spiagge. Per questo l’ Associazione nazionale difesa animali ed ambiente (Aidaa), ha detto il presidente, Lorenzo Croce, «continua la raccolta di firme on line, arrivata a quota 6.300 adesioni, per chiedere che il 10% di spiagge libere siano aperte ai cani e attrezzate, ovviamente con multe salate per chi non rispetta le regole».  
Firme che, riferisce Croce, verranno consegnate al sottosegretario al Turismo, Vittoria Brambilla. L’obiettivo di Aidaa è contrastare l’abbandono estivo e avere «2.000 cani in meno sulle strade». «Si stima che aumentando l’accoglienza su spiagge e in strutture di vacanza si può ridurre del 15% l’abbandono», ha detto Croce ricordando che lo scorso anno, dal 1/o giugno al 30 settembre del 2008, gli abbandoni sono stati 14.000, anche se in calo rispetto ai 17.000-18.000 di due anni fa. Aidaa per la stagione estiva 2009 dall’inizio di giugno fornirà l’elenco di alberghi e pensioni che ospitano animali e per tutta l’estate mette a disposizione una consulenza legale gratuita per segnalare situazioni e reati contro gli animali.
 
DATA:  08-05-2009   FONTE: libero-news.it  

CACCIA: TERNI, CANI SPECIALIZZATI PER RECUPERO ANIMALI FERITI  
Cani specializzati nell’individuazione di ungulati feriti, in particolare, cinghiali, cervi, daini e caprioli, durante le battute di caccia o le attivita’ di selezione: l’Amministrazione provinciale di Terni si e’ dotata di un regolamento che prevede l’utilizzo di alcune razze particolari di seguci per il recupero di questi animali, evitando loro inutili sofferenze e consentendo una migliore gestione della fauna selvatica. L’approvazione all’unanimita’ del regolamento da parte del Consiglio provinciale consentira’ la creazione di un vero e proprio albo dei conduttori di cani specializzati.  
Ad essere utilizzate saranno solo tre razze, ossia il segugio di Hannover, quello bavarese e il Dachsbracke, le uniche in grado di assolvere a tutte le operazioni necessarie per questa tipologia di interventi. Ai proprietari dei cani sara’ rilasciato un apposito tesserino con il conseguente inserimento in un apposito albo provinciale.
Secondo l’assessorato alla Caccia di Palazzo Bazzani l’iniziativa riveste un ’’carattere molto importante perche’ consente di trovare soluzioni per gli ungulati feriti e di contemperare le esigenze di tutela degli animali con quella di una corretta gestione delle specie’’.  
DATA:  04-05-2009   FONTE: AGI  

Animali domestici: allarme obesità dalla Pet Obesity Task Force  
Dopo gli Stati Uniti, arriva anche in Italia l’ allarme obesità per gli animali domestici. A dirlo è un’ indagine nazionale condotta nel 2008 per conto della Pet obesity task force (gruppo di lavoro che comprende i Medici veterinari italiani a sostegno della task force istituita a livello internazionale) su 3.868 cani e 1.540 gatti e coinvolgendo 200 fra ambulatori e cliniche.  
Rispetto al totale degli animali presi in considerazione, la ricerca rileva che il 33% dei gatti e il 28% dei cani sono in sovrappeso. Un problema spesso legato a un’ alimentazione sbagliata, e non all’uso di cibi industriali, oltre allo scarso movimento. Non a caso, i cani obesi che abitano in appartamento sono l’ 8% (contro il 16% dei gatti) e quelli con un giardino a disposizione il 6% (stessa percentuale dei gatti). Dell’ argomento si occuperà anche Zoomark, il salone internazionale dei prodotti per l’ alimentazione e la cura degli animali, in programma in Fiera a Bologna dal 7 al 10 maggio.
 
DATA:  04-05-2009   FONTE: mondoecoblog.com  

Negato trasporto cani in treno, Aidaa denuncia Ferrovie  
L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente (Aidaa) ha presentato un esposto-denuncia alla procura di Milano contro le ferrovie italiane, che "pur non esistendo più la lista delle razze pericolose dei cani abolita con il decreto Martini in vigore dal mese di marzo 2009 continuano a vietare la salita in treno, rifiutando anche il biglietto, ai cani di grossa taglia". In un comunicato Aidaa spiega che a essere adottata è ancora "la normativa contenuta nel decreto Sirchia (poi integrato dall’ex ministro Livia Turco con il decreto del 12.12.2006), che viene applicato in maniera illegittima in allegato alla direttiva della direzione generale delle ferrovie sul divieto del trasporto delle razze canine in treno emanata lo scorso 28 novembre 2008 e che rifacendosi a un decreto scaduto dovrebbe quanto meno essere rivista".  
In seguito alle tante segnalazioni ricevute all’indirizzo di posta elettronica sportelloanimali@libero.it il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce, ha deciso di recarsi allo sportello di assistenza alla clientela della Stazione Centrale di Milano, ma "gli addetti non sono stati in grado di dare informazioni". Successivamente si è rivolto a un altro sportello di biglietteria chiedendo chiarimenti sull’eventuale trasporto sulla tratta Milano-Roma di un cane di razza Dogo Argentino e gli è stata mostrata una copia della normativa "non più in vigore dallo scorso marzo". "Sono mesi che sosteniamo che l’ordinanza delle ferrovie che vieta il trasporto dei cani di grossa razza in treno è illegale e illegittima, oggi ne ho avuto la prova diretta", racconta Lorenzo Croce. "Mi pare ci sia abbastanza per chiedere alla Procura della Repubblica di far luce sull’applicazione di normative restrittive non più in vigore". "Ci piacerebbe sapere se esistono due pesi e due misure nell’applicare la legge, oppure se in Italia vale il principio che permette a taluni di applicare leggi inesistenti o ancora peggio scadute. - aggiunge Croce - Sulla faccenda andremo fino in fondo in quanto riteniamo che le ferrovie debbano far viaggiare i cani, tutti i cani in treno e a chiunque viene negato questo diritto chiediamo di denunciare le FS".  
DATA:  02-05-2009   FONTE: APCOM  

AL VIA STAGIONE BALNEAZIONE,SPIAGGE VIETATE A CANI  
Dal 1 maggio al via la stagione balneazione con le ordinanze locali che stabiliscono l’uso degli arenili e quindi anche i divieti. E per i cani si apre il periodo a rischio abbandono. Quasi inesistenti le spiagge libere che prevedono un angoletto attrezzato e riservato a fido. Ancora esigui, anche se in aumento, gli stabilimenti privati che accettano cani.  
In generale pero’ le spiagge sono off limits per gli amici a quattro zampe perche’ vige un divieto. Ma la materia e’ di competenza di Regioni e Comuni e la situazione non e’ organica. Regnano i divieti ma con eccezioni. E in vista della nuova stagione sono scese in campo alcune associazioni animaliste che chiedono l’abolizione del divieto di accesso delle spiagge ai cani e una norma di legge che chiarisca la possibilita’ di accesso in porzioni controllate di spiaggia con le dovute accortezze e sanzioni. I divieti per fido in spiaggia vanno, in genere, dalle 9,00 alle 19,00. ’’Dal 1/o maggio, per esempio, puo’ essere sanzionato chi porta il proprio cane sulla spiaggia libera di Torvaianica, vicino Roma’’, ha detto il presidente della Lega Antivivisezione (Lav), Gianluca Felicetti. E la Lav, ha quindi riferito Felicetti, ha presentato una proposta di legge di revisione del codice civile, da accorpare alla riforma della legge sugli animali da affezione, che afferma il principio della possibilita’ di aprire porzioni di spiagge ai cani. ’’Siamo fiduciosi e speriamo - ha detto Felicetti - che la Commissione Affari sociali della Camera la trasformi in legge. C’e’ bisogno di un articolo di legge che chiarisca la possibilita’ di accesso ai cani a porzioni di spiaggia’’. Da parte sua l’Associazione nazionale difesa animali ed ambiente (Aidaa), ha annunciato il presidente Lorenzo Croce, ’’continua la raccolta di firme on line per chiedere almeno il 10% di spiagge libere aperte ai cani e attrezzate, ovviamente con multe salate per chi non rispetta le regole’’. L’obiettivo di Aidaa e’ contrastare l’abbandono estivo e avere ’’2.000 cani in meno sulle strade’’. ’’Si stima che aumentando l’accoglienza su spiagge e in strutture di vacanza si puo’ ridurre del 15% l’abbandono’’, ha detto Croce ricordando che lo scorso anno, dal 1/o giugno al 30 settembre del 2008, gli abbandoni sono stati 14.000, anche se in calo rispetto ai 17.000-18.000 di due anni fa. ’’In Italia l’apertura delle spiagge ai cani - ha rilevato il presidente dell’Ente nazionale protezione animali (Enpa), Carla Rocchi - non e’ uniforme e non e’ maggioritaria ma comincia a farsi strada il buon senso. Comunque il divieto va abolito e dobbiamo adeguarci all’Europa’’. Per fido pero’ anche una proposta alternativa alla spiaggia: un giro in barca a vela. Dopo anni di navigazione per l’Italia anche in solitaria con il fidato Strallo, il cane italiano record per miglia navigate nel 2007, Silverio Scotti, organizza uscite per cani e loro padroni con base nel Lazio all’isola di Ponza, Circeo, Porto turistico di Roma.  
DATA:  01-05-2009   FONTE: ANSA  

LA FIDC OSPITA I LEVRIERI  
L’amore per i cani non conosce confini, ed è capace di riunire i cacciatori e coloro che non lo sono. La dimostrazione che la cinofilia batte ogni pregiudizio l’ha data la presenza di tanti levrieri presso la sede della Fidc di Modena in un assolato sabato.  

A portare qualche decina di esemplari con proprietari al fianco nella campagna modenese è stato il Gaci (Greyhound adopt Center Italy, http://www.adozionilevrieri.it/), il primo centro italiano per le adozioni di levrieri maltrattati, come recita un pieghevole di presentazione. Nato nel 2002, il Gaci trova casa a circa 200 soggetti l’anno appartenenti a due specie: i greyhounds, provenienti dall’Irlanda o dall’Inghilterra e impiegati nelle corse, destinati poi all’abbattimento spesso in età molto giovane, 1-3 anni (a tal proposito, c’è scritto nei libretti di proprietà, “è auspicabile l’eutanasia indolore a fine carriera“); i galgos, levrieri spagnoli usati per la caccia alla lepre ed eliminati dopo una stagione se non all’altezza delle aspettative. L’Associazione non vende i cani, tutti adulti sterilizzati, vaccinati e microchippati, ma si sostiene con le donazioni dei neopadroni. Questi levrieri sono adattissimi alla vita in appartamento e si affezionano molto. Il fine nobile ha prevalso, i sostenitori del Gaci hanno accettato ben volentieri la disponibilità della Fidc, senza alcun timore di “sporcarsi le mani” con i cacciatori. A pensarci bene, il cane potrebbe essere uno dei punti in comune su cui fondare un auspicabile dialogo tra cacciatori e anticaccia.

Gian Uberto

Dal sito: www.ladeadellacaccia.it

 
DATA:  30-04-2009  

Influenza suina: nessun maiale positivo il virus è stato identificato solo nell’uomo  
La Commissione euroepea dichiara che l’influenza “suina” non ha origine nei suini. A tutt’oggi il virus della nuova forma influenzale, o nuova influenza, “non è stato trovato nei maiali”, ha dichiarato il Direttore generale aggiunto per la sanità alla Commissione europea, Paola Testori Coggi. Quindi è sicura tanto la carne suina cotta quanto quella cruda, come indica anche l’EFSA.  

Il virus causa dell’attuale epidemia influenzale “è una combinazione di diverse componenti, suina, umana e aviaria, e per ora è stato trovato solo nell’uomo, non è presente in nessun animale. Il virus non è presente né nei maiali né nelle loro carni e si trasmette da uomo a uomo solo attraverso l’apparato respiratorio" ha aggiunto la Coggi. Poiché l’attuale forma influenzale umana causata da un virus A/H1N1 è stata descritta come influenza suina, un comunicato stampa dell’OIE del 28 aprile ha opportunamente fatto chiarezza sull’evento dal punto di vista della salute animale, soprattutto in rapporto al commercio internazionale dei suini e dei prodotti di origine suina. Le informazioni di cui dispone l’OIE non indicano, al momento, che l’epidemia di influenza attualmente presente negli Stati Uniti e in Messico sia stata preceduta da focolai di influenza suina. A giorni, le indagini scientifiche attualmente in corso dovrebbero indicare se il virus circolante nell’uomo sia in grado di infettare gli animali, soprattutto suini, polli e cavalli. Non essendoci casi di infezione animale confermati nelle zone di infezione umana, non è dunque, secondo l’OIE, necessario introdurre specifiche misure per il commercio internazionale dei suini e dei prodotti derivati o considerarne rischioso il consumo.

Fonte: Vet.Journal - Autore: Maria Grazia Monzeglio Med Vet PhD

ORGANIZZAZIONE MONDIALE SANITA’: LIVELLO DI ALLERTA PANDEMIA PORTATO A 5

Basandosi sulle informazioni in possesso e sul parere degli esperti il direttore generale del World Health Organization, Dr Margaret Chan, ha deciso di innalzare il livello di allerta dalla fase 4 alla fase 5 in relazione alla potenziale capacità del virus di diffondersi in tutto il mondo. In questa case le nazioni devono attivare piani di sorveglianza scrupolosi e identificare i possibili casi con sollecitudine. La nota positiva, sottolinea Chan, è che il mondo nella storia non è mai stato meglio preparato ad affrontare una pandemia come adesso.

Per leggere il comunicato completo (in inglese) clicca qui

Per vedere il video-comunicato (in inglese) clicca qui

 
DATA:  30-04-2009  

Cani in corsia, i bimbi malati tornano a sorridere  
In sei anni di attività hanno fatto sorridere e divertire oltre 5mila bimbi malati, ricoverati nel reparto di Pediatria dell’ospedale Sant’Anna di Como. Sono i cani del gruppo cinofilo della Croce Bianca di Mariano Comense, che questa mattina saranno presenti in corsia per festeggiare con i pazienti, il personale e i volontari questo sesto anniversario.
La “pet therapy” è ormai uno dei fiori all’occhiello delle attività organizzate nella Pediatria di via Napoleona in favore dei piccoli pazienti.  
«La nostra attività in reparto si svolge la domenica mattina per un paio d’ore – spiega Roberto Somaschini, responsabile delle unità cinofile della Croce Bianca – anche nei mesi estivi e nei giorni di festa. In questi primi 6 anni di servizio abbiamo dedicato ai bambini oltre 600 ore, coinvolgendo nelle attività con i cani 5mila pazienti».
Il potere terapeutico dei cani per i bimbi malati e costretti a letto e ormai riconosciuto a tutti i livelli.
«I benefici che queste attività comportano sono molteplici – sottolineano ancora i responsabili del servizio - Si riscontra un miglioramento dell’umore, si alleviano i sensi di disagio dovuti al ricovero, si rende più sereno l’approccio con gli aspetti più “medicalizzati” della permanenza in ospedale. Grazie all’intervento dei cani poi si facilitano il rilassamento dei bimbi e la socializzazione».
I cani che sono stati scelti per svolgere questa attività sembrano calarsi perfettamente nel loro ruolo di “dottori a quattro zampe”.
«Questi animali - dicono ancora i responsabili del servizio - sanno come comportarsi a secondo dell’età dei pazienti e delle loro condizioni. Il loro naturale approccio al bimbo sofferente sdraiato a letto è diverso da quello riservato ai piccoli in via di guarigione che possono alzarsi e partecipare ad attività ludiche».
«È un’iniziativa importante – sottolinea il presidente della Croce Bianca di Mariano, Vanni Alberti – che i volontari svolgono con dedizione, passione, impegno e totale gratuità. Dopo sei anni ormai questo è uno dei fiori all’occhiello che contraddistingue la nostra attività sul territorio».
Nell’ultimo periodo, visti i benefici effetti della “pet therapy” con i bambini ammalati, a Como iniziative analoghe sono state sperimentate anche nelle case di riposo, soprattutto con gli anziani malati di Alzheimer.
 
DATA:  27-04-2009   AUTORE:  A.Cam.   FONTE: www.corrieredicomo.it  

FIDO, MICIO E UN GIOIELLO PER TUTTE LE OCCASIONI  
Fra animali e persone sembra non esserci più alcuna differenza. Passati i tempi in cui erano solo dei buoni compagni, ’fido’ e ’micio’ ora sono diventati come figli, se non addirittura dei fidanzati da ricoprire di regali e attenzioni.  

Posto che tutto ciò che è fatto per l’incolumità, il benessere, il rispetto e l’amore dei propri animali dovrebbe essere l’impegno che chiunque voglia adottarne uno porti con responsabilità sempre fino in fondo, non bisogna comunque dimenticare che ’esseri umani’ non sono. E questo anche e soprattutto per il loro bene.

Dopo abitini di marca e fatti su misura, cucce che paiono più delle ’regge’, collanine, berretti, bretelle e zainetti - che garantiscono al padrone e non al suo animale domestico di essere “alla moda” - ecco in arrivo l’ultimo trend: farsi stampare la loro foto su collane e braccialetti. Questo bizzarro servizio è offerto da alcune delle gioiellerie più centrali di Milano, che affidano la stampa delle istantanee a ditte esterne e che ad una clientela quanto mai varia e differenziata per sesso ed età, vendono articoli che possono raggiungere il costo di 2-3.000 €.

 
DATA:  25-04-2009   FONTE: www.milanoweb.com  

UN BUON ESEMPIO A TERNI  
"Cucciolandia! Cani in cerca di casa" - L’Asl 4 di Terni ha promosso una campagna di comunicazione istituzionale finalizzata all’adozione gratuita degli esemplari ricoverati presso i canili della provincia di Terni.  

Nella home page del portale aziendale (www.asl4.terni.it) è stato realizzato un apposito link “Cucciolandia! Cani in cerca di casa” in cui si forniscono ai cittadini interessati tutte le informazioni utili all’adozione dei cani. Nella sezione dedicata sono presenti numerose foto degli animali ospitati nelle strutture del territorio provinciale di Terni corredate da una breve scheda di presentazione che riporta l’età presunta dell’esemplare, il giorno in cui è stato abbandonato e catturato dalla Polizia Veterinaria dell’Asl 4, la razza, il luogo del ricovero, notizie sulle condizioni di salute e riferimenti utili per l’adozione.

“Nelle prossime settimane - spiega Luciano Lorenzoni, direttore sanitario dell’Asl 4 di Terni - il link sarà arricchito con notizie che riguardano l’applicazione obbligatoria del microchip e i rimedi contro le principali patologie canine”.

“La sezione del portale Asl dedicata all’adozione gratuita dei cani - prosegue il dottor Lorenzoni - ha un titolo ed una impaginazione grafica accattivanti che, si spera, possano incuriosire e avvicinare più cittadini possibile ad una scelta impegnativa ma appagante”.

“Cucciolandia! Cani in cerca di casa” sarà uno strumento utile anche per i cittadini che hanno smarrito il proprio cane visto che proporrà foto e notizie aggiornate quotidianamente dal Servizio Veterinario di Sanità Animale coordinato dal dottor Roberto Giannelli, con il supporto del Servizio Informativo e dell’Ufficio Stampa della Asl 4. Da sottolineare infine che l’iniziativa è stata realizzata con il coinvolgimento e il contributo delle associazioni animaliste attive in tutti i Comuni della provincia e in tutti i canili: Enpa, Lai. Associazione Grandi Amici, Wwf.

 
DATA:  24-04-2009   FONTE: www.asl4.terni.it  

Pet Airways - Una compagnia aerea solo per cani e gatti  
Gli aerei di Pet Airways sono riservati a cani, gatti e altri piccoli animali domestici, che viaggiano, però, senza il padrone al seguito. Lui lascerà Fido in un’apposita sala d’attesa in aeroporto e prenderà il volo di un’altra compagnia. Arrivato a destinazione, ritroverà il suo migliore amico in un’altra sala d’attesa, dotata di tutti i comfort, che lo ospiterà fino al suo arrivo. I primi voli della nuova compagnia - ad oggi il primo esperimento del genere a livello mondiale - partiranno il 14 luglio e collegheranno New York, Los Angeles, Washinton, Chicago e Denver. Il costo: 149 dollari – circa 114 euro – solo andata. Ogni aereo, un “Beechcraft 1900” adattato con gabbiette al posto dei sedili, può portare diciannove animali. Il 17 aprile scorso, giorno in cui la compagnia ha aperto le prenotazioni, il sito web è andato in tilt per i troppi accessi.  
Sui voli di Pet Airways la luce è sempre accesa, ai passeggeri viene servito cibo e acqua e gli assistenti di volo controllano il loro benessere ogni quarto d’ora. I padroni potranno controllare lo stato del volo on line. Secondo l’American Animal Hospital Association, solo 2 milioni di cani e gatti viaggiano ogni anno in aereo, proprio per la volontà dei loro padroni di non sottoporre gli animali a uno stress eccessivo. Secondo un’associazione no profit di San Francisco, che si occupa del benessere di cani e gatti, l’anno scorso 5 mila bestiole sono rimaste uccise o gravemente ferite durante il viaggio nei vani cargo. Questo ha causato un’impennata nelle richieste di risarcimento per eventi di questo genere e molte compagnie aeree sono corse ai ripari, vietando del tutto il trasporto l’accesso degli animali di piccola taglia ai loro voli, oppure ponendo vincoli ancora più stretti di quelli già esistenti.  
DATA:  23-04-2009   FONTE: corriere.it  

LEISHMANIA, ISS: VACCINO NON PRIMA DI 2-3 ANNI  
Boxer, Dobermann e tutti i cani a pelo corto, specialmente se abituati a dormire all’aperto, sono i cani più a rischio di contrarre la leishmaniosi, malattia parassitaria trasmessa dai pappataci nella stagione calda. "Fra due o tre anni, però, sono certo che si arriverà a disporre di un vaccino che integrerà l’armamentario terapeutico che abbiamo a disposizione per combatterla".  

Lo ha evidenziato ieri a Roma Luigi Gradoni, dirigente di ricerca del reparto di Malattie trasmesse da vettori e Sanità internazionale del dipartimento di Malattie infettive, parassitarie e immunomediate dell’Istituto superiore di sanità (Iss), partecipando a un incontro sul tema organizzato da Schering-Plough, al quale ha partecipato per l’Anmvi il Vice Presidente Marco Melosi.

"Come Iss - ha spiegato all’Adnkronos Salute l’esperto - stiamo collaborando con almeno cinque diverse aziende farmaceutiche private per lo sviluppo e la valutazione di vaccini contro la leishmania. C’è un grande interesse da parte dell’industria nei confronti di questo argomento, data l’enorme passione degli italiani per i ’quattrozampe’. Confido che nel giro di due, tre, al massimo quattro anni i prodotti in questione raggiungeranno il mercato. Anche se non si tratterà di un vaccino efficace al 100%, sarà sicuramente utile per la lotta integrata alla malattia".

L’arma più efficace anche in questo campo è la prevenzione, a partire dalla protezione dell’animale che vive con noi. "Troppo spesso però - ha evidenziato Marco Melosi, vicepresidente dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi) - ci si trova di fronte a casi in cui i proprietari si affidano a metodi ’fai-da-te’ che, il più delle volte, sono inefficaci. L’uso di collari antipulci o di presìdi non specifici, poi, non è in grado di garantire al cane un’adeguata protezione, specie nelle zone in cui la diffusione dell’agente patogeno è più ampia, come le località costiere nelle stagioni più calde. A questo proposito, come rappresentante della categoria, invito tutti i proprietari a rivolgersi con fiducia al veterinario, per poter attuare un’efficace e sicura prevenzione nei confronti di questa infestazione che sta assumendo in Italia un’importanza sempre maggiore".

 
DATA:  22-04-2009   FONTE: anmvioggi  

RANDAGISMO, ESPOSTO DEL CODACONS A 104 PROCURE DELLA REPUBBLICA  
Un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia. L’iniziativa e’ del Codacons che chiede di fare luce su come siano utilizzati i fondi destinati al randagismo dalle amministrazioni locali. ’’La legge stabilisce che e’ competenza delle regioni - spiega l’associazione nell’esposto - adottare un programma di prevenzione al randagismo e determinare i criteri per la costruzione dei rifugi e il risanamento dei canili comunali; e’ competenza dei comuni e delle comunita’ montane provvedere in concreto al risanamento dei canili esistenti e alla costruzione di nuovi rifugi per i cani, avvalendosi dei contributi destinati a tale finalita’ dalle regioni. Alle Asl, invece, spettano i servizi veterinari di recupero dei cani randagi’’.  
’’Sono giunte recentemente al Codacons a seguito dei tragici fatti che hanno visto coinvolti cani randagi - continua l’ esposto - numerose segnalazioni di cittadini che chiedono lumi su come siano stati spesi i fondi destinati alla gestione del fenomeno del randagismo. L’associazione ha deciso dunque di fare chiarezza e ha chiesto alle Procure di accertare se, effettivamente, le amministrazioni presenti nella propria zona di competenza abbiano ottemperato o meno a quanto stabilito dalla normativa vigente e, quindi, se abbiano stanziato i fondi necessari a controlla re il fenomeno del randagismo, e in quale modo questi soldi siano stati utilizzati’’. (ANSA).  
DATA:  22-04-2009   FONTE: ANMVI OGGI  

Terremoto Abruzzo: Cane salva dopo 15 ore studentessa pugliese  
Rosanna La Torre, venticinquenne di Manfredonia (Foggia), è viva per miracolo. Anche lei, come decine e decine di altre persone, è stata sorpresa, di notte, dal terremoto. E’ stata travolta dal crollo dell’edificio in cui si trovava, a L’Aquila. La struttura le si è accartocciata addosso ma, per fortuna, non l’ha schiacciata.
 
Rosanna ha patito per 15 ore, prigioniera di travi di cemento e detriti. Poi, grazie ad un cane addestrato per il salvamento che ne ha segnalato la posizione, i soccorritori hanno capito che c’era un essere umano sotto quel mucchio di macerie. Freneticamente, si sono messi all’opera, facendo però ben attenzione a non far cedere quei blocchi pesanti e sconnessi sul corpo della giovane.
Alla fine sono riusciti a liberarla.

Come tanti pugliesi, Rosanna La Torre è a L’Aquila per costrursi un futuro, per studiare. Lei è una specializzanda e anche le sue due sorelle (incolumi anche loro) studiano lì.  
DATA:  07-04-2009   FONTE: lagazzettadelmezzogiorno.it  

ANMVI: VERSAMENTI PRO ABRUZZO  
Associazione Nazionale Medici Veterinari: Sono drammatici gli aggiornamenti dei Colleghi abruzzesi, in particolare dell’Aquila e di alcuni comuni vicini che sono stati rasi al suolo. Fortunatamente non hanno notizie di vittime, ma alcuni colleghi sono rimasti senza casa e senza ambulatorio. "La sensazione peggiore- commenta Marco Della Torre, Presidente di ANMVI Abruzzo- è quella dell’insicurezza e dell’incertezza sul futuro". Il 50% delle case della citta’ dell’Aquila sono state dichiarate dai Vigili del Fuoco "non agibili".  

Il Presidente dell’ Anmvi, Sandro Barbacini, rinnova l’appello diffuso ieri a segnalare tutte le situazioni di difficoltà e i danni subiti. "Siamo in contatto da ieri mattina con i colleghi del territorio- commenta Carlo Scotti - e registriamo un dramma crescente che sta scuotendo profondamente i nostri colleghi e i loro familiari. Anche in questo caso, come in altre situazioni di calamità, la nostra categoria saprà dare una grande prova di solidarietà umana".

"Cerchiamo di rimanere uniti - aggiunge il Presidente di Anmvi Abruzzo- i messaggi di solidarietà in situazioni come queste che stiamo vivendo noi abruzzesi fanno sempre piacere".

Versamenti "pro-colleghi Abruzzo" possono essere eseguiti sui seguenti conti postale e bancario aperti dall’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani e ad essa intestati:

Conto corrente postale (causale "pro colleghi Abruzzo")
IBAN: IT75E0760111400000040777971
Conto corrente bancario (causale "pro colleghi Abruzzo")
IBAN: IT03M0623011402000030180174

Il ricavato de "La partita del cuore", tra la Nazionale Artisti tv e la Nazionale Medici Veterinari, già programmato per il 2 maggio, a Teramo, sarà devoluto pro-terremoto. Lo riferisce lo stesso Marco Della Torre, fra gli organizzatori dell’iniziativa, insieme alla Lega Nazionale per la Difesa del Cane. (Info prevendita: 346 8426559 / 346 1214652 / info@goldmanagement.it).

Il Consiglio dei Ministri ha deliberato lo stato di emergenza al fine di consentire il pieno ed ottimale coordinamento degli interventi di protezione civile e di supporto economico, sanitario ed emergenziale alle popolazioni dei territori della Regione Abruzzo colpiti dal sisma della scorsa notte, in primo luogo la provincia e la città de l’Aquila ed i comuni limitrofi. Il sisma ha messo a dura prova la rete dei servizi sanitari, per questo Fnovi, Fnomceo e Fofi, insieme agli infermieri e ai radiologi hanno dato la loro disponibilità agli enti territoriali. Proprio questa mattina ci sarà una riunione in tal senso a Roma, alla Fnomceo, alla quale parteciperà il Presidente dell’ Ordine dei Medici Veterinari dell’Aquila.

Il Consiglio dei Ministri ha deciso di proclamare, con modalità che verranno definite, il lutto nazionale nel giorno in cui avranno luogo le esequie delle vittime del terremoto.

 
DATA:  07-04-2009   FONTE: ANMVI  

TERREMOTO IN ABRUZZO: ATTIVO A SULMONA UN CENTRO OPERATIVO DELL’ENPA PER LA RACCOLTA DI AIUTI PER ANIMALI  
L’Ente Nazionale Protezione Animali, rinnovando la propria solidarietà alla popolazione colpita dal tragico sisma del 6 aprile, sta supportando il lavoro dell’Asl Veterinaria dell’Aquila per il soccorso, il recupero, l’assistenza e il mantenimento degli animali da reddito e da compagnia.  
Come segnalatoci dall’Asl dell’Aquila, le esigenze principali riguardano la disponibilità di cibo, trasportini, fieno e gabbie. In queste ore, grazie alla preziosa collaborazione della nostra sezione locale, l’Enpa ha allestito, a Sulmona (città nelle immediate vicinanze delle zone colpite) un centro di raccolta dove far confluire gli aiuti per gli animali evitando il rischio di blocchi e problemi di viabilità. L’indirizzo del centro è il seguente:

Ente Nazionale Protezione Animali Onlus
Centro Operativo Raccolta Aiuti per Animali
C/o Ambiente
Viale dell’Industria,30
67039 Sulmona (AQ)


Per aiuti economici:
Conto corrente postale n. 95664553
Iban IT 58 D 07601 01400 000095664553
intestato a: Enpa – Ente Nazionale Protezione Animali
Causale: Emergenza animali terremoto Abruzzo


I privati cittadni che intendessero inviare essi stessi gli aiuti possono inviarli direttamente, tramite corriere espresso, all’indirizzo del centro di raccolta. Presso la sede centrale della Protezione Animali sono stati attivati la linea telefonica 331.6374823 e l’indirizzo mail terremotoabruzzo@enpa.org da contattare per l’invio di aiuti e ogni eventuale ulteriore informazione.  
DATA:  07-04-2009   FONTE: ENPA  

Terremoto Abruzzo, vite in salvo grazie all’intervento dei cani  
L’impossibilità, in molti casi, di utilizzare le macchine per sgomberare le macerie e tentare di recuperare le vittime del terremoto che ha colpito l’Abruzzo ha reso necessario l’intervento delle unità cinofile. Ogni unità è costituita da un cane e dal suo conduttore. Questi cani, opportunatamente addestrati, grazie al loro fiuto e alla loro agilità consentono di salvare delle vite.  

Sono numerosi i cani che in queste ore stanno affiancando i soccorritori nelle difficili operazioni per salvare la vita di chi è rimasto intrappolato tra le macerie. Tra L’Aquila e i comuni colpiti dal devastante sisma sono circa sessanta le unità cinofile in azione, provenienti dalla Lombardia, dal Lazio, dalla Toscana, dal Veneto e da altre regioni. Queste unità sono organizzate soprattutto dall’Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso), l’organizzazione che raccoglie i diversi gruppi istituzionali e di volontari sparsi sul territorio nazionale. In queste situazioni, in cui la tempestività assume un ruolo fondamentale, è necessario l’intervento coordinato degli uomini e dei cani, capaci di muoversi dove l’essere umano non può arrivare e di percepire anche i più lievi odori e suoni.

Per lo più i cani che fanno parte di unità cinofile sono pastori tedeschi, labrador, golden retriever, collie, pastori del Belgio; ma non è necessario avere un pedigree per prendere parte ad operazioni di soccorso. Sono molti, infatti, i meticci o i trovatelli che si sono dimostrati abili per questo tipo di operazioni. Fondamentale è l’addestramento che ha inizio quando questi cani sono cuccioli e la cui durata varia da un anno e mezzo a due anni. Tutto avviene all’insegna del gioco. Attraverso degli esercizi, al termine dei quali ricevono un premio, i cani vengono abituati a trovare oggetti, a muoversi su terreni impervi e a utilizzare l’olfatto.

 
DATA:  07-04-2009   FONTE: magazine.excite.it  

Quegli angeli a 4 zampe che salvano vite  
In campo in Abruzzo anche una cinquantina di unità cinofile arrivate da tutta Italia. Si infilano senza timore negli anfratti e nelle fessure più strette, passando fra una trave e un cumulo di macerie. E con il loro fiuto sono in grado di indicare con precisione il punto in cui vi sono persone sepolte che devono essere tratte in salvo. Le drammatiche immagini del terremoto in Abruzzo hanno portato in evidenza anche loro, gli «angeli» a quattro zampe, i cani da catastrofe che in queste situazioni si rivelano più utili di qualunque strumento di rilevazione elettronica.  

SQUADRE MOBILITATE - Sono molti, i cittadini di L’Aquila e dei piccoli comuni devastati dal sisma, che probabilmente devono la loro vita a Yuri, Laka, Athos e alle decine di altri cani che in queste ore hanno affiancato i soccorritori nell’opera di salvataggio. Fin dalle ore immediatamente successive ai crolli, sono state una sessantina le unità cinofile impegnate sul campo, dislocate tra il capoluogo e gli altri centri dove sono stati registrati crolli di edifici. La protezione civile e le altre organizzazioni scese immediatamente in campo - dalla Forestale alla Croce Rossa, passando per carabinieri, polizia, guardia di finanza e corpi militari - hanno mobilitato le proprie squadre di ricerca, ben sapendo che la rapidità in questi casi è fondamentale nel decretare le possibilità di successo. E’ proprio in questi frangenti che l’uomo ha bisogno di affidarsi al suo più fedele amico, capace di arrivare dove lui mai non potrebbe, e di percepire segnali, suoni e odori che diversamente non sarebbero colti.


CONNUBIO UOMO-CANE - Le unità cinofile impiegate in Abruzzo provengono dalla Lombardia, dal Lazio, dalla Toscana dal Veneto e da diverse altre regioni e sono organizzate perlopiù dall’Ucis (Unità cinofile italiane da soccorso), l’organizzazione che raccoglie i diversi gruppi istituzionali e di volontari sparsi sul territorio nazionale. Ogni unità è composta da un cane e dal suo conduttore, che formano un connubio inscindibile, basato soprattutto sulla fiducia reciproca e su una certa capacità di confidenza e di intesa. E’ da questa specialissima relazione a due che scaturisce quella sincronia che si rivela spesso determinante nelle situazioni più difficili, quelle in cui si lotta contro il tempo.

NON SERVE IL PEDIGREE - Le razze che vengono utilizzate sono le più diverse: pastori tedeschi, labrador e golden retriever, collie, pastori del Belgio. Per particolari situazioni, come le ricerche in caso di valanghe o in acqua, vengono impiegati anche cani di grossa stazza, come i San Bernardo o i terranova. Ma nelle situazioni in cui il cane affianca l’uomo nelle ricerche, non è indispensabile avere un pedigree: sono diversi i casi di cani impiegati dalle forze dell’ordine che si sono rivelati validi «agenti» pur essendo dei meticci e, in alcuni casi, degli ex trovatelli adottati in un canile o recuperati nel corso di operazioni contro il traffico di cuccioli.

UN GIOCO CHE SALVA VITE - Ed è proprio quando gli animali sono cuccioli che inizia l’addestramento. Come se fosse un gioco: i cani vengono abituati a trovare oggetti, a muoversi su terreni impervi, a utilizzare l’olfatto. Ogni volta che un esercizio viene compiuto nel migliore dei modi, l’animale viene gratificato. E così è indotto a ripeterlo e a farlo sempre meglio. Il gioco diventa via via più difficile e più specializzato. Fino a che l’addestramento - che può durare tra un anno e mezzo e i due anni - sarà completato e il cane, ormai diventato adulto, sarà da quel momento un valido alleato nell’aiuto alle popolazioni in difficoltà.


Alessandro Sala - Corriere.it

 
DATA:  07-04-2009   FONTE: www.corriere.it  

TERREMOTO: AIDAA, ALMENO 5MILA ANIMALI DOMESTICI VAGANO IN QUESTE ORE  
’’Sono almeno 5mila gli animali domestici che in Abruzzo vagano nel nulla in queste ore a seguito del tragico terremoto della scorsa nottata, a questi si aggiungono migliaia di animali di allevamento che si trovano in condizioni difficili e che necessitano di intervento immediato a rischio della loro vita’’.  
Lo evidenzia l’associazione italiana difesa animali e ambiente (Aidaa) che ’’mette i propri numeri di telefono nazionale unico e quello di emergenza 39265552051 e 0222228518 a disposizione di chiunque abbia segnalazioni da fare su situazioni di emergenza che riguardano animali sia domestici che di allevamento sia di chiunque possa dare in qualche modo aiuto per risolvere le situazioni di emergenza che coinvolgono gli animali’’. ’’Con il massimo rispetto delle vittime umane e di coloro che stanno operando per i soccorsi noi vogliamo offrire il nostro piccolo contributo per salvare le migliaia di animali che in questo momento sono in difficolta’ dopo il terremoto degli Abruzzi- spiega Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa- e per questo mettiamo a disposizione i nostri telefoni in modo da poter incanalare le domande di soccorso ma anche le disponibilita’ di aiuto che poi gireremo alle associazioni che operano sul territorio ed alle autorita’ competenti senza minimamente intralciare il lavoro di soccorso attualmente in corso a favore delle popolazioni civili duramente colpite’’. (ASCA)  
DATA:  06-04-2009   FONTE: AIDAA  

COME AGISCE LA PET THERAPY?  
L’intervento di TAA si basa su alcuni fondamentali meccanismi di azione attivati dalla relazione con l’animale. Innanzitutto il beneficio dell’incontro con l’animale non è solamente di tipo emozionale e psicologico ma anche fisiologico. Numerosi studi hanno infatti dimostrato come la sola presenza dell’animale nella stanza faccia rallentare il battito cardiaco e diminuisca la pressione sanguigna.  

La presenza di un cane abbassa anche i livelli di paura e della produzione dell’ormone ad essa correlata tanto che in alcune strutture pediatriche l’amico a quattro zampe è presente nella sala prelievi e nei reparti di oncologia.
La comunicazione tra umano e animale è molto rassicurante, l’animale non giudica e comunica attraverso un canale istintivo e immediato privo di quelle sovrastrutture che spesso inibiscono la comunicazione tra una persona portatrice di disagio e l’operatore con cui si relaziona . Il gioco con l’animale consente alla persona di canalizzare le proprie energie verso un obiettivo divertente permettendo la scoperta di quei canali di sfogo che portano calma e distensione nella vita quotidiana. L’attività ludica permette inoltre di ridurre il senso di alienazione e di isolamento. Il contatto con il pelo e il calore del corpo dell’animale permettono di provare un piacere tattile molto gratificante e di formare un confine tra sé e l’altro (per accarezzare un cane devo darmi dei limiti) utile nella formazione del Sé e della propria identità. La presenza dell’animale funge anche da lubrificatore sociale permettendo a persone diverse di interagire tra loro. Per l’anziano il cane stimola la produzione di ricordi aiutandolo a mantenere allenata la memoria ma anche a socializzare e ad accettare l’intrusione di nuove persone nella sua vita. Il rapporto molto forte che si viene a creare tra essere umano e animale può favorire inoltre lo sviluppo di legami di attaccamento basati sulla fiducia che in seguito potranno essere anche trasferiti fuori da questa relazione.
Chi possiede un cane è consapevole del valore della sua presenza nella propria vita. Il cane ci è amico da molti secoli quando ancora lupacchiotto entrò a far parte della comunità umana insegnando all’uomo valide tecniche di caccia e permettendogli sonni tranquilli perché a vegliare c’era lui…L’uomo si evoluto anche grazie a questo magico incontro che ad oggi non ha mai cessato di essere portatore di sviluppo, gioia e calore.

Dott.ssa Silvia Olivotto
Psicologa Psicoterapeuta Referee Pet Operator
Presidente A.S.D. Passodopozampa® Genova www.silviaolivotto.it - psico@silviaolivotto.it

 
DATA:  19-12-2008   AUTORE:  Silvia Olivotto   FONTE: Bau  

Cane salva cane  
Cile: Un cane, driblando le macchine che sfrecciavano sulla superstrada, ha soccorso un altro cane che era stato investito ed era mortalmente ferito in mezzo alla strada. Una telecamera di sorveglianza di una superstrada di Santiago del Cile ha catturato immagini incredibili.

 

Tirandolo con i denti e spingendolo col le zampe, è riuscito a trasportarlo sulla corsia di emergenza.

Il filmato è stato visto dagli addetti alla manutenzione della superstrada che sono arrivati mezz’ora dopo. Il salvatore era accanto al cane investito, ormai privo di vita.

L’eroe a quattro zampe ha atteso che gli uomini rimuovessero l’altro cane, poi è andato via.

Il video ha fatto scattare una gara di solidarietà: tantissime persone disposte ad adottare il generoso randagio hanno chiamato sia le autorità che gli uffici della superstrada Vespucio Norte.

Una pattuglia della stradale e una squadra di manutenzione della superstrada hanno setacciato la zona alla ricerca del cane. Senza successo.

 
DATA:  17-12-2008   FONTE: internet  

Retrieva è il collare GSM per non perdere cani e gatti  
Nel Regno Unito il gestore mobile Orange si appresta al lancio di Retrieva, un particolare collare per cani e gatti che ne consente la localizzazione in tempo reale, anche tramite il proprio telefonino cellulare.  
Il collare Retrieva utilizza le tecnologie GSM, GPS e radio frequenza per garantire le funzionalità di localizzazione, è presente inoltre un sistema di antifurto che invia immediatamente un SMS di allarme qualora il collare venga tolto o tagliato, come pure un rivestimento impermeabile per evitare che il dispositivo possa danneggarsi. In pratica il collare è stato concepito non soltanto per evitare che il proprio cucciolo possa smarrirsi, ma anche renderne più difficile la sottrazione. Il collare sarà venduto a breve a 250 sterline, con un canone mensile di 9.99 sterline per il canone di utilizzo del servizio.  
DATA:  09-12-2008   FONTE: puntocellulare.it  

Per Bau Silvia Olivotto apre un ciclo di articoli sulla Pet Therapy  
Non ci sono altre immagini disponibili LA PET THERAPY - Nel 1953 uno psichiatra americano, Boris Levinson, intuì l’importanza della relazione con l’animale osservando la casuale interazione tra il proprio cane presente in studio ed un bambino con sindrome autistica. Levinson rimase colpito sia dalla naturalezza con cui il piccolo paziente si avvicinava al cane proiettando su di esso le proprie emozioni sia dalla piacevolezza che si veniva a creare in seduta con una conseguente ricaduta positiva sugli esiti della stessa. Ne seguì uno studio che lo portò a coniare l’oramai famosa definizione di Pet Therapy.  

Da allora è stata percorsa molta strada anche se da noi il riconoscimento ufficiale della Pet Therapy all’interno del Servizio Sanitario Nazionale risale solamente al 2003 con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 28 febbraio. Tale decreto rappresenta un importante riconoscimento del valore dell’animale come sostegno alle terapie rivolte alle persone con disagio. Purtroppo in molti casi non è servito ad abbattere numerosi pregiudizi e vincoli pratici che tuttora impediscono l’ accesso dei quattrozampe in ospedali, case di riposo e istituti.
La definizione “Pet Therapy” oggi viene sostituita dal termine più appropriato “Terapie Assistite dall’Animale” (TAA) o da “Zooantropologia Assistenziale” (ZA). Tali definizioni rispecchiano maggiormente il ruolo di co-terapia dell’intervento dove un animale, generalmente il cane con specifici requisiti, è parte integrante della terapia già in essere. La seduta è condotta da un professionista nell’ambito dell’esercizio della propria professione con esperienza specifica nel campo. Egli nel corso dell’attività è sempre coadiuvato da una coppia cane-conduttore certificati.
Alle TAA si affiancano le Attività Assistite dall’Animale (AAA), interventi di tipo ricreativo con l’obiettivo di migliorare la qualità della vita degli interessati e l’Educazione Assistita dall’Animale (EAA) o Zooantropologia Didattica (ZD), attività di tipo educativo rivolte perlopiù alle scolaresche.
Le TAA possono arrecare dei benefici, sempre in affiancamento ad altre forme di terapia, ad una moltitudine di soggetti: bambini e adulti con difficoltà relazionali, disturbi di personalità, anziani affetti da demenza in generale e nello specifico dal morbo di Alzheimer, malati terminali, persone con disordini dello sviluppo come i bambini autistici, quelli con deficit nell’attenzione e iperattività, nella sindrome di Down, nelle persone con disabilità fisiche e con tutte quelle patologie che possono portare a depressione ed isolamento, ad una scarsa cura di se, al ritiro emozionale e sociale.
Nella prescrizione delle attività bisogna tenere presente anche alcune controindicazioni quali ad esempio una fragilità nel sistema immunitario, allergie verso gli animali o zoofobie, la tendenza alla violenza, ipocondria.
In Italia si assiste ad una graduale espansione dell’uso di queste tecniche, ricercate talvolta un po’ per moda, forse, ma certamente richieste sempre con la consapevolezza del grande aiuto che il mondo animale può dare a quello umano.


Dott.ssa Silvia Olivotto
Psicologa Psicoterapeuta Referee Pet Operator
Presidente A.S.D. Passodopozampa® Genova
www.silviaolivotto.it - psico@silviaolivotto.it

 
DATA:  01-12-2008   AUTORE:  Silvia Olivotto   FONTE: Bau  

AUSTRIA, ARRIVA IL «CANE DA UFFICIO»; UNA PATENTE NE CERTIFICHERA’ LA POSSIBILITÀ DI STARE AL LAVORO CON IL PADRONE  
I padroni di cani si trovano spesso davanti a un problema - dove lasciare l’amico a quattro zampe mentre si è al lavoro? STUDI - Ci segue ovunque ed è il miglior amico dell’uomo. In Austria ben presto potrà persino condividere le ore di lavoro col suo padrone: corsi speciali insegnano a cane e padrone il "giusto comportamento da ufficio".  

Ma quanto è saggia la scelta di portare il nostro amico sul posto di lavoro? Studi internazionali dimostrano già che i cani, se ci accompagnano in ufficio, rendono più armoniche le relazioni di lavoro incentivando la produttività e la serenità generale dell’ufficio. «All’interno delle aziende più grandi, dove sono ammessi i cani, è stato riscontrato un minore tasso di ammalati tra i dipendenti, e c’è molto meno mobbing», ha spiegato all’emittente ORF Wien l’ideatrice dell’iniziativa Gabi Glaser dell’associazione «Special Animals». La sola presenza degli animali nei luoghi di lavoro riduce lo stress, le situazioni di conflitto tra le persone ed aumenta di conseguenza la soddisfazione ed il dialogo. «In una scuola, per esempio, il cane è in grado di tranquilizzare il bambino arrabbiato o agitato, semplicemente mettendosi davanti a lui e facendosi accarezzare», spiega Glaser. Non a caso si impiega l’animale come co-terapeuta anche in alcuni ospedali e nei centri per anziani. Da qui l’idea di preparalo anche per l’ufficio.
TEST AL CANE - Il cane (a partire dal sesto mese di età) viene quindi messo di fronte a diverse situazioni. In fin dei conti, pure il Fido deve poter sentirsi bene in un ufficio. Il quadrupede impara così a controllare le sue fobie davanti a determinati stimoli, quali per esempio forti rumori o impulsi ottici. Un test comportamentale certifica poi se il quattrozampe è pronto per stare sul luogo di lavoro; se rimane tranquillo e mansueto, magari accucciato sotto la scrivania, anche in situazioni di stress e senza dare problemi.
TEST AL PADRONE - Durante il corso, che si compone di una prova scritta e di prove pratiche, il proprietario dovrà dimostrare di conoscere le principali esigenze del cane, il suo comportamento e le leggi in vigore sulla condotta. La prova pratica serve a dimostrare non solo il feeling proprietario/cane ma anche a capire i segnali che il cane lancia al padrone in determinate situazioni. Uno speciale certificato garantisce infine l’idoneità del cane a frequentare l’ufficio col suo padrone. Ultimo ostacolo a questo punto: convincere il capoufficio o il datore di lavoro.
PATENTE - Vienna è sempre più una città a misura di cane: due anni fa è stato introdotto il "Wiener Hundeführschein", ovvero "una "patente" per condurre i cani. L’esame, facoltativo, per i padroni e i loro amici a quattro zampe prevede prove scritte e pratiche. Tra l’altro viene testato anche il buonsenso del padrone in specifiche situazioni, come per esempio evitare di prendere un tram troppo affollato con il quadrupede e aspettare il successivo. «Rendere meno conflittuale la convivenza tra uomo e cane in città», è il leitmotiv che accompagna l’iniziativa. Elmar Burchia

Articolo tratto dal sito web "Corriere.it"

 
DATA:  29-11-2008   FONTE: ENPA  

La cuccia più cara del mondo? Costa 350mila euro  
Per la sua coppia di alani, un ricco medico chirurgo inglese non ha badato a spese facendo costruire loro una cuccia che è una reggia, sicuramente la più costosa del mondo. Il valore della dimora dei due cani è, infatti, di ben 250.000 sterline, all’incirca 357 mila euro. In realtà il riccone sta costruendo la sua nuova villa da 1,4 milione di sterline e ha deciso di destinare un’intera ala dell’edificio, ben un quarto, come cuccia: due stanze da letto e un grande soggiorno con accesso al giardino.  

Vivono in una tenuta vicino Cirencester, nella contea del Gloucestershire, i fortunatissimi alani e possono contare su una "casetta" dotata di ogni comfort: dormono su letti fatti di pelle di pecora e a temperatura regolarizzabile, possono rilassarsi nella loro personalissima spa con piscina termale, guardare programmi per cani su un plasma da 52 pollici. L’accesso alla casa è permesso solo ai due alani grazie alla scansione della loro retina.

Un dispensatore automatico assicura cibo di lusso sempre in condizioni ottimali e acqua depurata, mentre il climatizzatore diffonde temperature sempre piacevoli. Inoltre, per essere sicuro che i suoi fedeli amici siano sempre a loro agio il padrone può controllarli 24 ore su 24 grazie alle webcam installate per tutta la cuccia.

 
DATA:  27-11-2008   FONTE: Tiscali animali  

On line tutti gli hotel che accettano animali domestici  
Si chiama www.pets-hotels.it il sito che offre al turista la possibilità di consultare un data base completo ed aggiornato sugli alberghi italiani disponibili ad accogliere animali al seguito dei clienti. Realizzato dalla Federalberghi-Confturismo (con il patrocinio del Dipartimento per lo Sviluppo e la Competitività del Turismo della Presidenza del Consiglio dei Ministri) il sito è una sezione speciale del portale degli albergatori italiani italyhotels.it.  

Con un solo click, è possibile contattare più di 11.500 alberghi e il motore di ricerca consente di utilizzare molti criteri di selezione, permettendo di effettuare ricerche mirate. Il sito offre inoltre agli alberghi una vetrina che consente di farsi conoscere e promuovere la propria immagine in Italia e nel mondo, con l’opportunità per gli albergatori di modificare on line il profilo del proprio albergo, inserendo comunicazioni sui prezzi, sui servizi offerti ed altro ancora.

"Considerando che in Italia una famiglia su tre possiede un animale da compagnia - chiarisce l’onorevole Michela Vittoria Brambilla, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al Turismo - risulta evidente quale sia la valenza del progetto ’pets hotels’. Intendiamo mettere la nostra offerta in linea con quella degli altri paesi a vocazione turistica. Penso, ad esempio, alla vicina Francia, dove gli animali sono i benvenuti nelle strutture ricettive come sui mezzi di trasporto. Ritengo inoltre che questo progetto rappresenti un importante passo in avanti per la formazione di una nuova cultura di tutela e rispetto dei nostri amici a quattro zampe".

"La collaborazione tra imprese ed istituzioni - ha afferma invece il Presidente della Federalberghi-Confturismo, Bernabò Bocca - produce un miglior servizio per i cittadini ed è una risposta concreta alle esigenze dei turisti, nonché un presidio di un importante segmento di mercato, volto a contrastare l’indiscriminato abbandono degli animali domestici, soprattutto nei periodi estivi".

 
DATA:  05-11-2008   FONTE: Tiscali animali  

Come beve un cane?  
Probabilmente immaginiamo che il cane beva come se stesse "leccando" qualche cosa. Non è così! Da Youtube uno slow motion sorprendente. Il video è in inglese, non importa, le immagini sono più che esplicative. Bau.


 
Questo video risiede su Youtube ed è stato postato da bestSVMS  
DATA:  05-09-2008  

Estate 2008: 12mila abbandoni in tutt’Italia  
Le stime sono ancora parziali ma il tasso di abbandono del migliore amico dell’uomo sembra essere sceso del 20% rispetto all’estate 2007.  
Sono i dati forniti dall’Aidaa, che il 31 agosto ha concluso le ronde anti-abbandono alle quali hanno partecipato complessivamente 408 volontari che hanno operato su 77 provincie italiane. Rispetto allo scorso anno è andata molto bene a Milano, dove a parte l’emergenza ferragostana si è registrato un calo complessivo del 22% sul dato 2007, che aggiunto a quello dello scorso anno porta la stima degli abbandoni a una straordinaria diminuzione del 47% rispetto al dato 2006. Bene anche Venezia,Torino e Genova. In calo significativo anche gli abbandoni nelle altre località del Nord Italia. Maglia nera invece per Sicilia, Puglia, Sardegna e Campania dove i dati sugli abbandoni sono invece aumentati mediamente del 5% rispetto allo scorso anno. A Prontofido sono arrivati fino al 31 agosto 870 sms completi arrivati, 200 le chiamate alle ronde Aidaa, 290 gli interventi portati a buon fine su tutto il territorio nazionale.  
DATA:  05-09-2008   FONTE: ilsole24ore  

AL LIDO DI VENEZIA SFILANO CANI MIGNON DI ROURKE E FERRARI  
In attesa dei Leoni, a Venezia arrivano… i cani. I grandi protagonisti della Mostra del Cinema, infatti, non lasciano a casa il loro fido compagno neppure in occasione dell’evento piu’ importante del cinema italiano.  
Ma, in terra di Leoni, i quadrupedi che invadono il Lido sono piuttosto ridimensionati. E cosi’ dopo Mickey Rourke, a Venezia con “The wrestler”, si e’ portato dietro il suo chihuahua di 15 anni, per i quale ha preteso una stanza tutta sua all’esclusivo Hotel Excelsior. Meno pretese per la star di casa nostra, Isabella Ferrari, che torna in Laguna col suo secondo film in concorso, “Il seme della discordia” di Pappi Corsicato (in concorso domani). Con l’attrice italiana piu’ popolare del momento, sbarca infatti a Venezia anche il suo bellissimo barboncino bianco toy, Minu’, che si adattera’ a stare in albergo insieme a tutta la famiglia riunita: il regista Renato De Maria, marito di Isabella, e i figli dell’attrice, Teresa, Giovanni e Nina (questi ultimi recitano la parte dei figli della Ferrari anche nel film).  
DATA:  04-09-2008   FONTE: AGI  

LIGURIA/SANITA’: AN, PDL PER PROMUOVERE LA PET-THERAPY  
Il Gruppo Regionale della Liguria di AN ha presentato una proposta di legge per promuovere la pet-therapy, la terapia e l’attivita’ assistita con animali.  
Con la presente legge la Regione Liguria promuove e sostiene la pet-therapy e ne riconosce il valore terapeutico e riabilitativo nella cura di soggetti affetti da patologie neuro e psicomotorie. Presso l’Assessorato alla Sanita’ e’ istituito un gruppo di lavoro composto da specialisti con il compito di predisporre un progetto generale di terapia assistita con animali che, tra l’altro, individua gli ambiti (ospedali, centri di riabilitazione, scuole, comunita’) in cui puo’ essere applicata e verificando i requisiti dei soggetti che intendono praticare la pet-therapy sul territorio regionale. Viene prevista la formazione e l’educazione dell’animale coinvolto nella terapia assistita ed istituito un apposito registro regionale dei pet terapisti. ’’Con la presente legge - ha detto il Capogruppo e primo firmatario Gianni Plino - la Regione Liguria si puo’ porre all’avanguardia in Italia nella promozione della pet-therapy che e’ stato dimostrato produrre, in ausilio alle cure tradizionali, effetti benefici su certi tipi di pazienti’’.  
DATA:  03-09-2008   FONTE: ASCA  

Cani e gatti grandi amici, ma è il micio che comada  
TEL AVIV - Quella dell’antipatia tra cane e gatto era una certezza confortevole, un’immagine prestata ai modi di dire e persino al testo di un tormentone da Zecchino d’Oro. Eppure dovremo imparare a farne a meno. Uno studio dell’Università di Tel Aviv che presto uscirà sulla rivista Applied Animal Behavior Science mette una pietra tombale sulla storica rivalità tra i due "pet" preferiti dall’uomo. E, aggiungendo sorpresa alla sorpresa, decreta la rivincita di Fufi.  
Che il gatto fosse più furbo e snob del migliore amico dell’uomo già si sapeva, ma una cosa è intuirlo e un’altra è sentirselo dire dai ricercatori di un Dipartimento di Zoologia. La ricerca di Neta-Li Feuerste e Joseph Terkel dimostra infatti che la convivenza tra cane e gatto è tutt’altro che impossibile e che i due sarebbero anzi capacissimi di andare d’accordo, purché affiancati fin dalla tenera età, quando il gatto ha meno di sei mesi e il cane meno di un anno.
Manco a dirlo, il più schizzinoso è il gatto: la maggior parte dei tentativi di convivenza fallisce se il cane viene accolto in casa quando il micio è già grande. Bisogna che sia ancora un cucciolo, perché la sua personalità è talmente forte da non riuscire ad accettare un intruso una volta conquistato il dominio del divano. Per il cane invece è diverso, il bonaccione si adatta più facilmente.
Come per i bambini. Cani e gatti si abituano alla reciproca presenza perché, fin da piccoli, imparano a riconoscere il linguaggio dell’altro e quindi a comunicare tra loro. "Un po’ come le persone - spiega Terkel - anche loro sono più elastici e apprendono più facilmente da piccoli" .
E così si scopre, leggendo la documentazione raccolta nel corso della ricerca, che dopo qualche mese di convivenza il cane comincia ad annusare i propri simili con l’"Eskimo kiss", partendo dal naso, imitando cioè un istinto tipicamente felino. E si scopre anche che i gatti che vivono con i cani scodinzolano più spesso degli altri, anche se per i mici questo non è mai sintomo di voglia di giocare quanto piuttosto di nervosismo, paura e insofferenza.
Feuerstein e Terkel sono stati i primi a esaminare il rapporto tra cani e gatti che vivono nella stessa casa. Lo studio si è sviluppato in due parti, la prima rivolta ai padroni. Avete in casa sia un cane che un gatto? Da quanto tempo vivono insieme e quanto vanno d’accordo? Domande elementari come queste sono state distribuite a pioggia ai pazienti dei veterinari di Tel Aviv e spedite via mail agli studenti dell’Università cittadina. La seconda parte dello studio si è sviluppata invece con l’osservazione diretta degli animali, monitorati in casa giorno per giorno in 170 case israeliane. In due terzi delle dimore si sono riscontrate relazioni amichevoli, in un quarto è prevalsa l’indifferenza e solo in meno di un decimo si sono manifestatate contese fra cane e gatto.  
DATA:  01-09-2008   AUTORE:  SARA FICOCELLI   FONTE: La repubblica del 19/08  

CANI PERICOLOSI: VETERINARIO, NO BLACK LIST MA FORMAZIONE  
Non esistono razze canine pericolose, la violenza non e’ genetica nel cane come non lo e’ nell’uomo. Lo afferma Raimondo Colangeli, Presidente della Societa’ Italiana di Scienze Comportamentali Applicate (Sisca-Federata Associazione nazionale medici veterinari italiani) e medico veterinario comportamentalista, tra gli esperti che hanno partecipato oggi al tavolo per il benessere animale voluto dal Sottosegretario Francesca Martini.  
Per Colangeli quattro i motivi per abbandonare la black lista. Ecco i punti: - MANCANO NUMERI REALI DELLE AGGRESSIONI: ’’In Italia manca una panoramica reale delle aggressioni’’, afferma l’esperto. ’’Nonostante cio’ - aggiunge - se si controllassero le aggressioni legate ai soggetti delle razze in questione se ne potrebbe facilmente dedurre che il numero di aggressioni legate ai suddetti soggetti risultano molto meno importanti rispetto a soggetti di razze che neanche figurano nelle varie ordinanze ministeriali’’; - VIOLENZA NON E’ GENETICA: ’’Una causa socio-culturale porta a scegliere alcuni tipi di razze per esaltare una violenza sociale di alcuni individui, ma qui non vi e’ nulla di genetico (nei cani come negli umani). La formazione dei proprietari e di tutti gli attori della filiera dell’animale da compagnia e’ la soluzione del problema’’; - PROTOCOLLI ALLEVAMENTO SBAGLIATI: ’’Razze canine considerate mansuete hanno dei comportamenti di aggressione legate a delle patologie comportamentali legate a protocolli di allevamento che non sono attenti ad uno sviluppo comportamentale’’ socievole; la razza non ha la minima importanza ai fini del rilevamento epidemiologico’’; - CONTRASTARE ADDESTRAMENTO ALL’ATTACCO: ’’Va contrastato qualunque addestramento che tenda ad aumentare o modificare sequenzialmente il comportamento di aggressione di un cane’’. Come in altri paesi europei ’’l’addestramento all’attacco deve essere strettamente regolamentato. I cani morsicatori devono essere valutati ed in caso aiutati attraverso una terapia mirata’’.  
DATA:  08-07-2008   FONTE: ANSA  

IN AGGUATO ’CARO-CANE’, 700 EURO L’ANNO PER MANTENERE FIDO  
Non bastava il caro-benzina, l’aumento delle bollette di gas e luce, i prezzi degli alimenti che lievitano. La crisi economica investe anche i padroni di cani e gatti. E, sotto la pressione delle spese che si devono affrontare per mantenere i propri amici a quattro zampe, dai 700 euro in su ogni anno, alcuni decidono in questi mesi estivi di abbandonarli.  
"Il Governo e le associazioni di veterinari stanno pensando a un pacchetto di cure essenziali da garantire ai padroni piu’ indigenti, ma intanto il peso economico di un bene ’superaccessorio’ come un cane sta crescendo di pari passo con quello della vita quotidiana". Parola di Enrico Loretti, responsabile di Igiene urbana veterinaria dell’Asl di Firenze. "L’alimentazione e le cure veterinarie di base per un cane -spiega all’ADNKRONOS SALUTE l’esperto, a margine della presentazione di una campagna di sensibilizzazione anti-abbandono, oggi a Roma all’ex ministero della Salute- fanno spendere dai 600-700 euro in su ogni anno: occorre calcolare uno-due euro al giorno per un mangime di media qualita’, piu’ i costi delle vaccinazioni e le cure di base. Se poi l’animale ha un problema, dal piu’ banale al piu’ grave, la spesa aumenta sensibilmente, anche perche’ oggi i veterinari si stanno sempre piu’ specializzando: c’e’ l’esperto in cardiologia, in dermatologia, in ortopedia o in oculistica".  
DATA:  08-07-2008   FONTE: Adnkronos/Adnkronos Salute  

Toscani firma campagna anti-abbandono  
L’iniziativa in collaborazione con il ministro del Welfare. I cani randagi, nel 2007 sono stati circa 600 mila in Italia. Solo un terzo è stato ospitato nei canili rifugio, mentre il resto eè stato lasciato al proprio destino, principalmente dopo aver subito un abbandono.  

Proprio per tentare di arginare questo fenomeno, piu’ massiccio d’estate in corrispondenza dell’esodo per le vacanze, e’ partita una campagna di sensibilizzazione del ministero del Lavoro, salute e politiche sociali, presentata oggi a Roma dal sottosegretario Francesca Martini.

«Il nostro e’ un Paese che pone il benessere animale e la promozione della presenza di animali da affezione nelle nostre famiglie come pilastro di civilta’ - ha dichiarato Martini - per questo ci impegneremo per contrastare il drammatico fenomeno del loro abbandono, in particolare i cani, sia attraverso la promozione di una cultura e un’educazione alla cura e alla ’relazione’ con gli animali, sia attraverso un inasprimento delle pene gia’ previste contro chi si macchia di questo reato. Chi medita di andarsene beato in vacanza e di abbandonare il suo cane per strada dovra’ pensarci due volte e questa campagna sara’ una spina nel suo fianco". Il manifesto che apparira’ sulla stampa nazionale e sulle principali strade italiane proprio per sensibilizzare i connazionali ’on the road’, riporta lo slogan ’E tu di che razza sei? Umana o disumana?».

«E’ un’idea che e’ venuta ai giovani della mia bottega d’arte - ha raccontato il fotografo Oliviero Toscani, direttore creativo dell’iniziativa - e la foto che campeggia sui cartelloni e’ stata scattata da mio figlio al suo cane, Rischio. L’idea e’ quella di mostrare come i cani non badino alla distinzione fra razze, ma spesso si chiedano piuttosto se noi siamo individui umani o disumani».

 
DATA:  08-07-2008   FONTE: vita.it  

CANI PERICOLOSI: MARTINI, ENTRO L’ESTATE STOP A BLACK LIST  
Roma - "Entro l’estate approveremo una nuova ordinanza, in tema di tutela dell’incolumita’ pubblica dall’aggressione di cani, senza la black list delle razze pericolose". Ad annunciarlo e’ stato, questa mattina, il sottosegretario alla Salute Francesca Martini, nel corso della conferenza stampa di presentazione della campagna di sensibilizzazione contro l’abbandono di animali.  
"La nuova ordinanza sara’ volta a eliminare questa lista pregiudiziale che cataloga i cani in base alla razza. Ci ispireremo al modello francese - ha spiegato il sottosegretario - che punta sull’educazione dei proprietari, sul controllo dei centri di addestramento per evitare educhino i cani alla violenza e sull’affidamento del cane giusto alla persona giusta. Non esistono cani pericolosi - ha proseguito la Martini - lo diventano per cause ambientali e per l’educazione e il trattamento che ricevono". Quanto ai dati citati dal Codacons, riguardo alle morsicature da cani, il sottosegretario ha concluso osservando che "quei dati dimostrano la lista delle razze pericolose non serve niente".  
DATA:  08-07-2008   FONTE: AGI  

Abbandono dei cani, controlli sulle autostrade  
Tornano i controlli delle guardie zoofile dell’Ente nazionale protezione animali di Savona contro gli abbandoni di cani durante l’estate lungo le autostrade liguri. L’iniziativa venne avviata da ormai 12 anni in collaborazione con le direzioni dell’A10 Genova-Ventimiglia e dell’A6 Savona-Torino.  

Le guardie zoofile controlleranno le auto con animali a bordo, verificando le generalità del proprietario e la presenza del tatuaggio obbligatorio sulla coscia o nell’orecchio del cane. La loro opera continuerà inoltre lungo le strade della Riviera, per verificare che i cani non siano lasciati chiusi in macchina sotto il sole.

Solo nel 2007 sono stati una ventina i cani salvati dall’Enpa. In caso di pericolo le guardie zoogile provvederanno a rompere il finestrino dell’auto per far uscire l’animale. «Il servizio di vigilanza - ricordano all’Enpa di Savona - è stato il primo in Italia ed ha riscosso grande successo, soprattutto tra molti degli automobilisti fermati, che manifestano apprezzamento e stima verso l’operato delle guardie zoofile in difesa degli animali domestici».

«La scorsa estate - sottolineano - sono state controllate oltre diecimila auto,italiane e straniere, con animali a bordo. Grazie anche a questa iniziativa gli abbandoni, lungo le autostrade savonesi, sono diminuiti dell’80% ed il randagismo è in costante riduzione».

 
DATA:  05-07-2008   FONTE: ilsecoloXIX.it  

“Se li lasci non vale”  
Gli animali non si abbandonano. Le soluzioni ci sono: Il numero verde della Provincia di Milano 800992223  

Come ogni anno, con l’arrivo dell’estate il fenomeno dell’abbandono degli animali si presenta puntualmente con il suo carico di tristezza. Cani e gatti, soprattutto, ma anche tanti animali di varie specie vengono abbandonati a un destino che molto spesso non prevede la loro sopravvivenza e, nel migliore dei casi, va ad alimentare forme di randagismo a volte incontrollabili.
La Provincia di Milano ogni anno avvia una campagna di sensibilizzazione su questo argomento per spiegare ai cittadini che la scorciatoia dell’abbandono, oltre a essere un gesto crudele, è anche socialmente sbagliata. Scaricare sulla collettività un problema di questo tipo è una scelta da condannare senza mezzi termini.
La campagna della Provincia di Milano quest’anno adotta lo slogan:
“SE LI LASCI NON VALE”.
“Con questa frase – afferma l’assessore al territorio, parchi e diritti degli animali Pietro Mezzi – vogliamo attirare l’attenzione su una scelta mille volte sbagliata. Perché chi si è portato a casa un animale ha potuto apprezzarne le qualità e la grande gioia che la sua compagnia può dare. Perché abbandonare un animale è un reato penale. E perché oggi una vacanza con il quattrozampe è possibile senza particolari sforzi. Anche quest’anno vogliamo compere un passo per migliorare la qualità del rapporto tra gli umani e gli animali”.

“Preparando le campagne antiabbandono non abbiamo voluto solo fare leva su un generico appello ai buoni sentimenti – sottolinea il referente dell’Ufficio Diritti Animali Edgar Meyer-. Lo sforzo si è sempre concentrato su un messaggio positivo. All’appello per non abbandonare gli animali si affianca lo strumento concreto del numero verde gratuito 800992223: la risorsa, attiva tutto l’anno, che nei mesi estivi registra un vero e proprio boom di contatti. Il call center fornisce tutte le informazioni relative ad alberghi, campeggi e spiagge che accettano gli animali, pensioni per animali, canili, gattili, veterinari, pronto soccorso, associazioni di volontariato e per sapere cosa fare in caso di smarrimento”.

 
DATA:  02-07-2008  

Ronde estive contro gli abbandoni  
Parte l’iniziativa messa in campo dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente, che aiuterà a prevenire il fenomeno dei cani lasciati sulle strade
Milano, 1 lugglio 2008 - Una bella iniziativa messa in campo dall’Associazione italiana difesa animali e ambiente, Aidaa, che aiuterà a prevenire l’abbandono dei cani. Delle vere e proprie ronde organizzate per contenere, e se possibile prevenire, il fenomeno dell’abbandono dei cani che ogni anno, durante i mesi estivi, cresce considerevolmente, soprattuto lungo le maggiori direttrici del traffico percorse dai vacanzieri.  

Come si rende noto in un comunicato, l’associazione, "con un dispiegamento di oltre quattrocento volontari intende monitorare piu’ di trecento tra autogrill, piazzole di sosta, caselli di ingresso e uscita delle principali autostrade italiane, allo scopo di prestare soccorso ai quattrozampe in difficolta’ ed eventualmente denunciare alle forze dell’ordine chi sara’ trovato in flagranza di abbandono".

"Si tratta di un’esperienza nuova - dichiara il presidente di Aidaa, Lorenzo Croce - che si pone l’obiettivo di portare la lotta contro l’abbandono direttamente sulle strade. I nostri volontari agiranno a gruppi di cinque persone in incognito, fatto salvo il capogruppo che potra’ denunciare alle autorità chi sarà scoperto ad abbandonare il proprio cane, e svolgeranno controlli a campione lungo i principali snodi del traffico estivo di tutta Italia".

 
DATA:  01-07-2008   FONTE: Il Giorno  

SalusPets: Al via il nuovo prodotto per salute dei tuoi amici pets  
SalusPets, nuovo brand Mediasil AG, consiste in un vero e proprio libretto sanitario digitale in grado di archiviare, i dati medici, clinici e specifici dei vostri animali, in un’area a voi riservata, sempre aggiornabile e consultabile tramite web.  

Dai dati anagrafici, alle caratteristiche fisiche, dai dati del microchip o del tatuaggio per il riconoscimento a lastre, referti, malattie e vaccinazioni; un archivio in cui raccogliere tutto ciò che riguarda la salute del vostro pet, avendo le informazioni a disposizione in qualsiasi momento in Italia e all’estero.
SalusPets lancia un servizio innovativo, con la possibilità da parte del padrone o direttamente del medico veterinario di inserire, aggiornare modificare e visualizzare la cartella clinica del proprio amico a 4 zampe. User e password personali consentono l’accesso al libretto sanitario on-line e potranno essere stampate sulla PetCard, una carta plastificata originale, da portare sempre con se con l’anagrafica del padrone e dell’animale e le indicazioni per accedere a www.saluspets.com .
Il servizio è ora sul mercato italiano nel team partner di Total Italia all’interno dei simpatici kit dedicati agli animali, Total Bau e Total Miao in distribuzione nelle stazioni di servizio dal 21 giugno, con la possibilità di iscriversi a SalusPets gratuitamente per sei mesi.
Total Italia, quarto gruppo petrolifero al mondo, con attività integrate che coprono tutto il settore gas e petrolio guarda, insieme a SalusPets, alla cura dei vostri animali, lanciando l’iniziativa con 150.000 kit per affrontare i disagi durante il periodo dell’esodo estivo.
All’interno, grandi marchi e prodotti di qualità, dedicati a uno spuntino e alla loro salvaguardia durante la trasferta.

Comunicazione e immagine coordinata completano il profilo della promozione, con l’inserimento del brand SalusPets nel layout dei pack Total Bau e Total Miao, affissioni e materiale stampato, passaggi pubblicitari radiofonici in programmazione sulle maggiori emittenti nazionali e flyer promozionali dedicati.

 
DATA:  01-07-2008   FONTE: Bau  

Un "bonus dog" contro l’abbandono estivo  
La pensione estiva del micio o del cane si potrà scaricare dalle tasse fino a 250 euro. Con l’auspicio che serva ad evitare la piaga annosa degli abbandoni estivi  

L’idea del bonus a quattrozampe è contenuta in una proposta di legge depositata a Montecitorio nei giorni scorsi dal parlamentare della DcA, Giampiero Catone. La proposta punta ad evitare l’abbandono dei cani che nei mesi estivi purtroppo arriva a far registrare percentuali molto elevate e ad offrire un incentivo per i proprietari dei cani a lasciarli, nel periodo delle vacanze, in canili, pensioni e centri adibiti alla loro cura e al loro mantenimento.

Ai proprietari verrà offerta la possibilità di dedurre la spesa fino ad massimo di 250 euro. «La triste pratica degli abbandoni è evidente e drammatica - spiega il parlamentare - basti pensare che ogni tre minuti viene abbandonato un cane, 20 ogni ora, 400 ogni giorno, nonostante le pene sia pecuniarie (da mille a diecimila euro) e restrittive (sino ad un anno d’arresto) per chi si macchia di tale reato. Infatti secondo i dati del ministero della Salute - prosegue Catone - in Italia ,su una popolazione canina di oltre sette milioni, vivono tra canili e rifugi non meno di un milione di animali, oltre a 650 mila cani randagi».


Mentre milioni di italiani s’apprestano a chiudere le valigie e a partire con il primo esodo dell’estate, il ministero del Welfare prerara la campagna di sensibilizzazione contro gli abbandoni. L’annuncio viene dal sottosegretario alla Salute Francesca Martini che spiega iniziativa e slogan: «Non abbandonarlo, portalo da noi». Ovvero presso i canili pubblici. Contemporaneamente alla campagna promossa dal Welfare, saranno intensificati i controlli dei Nas sia sull’anagrafe canina che sui maltrattamenti degli animali.


«Sono indispensabili anche le campagne di sensibilizzazione promosse dagli enti locali - afferma Piergiorgio Benvenuti, esponente romano della Pdl - per ricordare che ogni anno decine di migliaia di animali domestici in Italia vengono abbandonati prima della partenza per le vacanze. Vi è anche da sensibilizzare ogni organo d’informazione ad intervenire con servizi giornalistici e spot anti-abbandono, ricordando le leggi esistenti in materia, ma soprattutto contribuendo a creare quel clima di sensibilizzazione, rispetto e di amore nei confronti degli animali».


In Italia sono circa 40 milioni gli animali che vivono in casa e in famiglia. Oltre ai 13 milioni di cani e gatti, del censimento fanno parte i pesci rossi, le tartarughe, i furetti, i criceti, i serpenti, i conigli e molti altri. Anche più esotici e originali. Ma quando arriva l’estate questa sintonia si interrompe e sono ancora in troppi a «liberarsi» dell’ingombrante fagotto. Qualsiasi sia la specie: dai cani ai gatti, dagli uccellini tenuti in cattività che raramente riescono a sopravvivere in libertà, ai pesci rossi neppure lasciati in un corso d’acqua ma scaricati nel water. Per questo motivo c’è ancora tanto da fare anche sul piano dell’educazione e della sensibilizzazione nei confronti delle «altre» creature.

«Bisogna sconfiggere l’idea - prosegue Benvenuti - di avere un animale in casa e alla prima occasione scomoda di potersene sbarazzare. Sarebbe interessante inoltre affrontare i vari problemi connessi con la presenza degli animali in città, ad esempio l’installazione di colonnine per la distribuzione dei sacchetti per la raccolta della deiezioni canine, la realizzazione di aree urbane riservate ai cani magari lungo il Tevere, da tanto richieste dai cittadini». Intanto, in questi giorni nei quartieri romani di Marconi e Magliana, in collaborazione con l’associazione L’Arca di Noè, si svolgeranno iniziative per sensibilizzare i cittadini al maggior rispetto per gli animali, ma anche con l’organizzazione di raccolte di cibo per cani e gatti, che servirà a dare ristoro durante l’estate a colonie di animali abbandonati o randagi attraverso l’impegno dei volontari. Impegno che seppur lodevole non basta ad affrontare le tante emergenze quotidiane.

Per la tutela e protezione degli animali servono politiche organizzative degli enti locali, adeguate strutture di ricovero nelle grandi città ma soprattutto nei centri minori, insieme a politiche culturali, capaci di imprimere nelle persone la svolta emotiva, la sola in grado di fare la differenza che permette di guardare al proprio animale e sentirsi felici di averlo incontrato.

 
DATA:  30-06-2008   AUTORE:  Cinzia Tralicci   FONTE: il tempo  

NON ABBANDONATELO, PORTATELO DA NOI  
"Non abbandonatelo, portatelo da noi". Dovrebbe essere questo lo slogan della Campagna del ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche sociali contro l’abbandono dei cani, in vista della partenza degli italiani per le vacanze estive. Il dicastero guidato da Maurizio Sacconi "è già al lavoro, mentre si stanno intensificando le operazioni dei Nas per evidenziare e denunciare le situazioni di degrado".  

A preannunciare la Campagna in difesa degli amici a quattro zampe è il sottosegretario con delega alla Salute, Francesca Martini, nel corso della presentazione del libro ’Malattia coronarica, fisiopatologia e diagnostica non invasiva", ieri a Roma.

Nei giorni scorsi, Francesca Martini ha parlato all’Adnkronos di "’incoraggiamento all’adozione di cani adulti dai 12 mesi in su: sono quelli che trovano minore collocazione, perché in Italia è molto diffusa la cultura del ’cucciolo a tutti i costi’, e che rischiano di rimanere anni e anni nei canili. In Veneto avevo previsto sistemi di incentivazione la cui conoscenza era diffusa proprio dal volontariato".

 
DATA:  24-06-2008   FONTE: ANMVI OGGI  

VACANZE: AIDAA, SPORTELLO ON LINE PER VIAGGI CON CANI E GATTI  
Uno sportello online, per programmare un viaggio con il proprio amico a quattro zampe. A proporlo e’ l’’Associazione italiana difesa animali e ambiente’ (AIDAA), che offre un servizio gratuito dedicato a chi vuole portare cani e gatti in vacanza.  
Inviando una mail a presidenza.aidaa@yahoo.it si possono conoscere spiagge e alberghi attrezzati per ospitare animali domestici, e il modo migliore per viaggiare sui mezzi pubblici con cani o gatti al seguito. Aidaa intanto porta avanti la petizione ’libero cane in libera spiaggia’: sono gia’ mille le firme raccolte online (su www.firmiamo.it/spiaggialiberapercani), per chiedere al sottosegretario al turismo Michela Brambilla di creare una lista di spiagge ad accesso libero per cani. "Speriamo di raccogliere migliaia di firme - spiega il presidente di Aidaa Lorenzo Croce - per chiedere che una parte delle spiagge libere siano aperte all’accesso ai cani. I primi risultati sono incoraggianti". E per risolvere controversie causate dagli animali domestici fra condomini, vicini di casa o pubbliche amministrazioni, rimarra’ aperto tutta l’estate lo ’sportello animali’ dell’associazione, che in tre anni ha gia’ portato a termine 5mila consulenze. L’associazione assicura che scrivendo alla mail sportelloanimali@libero.it, i volontari di Aidaa entro 48 ore forniranno risposte, consigli e informazioni.  
DATA:  18-06-2008   FONTE: AGI  

FRANCIA - per i possessori di cani "pericolosi" serve attestato di idoneità  
Il Parlamento francese ha adottato in via definitiva un progetto di legge sui cani pericolosi che obbliga i proprietari a ottenere un «permesso di detenzione» dal sindaco del comune di residenza.  
Il testo, fortemente appoggiato dal ministro dell’Interno Michele Alliot-Marie, prevede inoltre la creazione di un sistema di formazione all’educazione canina riconosciuto da un «attestato di idoneità», una «valutazione comportamentale» dei cani con tendenza a mordere e l’obbligo di denunciare al comune ogni caso di morso. Viene infine fissata a dieci anni di reclusione la pena per i proprietari di cani responsabili di aggressioni mortali. La nuova legge era stata promessa a settembre 2007 dal presidente della Repubblica Nicolas Sarkozy, in seguito all’indignazione suscitata da una nuova ondata di aggressioni commesse da cani. Negli ultimi 20 anni, in Francia, ci sono stati almeno una trentina di decessi causati da attacchi di cani.  
DATA:  13-06-2008   FONTE: leggo online  

VETERINARI, ALLINEARE SISTEMI INFORMATICI REGIONI  
Per ritrovare il proprio cucciolo scomparso o per rintracciare quelli abbandonati, alcune regioni hanno adottato un sistema informatizzato collegato alle aziende Sanitarie. Lo spiega Aldo Grasselli, Presidente della Societa’ italiana di Medicina Veterinaria Preventiva, nel corso dell’incontro "Quali livelli essenziali di assistenza per le problematiche di carattere sanitario, etico ed economico degli animali di citta’".  
"In questo caso si legge il codice con il transponder e lo si comunica al Servizio Veterinario che, risalendo alla banca dati della Regione, ottimizza il ritrovamento dell’animale. Ma se il cane viene abbandonato in un’altra Regione, ed e’ un evento classico dell’estate, il ritrovamento diventa molto difficile se non impossibile, perche’ non ci sono strumenti informatici uniformi. Le Regioni - continua Grasselli - hanno adottato questi strumenti esprimendo una buona volonta’ e grande attenzione verso gli animali, ma se i dati non vengono sistematizzati e condivisi, in modo che chiunque possa attingervi, l’azione rimane sospesa. C’e’ bisogno di allineare i sistemi informatici: non e’ un problema insormontabile ma solo una questione di dialogo, di connessione".  
DATA:  12-06-2008   FONTE: AGI  

Pamela Anderson corre in aiuto degli animali  
Los Angeles: Pamela Anderson metterà all’asta la sua macchina Dodge Viper per raccogliere fondi da destinare al Peta, l’associazione per la difesa degli animali People for the Ethical Treatment of Animals.  
L’ex bagnina di Baywatch ha fatto sapere all’Associated Press di voler dare in beneficenza la sua automobile, una 2000 Dodge Viper e ha aggiunto: ’’Sono terribile alla guida, perciò non sarà una grave perdita rinunciare al Viper’’.  
DATA:  12-06-2008   FONTE: quotidiano.net  

Senigallia, sì agli animali in spiaggia  
A Senigallia, la spiaggia di velluto premiata con 12 bandiere blu consecutive, si potrà andare in spiaggia in compagnia del proprio cane o gatto. La decisione rivoluzionaria, visto che la maggior parte delle città marittime italiane vieta l’accesso in spiaggia agli animali, è stata fortemente voluta dall’amministrazione comunale consapevole così di incrementare ulteriormente il turismo e di dare una mano nella battaglia contro l’abbandono degli animali nel periodo estivo.  

Il Comune di Senigallia ha previsto la possibilità per gli operatori di spiaggia interessati di attivare appositi spazi all’interno della propria concessione di pertinenza per l’ospitalità di animali di affezione. Il provvedimento si inserisce in un’ampia legislazione in materia, rientrando nelle disposizioni del regolamento regionale e di quello comunale, e ottempera al vigente Piano degli Arenili e all’ordinanza di sicurezza balneare della Capitaneria di Porto.

Gli stabilimenti balneari che vorranno avvalersene per creare spazi riservati agli animali di affezione dovranno però rispettare alcune prescrizioni elencate in maniera dettagliata dall’ordinanza in questione. In particolare, gli animali dovranno sempre essere accompagnati dai rispettivi proprietari o dai detentori temporanei; la zona di spiaggia attrezzata e riservata dovrà essere individuata all’interno dell’area demaniale in concessione e distinta con apposita segnalazione; tale area dovrà essere dotata di corsia di accesso indipendente e di contenitori per i rifiuti, così come di un sistema rapido ed efficace di distribuzione di palette per la raccolta delle deiezioni animali.

L’accesso all’area attrezzata potrà essere consentito solo agli animali scortati da adeguata certificazione sanitaria veterinaria e sarà naturalmente vietato ai cani con sindrome aggressiva o che siano comunque superiori a 15 kg di peso. Gli stessi cani dovranno peraltro essere custoditi con guinzaglio anche durante le soste sotto gli ombrelloni loro assegnati in maniera del tutto insindacabile dal gestore dello stabilimento. Sarà vietato l’accesso degli animali al mare, così come a eventuali piscine o docce dello stabilimento. Gli stessi animali non potranno in generale circolare al di fuori delle aree espressamente riservate.

 
DATA:  11-06-2008   FONTE: La stampa.it  

A FERRARA, NOTTE BIANCA E FUOCHI COL SILENZIATORE PER PROTEGGERE GLI ANIMALI  
Novità alla “Notte bianca” di Ferrara. Il 21 giugno, in occasione della festa della cultura che ormai si celebra in centinaia di città europee, i previsti fuochi d’artificio che apriranno e chiuderanno la manifestazione di Ferrara saranno rispettosi delle esigenze degli animali.  
Il Comune, infatti, d’intesa con le associazioni animaliste, tra cui Enpa, ha deciso di autorizzare fuochi ma con un livello di decibel decisamente inferiore ai fuochi tradizionali. Questo perché molti animali da compagnia hanno paura dei “botti”. Non ci sarà invece la limitazione del “volume” dei concerti, visto che la musica non disturba cani e gatti. L’importante intesa è stata raggiunta dalle associazioni animaliste e dagli assessori comunali alla Sanità, Maria Giovanna Cuccuru, e alla cultura, Massimo Maisto. Questi ultimi hanno l’incarico di concordare il livello di rumorosità con l’impresa che allestisce lo spettacolo pirotecnico. Saranno adottate le stesse soluzione già impiegate con successo a Venezia, dove i fuochi d’artificio sono “silenziosi” per evitare che le vibrazioni possano danneggiare i monumenti.  
DATA:  09-06-2008   FONTE: ENPA  

In Norvegia i cani poliziotto sono equiparati agli agenti  
Una sentenza della corte suprema norvegese ha equiparato i cani poliziotto ai loro colleghi umani. I quadrupedi sarebbero pubblici funzionari a tutti gli effetti, e gli atti di violenza contro di loro vanno puniti esattamente come quelli contro gli agenti. La decisione si riferisce al caso di un uomo colpevole di aver colpito, l’anno scorso, un pastore belga della polizia della città di Bergen. L’uomo rischia ora fino a tre anni di reclusione.  

Il 19 maggio 2007 l’imputato aveva svaligiato un appartamento di Bergen, ma durante la fuga era stato acciuffato dal cane poliziotto Vera. Il ladro era riuscito a liberarsi colpendo l’animale con un bastone.

"Ricorrere alla violenza contro un cane poliziotto nell’esercizio di un servizio pubblico ricade sotto l’articolo 127 del codice penale che tutela gli agenti in servizio", ha sentenziato la corte. Con l’equiparazione degli agenti a quattro zampe ai bipedi umani, il ladro potrebbe finire in prigione per tre anni.

 
DATA:  05-06-2008   FONTE: TGCOM  

LAV: ’Chi ama gli animali non fa nascere dei randagi’’  
ROMA - Un intervento di sterilizzazione per evitare di generare fino a 70.000 randagi. Con lo slogan ’’Chi ama gli animali non fa nascere dei randagi’’, la Lav lancia la campagna estiva d’informazione per la prevenzione del randagismo attraverso il ricorso alla sterilizzazione di cani e gatti.  
Lo scopo della campagna, presentata questa mattina a Roma, e’ quello di evitare che nuove cucciolate vadano ad affollare la popolazione di animali vaganti o reclusi in canili e gattili. Per l’associazione animalista sterilizzare il proprio amico a quattro zampe puo’ evitare 70.000 nuovi randagi: il numero di discendenti che un gatto o un cane puo’ arrivare a generare in soli sei anni. Considerando che le famiglie italiane ospitano in casa circa 6-7 milioni di cani e almeno altrettanti gatti - sottolinea la Lav - la portata della potenziale espansione della popolazione a quattro zampe, in assenza di interventi di sterilizzazione, e’ facilmente immaginabile. Ogni anno in Italia - prosegue l’associazione - vengono abbandonati circa 135.000 animali tra cani e gatti e circa l’80% muore in incidenti, per malattia o di stenti. Circa 600 mila cani, secondo dati del ministero della Salute citati dalla Lav, vivono rinchiusi nei canili o da randagi insieme a 2,6 milioni di gatti che rischiano di morire di fame, di sete o per incidenti. Solo in pochi trovano una famiglia adottiva.  
DATA:  04-06-2008   FONTE: ANSA  

Pets & the city: la città dalla parte degli animali  
Sognate un albergo per le vacanze dove voi e il vostro pet sarete trattati come prìncipi? Vorreste saperne di più sull’adozione a distanza dei cani? Non siete sicuri su quale sia il miglior cibo per il vostro amato coniglio? Cercate un happy hour in città dove portare i vostri amici: tutti, compreso Fido? Queste e molte altre informazioni e curiosità sono disponibili nella guida Pets & the city, la città dalla parte degli animali – in distribuzione, in questo periodo, con due inserti speciali: “in vacanza con il pet” per viaggiare serenamente con animali al seguito e “dossier etichette” per saper cosa c’è nel cibo confezionato per i nostri amici.  

In Italia ci sono 7,5 milioni di gatti e 7 milioni di cani: il 65% delle famiglie ospita almeno un animale domestico. Un vero boom di cani a gatti se, solo a Milano, sono saldamente insediati tra le mura domestiche circa 130 mila gatti e 120 mila cani. Così come stanno aumentando i servizi dedicati agli animali Un esempio? Secondo Federalberghi ci sono 12 mila strutture alberghiere e 6 mila agriturismi che aprono le porte agli animali.

Pets & the City si rivolge ai proprietari responsabili di animali: quelli che hanno deciso di condividere la vita con loro considerando il pet un membro della famiglia. Nella guida si trovano anche informazioni pratiche su normative e regolamenti nazionali e locali, sui diritti degli animali, sui doveri dei proprietari, un vademecum sulle malattie e l’elenco di tutte le strutture e i servizi di primaria importanza personalizzati per ogni territorio nel quale viene distribuita: veterinari Asl, ambulatori e studi privati, centri benessere e pronto soccorso, associazioni per la tutela degli animali, servizi dei Comuni, locali, luoghi e boutique pet-friendly. Pets & the City è la prima guida – creata da Ag Editore – utile e innovativa, capace di soddisfare i bisogni di informazione dei possessori di animali, delle istituzioni, dei medici veterinari e delle aziende del settore; capace di aiutarci a convivere nel miglior modo possibile con i nostri amati compagni di avventura. I testi sono stati approvati e patrocinati dall’ANMVI (associazione nazionale medici veterinari); nelle città di Milano, Torino e Genova gode del patrocinio del Comune.

 
DATA:  02-06-2008   FONTE: Nove da Firenze  

Anche i cani impegnati contro l’evasione dalle carceri  
La sicurezza nelle carceri israeliane, oltre che garantita dalla polizia penitenziaria, sarà assicurata dai "bau" dei cani. Secondo alcuni esperti è possibile decifrare il linguaggio canino e quindi intervenire quando il quattrozampe lancia l’allarme di pericolo nel carcere.  

Secondo quanto riportato dal quotidiano Usa Today il software è in grado di registrare i vari tipi di latrati e guaiti che i cani emettono in diverse situazioni, dal verso di gioco, alla vista di un gatto, a situazioni sospettose e di pericolo. I suoni registrati, circa un migliaio, vengono inseriti in un software che riesce a distinguere l’abbaiare che segna una situazione di pericolo o sospetto da versi fatti per altri motivi, secondo quanto dichiarato dal responsabile del progetto Bio-Sense Orit Netz. Una delle caratteristiche del software, per comprovare che effettivamente il cane stia segnalando una situazione di pericolo nelle carceri, è l’attivazione di un sensore in grado di percepire il livello di stress presente nel cane basandosi sul latrato. Il sensore agisce entro un raggio di circa 15 metri dalla sala di controllo. Se il latrato captato è indicativo di pericolo, scattano un allarme e le conseguenti misure di sicurezza all’interno del carcere. Al momento Bio Sense è unico al mondo nello sviluppo di questo tipo di tecnologie e non ha concorrenti.

Il primo software è stato installato in un carcere israeliano nel 2005, da allora ne sono stati installati altri tre nei penitenziari di Israele. La Bio Sense spiega che nello stato ebraico vanta più di cento clienti per il software, inclusi allevatori e pastori che hanno necessità di difendersi dai ladri.

 
DATA:  01-06-2008   FONTE: ANSA  

Nel milanese otto cani al giorno rapiti e destinati ai combattimenti  
Cani da combattimento: una drammatica realtà che sta colpendo anche il milanese. Otto cani al giorno, 240 al mese e quindi poco meno di 3mila cani l’anno nella sola provincia di Milano, nell’Alto Varesotto e nel Novarese verrebbero rapiti per essere utilizzati in combattimenti clandestini.  

È la stima dell’Aidaa, Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente. Gli animali rapiti, secondo l’associazione, "finiscono nelle grinfie delle bande organizzate che li rapiscono, seviziano, spesso li uccidono dopo averli utilizzati per accattonaggio o ancora peggio da destinare a combattimenti o all’uso in allenamento contro i cani da combattimento".

Per l’Aidaa si tratta di "un racket ben organizzato di cui spesso si vede solo la punta dell’iceberg, vale a dire i cani usati in strada per accattonaggio, il cui numero aumenta sempre più nelle località di provincia, specialmente fuori da chiese, supermercati e cimiteri dove spesso si trovano bambini o anziani accompagnati dal cane che raccolgono l’elemosina. Ma la vera piaga ancora sommersa è quella dei combattimenti clandestini che vedono l’uso di cani di grossa taglia che vengono fatti combattere fino alla morte".

Fatto inquietante è il giro d’affari che ruota attorno ai cani da combattimento. Secondo l’Aidaa ammonta a "decine di milioni di euro l’anno nella sola regione Lombardia. Sia il traffico dell’accattonaggio con animali che quello dei combattimenti è gestito prevalentemente da zingari e malavita organizzata di origine rom".

"I dati che diffondiamo sono sicuramente in difetto rispetto alla realtà - dice Lorenzo Croce presidente nazionale Aidaa - e si rifanno alle nostre denunce presentate alle Procure ed alle segnalazioni che riceviamo sul numero amico Aidaa. La realtà è sicuramente molto più diffusa e non siamo lontani dal sostenere che nella zona provincia di Milano e nelle zone limitrofe ogni anno grazie a questi due racket che vedono vittime i cani ed in alcuni casi anche bambini ed anziani rom producono denaro fresco per la criminalità nell’ordine di almeno 70 milioni di euro, denaro fresco da reinvestire nelle attività criminose". Scritto da: GM - graziano.masperi@cronacaqui.it

 
DATA:  26-05-2008   FONTE: milano.cronacaqui.it  

Arriva la “Pet Card” per agevolare l’adozione di gatti randagi  
La Provincia di Savona promuove il progetto “Pet Card”, una tessera sconto promossa dall’ufficio diritti animali per combattere il fenomeno del randagismo felino e conferire per le persone a basso reddito, sconti e agevolazioni negli studi veterinari e negli esercizi commerciali aderenti.  
La Pet Card può essere richiesta da tutti i proprietari di gatti che siano stati adottati da almeno 6 mesi presso strutture di ricovero del territorio provinciale gestite da pubbliche amministrazioni o da associazioni protezioniste inserite nel Registro Regionale delle Associazioni di Volontariato.  
DATA:  16-05-2008   FONTE: www.ivg.it  

Un convegno sull’utilizzo dei cani socialmente utili  
LUCCA - Domenica 18, a Palazzo Ducale, si svolgerà il convegno che vuole approfondire l’ultilizzo dei cani socialmente utili. L’iniziativa, organizzata da Scooby dog, promossa dalla Provincia con il patrocinio del Comune di Lucca e prevede un’interessante dimostrazione in Cortile degli Svizzeri. Sarà interamente dedicato all’aspetto dell’aiuto socialmente utile dei cani l’appuntamento in programma domenica 18 maggio, a Palazzo Ducale (sala ex Corte di Assise), dove si terrà un incontro-dibattito e una dimostrazione sull’impiego degli animali in vari contesti della vita sociale.  

L’iniziativa (ad ingresso libero) è organizzata dall’associazione Scooby dog agility, promossa dalla Provincia e patrocinata dal Comune di Lucca.

L’assessore provinciale allo sport e al volontariato Valentina Cesaretti sottolinea “l’aspetto socio-educativo dell’iniziativa che – dichiara - ha lo scopo di sensibilizzare e promuovere l’uso degli animali per aiutare le persone più deboli, come i disabili o gli anziani. Un aspetto a cui si fa di recente molta attenzione, poi, è quello della sicurezza dei cittadini ed anche in questo caso l’utilizzo dei cani da parte delle forze dell’ordine è sempre più diffuso”.

Il programma della giornata prevede alle 9,30 l’introduzione dell’argomento da parte del dottor Alessandro Bianchi, medico veterinario specialista in malattie dei piccoli animali, il quale parlerà del loro impiego nell’educazione, nel supporto pratico alle persone, nella terapia e sicurezza sociale. Successivamente, è previsto l’intervento di Daniele Mazzini, ispettore del reparto cinofilo della Polizia di Milano che parlerà dell’utilizzo dei cani nella sicurezza urbana, nella ricerca delle persone scomparse o nell’individuazione e recupero delle sostanze stupefacenti. Dopo il dibattito – intorno alle 12-12,30 - è prevista una dimostrazione pratica in Cortile degli Svizzeri con i cani del reparto cinofili della Polizia di Stato.

“La giornata – spiega il medico-veterinario Alessandro Bianchi – è rivolta agli operatori del settore, agli amanti degli animali e a coloro che credono o non nell’aiuto sociale dei cani i quali, oltre che elementi di compagnia, sono figure di riferimento fondamentali, veri catalizzatori di positività sia per i bambini sia per le persone anziane”.

La Provincia ha già collaborato a varie manifestazioni del settore ed ha ospitato iniziative cinofilo-sportive, in particolare, alcune dimostrazioni di agility dog e, più recentemente, un seminario sulla Pet therapy, ossia la terapia assistita e di sostegno alle persone con l’aiuto degli animali.

 
DATA:  16-05-2008   FONTE: www.loschermo.it  

Animali: Odori molesti che possono causare fastidi al vicinato? multa.  
Stiano attenti i possessori di animali domestici: gli odori molesti che possono causare fastidi al vicinato sono proibiti. La Cassazione ha, infatti, stabilito che va incontro a una condanna chi non si cura del fastidio che l’odore dei propri animali può causare ai vicini di casa.  

Il caso - Una sentenza del terzo grado di giudizio ha confermato la condanna al pagamento di un’ammenda di 105 euro e al risarcimento danni ai vicini inflitta ad una donna dal tribunale di Messina. L’imputata è stata ritenuta responsabile del reato di "getto pericoloso di cose" previsto dall’articolo 674 del codice penale, per avere tenuto nel proprio giardino 30 gatti e 4 cani, provocando "emissioni di gas nauseabondi provenienti da escrementi ed urine degli animali, atti a creare molestie ai vicini".

L’odore molesto - Contro la decisione del tribunale, la donna si era rivolta alla Suprema Corte, ma gli "ermellini" della terza sezione penale hanno dichiarato inammissibile il suo ricorso con questa motivazione: "le emissioni di gas, vapori o fumo idonei a imbrattare o cagionare molestie alle persone non sono solo quelli provenienti da attività produttive nei casi non consentiti dalla legge ma anche tutte quelle esalazioni maleodoranti comunque imputabili all’attività umana, quali ad esempio quelle provenienti dalla presenza nel proprio giardino di numerosi animali senza l’adozione di cautele idonee ad evitare disturbo o molestie ai vicini".

Gatti e cani colpevoli - Niente da fare, quindi, per la "gattara" di Messina che dovrà pagare una multa salatissima per avere ammorbato i vicini con gli odori degli animali del suo giardino.

 
DATA:  15-05-2008   FONTE: petclub.animali.tiscali.it  

Bari, la ’’pet therapy ’’ arriva in corsia  
Ed anche in tutti i centri di cura per gli ammalati che necessitano del contatto con gli animali. A stabilirlo, e a regolamentare gli interventi terapeutici, è la nuova legge approvata dal Consiglio regionale della Puglia  
In una nota, Pina Marmo consigliere del PD, ribadisce l’importanza dell’intervento normativo che ’’riconosce ufficialmente la validita’ dell’impiego di quegli animali che sono specificamente addestrati per aiutare le persone a superare limiti e disabilita’. Allo stesso tempo la legge promuove lo sviluppo di programmi per addestrare tali animali e assicura che la conoscenza della loro capacita’ sia inclusa nell’insegnamento base delle professioni sanitarie e sociali’’.
La consigliere Marmo sottolinea che ’’il rapporto uomo-animale, affettivo ed emozionale, e’ in grado di arrecare benefici emotivi e psicologici, dal momento che il legame che si viene a creare tra uomo e animale puo’, almeno in parte, compensare la mancanza eventuale di quello interumano, e, comunque, favorire lo sviluppo di legami di attaccamento basati sulla fiducia, che potranno, in seguito, essere anche trasferiti ad altri individui’’.
Diversi i destinatari di questa particolare forme di terapia, i cui benefici sono stati riconosciuti anche dal Comitato Nazionale di Bioetica e dall’Istituto Superiore di Sanita’: ’’si va dalle persone con difficolta’ relazionali, a quelle con disabilita’ psico-motorie; da coloro che hanno deprivazioni sensoriali ai malati terminali; dai pazienti affetti da patologie mentali e degenerative agli anziani e ai bambini’’.  
DATA:  15-05-2008   FONTE: www.superabile.it  

Se il pet è un robot  
Il semplice fatto di accarezzare e abbracciare qualcosa di morbido, caldo, soffice, produce nell’essere umano sensazioni ed emozioni gradevoli e funge da stimolo per creare una relazione. Toccare, accarezzare, innesca una vera tempesta chimica. Un classico esperimento di una ventina di anni fa dimostrò che accarezzare un gatto riduce i valori della pressione arteriosa. Da allora altre ricerche neurobiologiche hanno associato la presenza di un animale di compagnia con la riduzione dei livelli di d’ansia. Che dire dei morbidi peluche? In un esperimento compiuto nel 2003 su soggetti sani all’Università di Tel Aviv è stato valutato l’effetto di diversi tipi di pet - un coniglio, una tartaruga, un coniglio giocattolo e una tartaruga giocattolo. Risultato? Accarezzare gli animali veri, perfino le coriacee tartarughe, mitiga l’ansia più di quanto si verifichi toccando un qualsivoglia giocattolo.  

Un esperimento realizzato recentemente alla University of Missouri-California ha esteso il test all’utilizzo di robot. Ad un gruppo di volontari è stato chiesto di giocare alternativamente per qualche minuto con un cane o con un cane robot. Successivamente sono stati misurati i valori di alcuni parametri in relazione con il benessere psicologico, in particolare i livelli di serotonina e dei neuromorni ossitocina e prolattina. Come una vera e propria cura farmacologica, l’interazione con l’animale aumentava significativamente i livelli dei mediatori chimici attivi contro la depressione e l’ansia, diversamente dal robot.

Tratto da un articolo di ROSALBA MICELI

 
DATA:  15-05-2008   FONTE: www.lastampa.it  

GIOVANE IN COMA TRASFERITO DA BARI A ZURIGO PER "PET THERAPY"  
Orlando è un golden retriever di un anno e non è un cane qualsiasi. Ha già fatto l’accademia a Roma ed ha un lavoro: seguire 24 ore su 24 il suo amico-paziente Emanuele, in coma dal 2001 a seguito di un grave incidente stradale. Stamattina, intorno alle ore dieci, all’aeroporto di Bari Palese, sono saliti entrambi su un Airbus 319 dell’Aeronautica Militare alla volta di Zurigo da dove, a bordo di un’ambulanza, raggiungeranno una clinica di Innsbruck specializzata nella "pet therapy".  

I medici svizzeri, che da diverso tempo hanno in cura il trentenne originario di Andria, durante i prossimi due mesi di permanenza nel Centro terranno sotto osservazione il paziente per verificare i progressi di questo particolare percorso di riabilitazione che da otto mesi si avvale della "collaborazione" di Orlando.

La richiesta di intervento, si apprende da un comunicato, era giunta nei giorni scorsi dalla Prefettura di Bari alla Sala Situazioni dello Stato Maggiore Aeronautica che, avuto il via libera dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, competente per l’autorizzazione di questo genere di trasporti, ha disposto l’esecuzione del volo da parte del 31° Stormo di Ciampino.

Nel 2007, solo per i trasporti sanitari di urgenza, l’Aeronautica Militare ha effettuato oltre 1600 ore di volo, mentre nei primi tre mesi del 2008 sono già oltre 550 le ore di volo.

 
DATA:  10-05-2008   FONTE: APCOM  

LOTTA RANDAGISMO: DA CONSIGLIO LOMBARDIA OK AD ANAGRAFE CANINA  
Il Consiglio Regionale della Lombardia, con l’astensione dei gruppi di opposizione ed il voto favorevole di maggioranza e Italia dei Valori, ha approvato il regolamento che da’ applicazione alla legge sulla lotta al randagismo. Il provvedimento, relatrice Monica Rizzi (Lega Nord), "specifica il funzionamento dell’anagrafe canina regionale, definisce i requisiti strutturali e le modalita’ di gestione dei ricoveri degli ’animali d’affezione’, regola le procedure di cattura dei cani vaganti e quelle per l’affido o la cessione dei cani ospitati nei canili "sanitario" (struttura destinata al ricovero temporaneo) o "rifugio" (dopo le visite veterinarie e per periodi prolungati)".  
"L’Anagrafe Canina Regionale - ha spiegato Monica Rizzi - e’ fra le novita’ definite dal regolamento e prevede l’identificazione, per mezzo di un microchip, di tutti i cani presenti sul territorio regionale. Auspico che parte delle risorse messe a disposizione possano essere utilizzate per la formazione, penso soprattutto in ambito scolastico, e per la diffusione di una cultura di rispetto per gli animali." Secondo la normativa, dunque, tutti i cani presenti sul territorio della Regione dovranno essere iscritti all’anagrafe ed identificati tramite microchip oppure con un tatuaggio leggibile, applicato anteriormente al 1* gennaio 2004. I cani temporaneamente presenti sul territorio regionale, appartenenti a persone non residenti in Lombardia e se non regolarmente iscritti nell’anagrafe lombarda, devono comunque essere dotati di codici d’identita’ leggibili e risultare iscritti all’anagrafe canina di altra regione o provincia autonoma o di altro Stato. Il proprietario, il possessore o il detentore, anche temporaneo, compreso chi ne fa commercio, e’ tenuto a iscrivere all’anagrafe canina il proprio cane entro quindici giorni dall’inizio del possesso o entro trenta giorni dalla nascita. Deve denunciare all’anagrafe, entro i quindici giorni successivi, la cessione definitiva del cane, la morte dell’animale ed eventuali cambiamenti di residenza. La scomparsa di un cane deve essere denunciata dal proprietario, possessore o detentore entro sette giorni al Comune in cui si e’ verificato lo smarrimento.  
DATA:  22-04-2008   FONTE: AGI  

Proposta shock in Corea: i cani carne da macello  
Mentre in Italia qualcuno mangia i gatti, gli amministratori della città di Seul stanno valutando l’idea di includere i cani tra gli animali considerati "bestiame". La sola ipotesi ha, ovviamente, fatto rabbrividire mezzo mondo ma l’amministrazione municipale della capitale sudcoreana si è giustificata affermando che la carne del migliore amico dell’uomo di fatto viene già servita in diversi ristoranti della città. Tanto vale, quindi, prendere atto della cosa e cercare di rendere la cosa meno dolorosa per i poveri animali.Una macellazione più umana per i cani - Nonostante una legge del 1984 definisca la carne di cane "cibo ripugnante" e lo vieti, consentire la classificazione dei canidi come bestiame renderebbe possibile assicurarsi che vengano trattati e macellati in modo più umano e igienico.  
La proposta verrà inviata al governo il mese prossimo ma ha provocato la rabbia delle associazioni locali per la difesa degli animali, che stanno organizzando proteste e diffondendo petizioni online.Nel menù Bobbi e Fuffi - Secondo il giornale JoongAng Daily a Seul esistono circa 500 ristoranti specializzati in carne di cane. Tra le pietanze più richieste c’è la gaejangguk, una zuppa di carne di cane considerata energizzante. "I medici dicono che è una pietanza ottima per rimettersi in forma dopo un’operazione o curare le ossa rotte - scrive il giornale riportando testimonianza locali -. La carne è morbida, è come se si sciogliesse sulla lingua".Una "prelibatezza" - I piatti a base di carne di cane venduti l’estate scorsa sono stati 5-6 milioni, ha detto Oh Jae-ho, funzionario del dipartimento per la sicurezza alimentare di Seul. "Semplicemente non abbiamo gli uomini per controllare ogni ristorante. Dal momento che molte persone consumano carne di cane, pensiamo che la cosa migliore sia affrontare la questione apertamente per il bene della salute pubblica", ha affermato Jae-ho.Vietato torturarli non mangiarli - In Corea del Sud è in vigore dal 1991 una legge che proibisce la tortura degli animali, ma non vieta di ucciderli per cibarsene, ha spiegato Park Yong-chuin, un funzionario del dipartimento sulla gestione degli animali.Carne da macello - Il JoongAng Daily riferisce che il prezzo di un cane intero, macellato e pronto per essere cucinato, va dai 120.000 ai 200.000 won (tra i 75 e i 126 euro). I 4 zampe vengono tenuti ammassati in gabbie spesso sporche e molti bastardi sono allevati appositamente per essere macellati. Ma un operatore del settore ha riferito che, a volte, sono padroni di cani indesiderati che li portano al mattatoio per disfarsene guadagnandoci pure qualcosa.Le proteste degli animalisti - L’emendamento proposto dalla città di Seul, oltre a garantire standard sanitari tramite controlli governativi, intenderebbe proibire che i cani tenuti in casa possano essere macellati. Ma Gum Seon-ran, presidente della Società coreana per la protezione degli animali, è convinto che una legislazione in questo senso autorizzerebbe la gente a "pensare che mangiare carne di cane vada bene". Il ministero coreano interessato ha assicurato che la nuova proposta "è solo un’idea della città. Noi non siamo stati consultati".  
DATA:  21-04-2008   FONTE: animali.tiscali.it  

Gli ospiti in casa ’sporcano’ come il cane  
Il cane può entrare in cucina o in camera da letto, "l’importante è rispettare le più elementari regole igieniche. Basta pensare che la presenza di qualsiasi essere vivente nella nostra casa modifica la situazione di rischio batterico: se un ospite entra in casa con le scarpe o le mani sporche o se un bambino a scuola si scambia un giocattolo con un compagno infetto, possono trasmettersi malattie. I rapporti d’affetto, in sintesi, sono tutti a rischio". Parola di Enrico Loretti, responsabile di Igiene urbana veterinaria dell’Azienda sanitaria di Firenze, che commenta così l’allerta sul pericolo di salmonella e infezioni batteriche se Fido dorme fra le nostre lenzuola o sosta in cucina, lanciato da un esperto inglese dalle pagine del ’Times’.  

Per minimizzare il rischio di qualsiasi tipo di contaminazione e continuare a vivere tranquillamente con il proprio cane, "basta mettere in pratica norme igieniche di base, per intenderci quelle della ’nonna’ - assicura Loretti all’ADNKRONOS SALUTE - dunque lavarsi le mani dopo che lo si è accarezzato a lungo, non farsi leccare sul viso e, magari, rinunciare a farlo dormire proprio sotto le coperte con noi", stendendo un telo pulito per lui anche sopra il letto, da cambiare e lavare ogni volta che il nostro amico lo utilizza per ’poltrire’ con noi, dopo che gliene abbiamo dato il permesso. "Il problema reale che può creare la vita troppo ’ravvicinata’ fra cane e padrone - prosegue l’esperto - è infatti più legato al rapporto gerarchico fra uomo e animale, che alla salute. Il cane che non capisce chi comanda, che si sente trattato come un figlio ed eccessivamente umanizzato, infatti, inevitabilmente avrà problemi comportamentali e di obbedienza.

In natura, infatti, il capo branco, in questo caso l’uomo, ha spazi divisi dagli altri membri del gruppo, mangia e dorme in momenti diversi rispetto ai ’gregari’. Questo crea un preciso sistema sociale che, se non riusciamo a ricreare in casa, nuocerà all’equilibrio psicologico del nostro amato quattro zampe e alla nostra tranquillità".

 
DATA:  21-04-2008   FONTE: Adnkronos Salute  

A Milano cani abbandonati: - 22%  
Milano - E’ al minimo storico il fenomeno dell’abbandono dei cani a Milano. Negli ultimi 20 anni infatti sono stati portati al canile sanitario dell’Asl una media di 800 cani all’anno: nel 2007 i cani entrati al canile sono stati invece solo 620: ben 180 al di sotto della media. Un calo sensibile quindi, che supera il 22%.  
Nello stesso tempo resta stabile il numero dei cani resi ai proprietari, poco meno della metà. Un risultato positivo che si deve anche alle attività di sensibilizzazione come la campagna condotta dal Garante per la Tutela degli animali, Gianluca Comazzi che commenta: Un risultato storico, mai raggiunto a Milano, che è stato ottenuto grazie all’azione integrata tra Comune-Dipartimento Prevenzione Veterinario dell’Asl città di Milano e di tutto il mondo del volontariato. Un risultato che ovviamente puntiamo a migliorare di anno in anno con il supporto di tutti, cittadini inclusi.
Dopo l’approvazione del Regolamento di Tutela degli Animali, il 31 ottobre 2006 l’amministrazione comunale ha nominato un Garante per la tutela degli animali. Secondo gli obiettivi espressi dal Piano Generale di Sviluppo del Comune di Milano, il Garante per la tutela degli animali:
opera per l’affermazione e la difesa dei principi e valori fondamentali per il benessere e la protezione degli animali;
promuove iniziative di sensibilizzazione, crescita culturale ed educativa sui temi della tutela degli animali;
favorisce la diffusione dell’informazione e della conoscenza delle norme che regolano la materia;
incoraggia la relazione con le associazioni protezionistiche ed animaliste presenti sul territorio. Con esse sviluppa un dialogo e un confronto sui temi della tutela degli animali per un migliore coordinamento delle iniziative in programma, per un maggior livello di collaborazione con le istituzioni e per un’integrazione efficace dei contributi della società civile;
si relaziona con i singoli cittadini e con le istituzioni al fine di far crescere la sensibilità sulle esigenze di salvaguardia, difesa e valorizzazione dei principi di tutela e protezione degli animali;
rappresenta un elemento di raccordo con enti pubblici ed istituzioni per l’attuazione ed applicazione di leggi e regolamenti;
raccoglie proposte e segnalazioni da parte di singoli cittadini, delle associazioni professionali e di quelle protezionistiche ed animaliste, in merito a problematiche specifiche presenti in città;
comunica esigenze, i problemi aperti e le proposte al Sindaco, collaborando nel progettare provvedimenti specifici volti a migliorare le condizioni per il rispetto degli animali in città;
segnala alle Autorità competenti, carenze, disfunzioni, nonché fatti configurabili come ipotesi di reato in materia di maltrattamento degli animali.  
DATA:  16-04-2008   AUTORE:  A.V   FONTE: voceditalia.it  

Cani avvelenati. Allarme a Villa Pamphili  
ROMA - «Chi porta i bambini o i cani a Villa Pamphili, faccia attenzione, non li perda mai di vista e ai quattro zampe faccia indossare la museruola». L’appello viene dall’ufficio Diritti per gli aimali del Comune di Roma. L’allarme è stato lanciato sabato, all’indomani dell’avvelenamento di due cani lasciati liberi nel parco capitolino e che avrebbero ingerito cibo con veleno per topi aromatizzato al salmone.
 
Se si trova un boccone sospetto o un animale deceduto - riferiscono dell’Ufficio Diritti per gli animali - contattare subito l’istituto zooprofilattico di zona al numero 06.790991 e, se l’animale ha ingerito un’esca avvelenata, portarlo subito dal veterinario e comunque non perdere tempo: farlo vomitare quanto prima, facendogli ingerire un pugno di sale o dell’acqua ossigenata, aiutandosi con una siringa senz’ago svuotata in gola più volte. Denunciare sempre l’accaduto alle forze dell’ordine».
 
DATA:  14-04-2008   FONTE: iltempo.it  

Soft Bedding, la nuova collezione 2008 di Ferplast  
La bella stagione è ormai alle porte e Ferplast non si è certo fatta cogliere impreparata. Come ogni anno, infatti, l’azienda vicentina, presenta la nuova collezione “Soft bedding”, un ventaglio di proposte completamente rinnovato, nei colori, per il massimo comfort dei nostri amici animali. Cucce, cuscini, coperte, trasportini caratterizzati da fantasie allegre, frizzanti e vivaci che, oltre a garantire la qualità che caratterizza tutti i prodotti Ferplast, porteranno in casa una ventata di primavera. Realizzata in cotone 100% prelavato e trattato con colori atossici, la nuova collezione offre una scelta variegata, per soddisfare davvero tutti i gusti e tutte le esigenze.  

La cuccia aperta, per offrire ai propri amici un ambiente morbido e confortevole…

La vera novità di tutta la collezione è Perla, la soffice cuccia studiata per regalare un comodo giaciglio ai nostri fedeli amici. Dotata di pratici bottoni a pressione sui quattro angoli, Perla può aprirsi completamente e trasformarsi in un comodo e ampio cuscino. E’ disponibile in tre diverse misurazioni (Perla 40, 45, 50) per soddisfare tutte le taglie e in due simpatiche fantasie: a grandi pois colorati per chi vuol dare un tocco di allegria alla propria casa o nella versione blu e grigia per chi invece desidera colori sobri ed eleganti. Ferplast ha dunque pensato proprio a tutti, venendo in contro alle esigenze di arredamento e di gusto dei padroni ma soprattutto offrendo, ai fedeli amici a quattro zampe, il massimo del relax.

La “siesta” nei caldi pomeriggi estivi diverrà un piacere.

Tutta la collezione si tinge di…primavera e estate

Molti altri sono i modelli che vanno a completare la collezione “Soft bedding”, tutti ispirati ai colori primaverili/estivi e impreziositi da motivi divertenti e fantasiosi: la linea di cucce aperte Coccolo, morbide e avvolgenti, disponibile in tre diverse grandezze; Domino da oggi anche nella versione small per i più piccoli e Diamante, la linea dal materiale soffice e sicuro disponibile in due diverse misurazioni. Infine Dandy, elegante e comoda, nelle versioni Dandy C e Dandy F con interno in pelo sintetico per i Paesi più freddi.

Le cucce chiuse per quei cani e gatti che amano riposare in tranquillità e alla penombra disegnate a forma di simpatiche piramidi, casette e iglou della serie Tipi, Alveo e Tunnel.

E ancora i cuscini della serie Soffy, Eolo, Relax e Freddy, pensati per offrire dei soffici “sonni” ai cuccioli che desiderano la massima comodità e che amano la libertà di riposare fuori dalle cucce.

La coperta Nanna, per i più freddolosi e l’originalissimo “marsupietto” Babet, in cui potersi “tuffare” in maniera semplice e veloce.

Infine la linea dei comodi e simpatici trasportini, Liberty, Milu, Borsello e Bijoux,

anch’essi proposti in fantasie e colori ispirati alla bella stagione, studiati e disegnati per garantire viaggi confortevoli e sicuri ai nostri piccoli amici e per offrire ai padroni dei veri e propri zainetti pratici e alla moda.

 
DATA:  09-04-2008   FONTE: Comunicati Stampa  

Olimpiadi 2008, via i gatti da Pechino. “Sporcano l’immagine della città”  
A Pechino il governo cinese, alle prese con le insurrezioni nazionaliste del Tibet e dello Xinjiang, sta cercando di trasformare la capitale in una vetrina, in grado di lasciare sbalorditi coloro che la visiteranno in occasione dei giochi olimpici di agosto. L’ultima decisione riguarda i gatti, che dovranno letteralmente sparire dalla città. Tutti, e al più presto.  

Grazie a una massiccia campagna pubblicitaria, il governo è riuscito a convincere i cittadini della necessità di sbarazzarsi dei propri animali domestici, dipinti come portatori di pericolose malattie. Come sempre accade in Cina, i pechinesi hanno obbedito. Migliaia di gatti sono stati abbandonati negli ultimi giorni nella capitale, pronti per essere catturati e trasportati in quelli che gli animalisti chiamano “campi di concentramento per gatti” alla periferia della città. Il livello di paranoia è tale che anche i pochi mammiferi che riescono a sfuggire ai carnefici del governo non dormono sonni tranquilli: due gattine sono state uccise a bastonate dalle insegnanti di un asilo della capitale preoccupate per la possibilità che i bambini entrassero in contatto con loro.

I felini raccolti alla periferia di Pechino, invece, vengono immediatamente spediti a Canton, il capoluogo del Guangdong, nel sud del Paese, per essere serviti nei ristoranti locali. Il piatto tipico della zona, del resto, è il loung hu dou, “il drago attacca la tigre”. Va da sé che che draghi e tigri altro non sono che serpenti e gatti.

 
DATA:  03-04-2008   FONTE: panorama.it  

ANIMALI NEI LOCALI PUBBLICI: NO DI FEDERASMA  
"Grande stupore e forte preoccupazione" per la proposta di legge avanzata del presidente della Commissione Sanità della Regione Toscana che, se approvata, aprirebbe i luoghi pubblici agli animali domestici purché ’ne sia accertato la stato di buona salute e pulizia’. Ad esprimerle è Federasma, "che dal 1994 - ricorda la stessa associazione in una nota - è impegnata sul fronte della tutela dei diritti dei pazienti asmatici e allergici. L’approvazione del provvedimento, infatti, comporterebbe l’esclusione dei pazienti asmatici e allergici dai locali pubblici frequentati da animali, a causa del pericolo di crisi allergiche e asmatiche potenzialmente fatali".  

Con riferimento alla nota di Federasma - diramata dall’Agenzia AdnKronos Salute- l’ ANMVI senza voler entrare in un ambito di competenza strettamente medica- ritiene che possano esserci le condizioni- culturali e sociali- affinchè la presenza dell’animale nella vita sociale degli uomini possa essere incentivata e adeguatamente normata. Tutto questo, evitando tentazioni discriminatorie, e mantenendo il dibattito su un piano di rispetto dei pazienti asmatici e allergici come di tutti i cittadini, della sensibilità e delle esigenze dei proprietari e, non da ultimo, dell’animale stesso. In particolare del cane che risulta essere l’animale familiare per il quale è normalmente più avvertita l’esigenza di condivisione della vita del proprietario. Nel rispetto delle esigenze di tutela dei pazienti asmatici e allergici, giustamente evidenziate, l’ANMVI auspica che possano essere individuate soluzioni normative rispettose di tutti, come del resto già accade in altri Paesi Europei (es. Francia e Inghilterra) e negli Stati Uniti, dove l’accesso degli animali ai luoghi pubblici è molto diffuso. Come la stessa Federasma annota, non è certamente l’animale a rappresentare - nell’attuale contesto ambientale ed ecologico - la fonte di maggior insorgenza di forme allergiche nell’uomo.

"I pazienti asmatici e allergici, e con loro Federasma - sottolinea Sandra Frateiacci, presidente dell’associazione - sono contro qualsiasi tipo di discriminazione nei confronti degli animali, ma non possono accettare un’evidente discriminazione esercitata nei loro confronti. Riteniamo inaccettabile e lesivo della dignità umana -incalza Frateiacci - aver omesso di prendere in considerazione, e quindi di tutelare, la salute delle persone direttamente coinvolte dall’eventuale approvazione della proposta in oggetto". L’allergia, che costituisce la terza causa di malattia cronica nel nostro Paese, riguarda oltre il 20% della popolazione (oltre 10 milioni di individui) e il 4-5% dei casi è da attribuirsi proprio ai derivati dermici degli animali. La sintomatologia tipica di questi allergici, ricorda la stessa Federasma, può condurre all’insorgere dell’asma, causando quindi un aggravamento della patologia iniziale.

Anche la Società italiana allergologia e immunologia clinica (Siaic) è intervenuta nel dibattito giudicando la proposta di legge toscana "potenzialmente foriera di danni alla salute delle persone allergiche e asmatiche. L’introduzione, come discriminante al libero accesso degli animali nei locali pubblici, della ’buona salute e pulizia dell’animale’ - prosegue l’esperto - suona come una grande utopia, sia in quanto non è ben chiaro chi debba accertare lo stato di salute dell’animale, sia in quanto, cosa ancor più allarmante, responsabile delle forme allergiche di questi soggetti non è il contatto con un cane poco pulito e ammalato, bensì con l’animale in quanto tale". E dall’università di Pisa, Pierluigi Paggiaro referente in Italia delle linee guida per il trattamento dell’asma - aggiunge che gli allergeni degli animali rimangono per settimane negli ambienti ’frequentati’ dagli animali ed è noto che possono scatenare gravi crisi d’asma, anche in assenza di un contatto diretto con l’animale".

Federasma ha richiesto un’audizione presso "gli organi competenti e con i soggetti coinvolti nell’iniziativa legislativa, per poter esporre e motivare il proprio reclamo ufficiale", poiché dal comunicato stampa della Commissione Sanità sul tema, "risulta siano stati ascoltati addetti ai lavori, sindacati e associazioni, mentre pare non siano state consultate le organizzazioni dei pazienti".

 
DATA:  31-03-2008   FONTE: anmvioggi.it  

In Toscana anche i cani e i gatti vanno a teatro  
Basta ai cartelli "Io non posso entrare", in Toscana anche i cani vanno a teatro. I nostri amici a quattro zampe potranno seguire i loro padroni in molti luoghi finora vietati: in spiaggia, al museo al cinema e anche nei bar e ristoranti. La Regione sta per varare una proposta di legge presentata dai Verdi che regola i diritti degli animali. E così, fra 3 o 4 mesi al massimo l’apartheid che relegava i migliori amici dell’uomo fuori da molti locali pubblici sta per finire per sempre.  

L’unica discriminante sarà la buona salute e la pulizia degli animali. "Una tessera sanitaria certificherà vaccinazioni eseguite e stato di salute - spiega Fabio Roggiolani, (Verdi) presidente della Commissione sanità della Regione toscana -. inoltre gli animali dovranno essere tenuti al guinzaglio e non dovranno disturbare".

La legge avrà dei regolamenti di attuazione che andranno a verificare i casi singoli . "È ovvio che nessuno porterà cani e gatti a un concerto del Maggio musicale - spiega Roggiolani - e il buon senso avrà un ruolo decisivo. Intanto, però, abbattiamo le barriere che segregano i nostri amici fuori dalla porta". Secondo i redattori della nuova norma, gli articoli che prevedono il libero accesso agli animali nei luoghi pubblici e sui mezzi di trasporto saranno approvati senza problemi.

 
DATA:  26-03-2008   FONTE: petclub.animali.tiscali.i  

San Benedetto - Una spiaggia anche per Fido - L’appello di ’Arco 2000’  
San Benedetto del Tronto - Perchè non realizzare un’area attrezzata aperta all’accoglienza dei cani sulle spiagge del litorale di San Benedetto, o in alternativa consentire ai cani l’accesso negli chalet, prescrivendo un apposito regolamento? E’ la domanda formulata dall’associazione ’Arca 2000’ alla Capitaneria di Porto, al dirigente Asur Servizio Veterinario, all’assessorato regionale Turismo Sport e tempo libero del Demanio Marittimo e all’assessore all’ambiente del comune, Paolo Canducci.  

"Sono molti i turisti e cittadini che hanno avanzato la richiesta — afferma Daniela Ballestra, presidente dell’Arca 2000 —, che verrebbe incontro alle esigenze di turisti con cani al seguito, per promuovere una cultura di accoglienza e di tollerenza nei confronti degli animali, e soprattutto per prevenire il triste fenomeno del randagismo". L’avvicinarsi della stagione estiva, indubbiamente riporterà il problema dell’abbandono del povero ‘Fido’, divenuto all’improvviso un ostacolo alle vacanze dei padroni.

Il problema viene sollevato dalla Ballestra: "ci sarà sempre qualche inqualificabile individuo che abbandonerà il proprio cane, finchè sarà loro vietato l’ingresso nelle strutture ricettive e nelle spiagge". E la Ballestra porta esempi: "L’intera costa teramana, su 52 km di spiaggia, ha 400 stabilimenti balneari che hanno recepito il regolamento proposto dalla associazioni animaliste e sostenuto dall’Ufficio circondariale marittimo di Giulianova con l’ordinanza del 2000. Menetre nelle Marche sono già numerosi i comuni che consentono l’ingresso in spiaggia ai cani. Auspichiamo, quindi, che anche a San Benedetto vi sia una apertura in tal senso".

Apertura già adottata dal comune di Grottammare. "Alcuni titolari di stabilimenti balneari hanno dato disponibilità alla predisposizione di alcuni ombrelloni, posti in un ultima fila, da riservare per l’accoglienza di famiglie con cani di piccola taglia al seguito — afferma l’assessore all’Ambiente Marcello Capriotti, sottolinenado le numerose telefonate che giungono in tal senso dai turisti —. Inoltre stiamo valutando l’opportunità di realizzare box a mo’ di pensionato, nel canile in contrada Quercia Ferata, a Ripatransone, per mezzo di una nuova convenzione con ulteriori comuni, tra cui quello capofila di San Benedetto del Tronto".

 
DATA:  25-03-2008   AUTORE:  Stefania Mezzina   FONTE: ilrestodelcarlino.quotidiano.net  

NASCE A NAPOLI UN OSPEDALE PER RANDAGI  
Napoli ha un suo ospedale per gli animali senza padrone. Si tratta di una moderna struttura di 1100 metri quadri nella quale operera’ un team di 40 professionisti per curare, 24 ore su 24, fino a 100 cani e gatti randagi. Il presidio ospedaliero veterinario della Asl Napoli 1, in via Rocco di Torre Padula, sara’ inaugurato mercoledi’ 19 marzo, alle ore 10, dall’assessore regionale alla Sanita’ Angelo Montemarano e dal direttore generale dell’azienda cittadina Giovanni Di Minno.  
La struttura, completamente ristrutturata e situata all’interno del presidio ’Frullone’, e’ dotata di attrezzature per la diagnostica per immagini - tac, radiologia, ecografia - e per lo screening ematochimico. Nell’Ospedale sono presenti locali dedicati alla medicina d’urgenza e alla terapia intensiva. Ricoveri e interventi clinico chirurgici saranno assicurati da un’equipe mista di medici veterinari della Asl Napoli 1, professori e ricercatori, grazie ad una convenzione, gia’ operativa, con la facolta’ di Medicina Veterinaria dell’Universita’ Federico II. Tra le attivita’ della struttura anche la promozione di campagne finalizzate alla sterilizzazione degli animali, a cui verra’ assicurato ricovero e degenza, e la creazione di uno sportello unico per la centralizzazione di tutte le attivita’ connesse all’anagrafe canina e all’adozione di animali senza padrone. Nel presidio veterinario verranno inoltre effettuate indagini rivolte alla diagnosi delle malattie infettive dei volatili che vivono nelle metropoli, in particolare rapaci, attraverso un monitoraggio delle infezioni batteriche e virali. Il pronto soccorso e’ assicurato da un servizio di ambulanza, gia’ attivo dagli anni scorsi, mentre l’accesso alle prestazioni avverra’ attraverso il coinvolgimento delle pubbliche autorita’ - carabinieri, polizia di stato e municipale, centralini della ASL Napoli 1 - che provvederanno ad attivare i competenti servizi veterinari per le piu’ idonee procedure di soccorso, anche con l’ausilio delle associazioni di volontariato animaliste. La Regione Campania, che ha cofinanziato l’iniziativa, garantira’ una parte dei posti disponibili nell’ospedale ad altre aziende sanitarie che non riescono ancora a garantire assistenza e cura agli animali senza padrone. Alla cerimonia inaugurale parteciperanno il professor Sergio Papalia della direzione generale Servizi Veterinari del ministero della Salute, il presidente della Provincia Dino Di Palma, il sindaco Rosa Russo Iervolino, gli assessori Andrea Cozzolino, Emilio Borrelli e Gennaro Nasti, il presidente dell’VIII Municipalita’ Carmine Malinconico, i rettori delle 3 universita’ cittadine, il preside e i professori della Facolta’ di Medicina Veterinaria della Federico II.  
DATA:  18-03-2008   FONTE: ANSA  

Il sequestro dei cani? Solo in casi estremi  

Bologna, è entrata in vigore l’ordinanza anti-punkabbestia: ma l’assessore comunale alla Sicurezza, Libero Mancuso, frena sulla sua applicazione. Il sequestro dei cani, previsto nel caso di animali pericolosi che non vengono assicurati dai proprietari, va per Mancuso limitato al massimo, visto l’affollamento del canile e le difficoltà a gestire un alto numero di animali.

 
"Credo che ci sia oramai completa disciplina di questi casi - ha detto oggi l’assessore al question time, rispondendo ad un’interpellanza del capogruppo di Forza Italia Daniele Carella - e credo che il sequestro del cane debba avvenire in casi assolutamente limite". "Anche perché lei conosce - si rivolge al consigliere Mancuso - le difficoltà dei nostri canili municipali e comunque la necessità di sottrarre questi cani in situazioni estreme".  
DATA:  17-03-2008   FONTE: ilrestodelcarlino.quotidiano.net  

INFARTO E ICTUS: MENO RISCHI CON UN GATTO IN CASA  
Possedere un gatto in casa potrebbe ridurre per almeno un terzo il rischio di avere un infarto, un ictus o altre malattie cardiovascolari. A scoprirlo e’ stato un gruppo di ricercatori dell’Universita’ del Minnesota in uno studio presentato in occasione del congresso dell’American Stroke association a New Orleans.  
I ricercatori hanno analizzato i dati di un ampio studio sulla salute, condotto dal governo americano negli anni ’80. I soggetti coinvolti sono stati 4.235 americani di eta’ compresa fra i 30 e i 75 anni. Di questi, 2.235 vivevano in casa con un gatto. Il resto non possedeva alcun animale. I ricercatori hanno quindi analizzato cosa avesse provocato la morte dei soggetti venti anni dopo. I risultati sono stati sorprendenti: i soggetti che possedevano un gatto avevano il 30 per cento di probabilita’ in meno di avere un infarto rispetto a chi non aveva nessun felino. Infatti, il 40 per cento dei soggetti che non avevano mai posseduto un gatto avevano il 30 per cento di probabilita’ in piu’ di morire per infarto, ictus o altre malattie cardiovascolari. Secondo i ricercatori, la principale causa degli attacchi di cuore sono stress e ansia che possono essere sconfitte grazie all’aiuto di un animale domestico. Gli scienziati, infatti, pensano che non sia tanto il gatto a ’proteggere’ la salute cardiovascolare del padrone, ma il fatto che e’ un animale che vive insieme a lui in casa. "Abbiamo dovuto escludere i cani - ha spiegato Adnan Qureshi, coordinatore dello studio - perche’ non avevamo abbastanza soggetti ma sono convinto che non ci siano molte differenze". E’ possedere un animale domestico, in generale, a preservare la salute del cuore dei soggetti. "Gli effetti dello stress e dell’ansia sui danni cardiovascolari - ha aggiunto Qureshi - sono noti e gli animali domestici offrono molti benefici nel contrastarli".  
DATA:  14-03-2008   FONTE: AGI  

BLITZ IN FRIULI PER SALVARE CANI RANDAGI,SECONDO IN 3 GIORNI  
VIVARO (PORDENONE), Blitz notturno, per la seconda volta in tre giorni, degli attivisti dell’associazione ’’100% animalisti’’ contro l’ipotesi di uccisione dei cani randagi ospitati nel canile municipale di Vivaro (Pordenone).  
Sul municipio e per le vie del paese sono stati trovati stamani centinaia di volantini che contestano la decisione del Consiglio comunale di proporre una modifica della legge regionale sul randagismo, introducendo una norma che prevede la soppressione dei cani custoditi nei rifugi trascorsi dodici mesi dal loro ingresso nella struttura senza prospettive concrete di adozione. Gli attivisti hanno anche affisso uno striscione che definisce Vivaro ’’Vergogna della nazione’’ e hanno annunciato nuove azioni, tra le quali ’’un presidio caldo’’. Delle indagini si stanno occupando i Carabinieri di di Maniago (Pordenone).  
DATA:  10-03-2008   FONTE: ANSA  

Nicaragua, alla messa per i cani i padroni pregano per loro  
A MASAYA in Nicaragua. centinaia di cani, molti dei quali vestiti da bambini o da pagliacci, sono stati protagonisti ieri di un’annuale messa celebrata in una città del Nicaragua, durante la quale i padroni pregano affinché i loro cuccioli guariscano o non si ammalino.
 

Moltissimi i cattolici che si sono messi in fila, con i loro cani in braccio o al guinzaglio, per sfilare davanti a un’immagine di un santo esposta in una chiesetta a Masaya, una cittadina 30 chilometri a sud della capitale del Paese, Managua.

I fedeli hanno ringraziato il santo per aver guarito i cuccioli oppure lo hanno pregato affinché i cani non si ammalino. Il sacerdote della città celebra con regolarità una messa per i cani.

...

Gli abitanti del posto sostengono che la tradizione risale all’epoca coloniale dopo la conquista spagnola.

 
DATA:  10-03-2008   FONTE: Reuters  

600 CANI DEL COMUNE DI CATANIA RISCHIANO DI ESSERE DEPORTATI  
Comunicato stampa ACA SICILIA: I 600 CANI DEL COMUNE DI CATANIA RISCHIANO DI ESSERE DEPORTATI COME SE FOSSERO PACCHI POSTALI INANIMATI IN ALTRA REGIONE GRAZIE AD UNA GARA D’APPALTO  

E’ QUESTA L’ULTIMA TROVATA DELL’EX ASSESSORE AL PROGETTO ANIMALI DI CATANIA

Al miglior offerente il futuro dei 600 cani, ancora vivi per miracolo, del Comune di Catania! E’ questa l’ultima trovata dell’ex Assessore al Progetto animali, Zappalà, il quale ha pensato bene, prima di dimettersi per candidarsi alle regionali, di promuovere una gara d’appalto al miglior offerente ( ovvero senza il rispetto di quanto imposto dal Decreto Presidenziale n. 7 del 12.01.07) per deportare fuori da Catania i suoi 600 cani come se si trattasse di pacchi postali inanimati e non di esseri viventi con tanto di diritti riconosciuti.

E così, e senza che tale ennesima trovata fosse resa di pubblico dominio a mezzo organi d’informazione (e non si capisce quali sono stati i mezzi per divulgare tale gara pubblica) oggi sono state aperte le offerte: solo una ditta partecipante la quale si è aggiudicata senza rivali la gara.

Adesso i 600 cani del Comune potranno essere deportati in altra regione (Calabria) e senza che la stessa amministrazione comunale, e le stese associazioni animaliste catanesi, così nel rispetto della L.r. n. 15 del 2000, potranno andare a verificare le condizioni degli animali e della struttura in questione cosa che già peraltro doveva essere fatta prima dell’aggiudicazione della gara soprattutto nel rispetto dei requisiti strutturali e sanitari imposti dal Regolamento esecutivo dell’art.4 della legge regionale 3 luglio 2000, n.15 pubblicato con Decreto presidenziale n. 7 del 12.01.2007 (visto e considerato che la gara è indetta da un Comune siciliano).

L’ACA SICILIA nello stigmatizzare ancora una volta i comportamenti poco legittimi dell’Amministrazione comunale dimissionaria chiederà immediatamente l’intervento del Prefetto affinchè si faccia, nel rispetto della normativa vigente, piena chiarezza su l’iter della gara e soprattutto sulla certezza di benessere degli animali.

Il Presidente ACA SICILIA Alfio Lisi

 
DATA:  08-03-2008   FONTE: www.girodivite.it  

Gatti e cani avvelenati, strage a Porta Romana.  
Ascoli Piceno - Bocconcini di carne avvelenati con il diserbante. Così a Porta Romana, un residente sicuramente disturbato dalla presenza di animali randagi attorno alla sua abitazione, sta uccidendo cani e gatti, non solo randagi. Gli episodi si stanno verificando da alcuni giorni nelle rue adiacenti a Piazza San Tommaso tra rua Lunga, via Tullio Lazzari, via dei Saladini e Corso di Sotto.  

A farne le spese sono stati già almeno cinque poveri gattini, un cagnolino di razza e due cani di grossa taglia di cui uno sfuggito accidentalmente al controllo del padrone che lo portava a spasso e a cui aveva tolto momentaneamente il guinzaglio. Per il cucciolo non c’è stato niente da fare perché il bocconcino di carne al diserbante provoca un’immediata emorragia interna e rende inutile qualsiasi tipo di soccorso pur immediato. Nel giro di dieci, dodici ore, arriva la morte, dopo grandi sofferenze. Il povero animale, infatti, rimane praticamente stecchito e si irrigidisce a tal punto da non poter essere assolutamente curato.

Porta Romana, insomma, è già caccia all’avvelenatore di animali e pare che qualcuno abbia già individuato un possibile responsabile, non nuovo a ‘bravate’ di questo tipo. Chi ne è responsabile rischia una denuncia per maltrattamento di animali e per uso di sostanze improprie. Del fatto sono già state avvertite le forze dell’ordine anche perché il proprietario di uno dei gatti ha voluto che al suo animale venisse fatto il pur costoso esame tossicologico per conoscere i veri motivi della morte e dai risultati si è capito che l’animale è stato avvelenato con il diserbante. Non solo. Almeno tre dei gattini ammazzati erano già stati sterilizzati dalla protezione animali L.I.D.A. di Ascoli, ma inutilmente.

 
DATA:  05-03-2008   AUTORE:  Valerio Rosa   FONTE: ilrestodelcarlino.quotidiano.net  

Thailandia: assicurazioni sulla vita anche per i cani  
Anche i cani in Thailandia possono godere di un’assicurazione sulla vita, che assicura ai padroni un cospicuo risarcimento per lenire il dolore della perdita.  

Il veterinario Sombat Pipattanamatha ha precisato che sono già state stipulate polizze su circa 2.000 cani dall’entrata in vigore di questo tipo di contratti l’anno scorso.

I cani di razza locale sono coperti fino ad un massimo di 10.000 bahts (320 dollari), mentre quelli stranieri con un pedigree possono arrivare fino a 500.000 bahts (15.870 dollari). "I cani sono come membri della famiglia e riteniamo chedebbano essere trattati bene" ha affermato Sombat all’AFP.

Sombat, consulente per la compagnia che ha sviluppato la polizza, indica che attualmente sta lavorando a delle disposizioni miranti a offrire compensi per i cani vittime di incidenti, anche se non mortali, o contratti che coprano le ferite inferte dagli stessi agli uomini.

 
DATA:  03-03-2008   FONTE: TICINO NEWS  

Scandalo in Inghilterra: cani sani uccisi per la ricerca  
In Inghilterra, una nazione profondamente affezionata ai "pets", è scandalo. Il Royal Veterinary College (Rvc), prestigiosa istituzione veterinaria del Regno Unito, acquista in segreto parti di cani completamente sani, uccisi in una clinica privata per animali, al fine di compiere le sue ricerche sugli organi.  

La denuncia è del ’Sunday Times’. Un giornalista che si è finto proprietario di cani ha scoperto che il personale della Greyhound Clinic nell’Essex ammazza per 30 sterline l’uno levrieri "in salute". La clinica viene quindi pagata dall’Rvc, che insiste sulla clausola che il cane sia sano prima di essere abbattuto. Il Royal College, interpellato in merito, ha detto di avere accordi simili con altre cliniche veterinarie per ottenere gli organi che gli occorrono.

La pratica ha scandalizzato la Royal Society for the Prevention of Cruelty Against Animals (Rpsca, che combatte la crudeltà contro gli animali), i gruppi animalisti e persino esponenti dell’industria delle corse dei levrieri, ancora molto popolari in Gran Bretagna, e che spesso è stata criticata per il destino dei cani da corsa una volta pensionati. "Sono sconvolto - ha dichiarato Alistair McLean, direttore del National Greyhound Racing Club -. E’ uno scandalo".

Maureen Purvis, del gruppo che si batte per la tutela dei cani da corsa Greyhounds UK, ha paragonato questa vicenda con quella di Burke e Hare, i due ladri di cadaveri che nell’Ottocento rifornivano le scuole di medicina. "E’ l’equivalente canino di quella storia. Sono dei macellai", ha detto.

La Greyhound Clinic serve almeno sei canili dove vengono allevati levrieri da corsa, situati molto vicino all’istituto, oltre a due ’pensionati’ per ex ’campioni’ canini, e un circuito per allevamento dei levrieri.
Secondo il Sunday Times, il giornalista ha telefonato a una dirigente della clinica, Donna Atkins, affermando di voler eliminare due levrieri perchè "non aveva posto per loro".

Quando poi si è recato nella clinica, ha trovato due studenti di veterinaria dell’ Rvc che gli hanno descritto come pratica normale il prelievo di parti di animali sani destinati ad essere abbattuti.

Un portavoce del Royal College ha confermato al ’Sunday Times’ l’accordo con la clinica, ma ha spiegato che i padroni devono firmare un modulo dove indicano di essere consapevoli della sorte del loro cane: "La decisione di effettuare l’eutanasia - ha detto - deve essere presa con il consenso del padrone e del veterinario, e previa autorizzazione scritta del padrone".

 
DATA:  02-03-2008   FONTE: Repubblica  

GERMANIA: A DUESSELDORF CANI-POLIZIOTTO INDOSSANO SCARPE  
Il fiuto non basta. I cani-poliziotto di Duesseldorf devono correre in sicurezza anche sui terreni accidentati, come le piazze affollate di dimostranti e i piazzali degli stadi pieni dei rifiuti del dopo partita.  
Per questo da oggi indosseranno speciali scarpe studiate negli Stati Uniti che serviranno a proteggere le loro zampine dai frammenti di vetro. Nel centro di addestramento di Meerbusch, nelle immediate vicinanze della citta’ renana, i cani stanno gia’ imparando da tempo a camminare con le nuove calzature. "Da tempo pensavamo al modo di proteggere le zampe dei nostri cani", ha dichiarato Ralf Faustmann, responsabile della squadra di polizia, "e al termine delle nostre ricerche abbiamo scoperto le scarpe per cani sviluppate negli Usa". Le speciali calzature costano 70 euro al paio. "Il mio cane di servizio Eddy ha gia’ indossato tre volte le scarpe e ci cammina che e’ una meraviglia", ha dichiarato l’agente Ben Funken, il quale ha spiegato che mettere le scarpe al suo cane e’ in fondo come calzare un bambino. Attualmente le scarpe sono disponibili in tre misure, M, L e XL e si presentano esteriormente con colori molto sgargianti in giallo e blu.  
DATA:  27-02-2008   FONTE: www.repubblica.it  

CHE I MEDIA NON INCORAGGINO L’ABBANDONO  
Non ci sono altre immagini disponibili E’ inaccettabile che autorevoli testate giornalistiche dichiarino che "gli animali domestici rischiano di essere abbandonati perché costano troppo". Il messaggio è falso e pericoloso.  

Attribuire il caro vita agli animali che vivono nelle famiglie italiane non è solo ridicolo, ma è anche foriero di messaggi eticamente scorretti e prossimi ad incoraggiare un reato penale come l’abbandono. L’Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani ANMVI critica la carta stampata e televisiva che in queste ore diffonde messaggi fuorvianti e basati su dati non verificati, per costruire la notizia che non c’è.

"Ci meraviglia- dichiara il Presidente dell’ANMVI, Carlo Scotti- che persino testate del servizio pubblico si prestino al rimbalzo di dati scorretti sul mantenimento degli animali da compagnia per offrire il destro a luoghi comuni diseducativi e al limite dell’illecito".

Il mantenimento dell’animale da compagnia, l’attenzione al suo benessere e alla sua salute costituiscono un dovere del proprietario responsabile. Nutrirlo, garantirgli cure e assistenza adeguate non compromette il bilancio familiare. Inoltre il mercato e le liberalizzazioni consentono al proprietario di scegliere i beni e i servizi più convenienti sotto il profilo del rapporto qualità-prezzo. Le tariffe veterinarie pubblicate da alcune testate sono frutto di pura fantasia: le liberalizzazioni del Ministro Bersani le hanno abolite e vietate per " assicurare agli utenti un’effettiva facoltà di scelta nell’esercizio dei propri diritti e di comparazione delle prestazioni offerte sul mercato". ( Legge 248/2006)

"Non si parli di cani e gatti come di un bene di lusso - conclude Scotti- a questo ha già pensato il Fisco che non consente adeguati sgravi e sostegni a chi detiene un animale da compagnia. Per questo la nostra Associazione si batte, inascoltata dai Governi, per aumentare le detrazioni fiscali, la riduzione dell’IVA sulle prestazioni veterinarie e sul pet food: oggi i proprietari pagano un’aliquota del 20% come se comprassero una Ferrari".

Un Paese come il nostro, dove la sensibilità e il rispetto per gli animali hanno portato ad inserire nel codice penale il maltrattamento e l’abbandono, merita un servizio di Informazione più adeguato, capace di verificare le fonti e di maggiore senso di responsabilità.

 
DATA:  27-02-2008   FONTE: ANMVIOGGI  

Pechino, cani e gatti a rischio Olimpiadi  
Gran Bretagna - Tempi duri per gatti e cani randagi di Pechino: rischiano tutti di fare una brutta fine a causa delle Olimpiadi in calendario dall’8 agosto nella capitale cinese. In dichiarazioni riportate oggi dal Times, Qin Xiaona - capo di un importante associazione animalista cinese - denuncia il modo piuttosto brutale con cui si sta procedendo al repulisti di cani e gatti «senza tetto» deciso dalle autorità di Pechino in vista dei Giochi olimpici.  

«Noi abitanti di Pechino - afferma la signora Qin - siamo pronti a vivere senza elettricità, senz’acqua, senza automobili pur di assicurare il successo delle Olimpiadi ma siamo contrari a Olimpiadi che costino la vita degli animali. Sarebbe una tragedia». Nella corrispondenza da Pechino il Times scrive che a detta degli animalisti i gatti randagi (ce ne sarebbero almeno duecentomila) vengono presi e stivati in «gabbie grandi come un forno a microonde». In teoria dovrebbero essere trasportati in un centro zoologico nella provincia di Changping, ma al novanta per cento si tratta di bestie malate, in particolare i maschi che spesso soffrono di infezioni per effetto della rudimentale castrazione alla quale sono stati sottoposti.

«Sono condizioni da tortura. E la situazione è molto peggiore per i cani», lamenta Qin Xiaona. La sua "Associazione per il benessere degli animali della capitale" si è offerta di collaborare con le autorità cittadine per rimuovere i randagi «in modo umano» ma questa disponibilità «è stata ignorata». Le autorità cinesi hanno ordinato la totale «rimozione» degli animali randagi da Pechino entro la fine di giugno: «Vogliono - spiega la signora Qin - che gli atleti olimpici non ne vedano nemmeno uno. E questo perchè i cinesi ci tengono molto a fare bella figura»

 
DATA:  26-02-2008   FONTE: www.corriere.it  

Vita da cani? per loro discoteche, yoga e gioielli  
Quanto a cani il Bel paese è ai primi posti nella pet economy. Per viziare gli amici a quattro zampe spendiamo, dati Euripes alla mano, qualcosa come 5 miliardi di euro l’anno. Soldi che non vanno solo alle cure essenziali, cibo e veterinario, ma a profumi e balocchi. Di lusso, anzi extra lusso se la stilista britannica Vivienne Westwood si è addirittura inventata un cappottino di diamanti per cani in miniatura, dato il costo dei preziosi.  
Non è l’unica. Noi italiani oltre ad essere generosi clienti siamo creativi anche in questo settore con tanto di stylist per cani e prodotti di punta. Qualche esempio? Ciotole in vetro di murano, guinzagli in coccodrillo da abbinare alla borsa della padrona, divanetti di pelle per far riposare le adorate bestiole, collari in oro bianco e diamanti per le tasche più floride. Come corollario perfino dei dog shopper, in grado di consigliare cane (e padrone) negli acquisti e spa di tutti i tipi, una aperta perfino in pieno centro a Milano. Ma la chicca resta la pittrice per cani per appendersi in salotto il ritratto migliore del proprio Fido.  
DATA:  25-02-2008   FONTE: www.panorama.it  

CAUDOTOMIA A SAN MARINO, DENUNCIATO ALLEVATORE  
E’ tempo di bilancio per l’attivita’ del personale del CFS in provincia di Rimini nel 2007, nei settori della tutela della fauna, del territorio, delle aree protette, della flora, discariche e rifiuti, inquinamenti. Nel bilancio dell’attività del Corpo Forestale dello Stato, risultano essere 1.976 i controlli eseguiti nel 2007 in provincia di Rimini, 416 gli illeciti amministrativi rilevati per un importo di 52.849,48 euro, 50 i reati penali denunciati all’Autorita’ Giudiziaria, 7 i sequestri.  

Tra le operazioni di rilievo, le indagini che hanno portato a scoprire gli autori di ripetuti furti di alluminio nello stabilimento ex Ghigi, che si sono concluse con la denuncia di 3 persone, e quelle del Comando Stazione di Rimini nel settore del maltrattamento degli animali, dove si e’ scoperta e denunciata l’attivita’ di un noto allevatore di cani, che si recava nella Repubblica di San Marino per tagliare le orecchie ai cani di razza Corsa, tramite veterinari compiacenti; il sequestro di 4 discariche abusive che su ordine della magistratura sono state interamente bonificate.

Il numero maggiore di infrazioni rilevate hanno riguardato la tutela della flora con 239 infrazioni (pari al 57% del totale) e 14.882 euro di sanzioni; seguono discariche e rifiuti con 98 infrazioni (24%) e 21.668 euro di sanzioni; la tutela del territorio con 30 (7%) e 3.023 euro; la tutela della fauna con 26 (6%) e 9.806 euro, al quinto posto il codice della strada con 14 (3%) e 998 euro; si sono annoverati inoltre 3 sequestri amministrativi. Per quanto riguarda il settore penale, in tutto sono state presentate 50 notizie di reato e sono stati effettuati 4 sequestri penali. I settori maggiormente interessati sono stati la tutela del territorio con 28 denunce (56%), le infrazioni riguardanti gli incendi con 12 (24%), discariche e rifiuti con 5 (10%), delitti contro il patrimonio con 4 (8%), tutela della fauna 1 (2%).

 
DATA:  23-02-2008   FONTE: ANSA-animalieanimali.it  

Vendita di cani e gatti ammalati: sequestrato un negozio, 5 indagati  
Ferrara - Cuccioli di cane e gatto vaccinati troppo presto e importati dai paesi dell’Est con documenti falsificati, venduti agli ignari proprietari quando il loro destino era ormai segnato dalla malattia o dalla morte.  

Secondo le accuse ci sarebbe stato un "vero e proprio programma delittuoso" dietro le attività di un negozio in provincia di Ferrara, come svelano le indagini condotte nell’ambito dell’operazione ’Trasparenza’ condotta dal pm della procura di Ferrara Barbara Cavallo insieme alla Polizia provinciale e alla Sanità pubblica dell’Asl.

L’operazione, iniziata a settembre 2006 su segnalazione di un veterinario privato, della Usl e dell’Anagrafe canina, ha portato al sequestro dell’esercizio commerciale e di 17 cuccioli, tutti malati e affidati alle cure della Asl: 5 di loro sono morti a causa delle malattie contratte.

Indagati i 4 titolari del negozio, tutti di Mirabello, (un uomo di 30 anni, M.F. e tre donne, la trentenne E.P., la quarantenne M.Z. e la cinquantenne V.C.) e il loro veterinario "di fiducia", il sessantenne ferrarese V.M.: i capi d’imputazione contestati sono 38, tra cui l’associazione a delinquere, la frode in commercio e la falsità in atti.

Gli animali, cani e gatti di razza, provenivano dalla Polonia e da Pesc in Ungheria, compiendo in quest’ultimo caso un viaggio di 715 chilometri per giungere fino a Mirabello, e di lì erano venduti a prezzi concorrenziali in tutta l’Emilia-Romagna, la Lombardia e il Veneto e persino fuori dai confini nazionali. Secondo la ricostruzione degli inquirenti i passaporti venivano falsificati alzando l’età dei cuccioli, in barba alla norma internazionale che prevede i 3 mesi e 21 giorni come età minima per l’importazione. E in barba alle norme sanitarie, gli animali venivano vaccinati prima di compiere i tre mesi, con il rischio (come ha accertato una delle due perizie predisposte dagli inquirenti) che il vaccino privasse di fatto l’animale della protezione contro le malattie.

Una seconda perizia, difatti, ha appurato che tutti i cuccioli sequestrati (16 dal negozio, di cui 12 cani e 4 gatti, più un altro animale da un privato), oltre ad essere stati vaccinati troppo presto, presentavano, come spiega Cavallo, "una pluralità di patologie": si va dal cimurro alla rabbia (su 3 animali) alla micidiale parvovirosi a diversi tipi di parassitosi. Altri 10 animali, su 31 cuccioli acquistati da proprietari sentiti nel corso delle indagini, sono morti per problemi sanitari. Il tutto, naturalmente, con il rischio di reintrodurre in Italia malattie non più diffuse (come la rabbia) e della trasmissione di parassiti all’uomo, come è capitato a una famiglia che ha contratto un fungo dal gatto appena acquistato.


Ma non finisce qua, perché una clausola nel contratto d’acquisto legava la garanzia sull’animale all’obbligo di rivolgersi al veterinario "di fiducia" del negozio, da cui il proprietario si sentiva accusare d’aver provocato la malattia dell’animale con la propria incuria, o peggio riceveva una diagnosi falsa (ad esempio con una parvovirosi classificata come parassitosi). Nel negozio sono stati rinvenuti anche medicinali scaduti (e adatti, tra l’altro a bovini e equini) utilizzati probabilmente per mascherare i sintomi dell’animale in vista della futura vendita.

 
DATA:  07-02-2008   FONTE: ilrestodelcarlino.quotidiano.net  

Cinquecentomila cani randagi.  
Più della metà dei cani randagi li troviamo in meridione. L’esercito dei randagi è considerato in aumento dagli esperti, cui vanno aggiunti altri 230.000 esemplari rinchiusi nei canili sanitari e nei canili-rifugi. Forse più fortunati rispetto ai cani abbandonati a se stessi per le vie di paesi e cittadine ma, a giudizio dalle associazioni a tutela degli animali, molto lontani dallo standard di vita di chi può contare sull’affetto e il calore di una famiglia.  
A snocciolare i dati sul randagismo in Italia è l’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente secondo la quale, davanti una popolazione complessiva di 6 milioni di cani, 730.000 sono quelli randagi e ospitati nei canili mentre poco meno di 5,3 milioni risultano essere di proprietà.
In base alle cifre raccolte dall’associazione, l’emergenza randagismo si fa sentire in maniera maggiore nel Meridione - nel Centro-Nord, complessivamente, sono 33.000 i cani soli, 32.000 quelli ospitati - e, in particolare, in quattro regioni: Sicilia, Calabria, Puglia e Campania. Sul loro territorio, infatti, vivono oltre 277.000 cani randagi con la Calabria a strappare la maglia nera. In questa regione sono 77.000 i randagi mentre in Campania il numero tocca le 69.070 unità (81.253 gli ospitati), in Sicilia le 68.700 unità (9.500 gli ospitati) e in Puglia le 63.145 unità (61.671 gli ospitati). Quanto ai cani di proprietà è il Centro-Nord a farla da padrone (3 milioni sui 5,3 dell’intero Paese). Considerando che per la gestione e il mantenimento dei cani ospitati nei rifugi, ogni esemplare costa in media 2 euro al giorno per debellare il randagismo in maniera completa si dovrebbero investire ogni giorno oltre 1.380.000 euro solo per il mantenimento generando una spesa complessiva annua pari a 504.000.000 di euro.  
DATA:  04-02-2008   FONTE: Il tempo  

Obama: "Sarò il presidente di tutti, anche degli animali"  
Il candidato nero alla nomination democratica ha voluto rispondere a chi gli chiedeva dei diritti degli animali. Aggiungendo ’’Credo che il modo in cui li trattiamo sia il riflesso di come ci trattiamo a vicenda’’  

Quando, durante un comizio a Las Vegas, una donna gli ha urlato dal pubblico: ’’E dei diritti degli animali che mi dici?" Barack Obama, il candidato nero alla nomination democratica, le ha risposto: "saro’ il presidente di tutti gli americani...animali compresi. Cosi’ ha rispostoa ’’.

La notizia e’ riportata dal sito ufficiale del candidato (’’Obama ’08’’), che cita l’agenzia Ap. Obama stava parlando di diritti civili, guerra, sanita’ ed economia. All’inaspettata domanda il senatore dell’Illinois ha risposto di avere molto a cuore anche i diritti degli animali. E questo, ha detto, ’’non solo perche’ ho due figlie di nove e di sei anni che vogliono un cane’’.

...

’’Credo che il modo in cui trattiamo i nostri animali sia il riflesso di come ci trattiamo a vicenda’’, ha detto Obama, aggiungendo che ’’e’ molto importante avere un presidente che si interessi alle crudelta’ che vengono perpetrate sugli animali’’.

 
DATA:  17-01-2008   FONTE: quotidiano.net  

Cani e computer  
Nuovo software per comunicare meglio con gli amici a quattro zampe  
Il migliore amico dell’uomo può contare su un alleato tecnologico per migliorare la comunicazione.
Alcuni scienziati ungheresi, infatti, stanno mettendo a punto un software in grado di interpretare l’abbaiare dei cani.
La notizia è stata annunciata dall’etologo ungherese Csaba Molnar e il nuovo trovato tecnologico permetterà alle persone di riconoscere cosa vogliono comunicare in quel momento i cani.
I ricercatori della Elte University di Budapest stanno analizzando le reazioni di 14 cani in diverse occasioni.
In base ai dati raccolti nelle varie situazioni, gli scienziati si sono accorti che il software realizzato riesce a riconoscere il 43% dei latrati del cane.
Risultato poco incoraggiante se si pensa che le persone riescono a riconoscere, senza nessun supporto tecnologico, il 40% di quello che i cani vogliono comunicare.  
DATA:  16-01-2008   AUTORE:  Francesca Guido   FONTE: www.datamanager.it  

LA LINEA DI COSMESI PER ANIMALI DOMESTICI CERTIFICATA BIO  

BioBao è la prima linea completa di prodotti per cane e gatto certificata AIAB Eco Bio Cosmesi. Inoltre è consigliata dalla Lav ( Lega Anti Vivisezione) che si è fatta promotrice dell’iniziativa stop ai test su animali che BioBao ha accolto. Si tratta di una campagna che non solo mira a vietare la vendita di prodotti cosmetici testati su animali, ma anche a sensibilizzare e coinvolgere le aziende produttrici.

 
Questo standard fissa i criteri per evitare l’incremento della sperimentazione dei cosmetici sugli animali e garantire una politica aziendale "cruelty free". Le aziende che hanno questa certificazione si impegnano a non praticare e a non far praticare la sperimentazione animale sia sui prodotti finiti che sui singoli ingredienti.
Le materie prime utilizzate sono di origine vegetale, con estratti e oli provenienti da coltivazione biologica certificata. Non vengono assolutamente utilizzate sostanze di origine petrolchimica o animale, come coloranti di sintesi, sls, sles, peg, isotiazolinoni, parabeni, ogm.  
DATA:  09-01-2008   FONTE: greenplanet.net  

REPRESSIONE DEI COMPORTAMENTI CONTRO GLI ANIMALI  
Per rafforzare la sicurezza e la tutela dell’ambiente- con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali e del Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare- sarà istituito presso il Ministero dell’ambiente il Nucleo operativo del Corpo forestale dello Stato di tutela ambientale. Lo prevede la Finanziaria 2008 (art. 2 comma 75).  

Il Nucleo dipende funzionalmente dal Ministro dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare e concorre nell’attività di prevenzione e repressione dei reati ambientali e in materia di maltrattamento degli animali nelle aree naturali protette nazionali e internazionali. Nello svolgimento di tali compiti, il Nucleo può effettuare accessi e ispezioni amministrative avvalendosi dei poteri previsti dalle norme vigenti per l’esercizio delle attività istituzionali del Corpo.

Con apposito provvedimento sarà determinato il relativo contingente di personale. Restano, in ogni caso, ferme le competenze previste per il Comando dei carabinieri per la tutela dell’ambiente.

All’istituzione del Nucleo si provvede con le risorse umane, strumentali e finanziarie disponibili a legislazione vigente. Dalle disposizioni non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico del bilancio dello Stato.

Con la Finanziaria 2008 viene inoltre istituito presso il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali un Fondo per la repressione dei reati in danno agli animali (comma 383). Le risorse del fondo sono destinate al finanziamento degli interventi sostenuti dal Nucleo investigativo per i reati in danno agli animali del Corpo forestale dello Stato.(NIRDA)

Al Fondo è attribuita una somma di 1 milione di euro per gli anni 2008, 2009 e 2010.

 
DATA:  09-01-2008   FONTE: anmvioggi.it  

Pet Therapy, le nuove frontiere  
Dall’Alzheimer negli anziani al dilagante bullismo nei piu’ giovani, passando per le tossicodipendenze e i pazienti usciti dal coma: si allarga sempre piu’ la fascia di patologie e di soggetti che beneficiano della Pet Therapy, attivita’ e terapie svolte con l’ausilio degli animali. Ad affermarlo, in un recente rapporto, e’ l’Istituto Superiore di Sanita’.  

In Italia, sottolinea lo studio, non esiste una legislazione specifica nel settore, sebbene vi sia stato un accordo Stato-Regioni. Si e’ sancito che ‘’la Pet Therapy fa bene ma, tra l’altro, non essendo una prestazione erogata dal Servizio Sanitario Nazionale - afferma la dottoressa Francesca Cirulli dell’Iss -, solo le Regioni piu’ ricche possono permettersi di avviare progetti negli ospedali pubblici’’.

Attivita’ e Terapie assistite con i ‘pet’ (letteralmente l’animale domestico da ‘accarezzare’) sono un lavoro di equipe: sono coinvolti medici e psicologi, insegnanti e assistenti sociali, veterinari, etologi, addestratori, istruttori e conduttori del pet.

Gli esperti distinguono tre tipologie di Pet Therapy:

1) Attivita’ con l’ausilio degli animali (AAA, Animal-Assisted Activities) finalizzate a migliorare la qualita’ della vita di alcune persone;
2) Terapie con l’ausilio degli animali (AAT, Animal-Assisted Therapies): interventi terapeutici con un protocollo e precisi obiettivi. Si tratta di una co-terapia complementare che integra le terapie accademiche normalmente usate;
3) In alcune scuole piu’ avanzate sta prendendo piede l’Educazione Assistita dagli Animali (EAA): ha caratteristiche intermedie rispetto alle precedenti ed e’ volta ad una maggiore interazione dei bambini con l’ambiente. Sembrano migliorare il rendimento scolastico e i rapporti sociali oltre a ridurre i fenomeni di bullismo, di devianza e di abbandono della scuola.

Nei bambini i disturbi piu’ trattati vanno dalle difficolta’ di linguaggio e di apprendimento ai ritardi mentali, dall’iperattivita’ all’autismo, fino alla sindrome di Down. Nei bimbi ospedalizzati il rapporto con un pet puo’ diminuire la paura della malattia e lo stress del ricovero e velocizzare la guarigione. Negli anziani le patologie piu’ trattate sono la demenza senile, l’Alzheimer e le disabilita’.

Le Terapie Assistite riducono negli anziani, spesso soli e privi di affetti, la depressione, l’irritabilita’ e l’agitazione, oltre ad aumentare l’interazione sociale in ospedali e case di riposo. E’ poi dimostrato che nei casi di infartuati la presenza di un animale domestico aumenta anche le possibilita’ di sopravvivenza. Le Terapie Assistite hanno efficacia anche nei pazienti psichiatrici ma buoni risultati sono stati riscontrati anche con ex tossicodipendenti, persone uscite dal coma, ipovedenti e malati in fase terminale.

QUALI ANIMALI: il co-terapeuta per eccellenza e’ il cane (impiegato nell’80% dei casi, verso bambini, adulti o anziani). Il gatto e’ scelto, vista la sua indipendenza, per le persone sole e che si muovono con difficolta’.
Il cavallo viene utilizzato con grandi risultati nell’ippoterapia e a beneficiarne sono soprattutto bambini affetti da autismo e sindrome di Down, disabili, persone con problemi motori e comportamentali. Ottimo ‘dottore’ e’ anche il delfino, soprattutto nei pazienti depressi e con disordini della sfera emozionale e mentale o autistici. Criceti e conigli sono indicati per i bambini che attraversano una fase difficile della loro crescita. Ma e’ stato dimostrato anche che, molto semplicemente, osservare pesci in acquario agisce da antistress, riducendo la tachicardia e le tensioni muscolari. E che gli anziani trovano benefici nel prendersi cura abitualmente di uccelli (soprattutto pappagalli). A volte sono coinvolti anche asini, capre, mucche.

Un censimento dell’Iss in Emilia-Romagna ed uno studio in alcune regioni italiane, hanno mostrato una realta’ estremamente composita ed un crescente interesse verso questa disciplina. In mancanza di una legislazione che regoli AAA e AAT l’Istituto Superiore di Sanita’ sta incrementando gli sforzi per regolare queste attivita’.

‘’E’ auspicabile - sottolinea l’Iss - che, in futuro, gli sforzi congiunti dei professionisti, sostenuti dal fondamentale contributo delle istituzioni e delle normative, siano in grado di rimodellare alcuni schemi culturali, sociali e forse anche metodologici che ostacolano lo sviluppo di questa disciplina’’.

 
DATA:  08-01-2008   AUTORE:  Enrica Di Battista   FONTE: ansa.it  

CASSAZIONE: Punibili i comportamenti contrari alla natura dell’animale  
Roma - Guai a non rispettare gli amici a quattro zampe: infatti, è reato lasciare il cane chiuso in macchina, parcheggiata al sole, per andare a fare spese. E’ quanto stabilito dalla Corte di cassazione che, con la sentenza 175 di oggi, ha confermato la condanna a 1.200 euro di multa (per violazione dell’art. 727 del Codice penale) nei confronti di un 34enne che aveva lasciato in macchina il suo cagnolino nero ad una temperatura di oltre 30 gradi.  

Ad accorgersi della sofferenza dell’animale era stato un carabiniere che lo aveva visto fare avanti e indietro tra i sedili anteriori e posteriori in cerca di un po’ di ombra. Lo aveva quindi liberato e gli aveva dato da bere. Così era scattata la denuncia. A gennaio del 2007 il tribunale di Udine aveva condannato il padrone a 1.200 euro di multa. Contro questa decisione lui ha fatto, inutilmente, ricorso in Cassazione. La Terza sezione penale lo ha respinto integralmente, comprese le questioni di legittimità costituzionale, precisando che "integra il reato il tenere un cane in un luogo angusto per un lasso di tempo apprezzabile, senza che fosse necessaria la volontà di infierire sull’animale o che questo riportasse una lesione all’integrità fisica, potendo la sofferenza consistere in soli patimenti".

Insomma, è stata giudicata assolutamente legittima la decisione presa dal Tribunale dal momento che, precisa il collegio di legittimità, il giudice di merito "aveva evidenziato sia che l’animale era stato tenuto chiuso in un’autovettura, limitata, parcheggiata al sole, con una temperatura di oltre 30 gradi per circa un’ora, incompatibile con la natura dello stesso animale, tanto che cercava l’ombra tra i sedili, sia che lo stesso aveva riportato gravi patimenti, tenuto conto che ansimava e che necessitava la somministrazione di acqua".

 
DATA:  07-01-2008   FONTE: APCOM  

GPS per cani  
Zoombak GPS locator - E’ un’idea molto interessante per avere sotto controllo il vostro cane. Si chiama Zoombak GPS Locator ed è un trasmettitore GPS da mettere al collo del vostro amico fedele. Il servizio si basa su un mix di tecnologie che vi assicurano di conoscere la posizione di ciò che desiderate tenere sotto controllo.  

Una volta installato Zoombak, via Web assegnate un’area di controllo (ad esempio il vostro giardino).
Una volta che Zoombak uscisse dall’area di delimitazione, si potrà ricevere via SMS un messaggio di allerta.
A questo punto due sono le cose che potrete fare.
Verificare via Web dove si trova la macchina o il vostro cane oppure mettervi subito alla loro ricerca ricevendo in tempo reale altri messaggi via SMS indicandovi in quel dato istante dove si trova ciò che state cercando.

Costa 199$, pesa poco più di 70 grammi ed ha un’autonomia energetica di 5 giorni.

WEB: http://www.zoombak.com

 
DATA:  07-01-2008   FONTE: www.i-dome.com  

Il gatto e il cane insieme ‘protagonisti’ in un calendario  
“Come cani e gatti” è il titolo della nuova edizione del calendario dello ‘Sportello a 4 Zampe’ della provincia di Perugia. Tutto sui nostri cuccioli: accoglienza, salute, alimentazione, educazione  

Lo ‘Sportello a 4 Zampe’ perugino accoglie il 2008 con un calendario. Si tratta in realtà di una consuetudine e lo sanno bene cittadini e appassionati animalisti che si recano a chiederlo agli sportelli della Provincia.
“Come cani e gatti” è il titolo della nuova edizione, realizzata come sempre dall’Assessorato alla Comunicazione dell’Ente, che mostra insieme i due leggendari antagonisti in tante baruffe.
Il calendario invita, ammiccando e con splendide foto, a ‘scegliere un cane per amico’, facendo immaginare morbidissimi peluches con musi irresistibili e dall’aria immensamente grata per le cure ricevute, ed enuncia ‘mille ragioni per scegliere la compagnia di un gatto’, soffermandosi sapientemente sul suo fascino, la sua aria aristocratica nonché sulla sua eleganza, ma non senza affetto per il suo padrone (che non riconoscerà mai come tale) con cui mantiene rapporti rigorosamente indipendenti. E non mancano le raccomandazioni per accoglierli: non farsi prendere dal panico quando il cucciolo di cane entra in casa e ricordarsi sempre di giocare con il micio appena arrivato, ma che già saltella tra i mobili e divani, con la coda tutta arruffata.

Non mancano note interessanti anche per educare i nostri amici: servono pazienza e perseveranza per educare i nostri cani, senza dimenticare le gratificazioni e i regali quando si comporta bene, e qualche minaccioso battito di mani quando il nostro gattino, peraltro sempre pulitissimo, si appresta a graffiare la nostra bella poltrona oppure quando con un salto, proprio felino, piomba sul tavolo pensando di trovare qualche cosa di buono da mangiare, all’oscuro del padrone, si intende. E’ così che spariscono bistecchine e bocconcini di pollo appena acquistati in macelleria e non ancora accuratamente riposti in frigorifero oppure appena cucinati… per noi.

Nel calendario non potevano mancare tutte le informazioni per le vacanze estive: fondamentali microchip o tatuaggio e medaglietta con indirizzo e numero di telefono per il cane che comunque è preferibile portare con noi; abituare invece il nostro micio al trasportino prima di partire e, comunque, per tutti, pensioni accoglienti o cure a casa (meglio ancora) se abbiamo chi ci può sostituire quando non possiamo portarli con noi. Anche i pranzi dei nostri amici a 4 zampe sono oggetto di utili informazioni: al nostro cane non faremo mancare proteine, vitamine, sali minerali, calcio e fosforo e acidi grassi per un manto brillante mentre al nostro micio offriremo, oltre i cibi pronti, pesce lesso e carne ben cotta ogni tanto, senza dimenticare mai l’acqua, ma non del rubinetto, e l’erba gatta per le probabili indigestioni. In ultimo, la salute. Un veterinario di fiducia provvederà a tutti i controlli, alle vaccinazioni e a liberare i nostri amici dai parassiti.

Nella nuova edizione, tutti gli indirizzi, anche web, degli Sportelli di Perugia, Foligno, Spoleto, Umbertide, Cascia e Spello e dei Servizi Veterinari delle Asl di Perugia, Città di Castello, Foligno, Spoleto e Norcia.

“Nato nel 2001 – come ha ricordato l’Assessore provinciale Carlo Antonini – lo Sportello a 4 Zampe della Provincia di Perugia è oggi un importante punto di riferimento per i cittadini, associazioni e istituzioni nonchè punto di raccordo tra loro e imitabile modello nell’ambito della tutela dei diritti degli animali e della garanzia di servizi pubblici anche per loro. Il calendario è un modo per sottolineare come la Provincia di Perugia ritenga giusto e doveroso che la pubblica amministrazione si faccia carico di sensibilizzare i cittadini sui temi scottanti dell’abbandono e della crudeltà verso gli animali”.
Peraltro, nella lettera inviata in occasione di questa sesta edizione del calendario, l’Assessore Antonini riporta una frase di Mahatma Gandhi “Facciamo si che il migliore amico dell’uomo, abbia nell’uomo il suo miglior amico”.

Come noto, lo Sportello dell’Ente offre informazioni, orientamento e azioni di primo intervento in sostegno agli animali, oltrechè funzionare da raccordo tra soggetti pubblici e privati nell’interesse degli amici a 4 zampe. I flussi di affluenza dello Sportello, sempre in crescita, testimoniano, non solo il crescente amore per gli animali, ma anche la validità di questa iniziativa della Provincia. Nello Sportello Web – www.provincia.perugia.it - novità e curiosità, gli appelli per le adozioni o per smarrimenti, le innovazioni come ad esempio le anagrafi canine, gli eventi, tutto sulle vacanze con gli animali, sulla normativa, sui canili umbri e sulle associazioni animaliste, petizioni e appelli di varia natura a favore degli animali. Per contattare lo Sportello della Provincia numero verde 800.013474 – 4zampe@provincia.perugia.it.

 
DATA:  04-01-2008   FONTE: www.provincia.perugia.it  

GLI USA DICONO STOP ALL’IMPIEGO DEI CANI COME CAVE DA LABORATORIO PER I FUTURI CARDIOCHIRURGHI  
Anche negli Usa sono state bandite le esercitazioni a cuore aperto sui cani per istruire studenti in cardiologia. Erano oramai rimasti in 2, gli atenei d’oltreoceano che continuavano con questa pratica, tanto antica quanto crudele, la “Case Western Reserve University” in Ohio e il “New York Medical College” di Valhalla (Ny).  
Queste finora hanno utilizzato cani per mostrare ai loro studenti come funziona un cuore “vivo” e come si interviene in caso di patologie. Ora questi esperimenti verranno sostituiti dall’uso di sofisticati ecocardiogrammi da effettuare su esseri umani, come ad esempio un compagno di corso. Negli Usa, vengono ancora largamente impiegati maiali e scimmie a tale scopo, dal momento che il funzionamento del loro cuore è molto simile a quello degli uomini.  
DATA:  03-01-2008   FONTE: enpa  

A Berlino cani e gatti trovano degna sepoltura  
A Berlino è stato inaugurato il primo cimitero per gli amici a quattro zampe. Nella capitale tedesca adesso è possibile seppellire cani e gatti in una speciale necropoli sorta a Karlshorst, il quartiere orientale. Bernd Thuerling, responsabile del cimitero evangelico che proprio a Karlshorst ha sede, ha spiegato che un’area di 3.000 metri quadrati è stata destinata alla sepoltura dei beniamini domestici.  
Un’area con 200 tombe - "Abbiamo spazio per duecento tombe e riteniamo che ci saranno anche trenta sepolture l’anno", ha spiegato Thuerling aggiungendo che il nuovo cimitero per gli amici dell’uomo avrà un ingresso separato. Ma gli animali nella nuova struttura non sono tutti uguali: vi possono trovare degna sepoltura solo le spoglie di animali che pesano fino a un massimo di 60 chilogrammi. Le limitazioni di peso - Sui motivi relativi alle limitazioni di peso, il responsabile del camposanto animale non ha tuttavia fornito delucidazioni. Inoltre il cimitero ha stabilito un’altra regola alquanto strana. Anche la permanenza delle spoglie è regolata dal peso. "Le tombe saranno mantenute per un periodo di tre anni ma per i cani superiori ai 20 chili il termine sarà esteso a cinque anni. Il costo? E’ ancora un mistero ma c’è da credere che anche in questo caso i chilogrammi saranno determinanti.
 
DATA:  02-01-2008   FONTE: tiscali.it  

3 cani ereditano fortuna  
Quadrupedi con maggiordomo e conto corrente. E’ la storia di di Buckshot, Katie e Obu-Jet, tre cani del Mayland (USA) che hanno ereditato 800mila dollari dal loro padrone. Oltre ai contanti hanno un appartamento ad Hagerstown, dove il beagle e i due labrador, vivono. Una volta a settimana, il venerdì, il loro custode gli prepara spaghetti al sugo di carne con pane tostato insaporito con l’aglio.  

Il loro padrone, Ken Kemper, è stato davvero generoso.

BAU pensiero: Una mancaza di rispetto verso i nostri amici animali è anche confodere le loro esigenze con quelle umane.

 
DATA:  01-01-2008   FONTE: TGCOM  

Presentato il progetto di pet therapy. Una decina di animali aiuterà gli studenti disabili  
Nasce a Bagheria “Qua la zampa amico mio”. Migliorare la qualità di vita di persone diversamente abili o con problemi di tipo comportamentale, ottimizzarne le condizioni psico-fisiche, far crescere in loro l’autostima e la capacità di relazionarsi. Questi alcuni obiettivi del progetto pilota “Qua la zampa amico mio”, presentato lunedì presso la scuola media “Ignazio Buttitta”, il primo istituto ad aver aderito all’iniziativa di pet therapy organizzata dall’Acres – l’Associazione Cinofila Relazione Educazione Sociale - in collaborazione con il Comune di Bagheria, l’associazione animalista Asva e l´Asl 6.  

Il progetto mira a sfruttare le possibilità terapeutiche offerte dall’assistenza di amici a quattro zampe. Animali domestici, dai cani ai gatti, ma anche conigli e criceti, che aiutano a migliorare le condizioni di salute in persone con disabilità fisiche o mentali. L’iniziativa prevede sedici appuntamenti, uno a settimana, in cui i venti ragazzi che hanno aderito, incontreranno circa dieci cani di razze diverse. Anche se non viene esclusa la possibilità di inserire nel progetto altri animali, per il momento si è deciso di privilegiare l’utilizzo di cani, noti per la loro predisposizione al contatto con l’uomo. Nessun costo verrà sostenuto dai ragazzi che parteciperanno agli incontri.

Sono intervenuti alla presentazione del progetto l’assessore alla Politiche sociali, Gianluca Rizzo, il preside della scuola “Ignazio Buttitta”, Gioacchino Genuardi, i responsabili dell’Acres e dell’Asva, Stefano Antinori e Giuseppe Mattei, e il responsabile del dipartimento di prevenzione veterinaria Antonino Pecoraino. Hanno partecipato, inoltre, alcuni rappresentanti di associazioni che hanno già potuto testare gli ottimi risultati dell’iniziativa o che intendono aderire in futuro.

Ottimismo sulla buona riuscita del progetto pilota è stato espressa da tutti i partecipanti.
“La sinergia prodotta da questo progetto che coinvolge scuola, istituzione locale, Asl, e associazioni specialistiche ci permette di attivare un nuovo modo di orientarci verso lo studente con difficoltà – ha spiegato il preside Gioacchino Genuardi - Il cane diventa co-tutore attraverso un’opera di mediazione. L’iniziativa non potrà non avere che una ricaduta positiva sull’autostima dell’alunno”
“Crediamo profondamente nella valenza della pet therapy - ha commentato Giuseppe Mattei, responsabile dell´Associazione Siciliana Volontari Animalisti - Bagheria si fa promotrice e capofila in provincia di Palermo di un progetto che ha avuto grande rilevanza in ambito nazionale ed internazionale".

 
DATA:  28-11-2007   AUTORE:  Anna Corsaro   FONTE: www.90011.it  

Gb, nasce il profumo per cani  
La testimonial, una bassett hound di nome Shirley, guadagnerà 37mila euro  

Dopo cappottini invernali, acconciature bizzarre e collari sfiziosi ecco l’ultima novità in fatto di fashion canino: il profumo per il miglior amico dell’uomo. A lanciarlo per primo è stato il negozio londinese “Mungo & Maud” che vende la preziosa essenza per circa 60 euro a boccetta.
Il profumo - chiamato “Petite Amande” - è reclamizzato come una «delicata fragranza ispirata alla natura con estratti di ribes francese, arance tunisine, foglie di mimosa e violetta su una base di mandorle e vaniglia». Un accessorio che, secondo Nichola Sacher, direttore creativo del negozio, «rinfrescherà il cane e sarà allettante per l’olfatto umano».

Per la pubblicità del lussuoso profumo «for dogs» è stata ingaggiata Shirley, una bassotta di tre anni, pagata profumatamente: 37mila euro. La cagnetta ha stracciato altre 29 aspiranti modelle ed è stata prontamente ribattezzata «la Kate Moss della moda canina». A partire da lunedì prossimo il “volto” di Shirley sarà su tutti i tabelloni pubblicitari d’Oltremanica per promuovere la fragranza realizzata da Lyn Harris.

In Gran Bretagna - famosa per lo straordinario amore tributato agli animali domestici - l’industria riservata ai quattro zampe è sempre più fiorente: è arrivata ad un fatturato di 6miliardi di euro l’anno, con una crescita del 30 per cento negli ultimi sette anni. E la concorrenza sul mercato è in continuo aumento: i grandi magazzini ’Harrods’ hanno subito risposto alla mossa di Mango & Maud mettendo in vendita una fragranza chiamata “Sexy beast” (“bestia sexy”) e presentata all’annuale “Dog fashion show”.

Redditizio anche il settore alimentare dedicato agli animali domestici, che sono sempre più nutriti con cibo biologico e di alta qualità. «Abbiamo avviato un business di 4,5milioni di euro all’anno, con un incremento delle vendite di cibo di lusso per cani e gatti, rispettivamente del 55 e del 63 per cento», ha spiegato orgoglioso Matt Davis, proprietario del negozio “Pets at home” specializzato in delikatessen canine e feline.

 
DATA:  19-11-2007   FONTE: lazampa.it  

Canada. Cani antidroghe per perquisire i soldati stanziati in Afghanistan  
La polizia militare canadese ha usato cani antidroghe per controllare i bagagli di alcuni soldati, per il sospetto che alcuni di essi avessero consumato eroina, hashish e marijuana. Anche se non sono state trovate droghe, e’ noto che gli stupefacenti siano disponibili e che siano una tentazione per le truppe sia per uso personale che per spaccio.
Nel documento ufficiale che lo rivela, diffuso dalla Canadian Press, si legge che nel mese di giugno e luglio ci sono stati minimo cinque perquisizioni mirate e casuali tra gli effetti personali di alcuni soldati dell’aeronautica stanziati a Kandahar. La Canadian Forces National Investigation Service, un’unita’ militare indipendente, ha ispezionato circa 90 soldati e 100 tende.  
Il documento rivela anche che dalla perquisizione non e’ stata emessa alcuna accusa, ma la polizia ne terra’ conto in caso ci siano prove di traffici o consumo tra i soldati sospettati.
La portavoce del Dipartimento della difesa, capitano Julie Roberge non ha voluto commentare l’azione, affermando che la polizia militare usa i cani quando ha "ragionevoli dubbi" che circolino droghe tra i militari. "Se ci sono dubbi, e’ meglio verificare. I cani, inoltre, facevano parte della NATO. Le forze militari canadesi addestrano propri cani antidroghe per eventualmente utilizzarli in Afghanistan", ha concluso.
Il documento ufficiale riporta anche la preoccupazione che con queste perquisizioni si siano violati i Diritti dei soldati, soprattutto la privacy e il diritto di non essere perquisiti senza un ragionevole motivo, ma conclude che "le perquisizioni mirate e casuali dei convogli sono degli efficienti deterrenti, che non interferiscono con le operazioni militari in corso".
La scorsa settimana e’ stato formalmente accusato un soldato per traffico di marijuana e hashish dopo un’investigazione durata undici mesi. Il colonnello maggiore Steven Pearson ha ricevuto cinque capi d’accusa per traffico e possesso nel gennaio 2006 di marijuana e hashish.
Investigazione non solitaria, perche’ si sono verificati diversi casi di militari coinvolti in traffici illeciti.  
DATA:  14-11-2007   FONTE: www.droghe.aduc.it  

Lusso per animali: dove trovarlo?  
Dalle boutique più rinomate agli e-commerce più curiosi, i luoghi reali o virtuali dove trovare accessori degni di un vero cucciolo Vip.
Abbiamo parlato più volte di accessori lusso dedicati agli amici a quattro zampe, dalla cuccia Hello Kitty, al cappottino Burberry, alle chiavi Usb e ai prodotti per la bellezza, nonché dei resort a cui affidare le cure dei pet durante le vacanze.  

Ma dove si possono trovare tutti questi oggetti così particolari?

Sicuramente la boutique più esclusiva è quella di Fifi Romeo su Beverly Boulevard a Los Angeles, ma con una prossima apertura in Giappone. Il negozio è frequentato da dive come Christina Aguilera, Jessica Alba e Anastacia. In Italia è d’obbligo una visita al punto vendita o allo showroom For Pets Only in centro a Milano - presente comunque anche a New York in Mercer Street - frequentato da star italiane, come Paola Barale e Federica Fontana.

Sanremo, invece, ospita Arte Pittura & Bau – tique dove si possono trovare accessori particolarissimi, asciugamani, tappeti, gadget, quadri e ceramiche a tema, e dove è possibile ordinare un ritratto del proprio cane o gatto.

Ritratto che si può ordinare anche su Hallodog.com, dove sono disponibili anche parure trendy, cappottini lusso, cucce rifinite con strass e profumi, tutto dedicato ai cani.

Oltre a questo, sono numerosi gli e-commerce dove trovare chicche davvero sorprendenti.

Accessori per cani realizzati a mano in materiali preziosi sono quelli di Miss Nanette, sito da cui si possono acquistare trasportini in pelle ornata da Swarovski, guinzagli in perle fuxia, cuscinetti portavivande che diventano veri e propri complementi di arredo, accessori in coordinato cane-proprietario come il pendente in oro bianco con corallo rosso e diamanti, maglioncini in cashmere coordinati, poltroncine e letti.

Guinzagli in argento, decorati con perle e strass, borse in coccodrillo, impermeabili moda, dog-sofa in ogni stile di arredamento sono disponibili su Luxury Vip, che comprende anche oggetti dedicati ai gatti.
Prodotti per la bellezza assieme ad un vasto assortimento di gioielli, bijoux e accessori moda si trovano, invece, su Emilù.

In inglese, l’e-commerce Shana Logic che comprende una sezione dedicata agli amiali domestici, con curiosi collari fashion o decorati da cristalli o perle.

http://fifiandromeo.com
www.forpetsonly.it
www.artepitturaeliana.com
www.hallodog.com
www.missnanette.it
www.luxuryvip.it
www.emilu.it
http://shanalogic.com

 
DATA:  05-11-2007   FONTE: luxgallery.it  

Italia. Veneto. Cani antidroga anche nelle classi  
Cani antidroga anche dentro le aule scolastiche in Veneto, se i controlli dei finanzieri rilevano la necessita’ di ispezioni piu’ approfondite. Se il cane antidroga fiuta qualcosa di sospetto al passaggio degli studenti, il controllo di prevenzione puo’ portare gli uomini delle fiamme gialle anche fino dentro gli istituti. E’ accaduto per esempio a Vicenza, scrive oggi il Gazzettino, dove un cane antidroga della guardia di finanza berica allertato da una ’scia’ cannabinoide ha indotto i militari, in accordo con il preside, a fare un controllo in aula, fino al banco di due ’sospetti’. L’hashish, com’e’ noto, lascia una traccia olfattiva per diversi giorni.  
Il controllo dei finanzieri, rilevano al Comando Regionale del corpo, e’ svolto pero’ soprattutto a difesa dei ragazzi e viene attuato prevalentemente all’esterno delle scuole. I cani non sono spinti ad annusare gli studenti, ma sono presenti nei controlli per fini preventivi. Se a Vicenza le operazioni interessano la citta’, a Treviso i finanzieri operano in tutta la provincia, alternando due scuole diverse alla settimana.
Anche qui vige la regola della prevenzione, con i militari che operano all’esterno degli istituti, con accertamenti che possono arrivare fin nei bagni e nelle aree ’comuni’, come il cortile, ma quando non sono presenti gli studenti. In due occasioni e’ e’ stato recuperato dell’hashish ad altrettanti ragazzi che stavano entrando nel plesso scolastico.
 
DATA:  29-10-2007   FONTE: www.droghe.aduc.it  

Italiani pazzi per i gatti... anche on line  
Lo sostiene eBay che ha stilato la classifica degli animali più collezionati, in effige, nel nostro Paese. Per questi felini domestici si supera la soglia di 6.000 pezzi di oggettistica varia in vendita ogni giorno sul sito. Secondo posto per il cane.  

Italiani pazzi per i gatti, anche on line. Lo sostiene eBay, primo sito di commercio elettronico in Italia, che ha stilato la classifica degli animali più collezionati, in effige, nel nostro Paese. Per quanto riguarda i gatti sono oltre 6.000 i pezzi di oggettistica varia con riproduzioni di felini domestici in vendita ogni giorno su eBay.it. L’amico più fedele dell’uomo, il cane, si piazza al secondo posto con 4.700 oggetti on line legati alla sua effigie. Medaglia di bronzo ai maiali che possono vantare quasi 1.800 pezzi. Fuori dal podio gli orsi che arrivano quarti con 1.700 oggetti.

Dietro a questo tipo di collezioni si nascondono spesso, racconta eBay, storie particolari, come quella di una coppia di Mantova, Silvio e Susanna Visioli, che ha in casa una collezione di quasi 10.000 maialini, in buona parte provenienti da eBay. Un destino quasi segnato, dato che Silvio di mestiere fa il suiatra, cioè il veterinario che cura i suini. A casa di Francesca Picchiori, una ragazza romana di 31 anni, ci sono molti occhietti gialli che osservano i visitatori: sono quelli degli oltre 200 gufi che ha raccolto in questi anni. Il pezzo di cui è più orgogliosa è il famoso gufo della saga di Harry Potter, che ha comprato su eBay da un utente americano.

La casa del torinese Marco Gragnani, invece, è invasa dalle rane, che sono ormai più di mille, mentre Domenico Salnitro, di Reggio Calabria, vanta una collezione di oltre 1.500 oggetti tra gufi, rane e civette; nella sua collezione un posto di rilievo lo occupa certamente un articolo davvero inusuale: un biberon a forma di gufo. La top ten degli animali più collezionati su eBay si completa con, nell’ordine, elefanti, tartarughe, mucche, gufi, rane e papere.

 
DATA:  23-10-2007   FONTE: adnkronos  

BRESCIA: CANE POLIZIOTTO SCOPRE STUDENTE CON DROGA E TIRAPUGNI  
Uno studente slavo minorenne iscritto a un istituto tecnico a Brescia e’ stato denunciato dagli uomini della Questura per detenzione di stupefacenti e porto abusivo di strumenti atti a offendere. Ad indicarlo agli agenti il ragazzo e’ stato Xanto, pastore tedesco della Unita’ cinofili della Polizia, arrivato apposta a Brescia per speciali controlli antidroga e antibullismo davanti alle scuole, come disposto dal questore Gaetano Chiusolo.  
Il fiuto del cane poliziotto non ha mentito: quando e’ passato vicino allo straniero ha preso ad abbaiare. E a ragione: in tasca dei pantaloni aveva 10 grammi di hashish. E nello zaino, insieme ai libri, un tirapugni e un paio di manette.  
DATA:  19-10-2007   FONTE: AGI  

Ritrovato morto il cacciatore disperso: ad accudirlo il suo cane  
BOVEGLIO (Lucca) - E’ stato ritrovato l’anziano cacciatore, Turio Ciomei, settantesettenne di Pescia, sparito da mercoledì. L’uomo è stato individuato privo di vita sui monti di Boveglio, ad accudirlo era rimasto il suo cane.
Lo hanno trovato accanto al corpo del suo padrone, intento a vegliarlo da due giorni, da quando cioè l’uomo dopo essere caduto in un canale nei boschi dell’appennino Toscano, aveva battuto la testa ed era morto.
L’uomo, Turio Ciomei, 77 anni, residente a Pescia, era partito mercoledì per una breve battutta di caccia accompagnato solo dal suo cane. La sera non vedendolo rientrare i familiari avevano dato l’allarme.  

Le ricerche nella serata di ieri erano state orientate sul versante lucchese dopo il ritrovamento dell’auto dell’uomo, una Panda color nocciola, segnalata da un altro cacciatore in una zona piuttosto impervia nella frazione di Boveglio, nel comune di Bagni di Lucca.

Il soccorso alpino dopo una prima battuta già questa notte, all’alba di oggi ha ripreso le ricerche: la prima squadra cinofila partita ha subito ritrovato l’uomo, ormai senza vita. A portare i tecnici del Soccorso Alpino sul punto preciso dell’incidente è stato il fiuto di uno dei cani addestrati per la ricerca di dispersi in superficie.

L’uomo con ogni probabilità è scivolato e caduto in fondo al canalone dove è stato ritrovato. Stando a quanto riferito dagli uomini del soccorso alpino che hanno partecipato alle ricerche, accanto all’uomo, fermo ad aspettare e ad accudire il suo padrone, hanno trovato il cane: l’amico a quattro zampe vedendo scivolare il suo padrone giù per il canale lo avrebbe seguito e una volta raggiunto lo avrebbe accudito senza allontanarsene.

Sul posto sono quindi intervenuti il medico legale e i vigili del fuoco per il recupero della salma.

 
DATA:  19-10-2007   AUTORE:  Cecilia Pierami   FONTE: loschermo.it  

Un «Walk of fame» anche per i cani-star  
A Londra un percorso segnato dalle targhe che rendono onore alle stelle a quattro zampe del grande schermo  

Anche i cani avranno il loro «Walk of Fame», sul modello del noto percorso pedonale lungo l’Hollywood Boulevard e la Vine Street, dove sono incastonate le targhe ricordo di circa 2 mila star del cinema mondiale. E visto che anche gli attori a quattro zampe hanno saputo conquistarsi un posto nel cuore di migliaia di appassionati cinefili, grandi e piccini, c’è chi ha pensato di dedicare anche a loro uno spazio in cui lasciare un ricordo permanente del loro passaggio sul grande schermo.

RICORDO ETERNO - Il «Dog Walk of Fame» sarà realizzato a Londra, all’interno del Bettersea Park, nella zona sud del capoluogo britannico, dove sorge tra l’altro anche il più grande rifugio per cani abbandonati di tutto il Regno Unito. A decretare chi saranno i sei protagonisti di film animaleschi a conquistarsi il diritto di avere una targa ricordo in questo specialissimo viale del successo saranno i cyberutenti che voteranno online una rosa di 15 candidati scelti da una giuria di esperti. A promuovere l’iniziativa sono il Kennel Club di Londra, una delle istituzioni cinofile più rinomate al mondo, e il canale televisivo Sky Movies. E proprio a Sky Movies andranno inoltrate le proprie preferenze: sarà possibile indicare fino a tre cani-attori che hanno lasciato il segno nella storia della filmografia.[an error occurred while processing this directive]

I CANDIDATI - La rosa dei 15 comprende personaggi a quattro zampe di ieri e di oggi: dal mitico Lassie, stella del cinema anni Sessanta e Settanta con Rin Tin Tin (che però non è tra i "papabili"), ai più recenti Gromit, Fang e Frank che compaiono rispettivamente in Wallace e Gromit, Harry Potter e Men in Black. I risultati saranno annunciati il 5 novembre nel corso di una cerimonia che porterà anche alla deposizione delle targhe.

I FIDO AWARDS - Non sarà l’unica occasione per assegnare riconoscimenti ai cani-attori: il 28 di ottobre una giuria composta da critici cinematografici dei principali quotidiani e riviste di settore della Gran Bretagna assegnerà i «Fido Awards», una sorta di equivalente dei premi Oscar dell’«Academy Awards», nel corso del London Film Festival.

 
DATA:  18-10-2007   FONTE: corriere.it  

«Processo al cane», condannato l’uomo  

BERGAMO - Ma quale processo al cane. Chi deve finire sotto accusa è l’uomo, nelle sue diverse vesti. Veterinario, allevatore o proprietario che sia, è lui l’unico, vero responsabile delle eventuali malefatte dell’esemplare a quattro zampe. Ed è per questo che, in Corte d’Assise, di fronte ad un folto pubblico che seguiva l’insolito dibattimento a carico dell’animale organizzato nell’ambito di Bergamo Scienza, è stato lo stesso pubblico ministero Gaia Scovazzi a chiedere alla giuria popolare l’assoluzione dell’imputato e a proporre l’invio degli atti alla procura perchè proceda nei confronti di quanti, a vario titolo, sono all’origine dei comportamenti poco «urbani» di Fido.

 

L’«ASSOLUZIONE» - La Corte, sentita anche l’arringa dell’avvocato difensore Laura Roseo, che ha puntato su argomentazioni più affettive che tecniche («Il cane ha una lunghissima storia di amore e amicizia con l’uomo»), non ha avuto dubbi ed ha mandato assolto l’imputato con formula piena. Lui, Newton, un meticcio di due anni, ha assistito al processo con invidiabile serenità. Accucciato sotto le gambe del suo difensore, ha osservato la sfilata di testimoni convocati dalle due parti.

IL PROCESSO - Davanti al presidente della Corte, Ettore Tibaldi, si sono seduti veterinari, allevatori, pediatri, esperti di prevenzione e cura dei comportamenti canini. Tutti, seppur ciascuno dal proprio punto di vista tecnico, hanno messo in evidenza che l’animale non è buono o cattivo di per sé. Tutto, o molto, dipende da come viene cresciuto, allevato e addestrato. Qui entra in campo l’azione, determinante, dell’uomo. «Anche il cane più primitivo può essere un buon compagno di vita» ha spiegato Anna Morandi, allevatrice. Ecco perchè, ha osservato la veterinaria Barbara Gallicchio, prima di prendere un animale occorre conoscere tutto sulla selezione e l’addestramento che ha avuto. «Bisogna andare al di là sia degli stereotipi dei mass media che delle estremizzazioni degli animalisti» è stato l’invito rivolto a tutti da Lorella Notari, veterinaria specializzata in prevenzione cura dei comportamenti dei cani.

L’AUTODIFESA - Prima che la giuria si ritirasse per la sentenza, Newton ha voluto prendere, per interposta persona, la parola. «Siamo solo dei cani. Non siamo sempre perfetti, ma nemmeno voi uomini lo siete». Ma non c’è stato bisogno di invocare la clemenza. L’assoluzione a quel punto era più che scontata.

 
DATA:  16-10-2007   AUTORE:  Cesare Zapperi   FONTE: corriere.it  

Piombo e cadmio, e i gatti di città vivono la metà di quelli di campagna  
I gatti randagi che vivono in città hanno un’aspettativa di vita molto breve e raramente arrivano ai sei, sette anni di età meno della metà di quanto dovrebbero. I felini metropolitani, infatti, non muoiono presto perché esposti di più di quelli che vivono in campagna al rischio di essere investiti dalle auto, ma muoiono per malattie delle vie respiratorie: insomma, muoiono perché la città è inquinata.  
La scoperta è della facoltà di veterinaria dell’Università di Parma che lo scorso anno ha portato a termine una ricerca scientifica a Verona dalla quale risulta che su circa cinquanta gatti morti nel centro e nei quartieri della città, una percentuale molto alta aveva nel sangue metalli pesanti - quali il cadmio e il piombo che sono presenti nei cantieri stradali, nelle vernici che si usano per le strisce pedonali e per la segnaletica.  
DATA:  12-10-2007   FONTE: polisquotidiano.it  

Maine, cane salva padrone - l’incendio era colpa del gatto  
GREENVILLE (USA) - Ha salvato dalle fiamme il padrone, tirandolo per un braccio per svegliarlo, nel cuore della notte. Thumper, una Labrador retriever nera è l’eroe a quattro zampe che ha salvato la vita al cinquantaseienne Roland Cote. Ad appiccare involontariamente l’incendio, che stava distruggendo l’abitazione dell’uomo, un altro animale: la gattina Princess. Tanta paura ma nessun ferito, fatta eccezione per una lieve bruciatura alla coda di Princess.
 

Sono le 3.30 di notte, e Roland Cote sta dormendo nella stanza di una casa ricavata da un garage a due piani a Greenville, nel Maine. La moglie è partita per andare a trovare dei parenti, insieme al nipote di 7 anni, che in genere vive con loro. Roland dorme al piano superiore, nella sua stanza.

Princess si aggira per la casa, in cerca di un posto comodo dove dormire, quando sbatte inavvertitamente contro una lampada a cherosene. Il danno è fatto. Le fiamme si propagano in fretta. Thumper percepisce subito il pericolo e corre nella stanza del padrone, che non si è accorto di nulla e dorme beato.

Inizia a tirarlo per il braccio, fino a svegliarlo. L’odore di bruciato è forte, e Roland, che comprende subito la pericolosità della situazione, si dà alla fuga, insieme agli animali. Riesce a malapena a percorrere le scale. Quando è fuori, le fiamme stanno già divorando tutto.

Il rischio è grosso: la casa, infatti, è alimentata grazie all’energia solare, e in una stanza c’è una grossa tanica di gas propano. Il rischio è un’ esplosione.

L’arrivo dei vigili del fuoco, avvisati nel frattempo da Roland, evita il peggio. La famiglia, nell’attesa di ristrutturare la casa, si è trasferita da alcuni amici: naturalmente insieme a Thumper e Princess.

 
DATA:  11-10-2007   AUTORE:  MARCO STEFANINI   FONTE: REPUBBLICA.IT  

Velo bianco e bombetta: anche i cani si sposano  
Matrimonio canino in Perù. Anche i cani convolano a nozze. Stanno infatti prendendo sempre più piede le agenzie matrimoniali per gli amici a quattro zampe specializzate nell’organizzazione di cerimonie in grande stile, con tanto di abito bianco, lista di invitati, e anelli da indossare sulle zampe.  
In Russia già da qualche anno opera Elena Tulaieva, la prima vera ideatrice delle nozze per Fido, che pare abbia già molti clienti. Tra i primi a scambiarsi gli anelli sono stati Shustkik e Krasnoiaka. I due fidanzatini hanno detto il loro sì con un rito che non aveva nulla da invidiare a quelle degli umani: abiti firmati, lauto banchetto e ospiti, canini ovviamente.
La moda sta prendendo piede anche dall’altra parte del pianeta. In Perù la donna che ha fatto del pet wedding planning una vera e propria professione è Ingrid Chavarri, chirurgo dentista per professione e organizzatrice di matrimoni a quattrozampe per passione. I suoi servizi sono così puntuali ed accurati che le richieste fioccano da ogni parte del Paese. La sua attività è così conosciuta che diversi canali televisivi le hanno dedicato servizi e interviste.
Ingrid, prende tutto molto seriamente e partecipa in prima persona ad ogni fase dei preparativi, accompagna persino le famiglie dei due innamorati nella scelta degli abiti da cerimonia. E, nel giorno del sì fa le veci del sacerdote assicurandosi che i neo sposi firmino con la zampa il certificato matrimoniale.
Durante i pet wedding non manca proprio nulla: dal tappeto di petali di rose su cui cammina la sposina alla marcia nuziale di Mendhelson, passando per la maxi torta in due versioni: dolce per gli invitati umani e al sapore di pollo per i quattrozampe e per gli eventuali loro amici presenti al ricevimento.  
DATA:  07-10-2007   FONTE: tiscali.animali  

RANDAGISMO, COMMISSIONE D’INDAGINE IN PUGLIA  
Istituita in Puglia la commissione consiliare di indagine sulla applicazione della legge regionale 3 Aprile 1995 n. 12 "Interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo".  
Fine della Commissione è il monitoraggio degli effetti prodotti dall’attuazione della L.R. 12/95 in ordine agli interventi per la tutela degli animali d’affezione e prevenzione del randagismo sul territorio della Regione Puglia e pervenire alla proposizione di modifiche e/o integrazioni utili a eliminare le criticità e a potenziare le previsioni normative che hanno dato prova di positività riscontrate nell’attuazione della stessa legge regionale. La Commissione è composta da nove consiglieri regionali e può avvalersi di esperti solo a titolo gratuito. Può inoltre acquisire tutti gli atti deliberativi e preparatori, attinenti alla propria attività, senza che possa essere opposto il segreto d’ufficio. Il Presidente del Consiglio regionale convocherà la Commissione per la propria costituzione entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della sua istituzione. Il provvedimento è pubblicato nel Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 139 supplemento del 2 ottobre 2007.  
DATA:  04-10-2007   FONTE: anmvi  

GLI ITALIANI VOGLIONO IL 118 VETERINARIO  
Gli italiani chiedono il ’118’ per gli animali. Sembra essere questa la priorita’ indicata nel referendum organizzato dall’Enpa, ’Le citta’ per gli animali’, i cui dati parziali nazionali saranno presentati oggi a Milano in una conferenza stampa. Sono 15 i quesiti posti nel referendum, che e’ partito on-line il 20 settembre scorso e che si concludera’ nella Giornata degli Animali, il 6 e il 7 ottobre prossimi.  
Le risposte - ha anticipato Michele Gualano dell’Enpa - variano da Comune a Comune, eccetto per l’esigenza di un 118 veterinario, che e’ la piu’ votata da tutti. In coda, invece, sono i cimiteri per animali, poco sentiti per ora nel nostro Paese’’. Sempre domani saranno annunciate altre novita’ che caratterizzeranno questa edizione della Giornata degli Animali, tra cui la realizzazione di gadget a tema.  
DATA:  03-10-2007   FONTE: ansa  

Un mms per segnalare un reato contro animali o natura  
L’associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente ha infatti creato questo servizio per accogliere segnalazioni via mms o email. “Se una persona è testimone oculare di un reato di maltrattamento contro un animale – spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale di AIDAA - di un reato contro l’ambiente o di uno scempio edilizio, o anche più semplicemente di un atto di vandalismo all’interno di un parco o di un’oasi protetta e per mille motivi non riesce a fare denuncia personalmente, basta che ci invii un mms o un breve filmato anche in forma anonima descrivendo il luogo, la data e l’ora ed il fatto commesso.  
Aidaa, attraverso il proprio servizio legale e il proprio ufficio di presidenza, presenterà denuncia alla procura della repubblica di competenza laddove ravviserà gli estremi di reato”. Come utilizzare questo servizio? Basta inviare un mms al numero 392.65.52.051 o un breve filmato via email all’indirizzo di posta elettronica segnalazionereati@libero.it e immediatamente il filmato sarà visionato dagli esperti legali AIDAA. “E’ un servizio nuovo e importante - aggiunge l’avvocato Maria Morena Suaria, vice presidente AIDAA e responsabile del servizio legale associativo - un passo in avanti per combattere il maltrattamento contro gli animali ancora troppo diffuso e troppo spesso sottovalutato”. AIDAA, parallelamente a questa iniziativa, sta cercando contatti anche con gli investigatori privati al fine di evitare facili archiviazioni dei reati per carenza di elementi probatori certi. “Per tale motivo – conclude Suaria -cerchiamo investigatori privati autorizzati che possano collaborare gratuitamente (o con il patrocinio a spese dello Stato se concesso al singolo caso)”. Per informazioni 392.65.52.051-347.888.35.46  
DATA:  21-09-2007   FONTE: www.loschermo.it  

Silverstone, nuda per gli animali  
Non ci sono altre immagini disponibili Cosa non si fa per amore degli animali? L’attrice Alicia Silverstone ("Batman & Robin" e "Ragazze a Beverly Hills") compare come mamma l’ha fatta, adagiata sul bordo di una piscina per la campagna PETA (People for the Ethical Treatment of Animals - Persone per il trattamento etico degli animali). Sopra il corpo della sensuale Alicia la scritta "Sono vegetariana".  

Oltre al manifesto pubblicitario la campagna è supportata da un video girato da Dave Meyers, che ha lavorato con la cantante Missy Elliot. Alicia esce dall’acqua, si adagia in piscina e la camera la riprende di schiena con il fondoschiena in vista. In sottofondo le parole della Silverstone: "Non c’è nessun’altra cosa al mondo che mi ha cambiata come il fatto di esser vegetariana, mi sento molto meglio e sono piena di energia".


"Non sono stata sempre vegetariana - ha confessato l’attrice alla presentazione della campagna-, ma amo moltissimo gli animali. Ho risentito anche molti benefici del fatto di esser diventata vegetariana. Soprattutto fisicamente. Ho perso anche chili in eccesso".

La PETA è da tempo impegnata su più fronti, contro l’allevamento intensivo, la vivisezione (o la sperimentazione sugli animali), l’allevamento di animali da pelliccia e l’uso di animali nell’industria del divertimento. Altri sforzi sono diretti a combattere la pesca, la pratica della disinfestazione (per esempio nei confronti dei ratti), il combattimento di galli e molto altro. Oltre alla Silverstone altri divi dello showbusiness hanno aderito alla campagna, tra questi: Pamela Anderson, Alec Baldwin, il Dalai Lama, Paul McCartney, Morrissey, Martina Navratilova, e Charlize Theron.

 
DATA:  20-09-2007   FONTE: TGCOM  

Allarme rapimenti felini  
A vederli miagolare così teneri e paffuti non si immaginerebbe mai che a qualcuno possa venire in mente di mangiarli. E invece, stando ai dati dell’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, sono 23mila i gatti che spariscono ogni anno per finire in pentola.
"È una cosa vergognosa - afferma il presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce - i poveri felini finiscono spesso sul tavolo di ristoranti tradizionali e a base di cucina etnica. Ma per legge il gatto non può essere cucinato".  
Dati così impressionanti sono il frutto delle denunce giunte all’apposito sportello dell’Aidaa "ma trovano conferma nei numeri forniti da altre associazioni animaliste con le quali siamo in contatto", precisa Croce.
La maggior parte dei mici viene sacrificata al Nord ma anche al Sud la passione per il gatto in salmì ha molti estimatori se è vero che nella sola Sardegna sono 6mila i gatti che vengono uccisi. Di questi, 2500 sono quelli neri che vengono usati in riti esoterici o semplicemente eliminati perché accusati di portare sfortuna. Pare, infatti, che soprattutto in occasione del 31 ottobre e della festa di Halloween i poveri mici scuri vengano seviziati a morte in omaggio di chissà quale folle credenza.
"È per questo che noi dell’Aidaa stiamo organizzando la giornata del gatto nero per il prossimo 17 (giorno notoriamente ’sfigato’) novembre. Avremo anche una testimonial d’eccezione: Anna Falchi, una vera gattofila, o Juliana Moreira, la valletta di Cultura Moderna. Vedremo chi sarà disponibile".
Certo i gatti meritano tutta la nostra simpatia e ogni sforzo possibile per salvarli ma, detto questo, proviamo a fare un piccolo esercizio di relativismo culturale. Cos’ha di diverso un gatto da una mucca? A parte il fatto che è impossibile adottare un bovino e farlo accomodare sul divano insieme a noi, il suo sguardo è forse meno dolce di quello di un quattro zampe domestico? Soffre meno di un cane o di un gatto?
In Italia per tradizione ci si nutre di bovini, ovini, pollame ed equini ma provate a chiedere a un irlandese se gusterebbe una bella bistecca di cavallo. Vi guarderebbe più o meno come noi guarderemmo un coreano abituato a mangiare carne di cane. Per gli indù sono sacre le mucche, islamici ed ebrei non mangiano suini per il motivo opposto, lo considerano un animale impuro.
Tutto questo solo per riflettere sul fatto che gli animali che decidiamo di difendere o di sopprimere dipende dai nostri usi e costumi. In Italia si ha familiarità con cani e gatti e si mangiano pecore, mucche e cavalli. Ma se abbiamo tanto a cuore il destino di canidi e felini, perché non abolire almeno gli allevamenti intensivi? Che qualche animale debba sacrificarsi per nutrire l’umanità è un conto, ma perché farlo soffrire per tutta la vita fino al momento della sua uccisione nel mattatoio? Difficile essere coerenti fino in fondo con la causa animalista, difficile essere animalisti nei confronti di tutti gli animali. E tu cosa ne pensi? Di’ la tua nel nostro blog.
 
DATA:  18-09-2007   AUTORE:  Claudia Mura   FONTE: tiscali.it  

In sei anni una gatta dà origine a 73mila mici  
I calcoli-choc sono del ministero della Salute, e secondo gli animalisti sono sottostimati. Un cane femmina invece con i suoi cuccioli puo’ dar vita altri 67.000 nuovi nati.  

Una gatta e i suoi piccoli possono dare origine a 73.000 altri gatti in circa sei anni, mentre una femmina di cane con i suoi cuccioli puo’ dar vita altri 67.000 nuovi nati in sei anni.

I calcoli sono del ministero della Salute. E sono sottostimati, secondo gli animalisti. "Non rappresentano la realta’ vera", dice Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani". Una realtà - quella italiana - in cui il fenomeno del randagismo e’ ancora lontano dall’essere debellato. Eppure i soldi ci sarebbero ma, secondo i calcoli degli Animalisti italiani, contro gli abbandoni di cani e gatti viene speso solo il 30% dei fondi disponibili.

E pensare che "la Finanziaria- sottolinea Ferri- destina ogni anno dei fondi, poi ridistribuiti alle regioni, per combattere il randagismo". Cosi’ nel 2007: i soldi messi a disposizione sono 4.986.000 di euro, mentre la legge punta tutto sulla prevenzione: "Attuare piani di controllo delle nascite incruenti attraverso la sterilizzazione". Inoltre, si legge nella Finanziaria: "I comuni provvedono al risanamento dei canili comunali esistenti e costruiscono rifugi per i cani".

La cifra scende di poco nel 2008 a 4.934.000 di euro ma risale nel 2009 a 5.015.000. Due cose, pero’, lasciano perplessi. La prima, rileva il direttore degli Animalisti italiani, e’ che "si sia usato soltanto il 30% del totale dei fondi fino al 2003. E il trend sembra continuare in quella direzione". La seconda e’ che "non siamo in grado di affrontare il problema tecnicamente", dal momento che "per la sterilizzazione non c’e’ una base da cui partire, i dati sfuggono e dovrebbero essere molto piu’ alti".

Secondo Ilaria Ferri, direttore degli Animalisti italiani, "la sterilizzazione di cani e gatti e’ l’unica strada, l’unica soluzione per prevenire il problema". E a chi dice che questi animali debbano avere almeno una cucciolata, Ferri controbatte: "E’ una fesseria, un classico luogo comune. E’ una visione molto antropomorfica. La sterilizzazione e’ un segno di civilta’". Sui problemi di comportamento, il direttore degli Animalisti, rileva che "non cambia", e che poi neanche "ingrassano". E anzi "prevengono alcune malattie". In Usa, riferisce, per esempio "se non sono sterilizzati gli animali non possono essere dati in adozione".

Un discorso a parte lo meritano i canili e le strutture di accoglienza. Infatti, osserva Ferri, "come associazione contestiamo i canili per come sono. Devono essere strutture snelle, in rapporto con l’uomo, dei parchi canili". Inoltre, ricorda che "il canile non e’ una galera, devono essere soltanto un momento di transito". Ma il cattivo esempio arriva anche dalle istituzioni. Il canile di Roma, riferisce Ferri, "fa stare tre cani in sette metri quadrati, mentre la legge prevede otto metri quadrati per singolo animale". Quello che serve e’ "un salto culturale nel nostro Paese, perche’ il randagismo e’ anche ignoranza. Si deve poi formare e informare, anche sulle norme".
Il problema, infatti, "diventa anche sociale".

 
DATA:  18-09-2007   FONTE: quotidiano.net  

Il misterioso furgone bianco che "rapisce" i gatti  
ROMA - Se non fossero gattini, ma cani a macchie bianche e nere e se non si trattasse di un furgone bianco, ma di una macchina un po’ sgangherata si potrebbe credere di essere in una scena della ”Carica dei 101”. Invece sembra proprio che a Roma ci sia un furgone bianco che dia la caccia ai gatti. Di denunce ne sono arrivate più di una, all’ufficio diritti animali e il Comune sta seguendo la vicenda giorno per giorno. Una vicenda che, tra l’altro, ricorda l’allarme dello scorso febbraio quando si parlava di un altro mezzo, stavolta azzurrino, che invece rubava i cani. Fu Monica Cirinnà, la delegata del sindaco per i diritti degli animali, a parlare di rapimenti nella zona del centro e a Corcolle, dopo aver raccolto chiamate di cittadini che erano stati testimoni di alcuni di questi episodi. Il tutto rimase confinato nel limbo delle leggende metropolitane.  

I primi ”sequestri” sarebbero avvenuti davanti al Forlanini dove un testimone ha raccontato all’ufficio diritti animali di aver visto un uomo che caricava dei gatti sul mezzo. Poi è stata la volta del mercato Trionfale, in via Andrea Doria. Qui una fruttivendola ha affisso un cartello, per lanciare un vero e proprio allarme, con un particolare: l’autista del mezzo dichiara di lavorare per il Comune. Particolare che, ad oggi, non risulta essere vero.

«Un caso analogo c’è stato un anno e mezzo fa - racconta Matilde Talli, presidente dell’associazione Arca, che ha in cura le oasi feline di Porta Portese e Piramide - Una persona, che guidava un furgone bianco prendeva i gatti, alla Garbatella, affermando che li avrebbe solo sterilizzati».

 
DATA:  15-09-2007   FONTE: Il messaggero  

Oprah Winfrey lascia 30 milioni di dollari ai suoi cani  
Orami quella di lasciare grandi cifre in eredità agli animali sembra diventata una moda, alla quale in pochi sanno resistere.  

Anche la regina del talk show americano sarebbe intenzionata a trasmettere la sua fortuna ai quattro amatissimi cani.

Pare che la ricca donna abbia intestato loro un fondo fiduciario di 30 milioni di dollari che, dopo la sua scomparsa, dovrà servire al mantenimento dei due cocker e due golden retriever di sua proprietà.

La notizia si inserisce nella lunga scia di donazioni che hanno riempito le pagine dei giornali di tutto il mondo. Ultima in ordine di tempo quella di Leona Helmsley, moglie di un famoso magnate del mattone, che ha lasciato a Trouble, cane di razza maltese, la bellezza di 12 milioni di dollari. Ma nel caso della Winfrey si sente odore di trovata pubblicitaria.

 
DATA:  15-09-2007   FONTE: deluxeblog.it  

TRA GLI OSPITI DI FONDAZIONE SOSPIRO E I CANI DA SOCCORSO SCOPPIA L’AMICIZIA  

Il progetto di pet-terapy ha coinvolto anche la più giovane istruttrice d’Italia. Nuovi amici per le 400 persone disabili e i 300 anziani ospiti della Fondazione Sospiro, tra le più grandi aziende multiservizio della Lombardia. Sono i cani da soccorso dell’Unione Nazionale Arma dei Carabinieri di Pontevico, che si sono "prestati", assieme ai loro istruttori, a fare attività riabilitative.

 

E’ solo l’inizio di un progetto, dal titolo “Gli animali sono nostri amici”, che prevede l’utilizzo degli animali (cani e cavalli) per la riabilitazione di persone portatrici di disabilità grave.
Gli obiettivi vanno 2 direzioni, così come tutte le attività laboratoriali previste in Fondazione: una parte dall’interno di Fondazione ed è diretta al territorio (sedute di ippoterapia in collaborazione con strutture attrezzate per questo tipo di attività), l’altra, invece, richiede l’impegno da parte degli enti e delle associazioni coinvolte (come l’unità cinofila accademia cani da soccorso di Pontevico) a muoversi dalla realtà esterna verso la struttura, entrando nella “casa” degli utenti di Fondazione (i più compromessi e, quindi, impossibilitati a recarsi all’esterno) per sperimentare il contatto diretto con l’animale (cane).

Per il lancio dell’iniziativa erano in molti nel giardino della fondazione, in questo inizio di settembre.
Coinvolta anche la più giovane istruttrice d’Italia, Giulia Malafico, che assieme ai colleghi ha mostrato al pubblico presente e agli ospiti le potenzialità dell’addestramento dei cani da soccorso.
In attesa di vedere le positività che questi animali sapranno trarre stando vicini agli amici disabili della fondazione.

Il progeto del resto è stato approvato dal Ministero della Solidarietà Sociale e dall’Assessorato alla Famiglia e Solidarietà Sociale della Lombardia, e vedrà coinvolti i Volontari del Servizio Civile Nazionale, 2 Educatori e 1 fisioterapista dei Laboratori di Fondazione Sospiro.

Il traguardo più ambizioso sarà portare 1 o 2 persone disabili ad alto funzionamento (disabilità non grave) ad ottenere il patentino di “addestratore”.
Un risultato che diventerebbe un primato a livello nazionale.


INFO:

Fondazione Sospiro
Ragione Sociale: Istituto Ospedaliero di Sospiro
P.zza Libertà,2 - 26048 Sospiro (Cremona)
Tel: 0372/620317 - Fax: 0372/620299

 
DATA:  14-09-2007   FONTE: disabili.com  

’SAVE THE DOGS’, FERMARE STRAGI CANI IN ROMANIA  
Duecentomila cani uccisi negli ultimi sei anni a bastonate, a fucilate, avvelenati o rinchiudendoli in canili, senza cibo, a sbranarsi tra loro. E’ la politica romena di ’controllo’ del randagismo, denunciata dagli animalisti, e contro la quale oggi un centinaio di persone si sono riunite, accompagnate dai propri cani, in piazzale Lotto, a Milano.  
Alla chiamata dell’Associazione Enzo Tortora-Radicali di Milano e di ’Save the dogs’, attiva da anni in Romania, hanno risposto molte associazioni animaliste e gente comune. ’Non stupisce che la Romania - afferma Sara Turetta, presidente di ’Save the dogs’ - un Paese con grandi problemi e una storia recente difficile, non tenga conto dei diritti degli animali.
Stupisce invece che, in questi anni, non si sia elaborata una linea comune a livello europeo’.
Per questo motivo, gli organizzatori chiedono a Bucarest la fine della politica di soppressione dei randagi, ’che si e’ dimostrata - spiega Valerio Federico, segretario dei Radicali milanesi - dispendiosa e inefficace’, da sostituire con un programma di sterilizzazione e rilascio monitorato e di incentivazione delle adozioni. Inoltre, hanno chiesto, con l’appoggio di Franco Frattini, vicepresidente della Commissione europa, un incontro con Markos Kyprianou, dell’Eurogroup for animal welfare, per domandare una direttiva che vieti ai Paesi membri la soppressione di animali sani.  
DATA:  09-09-2007   FONTE: ANSA  

IL CANE MUORE: RICONOSCIUTI 1.200 EURO COME “DANNO NON PATRIMONIALE”. PLAUSO DELL’ENPA  
Un giudice romano ha emesso una sentenza storica a favore del proprietario di un cane morto per la manifesta incompetenza del veterinario: il colpevole è stato condannato – oltre ad altre spese - al pagamento di 1.200 euro come “danno non patrimoniale”, ovvero è stato riconosciuto il danno emotivo e biologico inferto alla persona che ha perso il suo quattrozampe. L’Enpa plaude alla decisione del giudice Maurizio Maselli della XIII sezione del Tribunale di Roma, ringraziando al contempo l’avvocato Rossella Minio; hanno entrambi lavorato su una vicenda triste traendone un esito positivo: il giusto riconoscimento del dolore provato per la perdita di un affetto.  
La vicenda ha inizio nel gennaio 2003, quando Macchia, una piccola meticcia di 5 anni, senza essere vista inghiotte un boccone che va ad ostruirle l’esofago, provocando in breve problemi respiratori evidenti nell’animale; il padrone la porta d’urgenza da un veterinario romano e, non avendo assistito all’ingestione dell’osso, chiede aiuto allo specialista. Il veterinario, un professionista di zona Cinecittà, esegue lastre poco visibili in punti diversi del corpo dell’animale (ma non nella zona interessata), giungendo a una diagnosi errata; quando a distanza di un paio di giorni l’animale peggiora, arriva ad operarla asportandole l’utero, convinto che si trattasse di un’infiammazione ai genitali del cane e aggravando un quadro clinico già in crisi per il blocco dell’esofago.
Dopo 4 giorni di agonia, il padrone consulta un altro veterinario che, pur identificando subito il problema in modo corretto, non è in grado di fare nulla per il cane che è ormai moribondo. La responsabilità del veterinario incompetente è risultata evidente dalle prove presentate, ma un giudice meno attento avrebbe potuto limitarsi a una condanna al pagamento del valore patrimoniale dello sfortunato animale o delle spese sostenute, mentre la sentenza recita esplicitamente che il padrone di Macchia ha subito “la rottura di un legame affettivo”.
Il risarcimento è notevole anche per entità, a riprova dell’importanza data dal magistrato all’evento luttuoso vissuto dall’uomo, che ha assistito impotente al peggioramento e all’agonia del suo amico.
 
DATA:  07-09-2007   FONTE: ENPA  

I 10 animali più ricchi del mondo  
In testa, con 133 milioni di euro, c’è il pastore tedesco Gunther IV, appartenuto a una contessa tedesca.  

LONDRA - La scelta della miliardaria americana Leona Helmsley di lasciare 12 milioni di dollari al suo amatissimo maltese Trouble è solo l’ultimo esempio in ordine cronologico di una moda che impazza ormai da anni e che trasforma cani e gatti, ma anche scimpanzè e persino tartarughe in (felici?) ereditieri.
Ecco la classifica dei dieci animali più ricchi del mondo, stilata dal “Daily Mail”.

1 – GUNTHER (PASTORE TEDESCO) 133 milioni di euro Nel luglio del 2000 Madonna ha venduto la sua villa di Miami per quasi 7,5 milioni di euro a degli agenti che agivano per conto di un pastore tedesco chiamato Gunther IV, figlio di Gunther III, unico erede della fortuna della contessa tedesca Karlotta Liebenstein che alla sua morte, nel 1992, gli aveva lasciato 63 milioni di euro. Anche Gunther IV ha cominciato subito a fare notizia, come quando lo scorso anno pagò quasi 1.500 euro per un raro tartufo bianco, presentandosi di persona (si fa per dire), insieme a due domestici all’asta di Torino. Stando alle cronache, nel suo portafoglio ci sarebbero proprietà alle Bahamas, in Italia e in Germania, e sul suo sito web il cagnolone viene immortalato in una villa in stile Playboy, fra ragazze in succinti bikini e uomini in jeans bianchi. Ma c’è chi sospetta che sia tutto un bluff.
2 – KALU (SCIMPANZE’) 60 milioni di euro Patricia O’Neil, figlia del Conte di Kenmore e moglie dell’ex campione di nuoto australiano Franck O’Neil, decise di lasciare ogni suo avere all’adorato scimpanzè Kalu, che trovò su un albero fuori dalla casa del console argentino in Zaire. Patricia lo portò a Cape Town in Sudafrica e, dopo l’iniziale trauma, la scimmia divenne la regina incontrastata della casa. Con buona pace del signor O’Neil.
3 – TROUBLE (MALTESE TERRIER)8,8 milioni di euro Neo entrata nella classifica dei pets multi milionari, la dispettosa Trouble (mai nome fu più azzeccato, chiedere al personale di servizio della Helmsley) è abituata ai lussi da sempre: mangia in scodelle d’argento e quando la sua padrona era in vita, pretendeva che la servitù tagliasse e sminuzzasse il cibo (rigorosamente di primissima qualità) e imboccasse la pestifera cagnetta. Quando Trouble morirà, è già stabilito che venga riunita alla sua proprietaria nell’Helmsley Mausoleum.
4 – TINA e KATE (COLLIE) 665 mila euro Alla sua morte (avvenuta un giorno prima che compisse 90 anni), Nora Hardwell ha stabilito che i suoi amati collie, Kate e Tina, potessero vivere il resto della loro vita nel lusso e in piena liberta. Così, ha disposto che avessero la casa di Peasedown St John, vicino a Bath, e 665.000 euro da spendere per i loro bisogni.
5 – JASPER (INCROCIO)221 mila euro Metà labrador e metà doberman, Jasper deve la sua fortuna all’ereditiera Diana Myburgh che lo ha trovato nel canile di Battersea che era ancora cucciolo e se lo è portato nella sua casa di Maunsel House, nel Somerset, dove già c’era Jason (un whippet – incrocio fra un levriero e uno spaniel o un terrier). I due cani hanno fatto compagnia alla donna fino a quando lei è morta nel 1995 e quando anche Jason passerà a miglior vita, l’intero patrimonio andrà a Jasper, che ora ha 14 anni.
6 – TINKER (GATTO)150 mila euro Non avrà mai problemi per latte o biscotti, il nero Tinker, a cui la vedova Margaret Layne, morta nel 2003 a 89 anni, ha lasciato un fondo fiduciario di 150.000 euro, oltre alla casa nel Middlesex, dove il gatto avrà libero accesso per 21 anni (o fino alla sua morte). Ma non sempre i soldi danno la felicità e pochi mesi dopo la morte della Layne, sono cominciate ad arrivare minacce di morte a Tinker, che è stato trasferito in un posto sicuro nel Galles.
7 – PORGY, PRIDE, JOY e RONALD (GATTI)26 mila euro a testa. La regina delle librerie Christina Foyle è morta nel 1999 e ha lasciato precise disposizioni testamentarie per i suoi gatti, affidati alle cure della sua governante, che ha comprato una nuova casa per la famiglia di felini nell’Essex e ora vive lì con loro.
8 – SILVESTONE (TARTARUGA)24,6 mila euro Anche Silvestone – che deve il suo nome quando venne scovata su un prato durante il Gran Premio d’Inghilterra – è una beneficiaria della generosità di Christina Foyle e, a differenza delle altre cinque tartarughe che vivono con il tuttofare della Foyle, Anthony Scillitoe, (a cui sono andati 150.000 euro per il disturbo), l’ultracinquantenaria Silvestone ha scelto di stare con la governante Maureen.
9 – TOP CAT e MATILDA15 mila euro a testa Sono entrati in classifica grazie al lascito del loro proprietario, un libraio in pensione di Aberdeen.
10 – ANGUS (MUCCA) e LARRY (AGNELLO)11,7 mila euro a testa Grazie al fondo da 4,4 milioni di euro creato dalla regina Madre prima di morire, le 150 mucche Angus Abeerdeen e le 200 North Country Cheviot pecore del Castle of Mey Farm sono forse gli animali più ricchi di Gran Bretagna. Ognuno di loro può infatti contare su una fortuna personale di quasi 12.000 euro.

 
DATA:  02-09-2007   AUTORE:  Simona Marchetti   FONTE: www.corriere.it  

Grigliate? Buone per gli uomini ma attenzione per cani e gatti  
Leggiamo su tiscali.animali un interssante articolo che riguarda il pericolo per i nostri animali di contrarre una grave malattia quando mangiano con noi qualche boccone di carne alla griglia. Lo sappiamo, è difficile dire di no al proprio cane quando con occhioni supplicanti chiede un boccone della nostra pietanza. In alcuni casi è meglio resistrere ed evitare. Leggiamo meglio...  
... "Vorrei mettervi in guardia da una malattia non molto frequente ma da non sottovalutare per il suo esito sempre fatale. Si chiama malattia di Aujeszky o pseudorabbia. Il serbatoio di questa malattia, causata da un Herpesvirus descritto dal veterinario ungherese Aladàr Aujeszky nel 1902, è rappresentato dall’allevamento dei maiali, animali in cui il morbo è contagioso, mentre negli altri mammiferi l’infezione è "cieca " nel senso che si esaurisce con la morte del soggetto. Nei suini la malattia spesso decorre con pochi sintomi o con segni poco specifici, come forme respiratorie o aborti nei riproduttori. Solo negli animali più giovani si nota l’encefalite che invece colpisce sempre il cane e il gatto, che quindi se contagiati non hanno alcuna possibilità di guarigione o remissione.
Come si infettano dunque cani e gatti? Gli allevatori di maiali conoscono molto bene la malattia e sanno che fatalmente qualche cane o gatto si ammala frequentando le porcilaie e mangiando parti di animali infetti. Nelle città oggi è predominante l’alimentazione commerciale e il problema della pseudorabbia, se si usano scatolette o crocchette, non si pone. Per chi fa uso della classica alimentazione domestica o è solito allungare al proprio pet qualche succoso avanzo di cucina, è necessaria molta attenzione, perché le frattaglie di maiale, specie fegato, polmoni e rene possono albergare il micidiale virus.
Anche salsicce, luganeghe e in generale carni di maiale crude o poco stagionate possono essere a rischio e sono da bandirsi nell’alimentazione di cani e gatti, anche occasionalmente. Basta una distrazione e, se il virus è presente, provoca una malattia che, nel cane, causa sintomi simili alla rabbia (pseudorabbia, appunto) e un prurito talmente devastante da costringere talvolta il povero animale all’automutilazione, cosa che ho visto personalmente trent’anni. Nel gatto invece compaiono febbre e l’emissione di un lamento particolare che simula l’ingestione di un corpo estraneo piantato in gola. Poi le convulsioni e la morte (se non si pratica prima l’eutanasia). Per cani e gatti non esiste né cura né vaccino. Occhio alle grigliate estive dunque. Salsicce, costolette e fegatini di maiale saranno ottimi per voi ma non per i vostri beniamini. (Oscar Grazioli)"...  
DATA:  06-08-2007   AUTORE:  Bau - tratto da articolo Oscar Grazioli   FONTE: tiscali.animali  

Il business dietro l’amore per gli animali  
ETTORE LIVINI di Repubblica ha "curiosato" nel business legato agli animali domestici. Cifre sorprendenti. Per viziarli spendiamo 5 miliardi all’anno: cibi da gourmet e costosi profumi. La pet economy conta due miliardi che se ne vanno solo per i veterinari. Di seguito alcuni passi dell’articolo.  

"Nell’Italia a crescita zero, dove cani e gatti (14,5 milioni secondo gli ultimi dati Istat) sono più dei bambini dagli 0 ai 15 anni, gli animali di famiglia sono diventati i nuovi re della casa. Viziati con menu da tre stelle Michelin, coccolati e al centro di un mondo dorato diventato ormai un fiorentissimo business.

Le cifre in ballo sono davvero bestiali: il Belpaese spende ogni anno per i suoi cittadini a quattrozampe (dati Eurispes) 4,7 miliardi. Due miliardi se ne vanno per i veterinari, 1,2 miliardi per farli mangiare.
Più di 580 milioni costano le medicine, 450 sono i soldi spesi per acquistarli, mentre 453 milioni finiscono nel mondo un po’ surreale degli accessori: una galleria di inutilità a peso d’oro - ne escono 450 ogni anno - che spazia dal profumo "O My dog!" (25 euro la boccetta da 100 millilitri, utilizzabile sia da Fido che dal padrone) fino alla borsa porta-cane da 400 euro firmata Gucci.

Gli eccessi, però, sono solo la punta dell’iceberg. Tenere in casa un animale da compagnia è un’impresa finanziaria anche per chi rinuncia agli optional griffati.

Secondo l’Associazione medici veterinari italiani, allevare un cane di taglia media costa 700 euro l’anno. Ma se si cede alle sirene delle proposte sempre più esotiche che arrivano dai banchi dei supermercati, si può arrivare a spendere solo per il cibo (stime della Lega Anti Vivisezione) 1.825 euro in dodici mesi."

..."per la dadolata di tonno per gatti, per dare un idea, si pagano 12 euro al chilo, 2 in più dello stesso pesce inscatolato a uso e consumo degli esseri umani in esposizione due corsie più in là. I biscotti al miele per il parrocchetto, poi, vanno recapitati al pappagallino di casa con la scorta armata visti che costano 33 euro al chilo.

Eppure gli italiani, da sempre un popolo di formiche, per gli amici a quattrozampe (e per la gioie delle aziende produttrici) non badano a spese."

..."Il 57% degli italiani, secondo la Società veterinari per animali, fa trovare alla sua bestiola un regalo sotto l’albero di Natale. In America il 41% dei cani dorme nel letto con i padroni, mentre il 40% di loro soffre di obesità. Per non parlare degli psicologi per animali, delle cerimonie nuziali - con scambio di collare e torta di carne - officiate in Gran Bretagna per 5mila euro fino ai cimiteri e ai necrologi virtuali online diffusissimi ormai anche qui da noi."...

 
DATA:  06-08-2007   FONTE: Repubblica  

Sud Corea. Laboratorio dello scandalo clonera’ cani antidroga  
Travolto dallo scandalo che aveva portato alla luce la falsificazione di studi sulle cellule staminali, il laboratorio di genetica dell’universita’ di Seul cerca di rifarsi un nome clonando i cani antidroga.  
Il laboratorio e’ stato il primo al mondo a clonare un cane e ora vuole farne un business siglando un accordo con l’agenzia delle dogane sudcoreana. "Non trarremo vantaggio economico da questa intesa" ha detto Kim Min-kyu, che guida il team di ricercatori, "e’ una faccenda piu’ a livello investigativo, anche se in futuro abbiamo in programma di clonare cani a fini commerciali".
Il laboratorio si e’ specializzato nella clonazione di animali che rendono un servizio all’uomo, come i cani per i non vedenti e quelli utilizzati per scovare droga ed esplosivi.
"Non e’ ancora una operazione commercialmente vantaggiosa" ha aggiunto Kim, "non c’e’ abbastanza domanda di clonazione di animali da compagnia -il costo e’ di 37mila euro per esemplare- anche se ci spettiamo un significativo sviluppo del settore".  
DATA:  20-07-2007   FONTE: ADUC - Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori  

Un sms per aiutare i cani abbandonati  
A chi viaggia in auto è rivolta la nuova iniziativa "Io l’ho visto"che vede la collaborazione della Polizia Stradale e il Gruppo Autogrill.  

Sarà possibile segnalare l’avvistamento di cani abbandonati e in pericolo sui tratti autostradali in Italia inviando un sms al numero 334.105.10.30 dove si indicheranno le coordinate nel modo più preciso possibile.

"Io l’ho visto!" è una campagna contro l’abbandono degli animali che è stata lanciata dal sito prontofido.net in collaborazione con la polizia stradale, la società Autogrill, "Radio 105" e "Radio Montecarlo". L’iniziativa inviata a segnalare un cane abbandonato sulla rete autostradale, per farlo basterà comporre un sms ed inviarlo al numero 334.105.10.30.

Ogni anno, secondo le stime ufficiali, vengono abbandonati circa 150 mila "amici a quattro zampe" e molti di loro finiscono, impauriti e feriti, lungo le strade e autostrade con grave rischio per la loro vita e l’incolumità di chi viaggia. Oggi, grazie a questa iniziativa, la segnalazione verrà fatta pervenire ai Centri operativi della polizia stradale che invieranno le proprie pattuglie e anche i servizi veterinari della Asl per le prime cure e il recupero dell’animale.
Il servizio è attivo da oggi fino alla fine di agosto ed è esteso alla sola rete autostradale.

All’iniziativa hanno aderito molti volti dello sport, dello spettacolo e delle organizzazioni ambientaliste da Maurizio Costanzo a Licia Colò, da Fulco Pratesi a Jarno Trulli, da Paola Saluzzi a Lella Costa.

Ovviamente la polizia stradale e "prontofido" raccomandano di raggiungere la prima area di servizio prima di inviare l’sms o di chiedere all’eventuale compagno di viaggio di inviarlo per voi. Nel caso si notasse un cane abbandonato o in pericolo è necessario non impegnare le corsie di emergenza o le piazzole di sosta ma effettuare la segnalazione in condizioni di sicurezza, a veicolo fermo, in un’area di sosta o di servizio.

 
DATA:  19-07-2007   FONTE: Polizia di Stato  

40 MILIONI DI ANIMALI COSTRETTI IN GABBIA. ESTATE IN PRIGIONE  
"Io amo gli animali. Vedessi casa mia: pare uno zoo". Quante volte si sente questa frase. E infatti, insieme a 13 milioni di cani e gatti, nelle case degli italiani vivono ben 40 milioni di altri animali d’affezione: pesci, uccelli, criceti, coniglietti, tartarughe, furetti, serpenti, iguana e via dicendo. Ma se per cani e gatti questo amore può anche esprimersi correttamente, la quasi totalità degli altri nostri compagni con la coda vive in condizioni etologicamente inappropriate e in spazi angusti (gabbie, acquari e teche).  
"Uno stuolo di esseri come noi in grado di provare emozioni, piacere e dolore", spiega Carla Rocchi, antropologa, presidente dell’Ente nazionale protezione animali, "ai quali, spesso senza consapevolezza, si causa sofferenza frustrandone l’istinto alla libertà, immutato nell’arco di poche generazioni di cattività. Occorrono infatti millenni per simili adattamenti".
Enpa lancia dunque la prima campagna finalizzata da un lato a scoraggiare l’acquisto di questi sventurati animali e dall’altro a stimolare, in chi già li possiede, la realizzazione delle migliori condizioni possibili di detenzione. "Sul sito www.enpa.it", sottolinea Rocchi, "si possono trovare al riguardo alcuni suggerimenti utili. Con una raccomandazione: questi nostri amici, comunque cresciuti in cattività, non hanno più le risorse per sopravvivere in natura e abbandonarli sarebbe la soluzione peggiore".
Tutti questi concetti vengono diffusi quest’estate sia con migliaia di locandine affisse presso le aree di servizio autostradali, sia con tre pagine stampa: le simpaticissime immagini vacanziere di una coppietta di criceti in viaggio su una spider, di due pesci che praticano lo sci d’acqua, e di canarini che si rilassano sulla spiaggia si rivelano, purtroppo, i sogni impossibili di tre membri di tali specie, chiusi ciascuno nella sua opprimente prigione.
E se i nostri animali, cani o criceti che siano, li portassimo in vacanza con noi per poterli accudire al meglio? Ottima idea, purché anche questo gesto d’amore non si trasformi in un’involontaria tortura: "In un’auto al sole la temperatura può raggiungere i 70°", rileva Marco Poli, consigliere delegato del centro Comunicazione e sviluppo Enpa.
Insomma, il problema dei "Pet in prigione" (così è stata denominata la campagna) non è semplice. "Tutt’altro", risponde Poli, "e infatti per realizzare questa importante , abbiamo visto concretizzarsene un’altra: la cooperazione di due grandi agenzie, talmente grandi da mettere l’obiettivo (il bene degli animali, per anni generosamente perseguito al nostro fianco) al di sopra di qualunque pur comprensibile concorrenza tra competitors che la gente potrebbe aspettarsi".
McCann Erickson, oltre ai messaggi stampa, ha realizzato un divertente spot radio dove a essere in vendita, in un negozio di animali, è un esemplare. umano. Jwt, con la casa di produzione Moviefarm, ha creato invece lo spot tv, nel quale un tenero cagnetto viene lasciato in un’auto al sole che si trasforma in un forno. "Si tratta di immagini incisive", conclude Poli, "che, pur non urtando la sensibilità di nessuno, lasceranno un ricordo indelebile nelle coscienze".  
DATA:  11-07-2007   FONTE: ENPA  

CANE A CATENA SENZA RIPARO SUFFICIENTE. LA CASSAZIONE IMPONE 1.500 EURO DI MULTA AL PADRONE INSENSIBILE  
Lasciare il cane legato a catena senza possibilità di riparo potrà costare caro: è quanto dichiarato dalla Corte di Cassazione che ha condannato al pagamento di 1.500 euro un uomo che teneva un pastore tedesco costretto a un laccio di due metri all’interno di un cantiere di sua proprietà.  
L’animale non aveva modo di raggiungere un po’ di sollievo perché anche la cuccia era esposta al sole e quindi il calore era intollerabile senza potersi muovere.
Si tratta di una sentenza importante, che sancisce l’importanza non solo di garantire cibo e acqua e un riparo, ma anche la qualità di questo riparo, che in questo specifico caso non era nemmeno bastante a garantire un minimo di refrigerio. Anche l’impossibilità di fare qualche passo è stata valutata nella condanna, che pure giunge tra le prime a punire un comportamento ancora troppo diffuso in molti proprietari poco sensibili che non valutano come un maltrattamento la prolungata costrizione alla catena.  
DATA:  06-07-2007   FONTE: ENPA  

Abbandonati non solo i cani  
«Il 2001 e il 2002 sono stati anni disastrosi. Ora la situazione è migliorata, ma tutt’altro che risolta. E non si abbandonano solo cani, ma anche gatti, conigli, tartarughe, ragni e rettili».
Spesso si associa l’idea di abbandono ai soli cani. Ma i volontari delle associazioni animaliste approfondiscono l’argomento. «Il problema riguarda in seconda battuta i gatti - precisa Marco Marelli, presidente dell’Enpa di Como - Al primo posto, però, nella classifica degli abbandoni, troviamo ancora i cani. Forse perché sono gli animali più diffusi e più impegnativi da curare. Grazie a Dio non vengono più lasciati in autostrada, forse si è capito che possono causare incidenti mortali. Ma vengono abbandonati in zone verdi o tranquille, dove si può far scendere l’animale dall’auto lontano da sguardi indiscreti. Stiamo notando - prosegue il responsabile dell’Enpa - un aumento degli abbandoni di cani anziani o malati. In questi casi, i proprietari preferiscono abbandonarli piuttosto che spendere i soldi delle cure veterinarie».  
Che cosa consiglia a una persona che, di punto in bianco, si trova nell’impossibilità di accudire un cane’ «Partirei dal passo precedente. Ovvero, consiglierei di prendere un cane solamente alle persone che si rendono veramente conto del fatto che è un essere vivente, non un peluche. Conosco persone che, pur in difficoltà economiche, non mollerebbero il loro animale neppure sotto tortura. Se per un imprevisto, poi, una persona non può davvero più tenerlo, consiglierei di mettere decine di inserzioni sui giornali specializzati per trovare a tutti i costi una sistemazione al cane».
Dopo i cani, a livello di statistiche, arrivano i gatti. «E poi una novità, purtroppo: i conigli. Piccoli animali nati e cresciuti in cattività, che non sanno assolutamente come procurarsi il cibo. Un altro danno all’ecosistema arriva dalle tartarughe marine abbandonate: non sono autoctone, mangiano di tutto e mettono a rischio l’esistenza delle nostre tartarughine. È poi capitato il caso di abbandono di un pitone nel bosco, altri ancora si sono disfatti di ragni tipo tarantola o altre specie, anche pericolose».
L’Enpa gestisce il canile di Albate, mentre le strutture di Mariano ed Erba sono affidate all’associazione Amici del Randagio. «Il dramma di quest’anno - spiega Grazia Arrighi, volontaria dell’associazione - riguarda i gatti. Un sacco di cuccioli abbandonati, lasciati in scatole davanti al canile. Il problema è sterilizzare le femmine. La sterilizzazione è ancora a discrezione del proprietario, che spesso è frenato dal costo: sarebbe utile che l’Asl coprisse parte dell’intervento con una sorta di ticket. Tornando ai cani - prosegue Grazia Arrighi - la gente abbandona di tutto, anche cani di razza pagati mille e più euro. Husky, rottweiler, pastori tedeschi. E pittbull, etichettati ormai come animali pericolosi e quindi indesiderati. Vedendo poi un canile che funziona bene, la gente non ci pensa due volte e abbandona il cane sentendosi a posto con la propria coscienza».
 
DATA:  06-07-2007   AUTORE:  Andrea Bambace   FONTE: corrierecomo.it  

FIDO PARK, IL VETERINARIO E’ ANCHE IN AUTOSTRADA  
Per il quarto anno consecutivo, ANMVI aderisce al progetto Fido Park, promosso da Autogrill. Da oggi, fino al 26 agosto, all’esterno di 16 punti di ristoro Autogrill, i proprietari in sosta potranno ricevere assistenza per i loro animali e avvalersi della consulenza di un medico veterinario. L’iniziativa coprirà i seguenti orari: dalle ore 12.30 alle ore 14.30 dei week end. Le aree sono pensate per la sosta degli animali da compagnia che viaggiano verso le vacanze con i loro proprietari.  

Sono dotate di cucce isolate termicamente e igienizzate, di aree di agility con acqua corrente e distributore di paletta. Ai proprietari viene consegnato un regolamento in lingua italiana e inglese riportante le condizioni di utilizzo del servizio. I medici veterinari dell’ANMVI saranno presenti per prestare consulenza e assistenza agli animali in viaggio con i proprietari. Al medico veterinario nell’area di sosta Fido Park vengono richiesti consigli su come prevenire stress da viaggio e colpi di calore o su come trattare l’animale nei luoghi di vacanza, in montagna o al mare. In caso di bisogno, l’animale in difficoltà viene indirizzato verso la struttura veterinaria territorialmente più vicina al Fido Park dove potrà ricevere cure adeguate. La prestazione veterinaria, gratuita per il cliente, è retribuita al professionista dall’organizzatore. Ai medici veterinari si chiede di indossare il camice e un badge di identificazione per rendersi facilmente riconoscibile. L’iniziativa impegna 45 medici veterinari lungo tutta la Penisola.

IL REGOLAMENTO FIDO PARK 2007

 
DATA:  06-07-2007   FONTE: @anmvioggi  

IL VERO PERICOLO È IL PADRONE, NON IL CANE. L’ENPA CRITICA UNA SENTENZA DELLA CASSAZIONE  
L’Enpa critica duramente la sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato che tutti i cani "possono diventare pericolosi, anche quelli normalmente mansueti", nel caso di una passante morsa dal cane di casa uscito per sbaglio dal cancello senza museruola. Una simile asserzione ignora le più elementari nozioni di comportamentalismo: nessun animale infatti attacca senza motivo, se si fa eccezione per l’animale umano, capace di efferati delitti.  
Gli animali, ricorda l’Enpa, quando vivono allo stato naturale, usano la violenza solo per difendere la propria sopravvivenza. Gli esemplari che - dopo essere stati allevati ed educati in modo non corretto dai loro proprietari - danno prova di aggressività in realtà stanno tentando di proteggersi perché sentono minacciata la propria vita o il proprio ruolo sociale. Bastano pochi semplici accorgimenti nell’impostazione del rapporto uomo-cane per garantire a un quattrozampe un sano equilibrio che lo renda socievole con tutti.
Il vero pericolo non sono dunque gli animali, ma i padroni che non si assumono la responsabilità di gestire il cane così da assicurarne il benessere e da non stressarlo: un cane usato per fare la guardia e incentivato a mordere è pericoloso non per la sua natura, ma per un addestramento ricevuto e per essere messo in condizione di dover presidiare un territorio. Lo stesso animale, tenuto da una persona che gli vuole bene e lo fa vivere serenamente, sarebbe un ottimo compagno di giochi per un bambino.
L’Enpa chiede di evitare un’attribuzione di colpa a presunte caratteristiche di razza. I tanto bistrattati cani di taglia grande non sono armi improprie, ma esseri viventi con precisi diritti al benessere fisico e emotivo, che deve essere ottenuto con attenzioni e cure costanti. Basta sfruttare i cani come fossero antifurto per poi prendersela se fanno quello che viene loro insegnato.  
DATA:  05-07-2007   FONTE: ENPA  

L’addestramento di un cane-bagnino  
Eroi senza macchia, senza paura e senza medaglie. I cani baywatch - in genere di razza terranova, labrador, golden retriever - sono ormai da molti anni veri e propri bagnini. Certo, non sono in grado di somministrare la respirazione bocca a bocca con la stessa grazia di Pamela Anderson - la bagnina per antonomasia - ma negli ultimi 10 con il loro intervento sono state salvate da morte per annegamento più di 100 vite umane.  
"Per allenare i cani addestrati al salvataggio in mare - spiega Roberto Gasbarri, presidente della Scuola cane salvataggio Tirreno - occorrono almeno nove mesi". Per fare dell’amico dell’uomo un bagnino provetto è necessario che al suo fianco operi anche un uomo capace di dare all’animale gli input necessari. Gli addestratori, in sostanza, si preoccupano di creare una unità cinofila, ovvero una squadra uomo-cane in grado di agire tempestivamente ogni qualvolta sia necessario intervenire.
Operare negli arenili e nelle calette è obiettivamente difficile. Soprattutto perché nelle spiagge i cani hanno molti stimoli, per questo risulta molto meno faticoso ammaestrare un cane da valanga: "Lungo le coste si opera in mezzo a migliaia di persone, mentre nelle montagne molto spesso ci sono solo le squadre di salvataggio". Agli animali si deve insegnare a reagire positivamente alle sollecitazioni del mondo esterno. Una volta individuata l’unità cinofila, si lavora per creare - prima di tutto sulla terra ferma - un rapporto stabile fra l’animale e il suo allenatore. Solo dopo questo periodo di "apparentamento" gli esercizi continuano in acqua. "L’obiettivo finale - rivela Gasbarri - è quello di creare un rapporto di profonda stima con la guida. Ecco perché l’animale, una volta consegnato al suo "conducente", dovrà vivere per sempre con lui".
L’addestramento dell’unità cinofila è sul serio da corpi d’elite. "I nostri amici sono in grado di lanciarsi in acqua da elicotteri in volo da un’altezza di tre metri". I cani elitrasportati indossano un salvagente dotato di maniglie, dove chi è in pericolo di vita può aggrapparsi e farsi trascinare verso riva. "I cani sono condizionati a muoversi verso chi reclama aiuto e si dimena in acqua - dice Gasbarri - e sono scortati dalla guida-bagnino. Sono equipaggiati con una imbracatura galleggiante che offrono alla persona in pericolo".
Labrador, terranova e golden retriever sentono le correnti, così evitano le più pericolose o utilizzano quelle che portano verso terra. I cani da salvataggio collaborano con le motovedette delle forze dell’ordine e con la Croce Rossa. "I nostri bagnini intervengono ogni qualvolta sia considerato necessario dalla Protezione Civile: siamo collegati via radio con tutti gli enti con cui collaboriamo", commenta ancora Gasbarri. I cani protagonisti anche nella costiera amalfitana. Dove l’amministrazione comunale di Positano ha deciso di avvalersi nelle sue spiagge del supporto di questi benefattori dell’uomo.  
DATA:  04-07-2007   AUTORE:  Paolo Salvatore Orru’   FONTE: Tiscali animali  

MACCARESE, APRE IL BAUCOUNTRY NATURAL PARK  
ROMA - Baubeach è stata la prima spiaggia al mondo completamente attrezzata per cani liberi e felici. Ora si trasforma in un’oasi, il Baucountry Natural Park, dove le persone che hanno deciso di vivere con un cane troveranno un luogo vivibile, che li accoglie con amore ed attenzioni, per trascorrere l’estate in una ’full immersion’ totale nella natura, a due passi dal mare.  

Il parco sorge a Maccarese, a pochi chilometri da Roma, presso la struttura agrituristica ’Podere Capanne’, in via Casale delle Pulci: ettari di verde solcato da un fiume e ricco di eucalipti, salici e spazi attrezzati.

Nell’area sono a disposizione lettini, ombrelloni, docce nebulizzanti, passeggiate in mountain bike, un bioristoro che utilizza i prodotti della azienda e per i quattrozampe, piscinette, ombrellini, snacks biologici, tanto spazio per giocare e socializzare, passeggiate campestri controllate e un servizio di consulenza per problemi comportamentali. Il tutto autorizzato dalla Ausl Roma D di Rm che, regolamentando la struttura, prevede anche un servizio di reperibilità veterinaria.

Il parco festeggerà l’avvio della stagione balneare con due giorni di festa sabato 23 e domenica 24 giugno: prelibatezze biologiche e piccoli regalini per tutti i cani.

Informazioni ai numeri: 06.66562494 o 349.2696461. Mappa sul sito www.baubeach.it.

 
DATA:  26-06-2007  

Fa bere birra al cane, denunciato per maltrattamenti  
Perugia, romeno chiedeva elemosina fuori da supermercato  
Denunciato per maltrattamenti di animali un romeno, che chiedeva l’elemosina fuori da un supermercato. Ora l’animale, un cucciolo di tre mesi, e’ stato affidato al canile dell’Asl. Ad accorgersi di quanto accadeva sono stati una commessa del supermercato e alcuni clienti, che hanno chiamato il 113.  
DATA:  20-06-2007   FONTE: ANSA  

IN GIAPPONE LA PRIMA CASA DI RIPOSO PER CANI  
Aprirà i battenti questa settimana vicino a Tokyo quella che è stata pubblicizzata oggi come la prima ’casa di riposo’ per cani in tutto il mondo, con tanto di veterinario a disposizione 24 ore su 24.  
La società giapponese ha la maggiore percentuale di anziani del pianeta e per loro esiste già un florido mercato di beni e servizi, ma all’invecchiamento dei più fedeli amici dell’uomo non aveva ancora pensato nessuno.
Il vuoto è stato riempito dall’impresa ’Saradi’, che aprirà il suo ospizio a pagamento a Nasu, una località turistica poco a nord della capitale.
Inizialmente vi sarà posto per una massimo di 20 cani, che disporranno di cibo biologico e bilanciato, di una ’palestra’ e anche della possibilità di interagire con alcuni giovani esemplari per mantenersi vitali. Il tutto per la cifra non proprio modica di 100.000 yen, circa 650 euro, al mese.  
DATA:  18-06-2007   FONTE: ANSA  

Livigno: festa dei cani di pubblica utilità  
A Livigno dal 15 al 16 giungo tantissimi amici a quattro zampe, insieme ai loro conduttori, si sono incontrati per la quarta edizione della “Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità” tra momenti di giochi, divertimento e simulazioni su campo.  

Obiettivo dell’iniziativa, promossa dal Corpo forestale dello Stato, è stato quello di valorizzare l’operato delle unità cinofile dei diversi Corpi di Polizia del nostro paese. Quest’anno l’evento in collaborazione con la Regione Lombardia , si è svolto nella suggestiva cornice di Livigno per ricordare le celebrazioni per il ventennale dell’alluvione della Valtellina. Nel 1987 durante quella sciagura naturale le unità cinofile furono determinanti nel soccorrere, ritrovare e salvare tante vite umane. La “Giornata Nazionale del Cane di Pubblica Utilità” è stata un’occasione per discutere e condividere nuove tecniche di addestramento, per cercare di risolvere problematiche inerenti la logistica e i costi che sostengono le amministrazioni per potersi avvalere dell’insostituibile supporto dei cani nelle operazioni di soccorso. Un momento anche di giochi e di divertimento nel piccolo comune montano preso d’assalto dagli amanti dei nostri amici a quattro zampe, che non si sono fatti sfuggire l’opportunità di una dimostrazione interforze dei gruppi cinofili con simulazioni di recupero, ritrovamenti sotto le macerie, identificazione di sostanze stupefacenti ed esplosive, operazioni di ritrovamento e prove di “agility”. Presenti all’appello i cugini di Rex, il famoso poliziotto della fiction televisiva, ma anche altre razze di cani tra cui il Lupo italiano, il Pastore Belga Tervueren, il Labrador Retriever, il Border Collie, il Pastore Tedesco, Belga Malinois, Rottweiler e tanti altri cani e cuccioli di coloro che hanno partecipato all’evento. Esistono requisiti indispensabili per creare un mix vincente tra il cane e il suo conduttore per assicurare un’elevata capacità operativa. Al conduttore si richiedono infatti buona condizione fisica, elevato senso di collaborazione e non di protagonismo, buona conoscenza della topografia, del territorio e delle tecniche di orientamento con l’impiego di strumenti Gps portatili, in dotazione ai conduttori. Inoltre è fondamentale una buona conoscenza delle tecniche di intervento in sicurezza, di quelle di Primo Soccorso - Bls (Basic Life System) e della psicologia del disperso. Per il cane, invece, i requisiti basilari sono l’affidabilità e la costanza di rendimento, unita alla tollerabilità e all’impiego con altri cani conosciuti e non e un livello soddisfacente all’obbedienza di base e al superamento di ostacoli, nonché ottima resistenza fisica e comprovata capacità operativa.

 
DATA:  18-06-2007   AUTORE:  Federica Martufi   FONTE: iniziativa.info  

LONDRA, FINE DEI DOG SITTER?  
Londra: Vietato portare più di due cani al parco. Vip in rivolta a Kensington e Chelsea. A un anno dall’entrata in vigore della norma, che prevede 120 sterline di multa a chi porta più di due cani a ’pascolare’ nei parchi, l’upper class londinese si ribella.  

Potrebbe essere la fine dei dog-sitter. La norma londinese secondo cui è vietato - pena 120 starline di multa - portare più di due cani per volta nei parchi degli eleganti quartieri londinesi di Kensington e Chelsea, sta scatenando una polemica nell’upper class inglese.

’’La societa’ nella quale viviamo e’ afflitta da queste assurdita’ - urla allo scandalo l’attrice Feliciy Kendal, che vive nella zona e ha sempre avuto cani - Se il numero di animali che uno porta a spasso deve essere regolamentato dal consiglio di zona, allora vuol dire che lo ’Stato babysitter’ e’ andato troppo oltre’’.

Merrick Cockell, presidente del consiglio di zona, ha promesso di analizzare piu’ a fondo la normativa prima di prendere decisioni, mentre un portavoce del consiglio si lamenta per aver dovuto revocare tre delle quattro multe fatte negli ultimi sei mesi.

La spiegazione è semplice: ’’C’e’ gente che si porta in giro qualcosa come 12 cani per volta. I cani in gruppo si agitano piu’ facilmente e sono troppi da gestire per una sola persona’’.

 
DATA:  13-06-2007   FONTE: quotidiano.net  

NO ANIMALI IN SAGRE E CORSE  
No allo sfruttamento di animali nellecorse e nelle fiere di paese. L’appello arriva dall’Enpa, che inoccasione delle vacanze estive segnala il proliferare dimanifestazioni che prevedono la presenza di animali "incondizioni pericolose per la loro stessa sopravvivenza".  
Ilsenatore Salvatore Bonadonna ha presentato un’interpellanza alministro degli Interni con la richiesta "di impedire le corsedi cavalli e asini di Alcamo e San Vito lo Capo - spiega l’Enpa- e che sindaci e parroci vengano avvertiti che corrono ilrischio di offrire spazio ad attività mafiose, come lescommesse clandestine". L’Enpa sostiene questa iniziativa afavore degli animali e chiede che simili contese siano proibitenon solo in Sicilia, ma in tutta Italia. Soltanto negli ultimianni sono decine gli animali deceduti in seguito a incidentiavvenuti durante palii o gare, riferiscono gli animalisti, chetroppo spesso sono organizzati su terreni non adatti, conpercorsi di elevata difficoltà per alimentare laspettacolarità e, come attestato da recenti casi di cronaca,gli animali vengono drogati per avere prestazioni maggiori.
"Nonostante l’Enpa si batta da anni contro questo genere difeste - concludono gli animalisti - è ancora una battagliadifficile da vincere per l’ottusità di chi non si pone nemmenoil problema del benessere animale e non è consapevole che farcorrere un quadrupede su una pista possa causargli sofferenzaanche se non si verificano incidenti; senza contare che, inmolti casi, in queste gare si infiltrano anche elementi del girocriminale delle scommesse clandestine che senza scrupoli lucranosugli animali".  
DATA:  12-06-2007   FONTE: ANSA  

PANARIELLO TESTIMONIAL SPOT LEGA DIFESA DEL CANE  
L’attore-showman Giorgio Panariello ha registrato oggi a Milano uno spot come testimonial della Lega nazionale per la difesa del cane.  
Lo spot sostiene la sterilizzazione "pratica erroneamente considerata un atto di egoismo - si legge in una nota dell’associazione per la difesa del migliore amico dell’uomo - ma che in realtà è un gesto di responsabilità che consente di prevenire il maltrattamento dei cuccioli, l’abbandono e il randagismo dei cani".
"Abbiamo l’obbligo di prenderci cura dei nostri amici a quattro zampe - ha sottolineato Panariello - non basta coccolarli o giocare con loro, il loro star bene e la loro vita
decorosa dipende dalle nostre decisioni"  
DATA:  12-06-2007   FONTE: ANSA  

Sempre più glamour, anche i cani vestono Barbour  
Anche i cani seguono la moda. Pettinati, profumati, trasportati in borse griffate e ora persino vestiti con capi firmati dagli stilisti più famosi. L’ultima novità in fatto di fashion per Fido è la mantellina antipioggia di Barbour, pensata dalla maison inglese soprattutto per gli amici a quattro zampe che soffrono molto il freddo. Lo storico marchio per la sua creazione si è ispirato al modello Beaufor.  

Il dog coat ha le stesse caratteristiche della cappa che la griffe ha disegnato per la collezione uomo donna. Stesso tessuto e stessi dettagli. L’esterno è in cotone oleato, reso impermeabile attraverso un processo di immersione nella cera liquida. Inoltre le cuciture doppie garantiscono la perfetta impermeabilità. Il colletto è in velluto a coste, mentre il sottopancia è regolabile su due lati per permettere una perfetta aderenza. Le taglie vanno dalle extra small alla extra large e saranno in vendita nei negozi italiani da settembre, al partire da 63 euro.

Gli animali domestici, durante le vacanze seguono i propri padroni, vanno iin "alberghi" a cinque stelle, mangiano in "ristoranti" di lusso, e naturalmente vestono alla moda. A dare il via ad una vera e proprio stile canino sono stati in primo luogo i vip: Paris Hilton ne è un esempio. E così anche Gucci, per accontentare le sue clienti più facoltose, ha dedicato a Fido un’intera collezione. Una serie di cappotti, materassini, ossi, borse e berretti molto glamour. Mentre la stilista Tarina Tarantino ha pensato a una lineari oggetti preziosi: fermagli guinzagli e collari gioiello tutti tempestati di cristalli

Il risultato di questa tendenza è percepibile nelle boutique per animali come sul web. Sul sito HalloDog si possono acquistare accessori come le parure di collari e guinzagli, i cappottini di lusso per una passeggiata con stile, le cucce rifinite con strass, le borse e trasportini fashion, le lussuose ciotole. Tutto rigorosamente trendy.
Non solo lusso. Barbour ha pensato anche ai cani meno fortunati. Una parte del ricavato dalla vendita del dog coat andrà a sostegno del progetto Amoglianimali, una associazioni no profit che da anni combatte l’abbandono estivo degli amici a quattro zampe.

 
DATA:  11-06-2007   FONTE: tiscali animali  

DOPO LE PROTESTE LA RINASCENTE RINUNCIA ALLA VENDITA DI PELLICCE  
I punti vendita del gruppo Rinascente non venderanno piu’ pelli e pellicce che non siano provenienti dalla ’catena alimentare’, ed entro il gennaio 2009 eliminera’ dai propri magazzini i prodotti derivanti dall’industria della pelliccia. Ne da’ notizia la stessa azienda, oggetto da tre anni di una campagna dell’associazione animalista Aip.  
’’La societa’ La Rinascente ha adottato nel proprio codice etico la policy ’fur free’ - si legge nel comunicato dell’azienda - in base a tale impegno la Rinascente non acquista e distribuisce presso i propri punti vendita, prodotti di pelle e/o pelliccia di animali che non siano provenienti dalla cosiddetta ’catena alimentare’’’. ’’Si tratta di un primo passo - continua il documento - che costituisce un significativo ed importante segnale da parte dell’azienda con l’obbiettivo, entro il 31 gennaio 2009 di eliminare totalmente dai propri magazzini i prodotti che siano derivanti dall’industria della pelliccia’’. Secondo l’Aip, i cui attivisti sono arrivati a incatenarsi davanti ai negozi e a uno sciopero della fame, e’ la prima vittoria di un’associazione animalista nella battaglia contro l’utilizzo delle pellicce. Non dello stesso parere i rappresentanti dell’azienda: ’’Non e’ stato il cedimento a un ricatto - sostiene Alessandro Cavalchini, responsabile legale del gruppo Rinascente - ma una scelta aziendale presa in autonomia, peraltro sulla scia di altri gruppi internazionali’’.  
DATA:  05-06-2007   FONTE: ANSA  

ARRIVO DELLA STAGIONE CALDA: UN VADEMECUM PER GLI ANIMALI NEL PERIODO ESTIVO  
La sezione Enpa di Monza ha predisposto un vademecum per la calura estiva, soprattutto per proteggere gli animali, che subiscono più di noi gli sbalzi di temperatura senza poter trovare refrigerio. Ogni anno in questo periodo le Forze dell’Ordine rispondono a segnalazioni di animali chiusi in automobili incustodite; purtroppo alcuni di questi animali muoiono per l’ignoranza o per la disattenzione dei loro proprietari.  
Se la temperatura esterna è di 30 gradi, quella interna di una macchina parcheggiata al sole può raggiungere anche i 50 gradi in poco tempo - anche il tempo di fare la spesa. Tenere aperti finestrini e lasciare al nostro amico una ciotola d’acqua serve a poco. I cani e i gatti, coperti dal pelo e con bassissime capacità di sudorazione, sono più suscettibili delle persone al colpo di calore e gli animali molto giovani e molto anziani ancora di più. Anche se si parcheggia all’ombra, in pochissimo tempo l’auto potrà trovarsi in pieno sole. Semplicemente, non c’è un modo sicuro di lasciare un animale da solo in auto.
È importante ricordare inoltre che lasciare un animale in queste condizioni potrebbe costituire un maltrattamento perseguibile per legge. Se si vede un animale chiuso in una vettura, bisogna verificare se sembra abbattuto e se ha problemi nella respirazione, segni evidenti delle prime gravi difficoltà. Se non è reperibile il proprietario dell’auto, è bene chiamare subito le Forze dell’Ordine - la Polizia Municipale, la Polizia di Stato, i Carabinieri o anche il Corpo Forestale - che usciranno in caso di comprovata emergenza. I numeri di telefono 112 e 113 sono utilizzabili anche per questi casi.
Nell’attesa del loro arrivo, cercate comunque di creare ombra con i mezzi che avete (ad esempio, mettendo giornali sul parabrezza). Non abbiate mai paura di aiutare un animale che vedete soffrire in queste condizioni: a volte bastano pochi istanti di indecisione che possono essere fatali alla povera bestia. Una volta estratto l’animale dal veicolo, è necessario bagnare il cane immediatamente con abbondante acqua fresca per abbassargli la temperatura corporea, addirittura immergendolo completamente nell’acqua se possibile, altrimenti bagnandolo con bottiglie di acqua o mettendogli stracci bagnati addosso.
Il colpo di calore può capitare al cane anche mentre è fuori a passeggio: se vi accorgete che ha la pelle che scotta, o che il cane barcolla o addirittura cade a terra, ed ha difficoltà a respirare, intervenite prontamente. Chiamate un veterinario appena possibile, poiché se l’animale va in stato di choc e perde conoscenza, può essere troppo tardi.
È comunque buona norma evitare le ore più calde per la passeggiata e comunque non lasciare l’animale all’esposizione solare. Questo consiglio vale anche per l’animale che passa alcune ore da solo in casa, in giardino/cortile o in terrazza. E’ essenziale che abbia un riparo dal sole in qualunque ora del giorno e abbondante acqua fresca.  
DATA:  30-05-2007   FONTE: ENPA  

Preveniamo pulci e zanzare con spray o pillole  
I ricercatori non sanno spiegarlo, forse si tratta di una resistenza naturale, fatto è che la leishmaniosi felina è rarissima, almeno in Italia. Altrettanto infrequenti sono le malattie da zecca che non predilige il gatto. Tuttavia la sua salute ha altri nemici contro i quali è indispensabile proteggerlo.  
Tuttavia la sua salute ha altri nemici contro i quali è indispensabile proteggerlo. "A cominciare dalle pulci che ingoiate possono trasmettere al piccolo felino l’hemobartonella, un protozoo che si localizza sui globuli rossi distruggendoli", dice Francesca Fato, medico veterinario a Firenze. Il gatto si stanca, le mucose sono pallide, il respiro affannoso. In breve insorge anemia e ittero. La zanzara comune, invece, può trasmettergli con le punture la filaria, un verme filiforme che infesta i suoi polmoni. La prevenzione consiste nell’uso regolare di antiparassitari locali (spot on, spray) e per via sistemica (compresse, paste) da somministrare al gatto a seconda dell’ambiente in cui vive almeno due-tre volte l’anno.
Se vi cimentate in menu per gatti, ricordate che è importante cuocere (alla griglia o al vapore) sia la carne che il pesce per proteggere il vostro beniamino dalla toxoplasmosi.  
DATA:  16-05-2007   AUTORE:  mp. s.   FONTE: La repubblica  

Un collare GSM/GPS per i cani svedesi  
In Svezia gli oltre 700 mila possessori di un cane potranno presto dormire sogni tranquilli, senza il timore che il proprio animale domestico possa smarrirsi. Petlink Development e M-Tech si preparano infatti a commercializzare un localizzatore GPS con modem GPRS integrato, sviluppato in modo specifico per controllare gli spostamenti del migliore amico dell’uomo.  
Grazie al servizio si potrà inviare un messaggio dal cellulare per ricevere, via SMS o MMS informazioni sulla posizione del proprio cane, oppure impostare degli allarmi automatici nel caso in cui l’animale dovesse oltrepassare i confini di una zona predefinita. Il servizio, disponibile in anteprima in questi giorni sul mercato svedese, sarà esteso in autunno anche in Danimarca e in Norvegia.  
DATA:  14-05-2007   FONTE: PuntoCellulare.it  

Cani e gatti, ad amarli soprattutto famiglie numerose e single  
Ricerca Consodata: il 63% dei nuclei oltre 5 componenti ne possiede uno. Fra i single in testa i giovani sino a 30 anni. Per Fido ancora le pappe fatte in casa e gli avanzi, mentre tra i felini trionfa il confezionato  

Cani e gatti amati sopratutto dalle famiglie meno abbienti e numerose, e dai single con meno di 30 anni. Lo rileva Consodata, la società del Gruppo Seat Pagine Gialle specializzata nei servizi per il marketing, sulla base di analisi condotte su un nutrito campione di famiglie italiane ed estratto dalla banca dati Lifestyle.

Secondo la ricerca più della metà delle famiglie italiane, circa il 58,6%, ha un cane o un gatto con punte in Sardegna (72,5%), Veneto (65,5%), Toscana (66,5%), Friuli-Venezia Giulia (67,8%).

Il reddito e la presenza di bambini non conta più di tanto, se non quando c’è un solo figlio che preferisce per lo più la compagnia di fido. Conta invece molto la semplicità e l’età, tant’è che cani e gatti sono più diffusi tra le famiglie numerose (oltre 5 componenti, 63,5%) e meno in quelle con figli minori (46,7%) o con un livello di istruzione elevato (laurea) del capofamiglia (47,2%). Fra i single in testa i giovani sino a 30 anni (attorno al 70%, sia per uomini e donne).

Per quanto riguarda specificamente il possesso di cani l’analisi ha rilevato che anche in questo caso è solo questione di socialità, e non di reddito, tant’è che la presenza di un cane è più elevata nelle famiglie numerose ( 53,5%) e con redditi bassi (47% fino a 20 mila euro). Fido è vissuto come un allegro complice anche da chi non ama costrizioni o schemi. E infatti, fra i single la presenza di un cane è sì al di sotto della media (41,4% contro 44,4% medio), ma non per gli uomini e le donne sino a 30 anni (rispettivamente 63,1% e 56%).

Per quanto riguarda i gatti questi sono più amati dalle donne - anche fra i single dove il gentil sesso raggiunge quota 41,4% con età tra i 30 e i 60 anni e 38,2% per le ultrasessantenni - e dai piccoli nuclei familiari. La loro presenza è infatti più elevata nelle famiglie poco numerose (single, 36,4%, e sino a 2 componenti, 34,9%), e più bassa in quelle con figli minori (23,6%). Mentre il livello di reddito non appare influire granché.

Consodata ha infine rilevato le scelte delle famiglie italiane per l’alimentazione del proprio compagno a quattro zampe. Nel caso dei cani, le tradizioni e le premure resistono. E’ infatti ancora solida la percentuale di ’padroni’ che preparano in casa il cibo (31,3%) o che ’passano’ gli avanzi (18%), mentre gli alimenti pronti superano di poco la metà dei casi.

Diverso, il caso dell’alimentazione dei piccoli felini, che conferma un rapporto gatto-padrone di reciproca comodità. Più del 36% delle famiglie ricorre infatti a scatole di croccantini e alle scatolette (più del 33%), mentre il cibo fatto in casa e gli avanzi non superano il 31% dei casi.

 
DATA:  14-05-2007   FONTE: ING  

Milano, in sei mesi rapiti 160 cani  
Negli ultimi sei mesi sono 160 le segnalazioni da parte di cittadini milanesi e della provincia che hanno visto rapire cani, specialmente all’interno dei parchi pubblici della città. La denuncia è dell’Aidaa, l’associazione italiana difesa animali ed ambiente che parla anche di 396 casi di accattonaggio con l’uso di cani ed altri piccoli animali domestici raccolti e vagliati dall’Aidaa negli ultimi sei mesi a Milano.  
Di questi, dice l’associazione, oltre 350 riguardano cani usati (e spesso drogati) da zingari rom che raccolgono l’elemosina nelle strade del capoluogo lombardo, nei mezzanini delle stazioni della metropolitana, in prossimità di stazioni ferroviarie, vicino alle fermate dei tram ed ai supermercati. Le segnalazioni sono state raccolte dall’associazione dal mese di novembre ad oggi. Catalogate e verificate sono state poi fatte oggetto di un dossier inviato nei giorni scorsi alla Procura della repubblica di Milano. Nel dossier, inviato alla Procura, Aidaa ha anche allegato alcune denunce, firmate da cittadini milanesi, che in questi mesi hanno visto con i loro occhi portare via dei cani all’interno dei parchi. Le denunce contengono le descrizioni dei sistemi usati per rapire i cani destinati poi al mercato della vivisezione, del combattimento ed in particolare dell’accattonaggio se si tratta di animali di giovane età.
I luoghi prescelti per il rapimento dei cani da parte degli zingari e di altri soggetti non meglio identificati sono appunto i parchi cittadini ed in particolare il parco Ravizza, il Parco Sempione e il parco di Trenno. L’associazione chiede di rivolgersi senza esitazione alla caserma dei carabinieri, o della polizia o della forestale o della polizia locale più vicina a casa o al luogo dove è avvenuto lo smarrimento o il furto e denunciare il fatto alle autorità di polizia pretendendo la stesura del verbale di denuncia o di smarrimento dell’animale.  
DATA:  13-05-2007   FONTE: La padania  

Ogni anno in Italia uccisi 15mila cani nei combattimenti  
Lo denuncia l’associazione Aidaa, che ha elaborato i dati in base alle denunce e alle segnalazioni ricevute. Un giro d’affari enorme che riguarderebbe anche alcuni canili privati  

Una strage. Sono 15mila i cani che in Italia vengono uccisi dal business dei combattimenti. Lo denuncia l’Aidaa (Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha elaborato i dati in base alle denunce e alle segnalazioni ricevute.

Un fenomeno crescente e preoccupante che non accenna a diminuire, quello dei combattimenti clandestini in cui, annota l’Aidaa vengono utilizzati cani di grossa taglia, appartenenti alle cosiddette razze pericolose. Gli animali vengono tenuti in cattività, alla catena e maltrattati in modo da far emergere il loro carattere aggressivo.

Un fenomeno che riguarda almeno 15mila cani «che ogni anno trovano la morte non solo nei combattimenti clandestini ma anche in incontri ’imparì di allenamento, durante i quali cani di piccole dimensioni (gli stessi rapiti o appositamente allevati in canili lager) vengono usati come cavie, mandati a combattere contro i cani usati per i combattimenti, destinati quindi a morte certa. Quello dei combattimenti clandestini è un fenomeno diffuso che nasconde anche attività strettamente legate alla malavita organizzata».

Dopo l’appello lanciato nei giorni scorsi dal presidente nazionale di Aidaa Lorenzo Croce sui rapimenti di cani, spiega l’associazione, «sono centinaia le telefonate arrivate in questi tre giorni al numero delle segnalazioni Aidaa e non solo dalla provincia di Milano o dalla Lombardia ma da tutta Italia. Segnalazioni che parlano di cani rapiti e di possibili centri dove vengono tenuti gli animali destinati al combattimento a Milano, Roma, Torino, Napoli e la Calabria, ma anche nella piccole città del Nord e del Centro Italia, dove il fenomeno stando a queste segnalazioni sarebbe in costante aumento.

I combattimenti tra cani, spiega l’Aidaa, piacciono »non solo nel Sud Italia ma anche nelle provincie periferiche delle regioni del Nord come Lombardia e Veneto".

Un giro di affari enorme che riguarderebbe anche alcune strutture di canili privati, che in qualche caso possono essere addirittura convenzionati con i Comuni.

"Le segnalazioni precise e circostanziate stanno arrivando al ritmo di quaranta al giorno -spiega Lorenzo Croce, presidente nazionale Aidaa- persone che si sono decise a segnalare la presenza di possibili canili lager privati dove vengono tenuti in pochi metri cani di grossa taglia, che ogni giorno vengono picchiati per essere incattiviti, situazioni che sono ben oltre la legalità".

 
DATA:  04-05-2007   FONTE: quotidiano.net  

Cani protetti contro gli insetti  
Attenti a zanzare, zecche e pappataci. I cambiamenti climatici, le estati calde e gli inverni miti, insidiano la salute dei nostri cani. Il termometro alto facilita infatti la sopravvivenza di zecche, zanzare e pappataci.  
E i loro morsi causano non solo irritazioni, ma possono anche trasmettere pericolose malattie infettive. Per questo occorre proteggere gli animali usando sostanze adeguate. L’allarme è stato lanciato dagli esponenti del Cvbd World Forum, un gruppo internazionale di lavoro composto da esperti di scienze naturali, veterinaria e medicina fondato nell’aprile 2006. Per Cvbd (Canine Vector-Borne Diseases) s’intendono le malattie del cane trasmesse da vettori (come gli insetti). Secondo gli studiosi tali malattie, tipiche delle regioni del Sud Europa, stanno ora penetrando anche nelle regioni settentrionali.
Un esempio è la babesiosi, trasmessa dalla zecca dei bovini. L’agente infettivo distrugge i globuli rossi addetti al trasporto dell’ossigeno, provocando anemia e letargia. L’infestazione, se non viene trattata adeguatamente, può portare alla morte.
Spiega Patrick Bourdeau, veterinario di Nantes, Francia e membro del Cvbd World Forum: "Finora questo parassita era endemico nel sud della Francia, ma ormai può essere riscontrato in tutto il Paese. Un’altra malattia, l’ehrlichiosi, finora registrata solo nella regione mediterranea, si è oggi diffusa fino all’Europa Orientale e alla Svizzera. Il vettore è la zecca bruna del cane. L’infezione distrugge irreversibilmente il midollo osseo dei cani colpiti". Altra fonte di pericolo: le zanzare. In questi insetti si annida la larva della filaria che viene trasmessa al cane al momento della puntura. La filaria cardiaca, dopo una lunga migrazione attraverso l’organismo dell’animale, entra nei suoi vasi polmonari. Lì i vermi vivono e si riproducono per anni. E a lungo andare provocano la morte del cane. Altro parassita, spesso trasmesso dalle zanzare, è il Dirofilaria repens. I suoi vermi una volta adulti, vivono nei noduli sottocutanei dell’animale e in casi di alta epidemia, il rischio è anche per l’uomo. Secondo gli esperti il pericolo maggiore viene però dai pappataci. Dopo essere stato in passato decimato dal Ddt, il vettore della leishmaniosi ha riconquistato molte aree delle zone mediterranee (ne sono infestati il 20% dei cani). Gli animali, colpiti nel sistema immunitario, diventano letargici ed emaciati. Il parassita può infestare anche l’uomo, causando la leishmaniosi viscerale.
Domenico Otranto, veterinario e docente all’Università di Bari spiega: "Nel corso di uno studio abbiamo rilevato che, grazie al trattamento mensile con un agente antiparassitario repellente, si arriva a raggiungere una protezione dalla leishmaniosi di oltre il 90%". Per questo il ricercatore raccomanda ai proprietari di trattare i propri cani con prodotti adeguati.
 
DATA:  01-05-2007   AUTORE:  Alessandra Margreth   FONTE: La repubblica  

MARINA RUSSA ADDESTRA FOCHE PER DIFENDERE FLOTTA  
Alcuni biologi marini russi stanno pensando di ricorrere alle foche - e ne stanno addestrando a tal fine un certo numero - per difendere la flotta di sottomarini, secondo quanto scrive il quotidiano ’Izviestia’.  
I biologi citati dal giornale spiegano che le foche sono gli animali ideali per difendere le basi di sottomarini della Flotta russa del nord, sulla costa del Mare di Barents, per il loro adattamento alle gelide acque artiche. Gli strateghi dello stato maggiore della Marina - sempre secondo il quotidiano - sono molto interessati a servirsi degli agili mammiferi marini, ma finora gli scienziati hanno ricevuto scarsi fondi per le loro ricerche. Le ’Izviestia’ non precisano come verrebbero adoperate le foche per difendere i sottomarini. Il ministero della Difesa russo non ha commentato le affermazioni del giornale  
DATA:  18-04-2007   FONTE: ansa  

Anche Fido avrà la patente  
In Trentino, anche i cani prendono la patente. Ma non per guidare l’auto, bensì per avere il certificato di bravo cittadino. L’iniziativa - che in Inghilterra ed Austria, è attiva da anni - in Italia è nata grazie alla Lega Nazionale per la difesa del cane e ha come primo sostenitore il Comune di Trento.
 
Per prendere il patentino i fedeli amici a quattro zampe si devono esercitare per benino. Per questo è stato stampato un vero e proprio manuale attarverso il quale cane e padrone si potranno preparare per superare brillantemente la prova. L’esame prevede una parte teorica e una pratica. Quest’ultima riguarda la conduzione del cane in città.
Fido dunque dovrà mostrare di saper tenere dei comportamenti ottimali nell’ambiente sociale dell’uomo. Durante le prove, ad esempio, il cane dovrà convincere l’esaminatore di riuscire facilmente a mantenere un comportamento equilibrato nei luoghi pubblici, di saper attendere pazientemente il proprietario quando entra in un negozio. Inoltre dovrà provare di non aver nessun tipo di difficoltà nella camminata con il guinzaglio. Nel test scritto sarà invece il proprietario che dovrà dimostrare di conoscere le principali esigenze del suo migliore amico, il suo comportamento e le leggi in vigore sulla condotta.  
DATA:  16-04-2007   FONTE:  animali.tiscali.it  

Totò, un principe tra i cani  
L’attore dedicò gli ultimi anni della vita a curare gli animali abbandonati  

Vedrà che accoglienza. Quei cani mi vogliono bene», prometteva Totò. L’attore meraviglioso morto quarant’anni fa, il 15 aprile 1967, accompagnato dal dolore italiano e da una semplice benedizione perché le autorità ecclesiastiche non gli perdonavano d’aver vissuto anni con Franca Faldini senza sposarsi e d’essere massone, non era un uomo d’amore. Gli piacevano le donne, ne apprezzava la dedizione quando c’era, era legato alla figlia, era sentimentale alla napoletana, ma voleva bene a pochi: però amava i cani, moltissimo. Nel 1960, per accogliere cani sperduti o sfortunati, fece costruire l’«Ospizio dei trovatelli», un canile moderno e attrezzatissimo che gli costò quarantacinque milioni. Anche prima, finanziava diversi piccoli canili artigianali, spendendo molto.
Li visitava tutti regolarmente, a turno. Quella domenica andavo con lui e con un fotografo a uno di questi rifugi, sui prati tra la periferia romana e Ostia. Totò appariva non si dice elegante (risultava sempre troppo azzimato) ma impeccabile: cappello, bel cappotto, scarpe lucide, sceso dalla macchina venne accompagnato dall’autista alla rete metallica che circondava il terreno di giochi dei cani, aiutato a entrare. Una festa: gli si precipitarono addosso tutti insieme abbaiando, mugolando, scodinzolando, puntandogli le zampe sul cappotto. Lo riconoscevano, mentre Totò aveva la vista troppo danneggiata per riuscire a individuarli, né avrebbe potuto distinguerli dal nome. Ai cani quasi mai attribuiva un nome («Mica sono figli»). Li chiamava tutti «cane» e basta, sin dall’infanzia nel rione Sanità vicino alla stazione ferroviaria di Napoli, quando Totò portava il cognome della madre nubile, Clemente (sarebbe diventato De Curtis soltanto nel 1928, dopo il matrimonio della madre con il marchese De Curtis, reso possibile dalla morte dell’ostile padre dello sposo). Detestava l’aggettivo «randagio», non lo usava mai. Nelle diverse case che ebbe a Roma, sempre ai Parioli quartiere di ricchi, ospitava cani raramente («Vogliamo farli soffrire in un appartamento?»). Nei film non li gradiva, a parte qualche barbone sporco o volpino spelacchiato che restavano anche loro «cane», senza nome. Quanto a Totò, più nella vita privata, per via di adozioni o simili, il suo nome diventava altisonante, nobiliare, principesco, imperiale, più i suoi nomi cinematografici si facevano ridicoli: Totokamen, Cacace, Totonno, La Trippa, Sgargiulo, Posalaquaglia, Ciancicato, Canarinis, mentre la sua «spalla» Mario Castellani poteva chiamarsi Za la Mortadelle.
Con i cani Totò giocava alla pari: loro facevano salti, lui si torceva e scattava in uno dei suoi numeri fisici geniali (anche per far piacere al fotografo). Li carezzava tutti, sul muso: «Visto che vita, che energia?», chiedeva. Poi si mise a parlare di gestione con la signora responsabile dei cani: conti, animali malati, interventi burocratici dei vigili, veterinario... Totò si annoiava, diventava di cattivo umore come quando in un film (era «Totò le Mokò»?) guardava Algeri dall’alto e sospirava: «Sempre in Casbah, sempre in Casbah...». Tornò a giocare coi cani. Poi tese le braccia come un bambino piccolo, in atteso che qualcuno andasse a prenderlo e lo portasse via, piano piano.

 
DATA:  16-04-2007   AUTORE:  LIETTA TORNABUONI   FONTE: lastampa.it  

Quando è il padrone che dipende dal cane  
Se come cuccia si lascia al fedele quattro zampe la poltrona più comoda del salotto, se non esistono zone della casa prescritte alla sua pelosa presenza, se il cibo non è mai in scatola ma filetto di prima scelta e se sulla scrivania dell’ufficio non c’è la fotografia del fidanzato ma quella dell’amico cane non c’è dubbio, siamo di fronte a un caso di dog addiction: dipendenza patologica dal proprio cane.
Da una recente ricerca emerge che il 65% di coloro che si dichiarano "inseparabili" dal proprio cane sono donne.  
Il 61% è costituito da single con un ruolo di potere, un lavoro remunerativo e un livello alto di istruzione: imprenditrici (38%), giornaliste (27%), manager e libere professioniste (22%). In genere si tratta di soggetti facilmente individuabili: guinzagli griffati, scorte di ossetti di gomma, la targhetta del collare, la suoneria del telefono sostituita dall’abbaiare del cane. Alcune arrivano persino a cambiare fidanzato se il malcapitato non è di gradimento del quadrupede.
Il meccanismo che fa scattare la dipendenza è la carenza di affetti. Chi ne soffre ha un enorme bisogno di attenzioni e di una risposta emotiva immediata. L’animale, meno complesso dell’essere umano, dà questa risposta senza chiedere nulla in cambio e questo può provocare, nei soggetti più deboli, una dipendenza dalle sue coccole.
Ci sono persone che arrivano a legarsi morbosamente a un cane a causa della loro estrema disponibilità e docilità. Il cane fa ciò che gli si dice, senza replicare. All’inizio è una relazione gratificante, col tempo però si può trasformare fino a minacciare la capacità di avere un vero rapporto paritario con un altro essere umano.
I risultati di questo comportamento sono però dannosi sia per l’animale che per l’uomo. Il rapporto col cane non può sostituire una vita affettiva normale o rimpiazzare figure mancanti nella nostra vita (amico, fidanzato, figli, sorelle). Cane ed essere umano devono avere una vita sociale al di fuori della coppia animale-padrone. Il cane deve giocare con altri animali, la persona incontrare propri simili. E poi viziare il cane non fa bene all’animale: il letto e il tavolo da pranzo, ad esempio, sono luoghi ideali per noi, ma non per il lui. Se ammiriamo i cani per la loro natura animale, non soffochiamo i loro istinti e lasciamo che da animali vivano.  
DATA:  13-04-2007   FONTE: animali.tiscali.it  

Quante parole sa il vostro cane?  

Il suo vocabolario, se ci pensate, è molto più ricco di quanto appaia a prima vista. Ne conosce molte più di quante crediate e molte molte di più di quanto sospetti chi non ha la fortuna di possederne uno. Cominciamo da quella fondamentale, il suo nome. E’ una parola magica, quella che apre il circuito di comunicazione tra voi e lui. Se le prime volte che lo avete pronunciato lo avete accarezzato, coccolato, gratificato di un sorriso, lo accoglierà sempre con piacere e attenzione. E conosce anche i vezzeggiativi con cui qualche volta lo chiamate: cane, cagnino, cagnaccio, bello, brutto, stupidone. Sì, anche gli insulti, è il tono che conta. Brutto in tono affettuoso e arriva codinzolando; brutto da arrabiati e si metterà in un angolo, la coda e le orecchie basse.

 

Subito dopo una quasi altrettanto importante: no. E’ quella che dovreste avergli insegnato per prima, quella che stabilisce i suoi e i vostri limiti e che consente una coesistenza pacifica.
Il cane non sa pronunciare il vostro, di nome – ma lo riconoscerà, tra mille, sentito dire da altri – e ha molti modi per chiamarvi. Dategli retta come pretendete da lui, anche solo per un attimo, per dirgli che non siete disponibile, ma non ignoratelo.
Continuiamo a leggere il suo vocabolario. Sa cosa vuol dire vieni, vai, via, corri, fermo, seduto, prendi, lascia, porta, persino resta, torna, salta e poi, a terra, attento, aspetta, buono. E ancora: dentro, fuori, su, giù, sali, macchina; palla, pallina, bastone, gioco, continuando con pappa, acqua, premio, biscotto; casa, zampa, cuccia, bacino. I nomi dei componenti della vostra famiglia, quelli degli amici che frequentano casa vostra, quelli degli altri cani che incontra nei suoi giri e, nel bene e nel male, la parola gatto.
E infine la più gradita di tutte, bravo, di cui dovrete sempre essere generosi come di carezze.

Quante sono? Decisamente tante e chissà quante ne ho dimenticate.
Suoni, parole, non sempre di significato univoco: su, ad esempio, può voler dire alzati o salire su una sedia o mettersi sui posteriori per avvicinare il muso al vostro viso; vieni, che si affianchi a voi per entrare in un luogo sconosciuto o scattare al galoppo da cinquanta metri per raggiungervi. Parole e sinonimi: per lui il vostro fischio è un suono-parola, il sinonimo di vieni. Il rumore della vostra auto è un suono-parola che gli dice che state arrivando, sinonimo dello scalpiccìo dei vostri passi sul marciapiede o dell’ascensore che sta portandovi al vostro piano. Ha capito queste parole-rumore e vi aspetta dietro la porta. Un trapestio sul pianerottolo o sulle scale gli comunica che sta passando qualcuno: dovrà decidere se è un amico, una persona nota o uno sconosciuto e reagire di conseguenza, gioia, indifferenza o all’erta. Piccoli suoni che comunicano a lui, assai più che a voi, quanto sta avvenendo nella realtà circostante. Solo perché ha un udito più fino del vostro? Un po’ restrittiva come valutazione, non vi pare? Il suo cervello ha registrato il suono e l’ha confrontato con il catalogo dell’amichevole, del neutro e dell’allarmante in tutte le loro sfumature e ha deciso quale circuito attivare e quali impulsi inviare alla periferia. Un processo di analisi, confronto, sintesi e decisione che non è solo istintivo o appreso dall’insegnamento umano: è un vero e proprio ragionamento. Quante porole-rumore conosce? Se ne osservate le reazioni, scoprirete che ne sa tantissime. Poi ci sono le parole-gesto. Lasciamo perdere quelle più semplici e ovvie, come minaccia – ambientale, umana o canina che sia – alla quale reagirà secondo la sua indole e i vostri insegnamenti. Inforcate o vi togliete gli occhiali? E’ un chiaro segnale che è arrivata (o è finita) una pausa in cui potrà avere la vostra attenzione. Prendete il telecomando per spegnere il televisore? Si avvicina la passeggiata. Vi mettete le scarpe? Indossate una giacca o un soprabito? Prendete le chiavi e il guinzaglio? E festa grande! Riflessi condizionati? Provate a seguire lo stesso rituale senza nessuna intenzione di portarlo a spasso. Se ne accorgerà e seguirà le vostre mosse con sempre minore entusiasmo, fino a guardarvi uscire da solo con lo sguardo da cane abbandonato.
Lui ha capito dove portava quella sequenza di gesti apparentemente identici. E il vocabolario delle parole-gesto è ancora più ricco degli altri. Da prima che mettiate i piedi per terra al mattino a quando li infilate la sera sotto le lenzuola, ogni vostro gesto è un messaggio che, raramente è letto in modo meccanico o univoco, ma è interpretato in tutte le sue finezze lessicali, in tutte le sue sfaccettature di possibili significati. Infine, ci sono le parole-odore. Quasi aliene per gli umani, che però hanno imparato a sfruttare la conoscenza che ne hanno i cani. Cani poliziotto, cani da valanga, cani da caccia, cani da tartufo, cani antidroga, cani da soccorso. Parole e comportamenti che gli passano dal naso e non dalle orecchie. Che differenza fa? Per parlarvi, il vostro cane ha la voce: abbaia, mugola, uggiola, guaisce, brontola, ringhia (mai a voi), ulula, ma non sa articolarla in parole, allora modula i suoni, ma non basta ancora e ricorre a tutto il corpo per farsi capire, per dirvi cosa vuole, come sta, cosa desidera, per esprimere il suo affetto, la sua gioia di vivere, il suo malumore. La coda, le orecchie, la lingua, il pelo, la bocca, ma soprattutto gli occhi vi diranno un’infinità di cose: la maschera facciale di un cane è più espressiva di quella del migliore attore. Non riuscite ancora a capirlo? Fa il saltimbanco, il mimo: piroette, salti e capriole perché capiate meglio la sua contentezza nel vedervi; va e viene verso la porta? Ha bisogno di uscire; si accascia accanto alla ciottola? Ha fame.

 
DATA:  12-04-2007   AUTORE:  Yorick   FONTE: voceditalia.it  

Un nuovo business: ladri di gattini  

Avete un cane, un gatto di razza, oppure un bastardino al quale siete molto legati o del quale siete orgogliosi per qualche sua caratteristica speciale? Beh, fate molta attenzione alle persone con le quali ne parlate o ve ne vantate. Le voci corrono nei condomini, nei paesi, nei quartieri e non si sa mai a quali orecchi possano arrivare.

 

Il rapimento di cani e gatti a scopo di estorsione è uno dei crimini più facili e diffusi, essendo praticamente privo di rischi. Un vero business per la microcriminalità. L’affetto non ha prezzo e non si può misurare per categorie: un tanto per gli uomini, un tanto per gli animali... Per molte persone la scomparsa dell’amico a quattro zampe è una privazione affettiva che comporta un grande dolore. Diversi anziani sono morti, colpiti da infarto o sprofondati in una frorma grave di depressione dopo la sottrazione del cane o del gatto che dava loro calore, affetto e a volte perfino uno scopo per tirare avanti giorno dopo giorno in solitudine. Tutto questo non sfugge a chi vuole fare quattrini in fretta e senza fatica. Studiare la preda migliore, rapirla e far macerare nell’ansia e nel dolore i proprietari per giorni, settimane, in attesa che la "ricompnsa" lieviti in proporzione, è un affare pulito pulito che rende. Rapire un animale da compagnia è un reato, ma è difficilissimo da dimostrare e praticamente impossibile da perseguire. E chi si mobiliterebbe per un gatto o per un bastardino? E, quand’anche succedesse in seguito a denuncia del proprietario, chi mai potrebbe dimostrare che Tizio, trovato in possesso del cane di Caio, lo ha rapito a scopo di estorsione? E se pure si potesse arrivare a una sentenza esemplare, quale sarebbe la pena? Denuncia a piede libero? Ramanzina del giudice? Sono moltissimi gli animali che scompaiono ogni giorno e molti di loro purtroppo non si trovano perché sono caduti in mano a gente che cerca di estorcere denaro ma poi, intascata la "taglia", molto difficilmente li restituisce. E del resto, perché rischire una denuncia per estorsione? Meglio prendere i soldi e poi disfarsi dell’animale abbandonandolo lontano, uccidendolo o cedendolo agli allevamenti clandestini di cani da combattimento. Se il cane o il gatto scompaiono, ci sono tre cose da fare: denunciare la sottrazione o la perdita ai carabinieri o alla polizia, rivolgersi alle associazioni come Anmali persi e ritrovati, Mondo gatto, ENPA e seguire i consigli degli esperti, infine attaccare volantini con la foto (va bene la fotocopia, purché sia chiara) nel palazzo, nelle vie adiacenti, nelle vetrine dei negozi che lo consentono, entro un raggio più ampio possibile, con predilezione per le bacheche dei veterinari e le vetrine dei negozi di animali. Nel volantino bisogna elencare le caratteristiche dell’animale, il numero del tatuaggio o del microchip (se ci sono), la zona e la data di scomparsa, evitando di promettere e soprattutto di quantificare un’eventuale ricompensa, perché una bella cifra tonda è esattamente quello che si aspettano eventuali rapitori. Non bisogna dimentidcare due cose: se chi ha trovato il gatto o il cane è una persona per bene, più o meno animata da amore per gli animali, una volta appreso che i padroni lo stanno cercando non ha bisogno dell’incentivo della ricompensa per restituirlo. Se invece è un malandrino, intascherà i soldi dopo aver dato la prova che l’animale è vivo, ma poi si guarderà bene dal correre rischi facendosi trovare con la preda in mano. E’ crudele da dire, ma questo è quello che succede ogni giorno e i volontari delle associazioni animaliste sono tutti d’accordo: molta gente sul dolore altrui fa quattrini.

 
DATA:  10-04-2007   AUTORE:  Adele Marini   FONTE: notitiacriminis.blogosfere.it  

CANE SEGREGATO IN MACCHINA A CAGLIARI  
Un cane è stato liberato a Cagliari in seguito all’intervento delle Guardie zoofile Enpa, che hanno collaborato con una pattuglia di agenti della Polizia Municipale per mettere in salvo l’animale che era recluso all’interno di un’autovettura abbandonata. Il quattrozampe aveva a disposizione soltanto lo spazio sul sedile del conducente, mentre il resto della macchina era ingombro di ogni sorta di cianfrusaglie e pacchi, non consentendo all’animale nemmeno di muoversi all’interno dell’abitacolo.  

La giustificazione del proprietario della vettura è stata la seguente: "il cane è stato da me rinvenuto riverso in strada nelle condizioni in cui si trova, mi sono premunito di dargli la prima assistenza e, successivamente, ho contattato il canile comunale perchè era mia intenzione consegnarglielo, ma é stato negato tale ricovero con la scusa che non vi era più posto. Per questo motivo ho continuato ad accudire il cane, per quanto nelle mie possibilità, al fine di evitare di abbandonarlo un’altra volta al suo destino".

L’Enpa non ha pubblicato le immagini dell’animale a cause del forte impatto che potrebbero causare; il cane è infatti ricoverato presso il canile comunale di Cagliari ed é sotto le attente cure del veterinario Frongia, anche se al momento sono scarse le possibilità di guarigione, nonché di sopravvivenza. Lo sfortunato quattrozampe è infatti devastato da un tumore che nella fase di espansione gli ha determinato, oltre alla tumefazione, anche "l’esplosione" dell’occhio.

 
DATA:  06-03-2007   FONTE: ENPA  

Giappone, acquagym per i cani  
Il direttore di una palestra giapponese ha pensato bene di attrezzare la sua attività per offrire sollievo a segugi con l’artrosi e a cani pastore sul viale del tramonto.
 

La palestra-piscina El perro, offre programmi di riabilitazione e allenamento con acquagym per cani che hanno problemi di deambulazione dovuti alla vecchiaia.

Un corso di fitness, che include sessioni di un’ora di camminata su un tapis roulant subacqueo, una nuotata, un’immersione termale, shampoo e asciugatura, costa 6.800 yen per cani che non superano i 5 chili. Per quelli di taglia più grossa i prezzi aumentano.

"Ho notato un miglioramento della muscolatura nelle zampe", ha detto Matsuko Yamaguchi, che frequenta abitualmente la piscina con il suo bassotto Monta, di cinque anni, che soffre di reumatismi e ha difficoltà di movimento.

Circa 35 cani frequentano ogni settimana El perro, che in spagnolo significa "il cane".

Il direttore della piscina Koshoku Matsuyama ha detto che le iscrizioni sono in aumento perché ci sono sempre più cani che conducono una vita sedentaria. "Molti cani iniziano ad avere una vita simile a quella degli umani e quindi anche loro soffrono di problemi legati al loro stile di vita", ha detto Matsuyama.

"Ecco il perché del successo di palestre come questa"

 
DATA:  05-03-2007   FONTE: Reuters  

Esercito: la Nato premia i cani artificieri di Grosseto  
Riconoscimento della Nato ai cani-artificieri italiani a Kabul proveniente dal Reparto addestrativo di Grosseto e specializzato nella individuazione e bonifica di ordigni esplosivi. Al team e’ stata consegnata la medaglia Isaf (la missione dell’Alleanza Atlantica in Afghanistan) per la costanza e la professionalita’ dimostrate nell’ assolvimento dei loro compiti.  
 
DATA:  23-02-2007   FONTE: ANSA  

Gatti pittati  
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Una nuova stravaganza colpisce i gatti. Un libro spiega che la "tinta per gatti" costa sui 15.000 dollari, e deve essere ripetuta ogni tre mesi, causa ricrescita del pelo. Questo significa che per avere un gatto "pittato" tutto l’anno, è necessario investire la bellezza di 60.000 dollari.

 

Ma i gatti, noi di Bau, siamo convinti che non apprezzanno certo di esserre "pittati".

Guarda le foto.

 
DATA:  23-02-2007   AUTORE:  La redazione   FONTE: BAU  

LAV: 2000 CANI MALTRATTATI NEL 2006  
L’uomo e’ il peggior nemico del cane. Sembra questa la conclusione stando alle 1.000 segnalazioni ricevute nel 2006 dalla Lav in difesa di animali maltrattati. Piu’ sfortunati i cani, 2.000 in tutto, ma l’uomo sa essere crudele anche con cavalli, galline, aragoste , gufi, pappagalli. I casi piu’ frequenti portati all’attenzione della LAV riguardano cani rinchiusi in box, recinti o appartamenti, tenuti sempre legati, senza riparo dalle intemperie o al sole, maltrattati in genere, picchiati o tenuti in pessime condizioni igieniche, sfruttati per l’accattonaggio. E poi gatti avvelenati, abbandonati, presi a sassate, bastonati, uccisi in modo crudele. Vittime di violenze anche cavalli, galline, aragoste, conigli, ma anche gufi e coccodrilli.  

Le segnalazioni sono giunte prevalentemente dalle grandi citta’: dalla sola provincia di Roma sono arrivate 145 telefonate, piu’ del 25% del totale, mentre da quella di Milano 41, da quella di Napoli 29, da quella di Bologna 23 e da quella di Firenze 18. Le donne sono piu’ pronte a denunciare. Su 565 telefonate ben 417 sono di donne e gli uomini sono appena 94. Si denuncia preferibilmente il vicino e persino il parente. Alla Lav e’ rimasto un aneddoto gustoso la telefonata del nipotino che voleva denunciare il nonno perche’ uccideva le galline per farle finire in pentola. Non mancano poi le telefonate delle vecchiette che se la prendono con il sindaco che ha ordinato di non dar da mangiare ai piccioni.

Accanto ai cani soffrono i maltrattamenti umani anche i cavalli, le aragoste e persino i coccodrilli. A Roma ad esempio vengono spesso segnalati maltrattamenti dei cavalli che tirano le caratteristiche carrozzelle, fatti trottare in ore troppo calde della stagione estiva o con troppe persone a bordo. Le aragoste invece vengono tenute vive sul ghiaccio o con le chele legate, mentre i coccodrilli sono costretti in teche e gli iguana dentro spazi angusti.

Oltre alle segnalazioni di maltrattamenti alla Lav arrivano anche telefonate per sapere come comportarsi in seguito all’Ordinanza del Ministero della Salute che impone guinzaglio e museruola alle razze di cani feroci. ’’A chi ci telefona - risponde Troiano - rispondiamo che un’ordinanza e’ una mera raccomandazione. L’ordinanza non ha sanzioni e quindi si torna alla legge generale che prevede per tutti i cani o l’uso della museruola o l’uso del guinzaglio a scelta. Bisogna poi vedere cosa prevede il regolamento comunale. Quello di Roma, ad esempio prevede l’uso di guinzaglio e museruola per i cani aggressivi, non per razze specifiche’’. Ma il giudizio sull’aggressivita’ lo fa il proprietario.

 
DATA:  09-02-2007   FONTE: ANSA  

MEDAGLIA A CANE BASSOTTO CHE SALVO’ RAGAZZA DA STUPRO  
Non ci sono altre immagini disponibili Medaglia al valor civile ad un cane bassotto che ha salvato una ragazza di 16 anni da un’aggressione sessuale, la settimana scorsa in un parco di Brisbane, in Australia. Il piccolo Jesse, eta’ tre anni, ha azzannato l’uomo che aveva attaccato la padrona, costringendolo alla fuga.  
La ragazza stava giocando col cagnolino in un parco vicino casa, quando un uomo e’ emerso dai cespugli e l’ha afferrata alle spalle. Jesse ha morso alle gambe l’uomo, che lo ha colpito a calci, ma poi’ e’ fuggito. Si tratta della 36/esima aggressione sessuale in parchi e sentieri per ciclisti a Brisbane nell’ultimo anno. I padroni del cane prenderanno in consegna la medaglia, che sara’ presentata domani dall’ente protezione animali Rspca, mentre Jesse ricevera’ personalmente un grande e succulento ossobuco, circa il doppio delle sue dimensioni. Il portavoce della Rspca di Brisbane, Michael Beatty, afferma che il comportamento di Jesse e’ stato ammirevole. ’’Se il cane fosse stato un pastore tedesco o un mastino, si poteva capire, ma per un bassotto mettere in fuga un aggressore non e’ stata cosa da poco. Se non fosse stato per lui, la ragazza sarebbe stata in un brutto guaio’’, ha detto.  
DATA:  18-01-2007   FONTE: ANSA  

COLLARI ELETTRICI: L’ USO E’ SEMPRE REATO PENALE  
L’ordinanza del Ministero della Salute 14 dicembre 2006 ribadisce un divieto che il TAR del Lazio aveva bocciato, quello sull’utilizzo dei collari elettrici. Il divieto, oggetto di una precedente ordinanza del Ministro Storace era infatti stato contestato da alcune ditte produttrici alle quali i giudici del Tribunale Amministrativo del Lazio avevano dato ragione: lesi interessi economici e mancanza dei presupposti d’urgenza.  
Ma le motivazioni di carattere amministrativo non inficiano i risvolti penali dell’utilizzo del collare elettrico sui cani: è maltrattamento in forza della legge 189/2004 e si configura come atto criminoso, penalmente rilevante e sanzionabile ( C.P. artt. 544-ter e 727) L’ha stabilito la procura della Repubblica di Forlì secondo la quale “ intuitivamente e scientificamente sono noti gli effetti nocivi e dolorosi sugli animali prodotti dai collari per scopi addestrativi: il condizionamento e la correzione dei normali comportamenti dell’animale secondo il volere del padrone, in tanto si realizzano, in quanto la bestia avverte stimoli fastidiosi provocati dallo strumento coercitivo attivato dall’addestratore.” C’è da credere che il divieto dei collari elettrici, stabilito dall’ordinanza sui cani “pericolosi” in vigore dal 14 gennaio scorso, abbia più probabilità di successo: dal punto di vista penale l’utilizzo è comunque perseguibile.  
DATA:  17-01-2007   FONTE: @nmvioggi  

CANE ADOTTATO SALVA LA PADRONA DANDO L’ALLARME  
Non ci sono altre immagini disponibili Un trovatello salva la padrona che rischiava di morire senza soccorsi, lanciando l’allarme e richiamando l’attenzione. È avvenuto in Lombardia, dove un giovane esemplare di meticcio dobermann adottato dal canile Enpa di Monza, Lapo, ha svegliato il padrone di casa per avvertirlo che la donna era priva di sensi nella stanza accanto, colpita da una trombosi che, se trascurata, avrebbe comportato conseguenze irreparabili.  

Il cane, docile e ben educato, era stato adottato lo scorso anno dalla famiglia di Villasanta (Milano) che l’aveva conosciuto nel rifugio monzese gestito dai volontari dell’Enpa, che festeggiano in questi giorni l’impresa del quattrozampe che ha dato prova delle capacità dei "cani fantasia", spesso in grado di superare gli amici "di razza" con doti inaspettate.

Gli stessi medici che hanno soccorso la donna hanno commentato che sarebbe bastata un’attesa anche minima per perdere ogni speranza di intervento, ma che grazie al trovatello era stato scongiurato il peggio. Lapo, accortosi che qualcosa non andava nella normale routine quotidiana, ha fatto di tutto per trascinare giù dal letto l’amato padrone e fargli capire che doveva seguirlo.

Non è il primo episodio di questo tipo che si verifica e non sarà l’ultimo, perché l’affetto incondizionato che un trovatello sa dare alla famiglia che lo adotta non è descrivibile a chi non ha provato a incontrare un amico in un canile per farne il suo compagno di passeggiate. Peccato soltanto che gli animali umani siano spesso incapaci di ripagare con altrettanta moneta una fedeltà che non conosce confini.

 
DATA:  05-01-2007   FONTE: ENPA  

Cane viene smarrito in Colorado e ritrovato in Tennessee 7 mesi dopo  
Sette mesi dopo essere stata smarrita dai proprietari in Colorado, Daisy, una cagna di razza terrier, è stata ritrovata a Knoxville, a una distanza di circa 2000 chilometri dal casa. A trovare il cane, durante una passeggiata nella notte di Natale, è stata Tracie Crass, che ha subito capito che Daisy si era smarrita, si è messa alla ricerca dei proprietari e l’ha infine messa su un aereo, rimandandola a casa.  

Trovare i proprietari è stato abbastanza facile per la signora Crass: infatti al collo di Daisy c’era una targhetta con il numero di telefono del veterinario che l’aveva vaccinata. Dal veterinario, Tracie Crass è dunque risalita alla proprietaria, Vonda Lundstrom di Aurora, in Colorado.

"La gentilezza della gente ti dà una ragione per avere fede - ha commentato Lundstrom - questo è il miglior regalo di Natale". Daisy si era allontanata da casa volontariamente, attraverso un buco sotto lo steccato dei Lundstrom, ad aprile. La signora Lundstrom non si era accorta del buco, e credeva che il cane fosse stato rubato: "Ho di nuovo la mia piccola, farò tutto quello che posso per evitare che questo accada di nuovo", ha detto.

 
DATA:  03-01-2007   FONTE: Repubblica  

Rottweiler LECCANO LARVE PROCESSIONARIA E RISCHIANO DI MORIRE  
A Sanremo tre cani Rottweiler hanno rischiato di morire per uno shock anafilattico provocato dal contatto con alcuni bozzoli cotonosi di ’processionaria’, il micidiale parassita presente in forma massiccia nell’entroterra imperiese, che nidifica sui pini causando disseccamenti e defogliazioni anche di grave entita’. Sono stati i proprietari dei tre animali, una giovane coppia abitante sulle immediate alture di Sanremo, ad accorgersi che qualcosa non andava, quando hanno visto uscire bava dalla bocca dei cani.  
Ad un piu’ approfondito controllo hanno anche notato che la loro lingua era ingrossata, segno che avevano annusato, o peggio ancora leccato, i peli urticanti delle larve di processionaria, probabilmente trasportate nel loro giardino dal vento. ’’Il veterinario e’ riuscito a salvarli con iniezioni di cortisone - spiega Elisabetta Borsetto, la proprietaria dei Rottweiler - ma sappiamo che in questi casi puo’ accadere anche peggio. Chiediamo al Comune o a chi altro di competenza che intervengano per disinfestare i nostri boschi’’. Il parassita, infatti, che fino a qualche anno fa veniva estirpato con successo distruggendo i nidi a fucilate, causa gravi reazioni allergiche e infiammatorie a chi entri in contatto con le larve. I piu’ esposti, in questo caso, sono gli animali, che ignari del pericolo possono morire per shock anafilattico dovuto all’ingrossamento della lingua o della trachea.  
DATA:  02-01-2007   FONTE: ANSA  

Calendari: I cani randagi di Francavilla  
A Francavilla (Brindisi) viene distribuito un calendario speciale dove i protagonisti sono i cani randagi. La bella iniziativa ha scopi benefici.  

Il ricavato delle offerte sarà devoluto ad un canile di Francavilla Fontana che ospita un centinaio di cani randagi.

Per saperne di più clicca qui.

 
DATA:  01-01-2007   FONTE: BrindisiSera  

NASCE LA PRIMA UNIVERSITA’ PER IL BENESSERE DI CANI E GATTI  
Ogni cane o un gatto è anche un essere che si ammala e soffre, che si comporta male quando lo si porta in visita nelle altrui case e che va difeso dal vicino brontolone. Per questo l’Aidaa, associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, ha deciso di istituire, per la prima volta in Italia, un’ ’universita’ per il benessere degli animali’.  
A partire dalla seconda meta’ di gennaio, infatti, i proprietari di cani e gatti che si iscriveranno a questa particolare facolta’, realizzata con corsi on-line, riceveranno consigli e insegnamenti da esperti, veterinari e avvocati per migliorare la vita del ’fido’ e del ’micio’. Sei le materie insegnate in questo ’corso universitario’, senza valore legale ovviamente, ma che rilascera’ ai frequentatori un attestato di ’buon padrone’. Ci sara’ un corso di salute veterinaria per essere sempre informato sulle condizioni fisiche dell’animale, un altro di bon ton per educarlo alle buone maniere, un insegnamento per capire il suo carattere e i comportamenti e poi due corsi sugli aspetti legali e amministrativi che tratteranno delle norme a protezione degli animali. Infine si insegnera’ anche come tutelare il proprio ’pet’ tra le mura domestiche. ’’Abbiamo ricevuto gia’ un centinaio di iscrizioni - ha spiegato il presidente dell’Aidaa, Lorenzo Croce - Gli insegnamenti, ovviamente, sono distinti a seconda che si possieda un cane o un gatto’’. Il costo complessivo dei corsi e’ di 20 euro ed i posti disponibili sono 300.  
DATA:  29-12-2006   FONTE: ANSA - AIDAA  

Il nostro olfatto come quello dei cani  
Non ci sono altre immagini disponibili L’olfatto degli esseri umani ha praticamente le stesse capacita’ di quello dei cani ,a patto che ci si rassegni ad affondare le proprie narici nella terra e a mettersi a quattro zampe quando occorre per tastare al meglio le tracce.
Rivela un inedito studio: gli uomini sono in grado proprio come i cagnolini di seguire un odore, una traccia aromatica nel bel mezzo di una prateria.  
A sperimentare la singolare teoria sono stati dei ricercatori della universita’ di California a Berkley che hanno sottoposto a test un gruppetto di studenti del dipartimento di psicologia. I ragazzi sono stati sfidati a dare la caccia solo a suon di ’sniffate’ ad un oggetto con l’odore di cioccolata: per fare cio’ i volontari hanno dovuto attraversare prati e una zona piu’ boscosa. Ma il risultato e’ stato ottimo:i giovani sono stati in grado di seguire agilmente la traccia odorosa al cioccolato muovendosi alla velocita’ di 2 centimetri e mezzo al secondo, ed annusando sempre piu’ velocemente verso la fine dell’esperimento - proprio ome fanno i cani - per assumere il piu’ alto numero di informazioni olfattive possibile.  
DATA:  20-12-2006   FONTE: Ansa - Federfarma  

Trieste, fiamme in abitazione: cane sveglia ragazza che si salva  
I vigili del fuoco hanno salvato una ragazza di 15 anni rimasta intrappolata nella sua stanza mentre le fiamme divampavano nel bagno e il fumo si era gia’ propagato in tutte le stanze della sua abitazione di Muggia, un comune alle porte di Trieste prossimo al confine con la Slovenia. Ma il primo salvatore della minorenne e’ stato il suo barboncino, che e’ saltato sul letto dove la ragazzina dormiva per svegliarla.  

La giovane, pronta di riflessi, ha buttato il materasso nel cortile sottostante ed era pronta a lanciarsi, ma i vigili del fuoco sono arrivati prima.

BAU: i nostri amici ci danno sempre soddisfazione!

 
DATA:  19-12-2006   FONTE: IGN  

San Pietro Vernotico (BRINDISI) - Contributo a chi adotta un cane  
Il Consiglio comunale di San Pietro Vernotico (BRINDISI) ha approvato il regolamento per l’adozione di cani randagi catturati sul territorio comunale. A coloro, purché maggiorenni, che adotteranno un cane il Comune eroghera’ un contributo annuo per i primi tre anni di adozione; l’entita’ del contributo non sara’ comunque superiore al costo annuo di ricovero nella struttura pubblica o convenzionata.  
L’adozione sara’ subordinata al rilascio di un certificato, da parte di un veterinario di una struttura pubblica, che attesti l’adottabilita’ dell’animale e le capacita’ ad accudirlo dell’aspirante padrone. Nel caso in cui venisse accertato che il cane e’ sottoposto a maltrattamenti, l’adozione verra’ revocata e l’animale trasferito in una struttura; il padrone dovra’ in questo caso restituire il contributo percepito e pagare una somma pari alle spese che il Comune sosterra’ per due anni per il ricovero del cane. Il Comune ha previsto anche la possibilita’ dell’adozione a distanza di un cane da parte di singoli o associazioni. Chi adotta potra’ tenere con se’ il cane per un giorno alla settimana. Per l’adozione a distanza non e’ previsto alcun contributo economico.  
DATA:  18-12-2006   FONTE: ANSA  

VARATO PIANO PER LA TUTELA DELL’ORSO MARSICANO  
Non ci sono altre immagini disponibili Monitoraggi e progetti specifici d’intervento e di salvaguardia per la tutela dell’orso Marsicano. Questi gli obiettivi del Protocollo che Legambiente ha sottoscritto con il Ministero dell’Ambiente per un piano d’azione a difesa dell’orso. Il Piano è lo strumento fondamentale per la conservazione dell’orso bruno Marsicano, una delle specie più a rischio nel nostro paese, che senza immediati azioni di tutela rischia di scomparire definitivamente.  
Ad oggi, infatti, sono presenti solo poche decine di esemplari concentrati nell’Appennino Centrale e le azioni per la tutela di questa piccola popolazione sono ancora troppo scarse. Hanno aderito al protocollo anche le regioni Abruzzo, Lazio e Molise, province, enti parco nazionali e regionali, Istituto Nazionale Fauna Selvatica, Corpo Forestale dello Stato, Università ’La Sapienza’ di Roma, Federparchi con la supervisione del Ministero dell’Ambiente. "L’adesione di Legambiente al protocollo- ha dichiarato Antonio Nicoletti, responsabile nazionale Aree Protette e Territorio di Legambiente- è il riconoscimento dell’attività che l’associazione ha compiuto in questi anni a favore della conservazione dei grandi carnivori in Appennino, anche attraverso importanti progetti Life sulla tutela di Lupo e Orso ed iniziative come APE- Appennino Parco d’Europa".  
DATA:  14-12-2006   FONTE: ANSA  

ESTINTO ’DI FATTO’ DELFINO BIANCO DELLO YANGTZE (CINA)  
Non ci sono altre immagini disponibili Il delfino bianco dello Yangtze, chiamato "baiji" dai cinesi è "estinto di fatto". Lo ha detto oggi August Pfluger, leader di un gruppo di ecologisti che ha navigato sul fiume per sei settimane senza riuscire a vedere neanche un delfino. "Dobbiamo accettare questa realtà, si tratta di una specie estinta di fatto: è una tragedia non solo per la Cina ma per tutto il mondo", ha aggiunto l’ecologista.  
Gli studiosi affermano che nel fiume, che è lungo oltre seimila chilometri, ci potrebbero ancora essere una decina di esemplari di "baiji", che non sono abbastanza per salvare la specie dall’estinzione. Pfluger ha indicato nella pesca e nel traffico fluviale le principali cause della scomparsa del "baiji".  
DATA:  14-12-2006   FONTE: ANSA  

Prison Dog Program italiano  
PROVINCIA DI LECCE - Lo "Sportello dei Diritti" la cui delega è stata assegnata all’assessore Carlo Madaro, al fine di favorire il reinserimento nel mondo del lavoro degli ex-detenuti, propone l’attivazione di corsi tesi a formare preparatori di cani per assistenza ai disabili.  
L’iniziativa - che segue il modello americano denominato Prison Dog Program attuato presso il penitenziario di Mansfield - vedrebbe la partecipazione di detenuti che, in una zona appositamente costruita preparerebbero alcuni assistiti da istruttori esterni ed altamente qualificati. Alla base dell’idea, la capacità della relazione uomo-animale nel favorire i contatti tra le persone, che permetterebbe, almeno in parte la trasformazione delle carceri da cittadelle del comportamentismo in centro di più piena umanizzazione.
Tanto più che i cani di servizio, diversamente dai cani per non-vedenti, sono praticamente sconosciuti in Italia. La nuova prassi svolgerebbe due funzioni di notevoli importanza. Da un lato i cani appositamente addestrati sarebbero un supporto psicologico (vedasi, a tal proposito, la pet-terapy) e pratico per il paziente: infatti, imparano anche a eseguire compiti che il disabile non sa svolgere, come spegnere o accendere la luce, chiudere e aprire le porte o le ante degli armadi, raccogliere oggetti.
Dall’altro, potrebbero risolvere, almeno in parte, la depressione e l’assenza di autostima che prendono facilmente il sopravvento in un contesto di solitudine e privazione affettiva, quale quello delle carceri: l’utilizzo di animali potrebbe diventare un efficace strumento attraverso diversi meccanismi che tendono a riequilibrare tali situazioni di povertà psichica, costituirebbe un impegno e un’occupazione del proprio tempo, favorirebbe le interazioni tra le persone, donerebbe affetto, restituendo fiducia in se stessi. Alcuni studi hanno monitorato i benefici ottenuti, verificando le modificazioni nei patterns comportamentali (schemi di comportamento) dei detenuti. In molti casi, soggetti aggressivi sono diventati più affidabili e disponibili; soggetti che erano generalmente violenti e ingiuriosi verso gli altri, ora mostravano una parte gentile e positiva della loro natura quando interagivano con i loro animali.
Un altro risultato positivo è stato quello di stabilire relazioni più serene tra staff della prigione e carcerati. (Ballarini,2000) Lo "Sportello dei Diritti" della Provincia di Lecce propone una legge nella quale venga autorizzato l’uso degli animali nelle carceri, per il loro addestramento e che avrebbe come obiettivo quello di formare preparatori di cani per assistenza ai disabili.
 
DATA:  01-12-2006   FONTE: www.portadimare.it  

Robbie Williams, per salvare gli animali diventerei gay  
Non ci sono altre immagini disponibili Il cantante inglese Robbie Williams, 32 anni, ha confessato che sarebbe disposto a fare sesso con un altro uomo per salvare un coniglio o qualsiasi altro animale in pericolo di estinzione.

Secondo l’ex Take That, attivo ambientalista e animalista, salvare la vita animale sulla terra è una ’’questione di vita o di morte’’.

 

L’affermazione del cantante arriva dopo le voci, riportate sulle pagine del quotidiano britannico The Sun, secondo le quali sarebbe stato visto in vari Hotel della capitale inglese con svariati uomini. Williams, che ha lasciato il Regno Unito e ora vive a Los Angeles in California, è ancora single. I pettegolezzi sulla sua sessualità ambigua e la sua vita romantica sono costanti sui media britannici.

A Williams piace incoraggiare l’immagine del dolce "sciupafemmine", e su Internet molte sue partner decanterebbero la sua considerevole abilità come amante. Inoltre, durante i suoi concerti, lui chiama regolarmente le fan dal pubblico e le bacia "alla francese" sul palco.

Lo scorso anno Robbie sembrava aver messo fine alle insinuazioni vincendo un processo per diffamazione a mezzo stampa contro la MGM e la Northern & Shell per gli articoli che parlavano di una sua segreta omosessualità. Williams ha donato i soldi del risarcimento alla sua associazione di beneficienza "Give It Sum".

 
DATA:  22-11-2006   FONTE: yahoo - adnkronos  

TENEVA IL CANE SUL BALCONE SENZA RIPARO E CON POCO CIBO. MULTA DI 2000 EURO E SEQUESTRO DELL’ANIMALE  
Non ci sono altre immagini disponibili Duemila euro di multa e il sequestro dell’animale: questo è stato il verdetto emesso dal Tribunale di Verona nei confronti di un proprietario negligente che teneva il suo cane in condizioni inappropriate, come evidenziato dalle Guardie zoofile dell’Enpa che al momento del controllo hanno trovato il quattrozampe denutrito e senza riparo. L’uomo aveva messo il cane in balcone, dandogli uno scatolone di cartone come cuccia e nutrendolo in modo scarso, senza farlo muovere al di fuori di quei pochi metri quadrati.  

Nives Manara, caponucleo delle Guardie zoofile veronesi, ha messo l’accento su un aspetto dell’articolo 727 del Codice Penale: "gli animali possono essere considerati vittime non solo in caso di percosse o uccisione, ma anche in caso di incuria e di mancata attenzione a ciò che la loro natura esige".

Il cucciolo, grazie all’interessamento dei volontari della Protezione Animali, ha ora trovato una nuova casa e una famiglia che gli sta dando cure e attenzioni. L’Enpa ringrazia la veterinaria Lucia Melon, che ha visitato il quattrozampe e gli ha prestato le prime cure dopo il sequestro.

 
DATA:  16-11-2006   FONTE: ENPA  

Medico di base anche per cani e gatti  
Un medico di base anche per i nostri amici cani e gatti. L’idea è dell’Associazione nazionale medici veterinari italiani (Anmvi), che ha presentato il suo progetto "Leavet-La medicina veterinaria di base", prevedendo due livelli d’intervento: il primo per cani e gatti senza proprietario e il secondo per i 14 milioni e mezzo di animali da compagnia presenti nel 41% delle famiglie italiane.  
I "Lea" sono i livelli di base dell’assistenza veterinaria che vanno dall’identificazione alla profilassi, dalla diagnostica al controllo della riproduzione indesiderata. Si tratta quindi di un pacchetto che comprende prestazioni già previste dalla legge, come l’iscrizione in anagrafe, e prestazioni minime legate ad obiettivi di prevenzione e sanità animale, con risvolti anche sulla salute umana. La veterinaria di base si collega quindi alla prevenzione del fenomeno dell’abbandono, del randagismo di ritorno e all’incentivazione delle adozioni dai canili, da intendersi come strategia di sgravio economico per le amministrazioni.
"Ciò non vuol dire che arriva la mutua per i migliori amici dell’uomo - spiega Carlo Scotti, presidente dell’associazione - che si aprono presidi o ambulatori pubblici o che si fa entrare il "paziente animale" nelle strutture del SSN. Si tratta piuttosto di verificare un percorso partendo dalla valorizzazione del patrimonio di esperienza presente nelle strutture veterinarie private, che sono ben 6.500 sul territorio nazionale". Secondo l’Anmvi dovrebbero rientrare nella medicina di base anche le prestazioni di tipo informativo e di tipo clinico per la divulgazione di principi di corretta convivenza dell’uomo con gli animali. Ad esempio ai fini della tutela dell’incolumità pubblica con la prevenzione dei fenomeni di aggressività canina. Anche il cane e il gatto randagio necessitano dunque di livelli di assistenza veterinaria essenziali. "Occorre valorizzare l’esperienza e la professionalità clinica del veterinario privato - aggiunge Scotti - anche per garantire che alle prestazioni come le sterilizzazioni, si accompagni un contesto di garanzia per il benessere dell’animale, troppo spesso trascurato se non ha un proprietario.  
DATA:  08-11-2006   FONTE: Tiscali notizie - ANMVI  

Coni i cani i padroni festeggiano Halloween ma i gatti neri tremano  
Non ci sono altre immagini disponibili Halloween è una festa americana che sembra prenda sempre più piede anche qui in Italia. Molti festeggiano con i propri cani la notte delle zucche. Forse i cani non gradiscono, ma si sa, per fare contenti i padroni si lasciano travestire anche con "terrificanti costumi". Però attenzione ai gatti neri e agli stupidi eccessi: è allarme.  
Halloween spesso diventa l’occasione in cui i gatti, in particolare quelli neri, diventano vittime sacrificali di sette sataniche e gruppi di invasati di vario tipo. La "notte delle streghe" è un momento ritenuto particolarmente significativo per compiere riti magici e i gatti vengono sottoposti a orribili trattamenti.
Il fenomeno pare sia in diminuzione ma è sempre significativo il numero degli animali uccisi o torturati in concomitanza di questa ricorrenza. Per combattere queste manifestazioni la Lav di Roma ha previsto di incrementare i controlli nei pressi dei cimiteri e nei luoghi dove vivono le principali colonie feline della capitale. "Non possiamo permettere che gli animali vengano sacrificati per la follia di persone crudeli", sostiene Veronica Innominati, responsabile di settore della Lega.
Per questo motivo, anche in molte altre città italiane, gli aderenti alla Lav e i volontari vigileranno durante la notte di Halloween per segnalare prontamente alle forze dell’ordine eventuali abusi sui felini. Chi verrà trovato a far soffrire degli animali rischia grosso. Non bisogna dimenticare, infatti, - sottolinea l’esponente della Lav - "che con l’approvazione della Legge 189/04, il maltrattamento di animali è punito con la reclusione da tre mesi a un anno o con la multa da 3.000 euro fino a 15.000 euro. Pena che viene aumentata fino alla metà se dai comportamenti sanzionati deriva la morte dell’animale".  
DATA:  31-10-2006   FONTE: Bau  

A CAGLIARI IL PRIMO ARRESTO IN ITALIA SECONDO LA NUOVA LEGGE SUI MALTRATTAMENTI AGLI ANIMALI  
L’Enpa rende noto il primo arresto per maltrattamenti agli animali che si verifica in Italia. È avvenuto ieri in provincia di Cagliari, dove A.S., che aveva aggredito un cucciolo sbattendolo ripetutamente contro un muro, è stato accusato di furto aggravato, maltrattamento e peculato. I Carabinieri di Pirri (Cagliari) hanno indagato sulla vicenda e hanno fermato un ingegnere della zona che, per danneggiare un vicino con cui aveva continui contrasti, ha preso il suo cane, Travanera, un cucciolo meticcio, e l’ha ripetutamente lanciato contro un muro in presenza di testimoni.  

L’Enpa si è costituita parte civile nel procedimento che verrà intentato all’autore del gesto di incredibile ferocia. Ma segnala come un dato fondamentale l’arresto dell’uomo, il primo nel nostro Paese nei confronti di una persona che si sarebbe resa colpevole di un reato contro un animale.

"È un cambiamento importante nelle coscienze degli italiani", ha dichiarato Emanuele Deiana, coordinatore regionale Enpa Sardegna. "Per troppo tempo fare del male a un animale non è stato considerato un crimine, ma questa vicenda potrebbe essere un precedente per l’Italia, ancora molto indietro nella tutela degli animali; esiste una legge contro i maltrattamenti, la 189/2004, ma non è mai stata applicata in modo sufficientemente severo, anche quando le vittime avevano subito atti di evidente crudeltà".

Il proprietario di Travanera, sotto choc per la perdita della sua piccola amica, ha denunciato l’aguzzino del suo cane, assistito anche dagli altri condomini che avevano assistito impotenti alla scena di violenza. La cucciola è arrivata al pronto soccorso veterinario in condizioni disperate, con la colonna vertebrale spezzata in più punti; nessun intervento avrebbe potuto salvarla ed è stato necessario sopprimerla.

L’Enpa continuerà a dare ogni sostegno possibile alle Forze dell’Ordine perché possano essere perseguite le persone che arrecano sofferenza agli animali. In questo caso, è particolarmente significativo il fatto che i Carabinieri abbiano ritenuto "socialmente pericoloso" il soggetto arrestato, riuscendo a dare prova di aver capito quello che da tempo la Protezione Animali cerca di dimostrare: che un uomo che non si fa scrupoli a colpire animali indifesi è una minaccia anche per gli uomini e come tale deve essere trattato.

 
DATA:  25-10-2006   FONTE: ENPA  

UNO SPORTELLO PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI A PRATO  
Non ci sono altre immagini disponibili Uno sportello per i diritti degli animali: sarà inaugurato oggi pomeriggio presso l’Urp multiente ed entrerà in attività a partire da lunedì prossimo per tutte le informazioni sui servizi che il territorio offre per gli amici a quattro zampe. A tagliare il nastro saranno gli assessori all’ ambiente e diritti degli animali, Camilla Curcio, e all’Urp, Loredana Ferrara, e parteciperà anche il presidente della Commissione consiliare Politiche sociali e formative Luciano Bartolotti, che ha seguito la gestazione del progetto.  
Nell’ occasione sarà presentata anche la guida ’Diritti degli animali e doveri dei cittadini e delle cittadine’, l’ ottavo numero dei Quaderni utili realizzati e pubblicati dall’ Urp Multiente, a cui ha collaborato anche l’ Ufficio animali dell’ assessorato all’ Ambiente. Il Quaderno costituisce uno strumento agile, semplice e facile da consultare per chi possiede o trova un animale e per chi ha intenzione di accoglierne uno. Sarà in distribuzione a! partire da oggi all’Urp. Lo sportello per i diritti degli animali sarà aperto il lunedì mattina dalle 10 alle 12 e il giovedì dalle 15.30 alle 17.30. La gestione è affidata a sette associazioni animaliste della città, con cui l’ assessorato ha firmato una convenzione, in collaborazione con il personale dell’Urp. Il servizio sarà dotato anche di un sito web, a cui si potrà accedere cliccando sull’indirizzo http://animali.comune.prato.it., dove si possono trovare molte informazioni utili su casi di animali abbandonati, smarrimenti, adozioni, vaccinazioni e altro.  
DATA:  20-10-2006   FONTE: ANSA  

STERILIZZAZIONI SENZA PERMESSO DI SOGGIORNO  
I carabinieri hanno bloccato la scorsa settimana a Ruggiano, in provincia di Lecce, il progetto “Argorete” per la sterilizzazione, microchippatura e registrazione in anagrafe di cani randagi. Il progetto, nato per la lotta al randagismo, era portato avanti da un gruppo di associazioni animaliste in collaborazione con l’Unione dei Comuni “Terra di Leuca”, la ASL Lecce 2 e i “Veterinari senza frontiere”.  
Proprio due volontari di quest’ultima organizzazione, un bulgaro e una rumena, sono stati posti in stato di fermo dai carabinieri per la verifica del permesso di soggiorno. La notizia, pubblicata dalla Gazzetta del Mezzogiorno e segnalata al nostro quotidiano da ANMVI PUGLIA- parla di una decina di randagi già sottoposti ad anestesia e in attesa dell’intervento chirurgico. La struttura, che dava il servizio gratuitamente, è stata posta sotto sequestro. “ Per risolvere il problema randagismo bastano i nostri professionisti- ha dichiarato alla stampa il Presidente dell’Ordine dei Veterinari di Lecce Sergio Apollonio-laddove il numero di cani vaganti è tale da non consentire ai veterinari dipendenti delle ASL di far fronte al problema si + fatto ricorso a volte alla convenzione con i veterinari liberi professionisti, capillarmente presenti sul nostro territorio con circa duecento unità che con altrettanta professionalità hanno provveduto ad operare i cani. Improvvisamente veniamo a scoprire di considerarci a nostra insaputa “terzo mondo”. Critico nei confronti di “Veterianri senza frontiere”, il Presidente Apollonio ha chiesto che si verifichi non solo il permesso di soggiorno, ma anche della laurea in medicina veterinaria dei due volontari in stato di fermo ed ha aggiunto: “ si assiste ad un pullulare di iniziative più o meno chiare da parte di un numero di associazioni e personaggi provenienti da ogni dove, che cresce di giorno in giorno, pretendendo di auto investirsi del titolo di “unico-che-ama-gli-animali-gli-altri-lo-fanno-per-soldi”. Non so come finirà la vicenda conclude Apollonio- sono certo che i carabinieri e la magistratura faranno piena luce, ma a nome della categoria che rappresento pongo alcune domande alle istituzioni che ahnno acconsentito e acconsentiranno che situazioni di questo tipo possano verificarsi. Davvero pensate che siamo diventati Terzo Mondo? Davvero pensate che le professionalità presenti sul territorio non possano, con un minimo di buona volontà, essere coinvolte per la risoluzione del randagismo o di qualunque problema inerente il mondo animale? Io sono assoluitamente certo che ciò possa e debba e debba avvenire”.  
DATA:  16-10-2006   FONTE: www.anmvioggi.it  

Oasi di relax per cani e gatti, in casa!  
Non ci sono altre immagini disponibili Per animali domestici davvero speciali, ecco un’oasi di relax, gioco e benessere, prefabbricata e installabile in case o appartamenti.
Le oasi per animali sono state studiate principalmente per cani e gatti, ma non si esclude che in futuro possano essere create anche per altri animali, domestici ed esotici.  

Il loro prezzo varia dai 50.000 ai 200.000 dollari, per un ambiente di relax e gioco interattivo che simula l’ambiente esterno all’interno dell’abitazione, attraverso lo stimolo dei sensi e della motricità dell’animale. Li produce "Elite Pet-Havens".

[BAU] Ad ognuno la propria sensibilità nel leggere notizie come questa. Noi riportiamo le notizie talvolta divertiti, qualche volta stupiti e oggi ci chiediamo se c’è un limite all’amore che si vuole dare al proprio animale. Vi proponiamo alcuni elementi di riflessione:
Gli animali hanno bisogno di affetto e sanno ricambiare senza risparmiarsi. Di questo sicuramente hanno bisogno: Tempo
Molti cani e gatti soffrono la mancanza di un padrone e giacciono in condizioni spesso "al limite" nei canili e gattili: Generosità
Di oggi la notizia di un cane che tutti i giorni va al cimitero a cercare il suo padrone scomparso in un incidente stradale qualche giorni fa (non sappiamo però se il cane viveva una suite): Cuore

 
DATA:  16-10-2006   FONTE: deluxeblog.it  

SEQUESTRATI CUCCIOLI A MILANO IN UN NEGOZIO DI ANIMALI. LA SEZIONE ENPA DI MILANO CONTRO IL TRAFFICO ILLEGALE  
Poche ore dopo aver assegnato un premio alla Guardia di Finanza per l’attività di repressione del traffico di cuccioli dall’Est, in un’indagine alla quale ha collaborato il Nucleo di Milano delle Guardie Zoofile dell’Enpa, già è scattato il sequestro per cinque cuccioli presenti in un negozio di Milano la cui provenienza è fortemente sospetta.  

Seguendo le tracce di una segnalazione che era giunta il giorno prima alla Clinica Veterinaria dell’Enpa di Milano, dove un cucciolo acquistato da pochi giorni in una fiera veniva ricoverato per le drammatiche condizioni di salute, le Guardie zoofile controllavano sabato pomeriggio il negozio di animali di proprietà del commerciante che aveva venduto il cane, dove la documentazione sanitaria a corredo dei pochi cuccioli presenti mostrava chiare incongruenze.

Considerando peraltro che il titolare era già noto all’Enpa per essere stato denunciato in passato per violazioni sulla custodia e il commercio di animali, il fatto che non fosse disponibile alcuna documentazione d’acquisto circa la provenienza degli animali ha dato adito a ulteriori sospetti.

Troppe quindi le analogie con l’indagine svolta in concerto con la Guardia di Finanza del Nucleo provinciale di Bologna, alla quale è andato il Premio dell’Enpa, che ha consentito di infliggere un duro colpo al traffico di cuccioli dall’Est Europa. Per questo motivo gli animali sono stati sequestrati assieme alla documentazione sanitaria, che verrà ora analizzata per verificare la esatta provenienza degli animali.

"Siamo solo ad una tappa del percorso" ha dichiarato Ermanno Giudici, Presidente della sezione Enpa e Capo Nucleo delle Guardie Zoofile "il controllo di questo traffico illecito è un’attività che non si è certo esaurita con le indagini svolte lo scorso anno. Siamo comunque certi che con la collaborazione della Guardia di Finanza si potranno raggiungere risultati ancora più importanti in futuro."

L’Enpa richiama comunque tutti i cittadini ad una maggiore attenzione e responsabilità nell’acquisto di un animale, diffidando da situazioni ove non sia chiara la provenienza dei cuccioli soprattutto quando il prezzo di vendita è estremamente basso rispetto al mercato. La sezione ricorda comunque una volta ancora che i canili dell’Enpa così come i rifugi municipali sono stracolmi di animali in attesa di adozione e pertanto invita a preferire questa scelta di solidarietà in alternativa all’acquisto.

...

 
DATA:  15-10-2006   FONTE: ENPA  

I ciechi chiedono cani guida gratis  
Non ci sono altre immagini disponibili Il cane guida è un ausilio di mobilità fondamentale per i non vedenti. Oggi addestrare un cane guida costa circa 20.000 euro. L’Unione italiana ciechi (Uic) ha chiesto che il cane guida venga inserito nell’elenco delle protesi, il cosiddetto nomenclatore tariffario, in modo che si possa avere gratuitamente per legge.  
Anche chi possiede uno di questi animali incontra non poche difficoltà nella vita quotidiana. Spesso - ha sottolineato oggi a Roma durante la conferenza di presentazione delliniziativa il presidente dellUic, Tommaso Daniele - i taxi non accolgono il cieco con il cane al seguito perchè pensano che possa sporcare la macchina o per altri pregiudizi. In realtà esistono normative che obbligano gli autisti e anche i gestori di locali pubblici ad accogliere il cane e il suo padrone. Con la legge 60/2006, poi - ricorda Daniele - sono state introdotte sanzioni da 500 a 2.500 euro per chi intralcia o impedisce laccesso dei privi di vista accompagnati dal cane guida in bar, ristoranti, autobus o taxi. Un esempio di come la legge spesso non basti, ma vada integrata con la conoscenza e il buon senso. Lintegrazione sociale e la diffusione della cultura dellaccoglienza - ha continuato il presidente Uic - renderebbe la vita molto più facile ai non vedenti. La società deve diventare più civile. Nel frattempo - annuncia - vogliamo proporre al ministero della Salute di introdurre il cane guida nellelenco delle protesi: potrebbe sembrare ironico, ma questi animali hanno proprio questo valore.
 
DATA:  12-10-2006   FONTE: Il Giornale - ADN Kronos  

Una licenza per il gatto che non provoca allergie  
Non ci sono altre immagini disponibili Il New York Times svela l’ìnquietante notizia. I gatti selezionati negli stati uniti dalla società Allerca perchè non portino allergie sono venduti sotto un accordo di licenza d’uso. Avete capito bene! Una licenza che descrive e regolamenta la vita del gatto acquistato.  

La licenza di Allerca afferma "L’acquirente non venderà né trasferirà alcun gatto acquistato a nessuno con l’eccezione di un membro diretto della propria famiglia, e non offrirà ad alcuno di acquistare un gatto né materiale genetico del gatto, né potrà vendere i diritti acquisiti con questo acquisto o qualsiasi diritto collegato senza espressa autorizzazione scritta dell’azienda".

E’ nostro dovere dire che il gatto, che può donare amore ai propietari che fino ad oggi non ne potevano possedere uno, costa "solo" 4.000$ e viene venduto già privo della capacità di riprodursi. Ma perchè tutto questo? E’ business! Che tristezza scrivere queste cose pensando che con 4.000$ è possibile gestire un gattile per diversi mesi. Che tristezza leggere che un essere vivente viene venduto sotto licenza d’uso. Tutto ciò riesce persino a farci rimpiangere il progetto abbandonato di AIBO, cane robot di Sony.

 
DATA:  10-10-2006   AUTORE:  Redazione Bau   FONTE: BAU  

Il cane va dal dentista  
Non ci sono altre immagini disponibili 100 sono i dentisti veterinari certificati in tutto il mondo la cui routine quotidiana varia dalla pulizia dei denti all’otturazione di carie canine.  

Più dell’85% dei cani e dei gatti di oltre tre anni d’età presentano gengivite e problemi dentali che si manifestano generalmente con cattivo odore in bocca e dolore se toccati in quella sede. Non va considerata come una patologia esclusivamente locale in quanto può avere ripercussioni anche lontane nell’organismo. I cani di piccola taglia sono i più colpiti e per loro cominciare a perdere qualche dente verso 3-4 anni è frequente. L’avulsione di un dente, spontanea o durante la pulizia chirurgica, è la fase conclusiva di un processo cronico (placca batterica – mineralizzazione della placca – infiammazione – scollamento della gengiva – erosione dell’alveolo dentale) che il padrone accorto può prevenire o quanto meno rallentare.

A questo fine la cosa più importante è la pulizia quotidiana dei denti: non è un’operazione né difficile né lunga, richiede solo un poco di pratica che il proprietario acquisirà rapidamente. Abituate il vostro cucciolo o gattino a essere maneggiato in bocca fin da piccolo: cominciate con lo strofinargli i denti con un cibo a lui gradito, non cercate di aprirgli la bocca, ma scostate le labbra e infilate un dito fra guancia e denti ed effettuate movimenti orizzontali sulla superficie dei denti. Solo successivamente cominciate a usare prodotti più specifici per la pulizia (uno spazzolino piccolo e morbido) e a effettuare anche movimenti verticali. Su di un animale adulto ci vorrà più pazienza e tempo per abituarlo ma, tranne nel caso di animali particolarmente difficili, anche loro si presteranno a questa pratica.

Altri accorgimenti sono:

- controllare l’alimentazione che non deve essere eccessivamente morbida, ma comprendere anche cibi da masticare;

- non fare giocare il cane con sassi che possono provocare erosioni eccessive dei denti o fratture dentali;

- controllare che il cambio dei denti da latte (che avviene normalmente tra il terzo e il settimo mese di vita) si effettui correttamente ed eventualmente fare asportare denti da latte persistenti.

Se la bocca del vostro amico presenta già dei problemi, potrebbero essere necessarie terapie più specifiche e una pulizia chirurgica effettuata regolarmente una o due volte all’anno presso il vostro medico veterinario.


albanesi.it

 
DATA:  09-10-2006   FONTE: reuters - albanesi.it  

Raccolta del tartufo: fido la fa da padrone  
Non ci sono altre immagini disponibili La raccolta del tartufo, si sa, non è semplice. Per appassionati o per professionisti il cane è indispensabile per praticare la ricerca. Ma quali razze sono le più indicate?  

Domande del tipo.......quale razza o incrocio, di che taglia, che colore, che robustezza per avere una certa resistenza al lavoro, il pelo poi dovrà essere raso o lungo, ispido o no?

Senza poi trascurare i pregi e i "difetti" sulla scelta del sesso.

Per chi vuole soddisfare le proprie esigenze e trovare non solo un nuovo amico a quattro zampe ma anche un soggetto idoneo per il tipo di cerca che si vuole fare, sia come specie di tartufo che in relazione all’habitat che Vi circonda.
Per sapere tutto ciò, deve conoscere un buon allevatore, che dia la possibilità di rispondere alle vostre esigenze, elargire validi consigli e se del caso, offrire un cucciolo appropriato da avviare o già avviato alla ricerca della pallina profumata, il tartufo.

Lagotti, Korthals, Labrador, Pointer Griffone o incroci tra questi, opportunamente selezionati, non solo con una determinata genealogia ma anche con un carattere idoneo per una cerca idonea, lenta o più o meno veloce e, non per ultimo per il Vostro carattere!
Trovare chi può aiutarvi nella scelta è raro, di solito chi vende cani cerca di fare l’affare e basta!

I cuccioli idonei dimostrano un certo "naso" e curiosità nei confronti dell’odore del tartufo, sono possessivi e attratti già geneticamente dalle componenti odorose della pallina profumata.
Un buona educazione-addestramento li porterà sicuramente a raggiungere dei risultati positivi, regalandoci ulteriori soddisfazioni ed emozioni.

Diffidate di chi vuole vendervi cani adulti già addestrati a meno che il tartufaio non ha smesso l’attività per avanzata età o per problemi di salute.

Di fatto un buon cane non ha prezzo visto il costo dei tartufi che questi riesce a trovare in una sola stagione.

Come non avrà prezzo il vostro futuro cane da tartufo!

E’ provato che migliori risultati si ottengono nell’ addestrare-educare da soli il nostro amico di vita, di cerca ed avventura.
Cuccioli da avviare o già avviati per la ricerca del tartufo potete trovarli solo da appassionati tartufai, esperti ricercatori-allevatori.

I professionisti del settore già sanno dove rivolgersi e trovare il cucciolo su misura per le loro esigenze proprio grazie alle esperienze acquisite, mentre il neofita spesso non si pone questi quesiti o non trova la risposta giusta e, nel dubbio, la sua scelta cade erroneamente su un soggetto che, anche se di provate qualità, poi risulta non proprio rispondente alle esigenze personali, come il problema di spazio, di trasporto, di tipo di cerca, habitat, carattere del cane in relazione al proprio ecc. ecc.
Chi meglio di un provato tartufaio e allevatore può aiutarvi a rispondere alle Vostre domande e consigliarvi per una scelta più mirata?
E........., trovate le risposte, chi meglio di questi può avere già disponibile o può aiutarvi a reperire il cucciolo che fa per Voi?

Amici e soci sostenitori di www.trovatartufi.com , Pino e Vincenzo, saranno pronti a consigliarvi gratuitamente per il meglio e se del caso ad offrirvi, se ne hanno la disponibilità, un amico a quattro zampe, SU MISURA PER VOI. Molti professionisti o semplici appassionati, piu’ o meno esigenti, sono rimasti soddisfatti dei consigli e dei cuccioli forniti da questi esperti del settore, basta leggere le varie lettere sul sito e vedere i risultati e i bottini di questi amici per convincersi che un consiglio di un esperto non costa nulla ed è utilissimo per decidere quale sarà il nostro futuro amico. Pino e Vincenzo, vista l’esperienza acquisita, vi consiglieranno anche sulle cure del cane, affinchè anche il cucciolo, trovi in Voi.

 
DATA:  08-10-2006   FONTE: www.trovatartufi.com  

Ansoldi assolto: poteva curare il cane  
Non ci sono altre immagini disponibili Alcune settimane fa il gioocatore del Cortina aveva rinunciato alla convocazione in nazionale per rimanere vicino al suo cane Brik. La cosa aveva fatto infuriare l’allenatore, ma oggi la giustizia sportiva ha archiviato il caso.  

Il caso di Luca Ansoldi, il giocatore di hockey da quest’anno in forza al Cortina che alcune settimane fa aveva rinunciato alla convocazione ad una partita della nazionale per rimanere vicino al suo cane Brik, è stato risolto felicemente dalla giustizia sportiva: la Procura federale ha infatti deciso per l’archiviazione.

Ansoldi tornerà così a giocare in nazionale dopo aver scelto di accudire il suo cane. All’epoca dei fatti il gesto non piacque all’allenatore degli azzurri e il giocatore fu deferito alla Federazione

 
DATA:  05-10-2006   FONTE: quotidianonet  

Country Club per cani VIP  
Non ci sono altre immagini disponibili Negli USA stanno avendo grande successo le pensioni per cani VIP. Piscina riscaldata, massaggi, camere (box) con tutti i confort. Agli inizi sembrava una bizzarria ma il grande successo sta dando ragione agli imprenditori che hanno pensato di far diventare un lavoro la propria passione per i nostri amici a 4 zampe.  

Il Top Dog Country Club di New Germany, in Minnesota è un canile di tipo particolare, di cui si è occupato anche il New York Times in un recente articolo. Qui una decina di animali vengono coccolati e accuditi, meglio che le star dello spettacolo, da personale specializzato che organizza per loro giochini e intrattenimenti.

Il Dog Country Club inizia la sua attività quando la proprietaria, Jean Beuning, tre anni fa, comincia a costruire, su un terreno preso in affitto, una piscina riscaldata per i migliori amici dell’uomo. Ovviamente qualcuno la prende per matta ma lei va avanti con l’idea di realizzare una sorta di "Club Med" canino.

Alla fine la sua idea si rivela vincente. Tanto che attualmente il Top Dog Country Club è visto come l’antesignano di una svolta nel settore. Precursore di una moda che pare stia prendendo piede e che vuole introdurre, nel mercato delle vacanze per cani, strutture attrezzate dove offrire tanto di idromassaggio, toeletta completa, massaggi, con alloggio in suite esclusive termocondizionate da 100 dollari a notte. I fortunati quadrupedi potrebbero inoltre praticare le attività più svariate come arrampicarsi, nuotare, ascoltare musica, guardare la televisione con programmi a loro dedicati.

Il caso del Minnesota non è unico. A Madison, nel Wisconsin, si trova il Club Bow-Wow dove i cani possono essere ospitati in suite di lusso da 50 dollari al giorno. Niente da meravigliarsi dunque se questo tipo di mercato tenderà a estendersi. Non per nulla negli Stati Uniti si spendono ogni anno cifre vicine ai 38,4 miliardi di dollari per i cani di casa.

 
DATA:  05-10-2006   FONTE: Tiscali animali  

"I CANI CATTIVI NON ESISTONO, MA ESISTONO MOLTI CATTIVI PADRONI"  
Non ci sono altre immagini disponibili I cani cattivi non esistono, esistono cattivi padroni: è il commento di Paolo Spicacci, coordinatore regionale Enpa Lazio, sulle notizie allarmanti di aggressioni da parte di quattrozampe. "Ogni vicenda va analizzata caso per caso, ma i proprietari devono imparare a gestire correttamente gli animali che mostrano tendenze più dominanti".  

Il problema non è la razza dell’animale, l’Enpa lo ribadisce, sottolineando che è molto più significativo il carattere del singolo esemplare e che, a formare un comportamento, è molto spesso il contesto in cui l’animale viene allevato e le condizioni in cui vive ogni giorno. Spicacci commenta: "Se un cane, anche di taglia piccola, viene ad esempio tenuto a catena corta tutto il giorno, è prevedibile che in breve tenda a sviluppare un atteggiamento aggressivo. Ma un esemplare di una razza cosiddetta a rischio può essere educato esaltando le sue tendenze più pacifiche, crescendo in salute e in un clima sereno, abituandosi a interagire con persone e altri animali senza alimentare conflitti".

L’educazione dei proprietari è un presupposto fondamentale per evitare spiacevoli incidenti; troppo spesso gli animali entrano in casa senza che la famiglia sia preparata all’arrivo di un essere vivente che ha precise esigenze e chiede attenzioni e assunzione di responsabilità. "Invece di criminalizzare gli animali, che molto di rado attaccano l’uomo senza un motivo, sarebbe auspicabile promuovere una maggiore sensibilizzazione al rispetto delle condizioni dei quattrozampe, che sono ancora oggi oggetto di maltrattamenti e cattiva conduzione. Adottare un cane non è una scelta da fare senza valutazioni e senza cercare di conoscere il carattere dell’animale, che cambia per ogni esemplare", conclude Paolo Spicacci.

L’Enpa sottolinea come in casi analoghi di aggressione, ogni volta a posteriori emerga come l’incidente si sarebbe potuto evitare con pochi accorgimenti e con una maggiore cura dell’animale da parte del proprietario.

 
DATA:  04-10-2006   FONTE: ENPA LAZIO  

COLLARI ELETTRICI? PER L’ENPA LAZIO, ANCHE SE IL TAR CONSENTE LA VENDITA, È COMUNQUE DA MULTARE L’USO  
Il coordinatore Regionale Enpa Lazio, Paolo Spicacci, ha criticato con durezza la gravissima decisione del Tar del Lazio, che ha annullato l’ordinanza del Ministero della Salute che vietava l’uso dei collari elettrici per i cani. Spicacci ha stigmatizzato: "L’uso di tali strumenti rappresenta l’aberrazione del rapporto uomo animale".  

Le Guardie zoofile dell’Enpa continueranno comunque a multare chiunque venga trovato a fare uso di simili dispositivi, evidentemente in contrasto con la normativa nazionale sui maltrattamenti agli animali. Potranno dunque essere venduti, ma non adoperati sui quattrozampe, perché si tratta di un metodo coercitivo e doloroso, che oltre a indurre sofferenza fisica e psichica nel cane, non ha gli effetti educativi millantati dai produttori e dai poco seri addestratori che li consigliano.

"Il fatto che il Ministero della Salute avesse posto tale divieto non rappresentava certamente la soluzione del problema, ma sicuramente un primo importante passo in avanti. Mi auguro" ha concluso Spicacci" che il Ministero della Salute voglia immediatamente porre mano alla materia e che anche il Ministero delle Attività Produttive possa intervenire vietando la vendita di tali strumenti di tortura nel nostro Paese".

L’Enpa ricorda ai proprietari di animali esuberanti che esistono numerose strategie per imparare a gestire il rapporto con il proprio amico, ma che sono accettabili solo quelle che non prevedono costrizioni, maltrattamenti e dure punizioni. Veterinari, comportamentalisti e addestratori seri sanno aiutare anche il quattrozampe più scatenato a trovare un equilibrio nei confronti degli umani che lo circondano.

 
DATA:  03-10-2006   FONTE: ENPA  

Dolcificanti a rischio per i cuccioli  
Non ci sono altre immagini disponibili enete i dolcificanti fuori dalla portata del vostro cucciolo. I veterinari infatti avvertono che possono provocare problemi di fegato ai cani, e forse persino ucciderli. Il rapporto apparso venerdì sul Journal of the American Veterinary Medical Association rafforza il presunto collegamento fra lo xilitolo, sostituto dello zucchero, che si ritiene possa far ammalare i cani, e possibili problemi al fegato.  

Lo xilitolo si trova in molti chewingum senza zucchero, dolci, prodotti di forno e dentifrici.

I ricercatori Sharon Gwaltney-Brant ed Eric Dunayer con lo staff di un’unità della Società americana per la prevenzione delle crudeltà sugli animali di Urbana, Illinois, hanno raccolto informazioni su otto cani curati tra il 2003 e il 2005 dopo che avevano mangiato prodotti contenenti xilitolo.

Ognuno di questi cani si è ammalato, e cinque sono morti o hanno dovuto essere abbattuti per problemi al fegato, forse per aver ingerito xilitolo.

"La gente non crede che le gomme senza zucchero possano uccidere il loro cane. Io non lo sapevo prima. Ma è qualcosa di cui le persone dovrebbero essere avvertite", ha detto in un comunicato Gwaltney-Brant, co-autore dello studio con Dunayer.

 
DATA:  02-10-2006   FONTE: Reuters  

STOP FARMACI VETERINARI IN INTERNET  
Preoccupazione per il crescente fenomeno dei farmaci veterinari on line è stata espressa dal Gruppo di lavoro congiunto FVE-UEVP nel corso della prima riunione di Parigi, il 20 settembre scorso. Il Gruppo ritiene indispensabile tenere sotto controllo la vendita e la distribuzione di farmaci veterinari via Internet, resi disponibili in assenza di una adeguata visita del paziente animale e dell’osservazione delle sue condizioni di vita.  
Presso la sede SNVEL(Syndicat National des Vétérinaires d’Exercice Libéral) della Capitale francese, il chairman Christophe Buhot , ha dato il via ai lavori del ricostituito gruppo di lavoro del quale sono entrati a far parte tre nuovi membri: Leonor Meisel (Portogallo) Martin Brügger (Svizzera) e Olli Soininen (Finlandia). Al primo punto dei lavori del Gruppo figura la legislazione europea sul farmaco veterinario ed in particolare l’atteso Regolamento che dovrebbe elencare le sostanze essenziali per il trattamento degli equidi. A questo riguardo, il Gruppo ha auspicato l’adozione del Regolamento il 10 ottobre da parte del Comitato veterinario permanente europeo. La stessa data dovrebbe impegnare il Comitato nella valutazione di una Decisione della Commissione Europea per stabilire i criteri di deroga alla prescrizione veterinaria di farmaci veterinari destinati ad animali produttori di alimenti.  
DATA:  01-10-2006   FONTE: @anmvi oggi  

ABBANDONI - 100 MILA ALL’ANNO!  
Non ci sono altre immagini disponibili Si calcola che ogni anno siano almeno 100 mila i cani che vengono abbandonati in Italia e in particolare, per circa il 60% dei casi, proprio nei mesi di giugno, luglio e agosto.  
«Questo significa 60 mila in tre mesi, ovvero 20 mila al mese, 700 al giorno - sottolinea Edgar Meyer, referende dell’ufficio diritti degli animali della Provincia di Milano e autore assieme a Stefano Apuzzo del libro «Qua la zampa» - Questo significa che nei tre mesi caldi su tutto il territorio nazionale si assiste in media a 25 abbandoni all’ora, uno ogni due minuti». Ma le statistiche non finiscono qui. In Italia c’è un livello purtroppo fisiologico di randagismo, con almeno 200 mila animali senza tetto, di cui 600 mila vaganti e 80 mila rinselvatichiti. I quali, loro malgrado, rischiano di essere un pericolo anche per l’uomo: sono almeno 40 mila gli incidenti d’auto causati dai cani abbandonati negli ultimi 10 anni sulla sola rete autostradale; incidenti che hanno coinvolto circa 4 mila persone e che sono costati la vita a 200 di loro.  
DATA:  01-07-2006   FONTE: Corriere.it  

FINALMENTE ONLINE L’ANAGRAFE CANINA NAZIONALE CHE CONSENTE DI RITROVARE GLI ANIMALI SMARRITI  
E’ stato pubblicato sul sito del Ministero della Salute l’Anagrafe Canina Nazionale. Da oggi, rintracciare il proprietario di un cane sarà, grazie a questo strumento, molto più semplice.  
LINK: http://nsis.sanita.it/NACC/anagcaninapublic_new/home.jsp  
FONTE: ENPA  

Le invenzioni che hanno migliorato la vita di gatti e cani  
I nostri amici animali oggi vivono più a lungo, ai nostri occhi hanno una qualità di vita migliore che in passato (bisognerebbe sentire la loro opinione..) e prendersene cura non è mai stato così facile.  

Va da sè che cibi naturali e freschi sono più salutari e una vita all’aria aperta e in libertà sarebbero l’ideale, ma non dimentichiamo ciò che ci permette di averli vicino.

Secondo Marthy Becker, giornalista dell’Olympian di Washington, le innovazioni che hanno migliorato la vita dei nostri pet sono le seguenti:

• I biscotti per cani

Ideati a Londra alla fine del 1800. Per caso, erano destinati agli uomini, ma non erano di gradimento, mentre un cane li trovò buonissimi.

• Il cibo secco per cani e gatti

Una cinquantina d’anni più tardi, nel 1957 la Purina lanciò il primo cibo secco che, arricchito di vitamine, minerali e altro, ha rivoluzionato la vita dei nostri animali e la nostra.

• La lettiera per gatti

Ed Lowe, un venditore di prodotti industriali assorbenti, tipo segatura e argilla, ricevette da un vicino la richiesta di un’alternativa più pulita alla cenere che impiegava nella lettiera del suo micio. Il commerciante gli fece provare un po’ d’argilla e la soluzione funzionò. Nel 1947 l’inventore cominciò a vendere ai negozi locali la sua Kitty Litter. Il successo è stato enorme perché ha permesso di tenere i gatti in casa.

• Il Kong Toy

Il primo gioco interattivo per cani, inventato nel 1976. Una specie di Omino Michelin di gomma rimbalzante , con uno spazio interno da riempire con qualche sorpresa commestibile

• Le formule antipulci e antizecche

Prima del Frontline (1996) e simili, milioni di cani, gatti dovevano affrontare i parassiti in modo meno sicuro e definitivo.

 
AUTORE:  Paola Segurini su gattivity   FONTE: gattivity  

Obesità canina e felina in Italia  
Il 46% dei gatti e il 36% dei cani è sovrappeso od obeso. E’ il dato emerso dal primo studio condotto in Italia per fotografare il tasso di obesità di cani e gatti nel nostro Paese. La ricerca è stata effettuata dalla Pet Obesity Task Force italiana, istituita da Hill’s Pet Nutrition nel 2008, e ha considerato circa 5.000 animali.
 
L’indagine è stata condotta con la collaborazione di 144 veterinari e un campione di 5.521 animali visitati (di cui circa il 70% cani e circa il 30% gatti).

Risultati: i dati

La specie felina mostra una maggior propensione all’eccesso di peso rispetto alla specie canina. In particolare risulta in sovrappeso/obeso ben il 46% dei gatti visitati, contro il 36% dei cani. Il 57% dei cani, infatti, risulta avere un peso ideale e solo il 7% risulta essere sottopeso. Per contro, il 44% dei gatti presenta un peso ideale e il 10% risulta essere sottopeso.

Risultati: i fattori

Castrazione e sterilizzazione risultano essere due fattori strettamente correlati con il sovrappeso e l’obesità animale. In particolare il 79% dei gatti sono operati e, di questi, il 53% risulta sovrappeso/obeso. Solo il 29% dei cani invece risulta essere stato sottoposto all’operazione ma, anche di questi, il 54% mostra evidenti segni di sovrappeso/obesità.

Altro fattore di alto rischio per il sovrappeso e l’obesità è lo stile di vita domestico. Ben il 50% dei gatti sovrappeso vive in appartamento e solo il 36% in giardino; mentre il 39% dei cani sovrappeso vive in appartamento, contro un 33% che vive in giardino.

Le problematiche di sovrappeso e obesità sono inoltre strettamente correlate alla taglia dell’animale. In particolare il 40% dei cani in sovrappeso/obesi sono di taglia media e il 33% di taglia grande. A seguire, circa il 30% sono di taglia piccola, circa il 26% di taglia gigante e il 23% sono toy.

Il tipo di alimentazione risulta infine determinante nella prevenzione dell’obesità. L’alimentazione industriale, infatti, somministrata in modo equilibrato e nelle giuste dosi, aiuta a prevenire sovrappeso ed obesità rispetto alle alimentazioni di tipo casalingo o misto. I dati evidenziano con nettezza tale circostanza. Infatti nei cani, solo il 30% dei soggetti nutriti con alimentazione industriale risulta avere problemi di sovrappeso e obesità (contro un 64% che mantiene invece un peso ideale), la percentuale di sovrappeso/obesità sale al 40% nei soggetti nutriti con alimentazione casalinga e fino al 47% nei soggetti trattati con alimentazione mista.

Nella specie felina, i soggetti nutriti con alimentazione industriale mostrano un dato di sovrappeso/obesità pari al 46% e un dato pari al 45% di peso ideale, contro un 38% di sovrappeso/obesità nei soggetti nutriti con alimentazione casalinga e ben il 22% di sottopeso.

Le conclusioni della prima fase dell’indagine della Pet Obesity Task Force italiana confermano che l’obesità negli animali da compagnia è un problema e rappresenta un fenomeno in crescita. Altrettanto chiaramente emerge che i proprietari sono in gran parte ignari del problema ed è pertanto necessario un importante lavoro di sensibilizzazione volto a modificare le convinzioni personali ad accrescere la consapevolezza del problema e, conseguentemente, ad adottare atteggiamenti e comportamenti differenti.
 
FONTE: Vet.Journal  

Milano: cani macellati  
Scandalo cani macellati per scopi alimentari a Milano, le cui segnalazioni sono in continuo aumento. Lo rileva l’Associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa) che denuncia la macellazione di cani di piccola e media taglia in appartamenti e cortili privati nelle zone di Viale Padova e di alcune traverse, ma anche nella zona di Piazza Baiamonti nelle adiacenze di via Paolo Sarpi considerata la Chinatown milanese.  
Le denunce riguardano almeno una quindicina di casi e coinvolgerebbero persone di nazionalità cinese e di altre nazioni orientali dove il mangiare carne di cane rientra nelle normali abitudini alimentari. Secondo le segnalazioni raccolte in questi cinque mesi dall’Aidaa, i cani uccisi e macellati non sarebbero destinati all’uso alimentare nei ristoranti, ma i cani macellati sarebbero a uso alimentare per le singole famiglie. In alcuni casi, sono arrivate prima dell’acquisto dei cuccioli di cani di grandi dimensioni.  
FONTE: TGCOM - leggi tutto: http://www.tgcom.mediaset.it/cronaca/articoli/articolo461371.shtml  

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18-07-2006
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11-07-2006
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03-07-2006
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30-06-2006
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26-06-2006
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TOELETTATURA, DATI ACAD-UNIONE COMMERCIO   (leggi)  
19-01-2006
SENATO PRONTI 2 DDL PER TUTELA ANIMALI E IPPOTERAPIA   (leggi)  
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16-01-2006
SCOPERTO DAL DNA L’ALBERO GENEALOGICO DEI FELINI, I PRIMI A COMPARIRE SONO STATI I LEONI, I GIAGUARI E LE TIGRI   (leggi)  
13-01-2006
New Scientist: I cani hanno la capacità di rivelare la presenza del cancro nell’uomo   (leggi)  
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I randagi di Bucarest   (leggi)  
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In arrivo sniffer dog contro traffico animali   (leggi)  
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20-12-2005
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17-12-2005
CHIESTA REVOCA ORDINANZA SINDACO FALCONARA   (leggi)  
16-12-2005
Svizzera: si dibatte per vietare i cani pericolosi   (leggi)  
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Fumo passivo, anche cani e gatti a rischio   (leggi)  
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Paul McCartney : “Non canterò mai in Cina!”   (leggi)  
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05-12-2005
DAL MONDO DELLO SPETTACOLO: BENE COSMETICI NON TESTATI SUGLI ANIMALI   (leggi)  
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Il cane è l’arma segreta per dimagrire   (leggi)  
28-11-2005
Usa. E’ Snuppy, il cane clonato, l’invenzione dell’anno secondo Time   (leggi)  
28-11-2005
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24-11-2005
FCI, RICONOSCIUTE TRE NUOVE RAZZE   (leggi)  
23-11-2005
I cani e i gatti italiani sono fra i più costosi da mantenere in Europa   (leggi)  
23-11-2005
Incubo lifting per gli animali domestici   (leggi)  
21-11-2005
PROGETTO ARGO, IMPEGNARE I DETENUTI E CREARE PONTE CON SOCIETA’   (leggi)  
18-11-2005
Sono complessivamente 47 gli articoli del nuovo regolamento che tutela la vita e i diritti degli animali a Torino   (leggi)  
15-11-2005
Dopo la mucca, anche la Pecora Pazza?   (leggi)  
14-11-2005
CIMITERO PER ANIMALI   (leggi)  
12-11-2005
ANIMALI MALTRATTATI A BOLOGNA   (leggi)  
08-11-2005
Fra il 1600 e il 1800 si sono estinte 14 specie di mammiferi e 24 di uccelli   (leggi)  
07-11-2005
I COLLARI ELETTRICI SONO VIETATI, MA L’ENPA DENUNCIA: SONO ANCORA IN VENDITA IN MOLTI NEGOZI   (leggi)  
07-11-2005
SOLITUDINE ADDIO, ARRIVA RADIO WEB PER CANI GATTI E CANARINI   (leggi)  
07-11-2005
UN ALTRO COMUNE IN PROVINCIA DI MILANO ADOTTA IL REGOLAMENTO PER I DIRITTI DEGLI ANIMALI   (leggi)  
02-11-2005
Dingo non più in pericolo   (leggi)  
02-11-2005
A Parigi un asilo per i leziosissimi amici dell’uomo   (leggi)  
26-10-2005
Da oggi i 150 mila cani, 300mila gatti, le oltre 72 specie di uccelli stanziali, le centinaia di anfibi e rettili e le migliaia animali da reddito della capitale potranno dormire sonni più tranquilli.   (leggi)  
25-10-2005
Pet Therapy riconosciuta dal Comitato Bioetico   (leggi)  
23-10-2005
LECH KACZYNSKI, QUALCUNO LO SOPRANNOMINA ’PAPERO’, LUI AMA I GATTI.   (leggi)  
21-10-2005
CENTO PANDA POTREBBERO DARE VITA A UNA NUOVA GENERAZIONE, NATI IN CATTIVITA’ PER POTER VIVERE LIBERI   (leggi)  
21-10-2005
IL PUNTO DI VISTA DEI PESCI, UNO STUDIO BRITANNICO APRE NUOVI ORIZZONTI SULLA VISIONE A COLORI DEI CICLIDI AFRICANI   (leggi)  
19-10-2005
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I virus aviari e il rischio pandemia   (leggi)  
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24-09-2005
RITA E KATRINA: DEPUTATI PROPONGONO LEGGE SNOWBALL   (leggi)  
23-09-2005
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Opera: Cigno salvato dalle fucilate dei cacciatori   (leggi)  
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13-09-2005
URAGANO KATRINA FA VITTIME ANCHE IN ACQUARIO   (leggi)  
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20-05-2005
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17-05-2005
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17-05-2005
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03-05-2005
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03-05-2005
I gatti del papa: APPELLO DELEGATA CAMPIDOGLIO PER DIRITTI ANIMALI   (leggi)  
03-05-2005
Nato l’OSSERVATORIO ASSALZOO-ACNIELSEN   (leggi)  
28-04-2005
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21-04-2005
Consegna delle firme contro la corsa dei buoi a Chieuti (Fg)   (leggi)  
20-04-2005
PANZERKARDINAL E PONTEFICE DI FERRO, LO ASPETTIAMO AL VARCO.   (leggi)  
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27-03-2005
PASQUA SENZA CRUDELTA’: L’ENPA CONTRO LA STRAGE DEGLI AGNELLI.   (leggi)  
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A ROMA UNA "INDUSTRIA" DELLE CUCCIOLATE PER FACILITARE L’ACCATTONAGGIO. CONTROLLI DELLE GUARDIE ZOOFILE   (leggi)  
21-03-2005
Animali, 5000 bimbi con Veltroni inaugurano la ’Valle dei cuccioli’   (leggi)  
21-03-2005
"LE CITTA’ DEGLI ANIMALI": L’ENPA STA ULTIMANDO I PRIMI "CENTRI PER IL BENESSERE DEGLI ANIMALI"   (leggi)  
07-03-2005
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CALCOLA GLI ANNI
DEL TUO ANIMALE

Inserisci gli anni
del tuo cane:
Gli anni del tuo cane in anni umani sono:
Inserisci gli anni
del tuo gatto:
Gli anni del tuo gatto in anni umani sono:

I dati generati sono puramente indicativi in qunato l’età dei cani o gatti paragonata a quella degli uomini dipende da molti fattori, tra cui la razza, il peso ecc...
Per avere un maggior dettaglio sui criteri di calcolo clicca qui: TABELLE ETA’.


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